REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
IL GARDA BRESCIANO. UNO SGUARDO DALLE MURA ANTICHE ALLE OASI NATURALI

Inviato il 11/04/2015 | Di GARDA ON THE ROAD

Descrizione

Il progetto che la nostra classe ha analizzato "Il Garda bresciano. Uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali" si pone due obiettivi fondamentali:
_ valorizzare il patrimonio culturale e ambientale del territorio del basso Garda;
_rafforzare l'attrattività del territorio, attraverso interventi che qualifichino le aree di pregio naturale e culturale e ne favoriscano la messa in rete in funzione della fruibilità turistica.
Questi due obiettivi sono stati raggiunti con interventi strutturali al Castello di Desenzano, al museo Rambotti, al parco Vaso Rì, alle fornaci di Lonato, al parco di Padenghe e mediante un intervento di promozione della pista ciclabile, che attraversa alcuni paesi del basso Garda, quali Desenzano del Garda, Lonato, Manerba, Padenghe, Pozzolengo e Sirmione. Tale pista ciclabile è stata pubblicizzata grazie all’applicazione “Garda Bello e Buono”, che ne descrive i tracciati e che fornisce informazioni riguardanti il patrimonio storico e culturale delle aree ad essa adiacenti, così da darne maggiore visibilità. Viene valorizzato il patrimonio culturale del Basso Garda ed, allo stesso tempo, viene incentivato un turismo sostenibile.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Grazie all’analisi sui dataset presenti su OpenCoesione.gov.it riguardanti il progetto "Il Garda bresciano. Uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali", la nostra classe ha potuto riscontrare alcune carenze, perché non era presente la mappatura del tracciato della pista, ed ottenere nuovi dati di una certa rilevanza e numerosi risultati, grazie al supporto di Isoambiente e di Regione Lombardia, migliorando così lo stato del progetto. Il nostro più grande traguardo è stato quello di aver ottenuto i dati geolocalizzati della pista ciclabile, che attraversa il Basso Garda, dati all’origine non aperti, e di averli implementati in modalità open, così da poterli correlare agli open data relativi ai punti di interesse storico e culturale presenti sul territorio. Questi dati ci sono stati utili per costruire una mappa completa dei tracciati della pista e, appunto, dei relativi punti d’interesse collegati ad essa; in seguito la mappa è stata implementata sul portale dei open data di Regione Lombardia.
Per pubblicizzare la pista e i luoghi d’interesse turistico annessi ad essa, i comuni del basso Garda hanno deciso di realizzare un’applicazione “Garda bello Buono”. L’app, sviluppata da Isoambiente, commissionata dalla provincia di Brescia e gestita dal comune di Desenzano del Garda, ha preso vita attraverso l’utilizzo dei fondi stanziati dall’Unione europea. L’applicazione non fornisce informazioni complete ed esaustive, tuttavia informa abitanti e turisti sulla presenza di luoghi di interesse culturale e storico. Per ottenere maggiori informazioni riguardo l’app “Garda bello e buono” abbiamo intervistato telefonicamente il professore Fulvio Bottarelli, titolare di Isoambiente e ideatore dell’applicazione. Abbiamo chiesto all'arch. Greco come il comune avesse intenzione di pubblicizzare l’applicazione, che a nostro avviso risultava ancora poco conosciuta. La sua risposta è stata che Desenzano ed i comuni interessati dal progetto provvederanno a farla conoscere meglio ai turisti ed agli abitanti, concedendone la gestione e la promozione ad un’associazione di albergatori che propone iniziative cicloturistiche.
Quest’ applicazione è stata originariamente pubblicizzata mediante dei flyer, per promuoverla nelle aziende alberghiere e ai luoghi d’interesse turistico. Nella nostra indagine sul territorio, tuttavia, non abbiamo riscontrato i risultati sperati. Abbiamo somministrato alcune interviste agli abitanti del basso Garda ed abbiamo proposto alcuni questionari anche ai referenti delle strutture turistico - ricettive. Sono state effettuate interviste telefoniche ed è stato creato un questionario online sulla nostra pagina Facebook. Dalle risposte ottenute abbiamo realizzato dei grafici, che sintetizzano e rendono immediatamente visibili le informazioni raccolte.
Grazie all’indagine sul territorio e alle risposte ottenute dai questionari, abbiamo potuto notare che ci sono delle discrepanze, tra i dati fornitici dall’arch. Greco (tecnico del comune di Desenzano del Garda, comune perno del progetto) e le risposte degli abitanti e delle strutture alberghiere e turistiche.
La pista ciclabile è frequentata ed in buone condizioni sia da quanto rilevato dalle affermazioni dell'arch. Greco che da quanto emerso in base al punto di vista degli abitanti e dei titolari delle località alberghiere e turistiche, che la conoscono. Vi sono invece pareri contrastanti sulla consapevolezza dell'esistenza della pista ciclabile da parte degli abitanti e, in particolare, sulla conoscenza da parte loro dell’applicazione. L'arch. Greco sostiene che la pista ciclabile è conosciuta dagli abitanti così come l’applicazione "Garda Bello e Buono", che risulterebbe, a suo avviso, scaricata in mobile da un discreto numero di cittadini. In riferimento alla nostra indagine, su un campione analizzato di 51 persone solo 23 sono a conoscenza della presenza della pista ciclabile e solo 4 persone conoscono il software ad essa dedicato, la app. Abbiamo successivamente informato il tecnico del comune di Desenzano di quanto riscontrato dalle nostre osservazioni sul territorio. L'arch. Greco ha confermato che il progetto è stato mal pubblicizzato, pur sottolineando, comunque, una certa passività degli abitanti verso gli eventi pubblici che lo promuovevano. Un'informazione molto importante che abbiamo potuto ricavare attraverso l'intervista con il tecnico del comune di Desenzano è che l'intervento di valorizzazione di alcune oasi naturali del territorio del basso Garda non è compresa nel progetto, al contrario di ciò che la nostra classe aveva creduto attraverso le numerose ricerche svolte prima di sottoporgli l'intervista.
Attraverso il caricamento dei dati riguardanti la pista abbiamo offerto un servizio d’informazione aggiuntiva al cittadino, in quanto ora è possibile consultare una mappatura precisa e completa di tutto il percorso ciclabile e i luoghi di interesse prossimi ad esso. Mediante le interviste abbiamo offerto un servizio di quality check al comune di Desenzano, che si è reso conto del gradimento e dell’efficacia del prodotto.
Per avere tutti i dati concerne la pista ciclabile abbiamo dovuto aspettare molto tempo, perché inizialmente eravamo provvisti di pochi dati e quelli che possedevamo risultavano incompleti. Inoltre i dati non ci erano stati forniti nel formato corretto per essere resi disponibili su Open Data Regione Lombardia, poiché originariamente erano di tipo shape (estensione .shp), mentre quello adatto avrebbe dovuto essere di tipo geolocalizzato, con estensione *.gpx.
Per quanto riguarda i fondi erogati dall’Unione europea, non sono stati interamente utilizzati per la riqualificazione della pista e per la creazione dell’app, ma una parte è stata utilizzata anche per la valorizzazione di alcuni beni storici e culturali adiacenti alla pista, come il museo Rambotti, il castello di Desenzano, le Fornaci romane di Lonato e il parco Vaso Rì di Padenghe. La rivalutazione, la tutela e la promozione dei beni storici e culturali del Basso Garda si è realizzata attraverso interventi di restaurazione e ristrutturazione, attuati grazie ai fondi che l’Unione europea ha stanziato per il progetto.

Risultati

Il progetto "Il Garda bresciano. Uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali" ha avuto come risultato più importante quello di incrementare il numero di visitatori dei beni storici e culturali del basso Garda, prima non sufficientemente valorizzati. Generalmente, infatti, ad attrarre i turisti sono il lago, il paesaggio ed il clima. Mediante questo progetto anche i luoghi storici e culturali possono diventare motivo di interesse.
Numerosi restauri e ristrutturazioni sono stati realizzati, grazie ai fondi erogati dall'Unione europea,così da rendere sempre più attraente l'altra faccia del lago di Garda.
Si sono ottenuti riferimenti geolocalizzati, chiari e precisi, della pista ciclabile e dei punti di interesse storico e culturale adiacente ad essa, che permettono agli abitanti e ai numerosi turisti di raggiungere facilmente la pista e di godere della bellezza dei vari monumenti su di essa dislocati.

Punti di debolezza

Il progetto "Il Garda bresciano. Uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali" ha incontrato alcuni ostacoli nel suo concretizzarsi: portato avanti da sei comuni diversi, è incorso in difficoltà comunicative e gestionali, perché, a quanto affermato dall'arch. Greco, "era complicato essere tutti d'accordo su ogni cosa"; nonostante le intenzioni originarie, inoltre, la pista ciclabile e l'applicazione non sono state adeguatamente pubblicizzate e, di conseguenza, pochi cittadini e pochi turisti sono a conoscenza della presenza della pista e dell' utilizzo dell'app: su 51 persone solo 23 sanno della pista ciclabile e solo 4 persone sono a conoscenza dell’applicazione.

Punti di forza

Il progetto "Il Garda bresciano. Uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali" ha come primo punto di forza la sua intuizione iniziale: l'idea di valorizzare elementi antropici, collegandoli alle bellezze naturali del Basso Garda. Questo è un pensiero creativo nuovo ed originale, che unisce la scoperta della bellezza del paesaggio e del clima del lago alla ricchezza del patrimonio culturale del Garda. Il secondo aspetto positivo, come già ribadito, è la promozione della pista ciclabile e del patrimonio culturale del Basso Garda attraverso l'ideazione di un'applicazione destinata a promuovere il territorio del basso Garda in tutte le sue forme e peculiarità. L'app è uno strumento informativo semplice, rapido e immediato, che fornisce allo stesso tempo informazioni precise e chiare.

Rischi

Il progetto "Il Garda bresciano. Uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali" non è stato ben promosso ed è noto solo da una parte ristretta della popolazione: rischia di coinvolgere solo gli addetti ai lavori o persone con conoscenza specifiche in riferimento al territorio e di non perseguire il fine per cui è stato ideato.
L'attività rischia di essere poco produttiva se rimane isolata e non trova continuità nel tempo: interventi di questo genere richiedono una costante attenzione, per mantenere in uno stato ottimale ciò che già esiste e per trovare nuovi elementi che rendano il progetto sempre "vivo" e sempre rispondente alle esigenze del territorio.

Soluzioni e Idee

Secondo noi il progetto "Il Garda bresciano. Uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali" può essere ampliato curando meglio la sua promozione, attraverso modalità diverse: si potrebbe ad esempio progettare eventi culturali o ricreativi nelle zone interessate dal progetto, rivolti tanto ai residenti quanto ai turisti abituali o occasionali.
Secondo la nostra opinione, inoltre, l'ambito più importante a cui bisogna estendere il progetto è la scuola, attraverso la realizzazione di itinerari "ad hoc", che valorizzino la bellezza del paesaggio del lago e allo stesso tempo la ricchezza del patrimonio storico e culturale presente, con una valenza educativa e sostenibile.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

_Emanuele Greco,architetto e tecnico del comune di Desenzano del Garda;
_Fulvio Bottarelli, titolare di Isoambiente e ideatore dell'applicazione "Garda bello e buono";
_Silvia Stabile, ingegnere esperta di dataset e responsabile dei dataset dell'applicazione "Garda bello e buono";
_Gabriele Lovisetto, presidente dell'associazione "Airone Rosso", che gestisce l'oasi S.Francesco;
_Abitanti del comune di Desenzano del Garda, cittadini informati;
_Albergatori del comune di Desenzano del Garda, cittadini informati;
_Guide museali del museo Rambotti di Desenzano e delle Fornaci romane di Lonato, cittadini informati.

Domande principali

Risposte principali