REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
ACROPOLIS

Inviato il 15/03/2015 | Di ACROPOLIS E-TEAM

Descrizione

Il progetto complessivo di conservazione, valorizzazione e promozione dei beni culturali presenti sul territorio riveste per il Comune di Alatri molta importanza. Il Progetto “Acropolis”, finanziato dal bando FILAS sugli “Open Data”, in quest’ottica prevede, tra l’altro, la creazione di una piattaforma informatica dove digitalizzare il patrimonio culturale cittadino. Il Comune di Alatri, conformandosi con quanto previsto dalle direttive europee, nazionali e regionali in materia di condivisione dei dati degli enti pubblici ha dato inizio ad un processo di progressiva pubblicazione online dei propri dati in formato aperto. L’obiettivo è quello di permettere ad aziende, associazioni e cittadini di valorizzare i dati dell'Amministrazione, migliorando l’accessibilità alle informazioni e sviluppando nuove applicazioni a beneficio di tutta la comunità. I dataset saranno disponibili in un formato utile e modificabile. La fase di acquisizione e digitalizzazione dei dati è partita dal settore dei Beni Culturali ovvero da una catalogazione del patrimonio pubblico e privato presente sul territorio comunale. Questa scelta nasce dalla consapevolezza che uno dei settori potenzialmente più interessanti per lo sviluppo economico dell’area è quello legato al turismo culturale. Il progetto “Acropolis”, nell’ambito del quale saranno pubblicati i primi dati in formato aperto, dovrebbe incentivare lo sviluppo di un ambito economico (quello turistico) che tanto incide sull’economica locale.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Secondo quanto indicato dal responsabile del progetto, esso può dirsi quasi concluso perché attualmente la realizzazione si attesta intorno al 95%, nonostante la minima erogazione delle somme stanziate. Infatti è stata ultimata la realizzazione del software e, dal punto di vista tecnico, il comune si dice pronto a far partire il progetto. I motivi del ritardo risiedono negli ulteriori adempimenti burocratici che rallentano l’iter anche a causa della riorganizzazione della FILAS.

Risultati

Una valutazione qualitativa del progetto è di fatto impossibile non essendo attuato. Non vi sono quindi dati relativi all’impatto sul territorio. Tuttavia, vista la sua natura, sarebbe stata interessante una valutazione previsionale circa la possibilità del progetto di favorire lo sviluppo di un’area territoriale, nella quale le risorse turistiche non vengono oggi sufficientemente valorizzate. Questo non è stato possibile in mancanza di dati di confronto: nessun’altra situazione è apparsa confrontabile (il progetto analogo “Bene Comune”, in una cittadina delle stesse dimensioni, assimilabile anche dal punto di vista dell’attrattività turistica, non è stato completato). Non è stato possibile quindi verificare i risultati raggiunti da progetti analoghi in contesti confrontabili.
In considerazione di quanto detto precedentemente e della natura del progetto, il cui prodotto non è concretamente definibile, se non per l’erogazione di un servizio oggi non attivo, allo stato attuale avremmo potuto fornire una descrizione qualitativa solo del software necessario per la creazione della piattaforma informatica. In realtà non abbiamo ritenuto indispensabile addentrarci in valutazioni tecniche specifiche perché a nostro parere non avrebbero fornito un apporto utile alla nostra indagine, in riferimento alle domande riguardanti gli obiettivi caratterizzanti il progetto.

Punti di debolezza

Dalle interviste effettuate con gli esperti, abbiamo avuto modo di cogliere il disappunto per le difficoltà incontrate nella realizzazione del progetto, la cui completa attuazione risulta rinviata rispetto ai tempi previsti, in un primo momento a causa dei ritardi nella erogazione delle risorse finanziarie, poi per le difficoltà burocratiche. Secondo quanto riportato dal responsabile del progetto, infatti, la somma erogata, solo il 10% dell’importo totale del finanziamento, è stata appena sufficiente per coprire i costi relativi all’attuazione della prima fase del progetto la cui documentazione è attualmente ferma presso la Regione Lazio; ciò ha costretto l’Amministrazione Comunale a porre rimedio anticipando le somme necessarie alla realizzazione del software gestionale necessario alla pubblicazione dei dati aperti. A questo proposito è giusto segnalare che il sito www.opencoesione.gov.it non è aggiornato visto che riporta una erogazione nulla dei finanziamenti. E’ evidente quindi che, per un corretto monitoraggio, è necessario assumere informazioni da fonti diversificate e confrontare i dati.
Le difficoltà nascono anche dalla riconversione del soggetto attuatore, la FILAS S.p.A., prima in “Sviluppo Lazio” e poi in “Lazio Innova”. Il momento di transizione rende difficile agli enti locali perfino i contatti con l’interlocutore di riferimento. La medesima situazione è stata descritta anche dalla responsabile del progetto analogo a quello che stiamo monitorando e che riguarda il comune di Paliano. Emerge chiaramente che il proficuo impiego dei finanziamenti pubblici si scontra con la farraginosità della macchina burocratica. Il progetto, inoltre, non ha avuto un’adeguata campagna di promozione nei confronti dei cittadini e delle strutture recettive del territorio, benché esse siano in numero esiguo.

Punti di forza

Il progetto coniuga differenti aspetti volti a raggiungere molteplici obiettivi:
• promozione della cultura del dato attraverso la pubblicazione on-line di opendata;
• sviluppo di competenze digitali utili a colmare il digital divide in una società dinamica e globale;
• sostegno alla crescita economica del territorio attraverso la valorizzazione di beni culturali più facilmente fruibili;
• miglioramento dell’accessibilità alle informazioni dell' Amministrazione da parte di aziende, associazioni e cittadini a beneficio di tutta la comunità.

Rischi

Il raggiungimento pieno degli obiettivi progettuali è messo a rischio dal contesto in cui dovrà attuarsi. Manca, a nostro parere, una programmazione organica e che proceda di pari passo alla realizzazione del progetto “Acropolis”, relativa a misure per lo sviluppo e il sostegno di quei servizi necessari in un territorio a vocazione turistica. Ci chiediamo per esempio: se il flusso turistico, come ci si attende, dovesse aumentare, saranno sufficienti le strutture recettive? La qualità del servizio offerto soddisferà gli avventori? Vi è un servizio di trasporto pubblico locale che permetta di organizzare tour nelle località limitrofe interessanti dal punto di vista turistico? Abbiamo cercato risposte attraverso le interviste ma, a quanto sembra, non ci sono progetti in tal senso. Ci è sembrato deficitario l’aspetto della divulgazione del progetto sia presso la cittadinanza, sia presso specifiche categorie sociali (albergatori, titolari di ristoranti e bar, titolari di agenzie turistiche…) che avrebbero potuto cominciare ad attrezzarsi autonomamente per ricevere i turisti aumentando il loro volume di affari. Per questo probabilmente le ricadute del progetto sull’economia locale non saranno rilevanti nel breve periodo. Anche relativamente alla digitalizzazione dei dati in formato aperto segnaliamo qualche ritardo visto che sul sito del comune non abbiamo trovato molte informazioni.

Soluzioni e Idee

Dai dati raccolti appare chiaro che in un futuro immediato sarà necessario che le autorità competenti intraprendano un’azione massiccia di promozione del progetto che si basa sull’utilizzo degli open data relativi ai beni artistici del territorio, coincidente con la promozione turistica dello stesso, componente essenziale, a nostro avviso, di un rilancio occupazionale anche attraverso un incremento delle strutture recettive. Insomma, auspichiamo una progettazione più organica e senza scollamenti. Vorremmo che le istituzioni locali presenti sul territorio, come la Proloco ed altre, coinvolgessero ragazzi come noi per promuovere il territorio con idee nuove. Vorremmo che si parlasse di più e con più competenza di marketing turistico digitale.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con altre tipologie di persone

Il Dott. Antonio Agostini, Responsabile del Progetto presso il Comune di Alatri; Il Dott. Luca Attenni responsabile scientifico del Sistema Museale Urbano di Alatri; la Sign.ra Emanuela dell’Agenzia Turistica Aletrium Travel; la Dott.ssa Claudia Sperandei responsabile del progetto “Bene Comune” presso Paliano.

Domande principali

Risposte principali