REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
(DB1600_POR-FESR_2013_CSP362) VARIANTE ECOSOSTENIBILE - REVISIONE PROGETTUALE PER IL MIGLIORAMENTO ENERGETICO DEL NUOVO OSPEDALE ALBA BRA

Inviato il 19/04/2015 | Di OPEN ASCLEPIO

Descrizione

Ridurre l'uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali attraverso l'incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili e promuovere l'efficienza ed il risparmio energetico nella produzione e consumo di energia. Il finanziamento proveniente dall'Unione Europea per effettuare questa riqualificazione, di poco più di 8 milioni di euro, ricopre solamente una piccola parte dell'importo complessivo del progetto, che si aggira sui 200 milioni.
Il motivo per cui si è scelto di costruire un nuovo ospedale in questi tempi di profonda ristrutturazione della sanità è molto semplice: garantire un servizio sanitario migliore per i cittadini di Alba e Bra, costretti attualmente a convivere con due realtà ospedaliere obsolete a distanza di soli 15 chilometri.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Firma dell’accordo di costruzione tra i vari Enti: 2003
Posa della prima pietra e inizio lavori: 2005
Fine prevista dei lavori: 2016
Prevista entrata in funzione: 2017
Questi dati sono molto indicativi, in quanto non è possibile attualmente stabilire se saranno disponibili ulteriori finanziamenti nel corso degli anni, dato il tempo di crisi con scarsa liquidità. Ad oggi nel cantiere lavorano circa 200 persone al giorno che fanno di tutto per rispettare i tempi. Visitando il cantiere ci è sembrato poco probabile che nell'arco di soli due anni si riesca a terminare il tutto, anche se la nostra opinione, ovviamente, non viene condivisa dalle autorità competenti. Sentendo le conferenze informative tenutesi a Bra e Pollenzo, ascoltando i vari pareri, non viene nemmeno considerata la possibilità di ritardare ancora. In base all'opinione della classe un tempo ragionevole di entrata in funzione è di 3 anni, ossia nel 2018.

Risultati

Ricercando dati sul web abbiamo scoperto che di quegli 8 milioni di euro destinati alla riqualificazione, solamente 4/5 sono stati effettivamente impiegati. Visitando il cantiere ci siamo resi conto, però, che non sono mai stati effettivamente investiti, in quanto gli infissi che sarebbero da riqualificare non esistono ancora. Il dubbio che ci è sorto riguarda il campo in cui questi 5 milioni sono stati utilizzati per rifinanziare il progetto, in quanto la riqualificazione dovrebbe essere già compresa.

Punti di debolezza

Il problema che ha interessato il progetto nelle sue fasi iniziali è stata l'instabilità idrogeologica del territorio. La collina su cui sorge il Complesso, infatti, risulta molto friabile e franosa. Per fronteggiare questa problematica è stato necessario consolidare il territorio infiltrando 900 pali di cemento, con un costo molto rilevante. Anche la strada di accesso all'ospedale ha avuto qualche problematica: il sito in cui era prevista "è una frana continua" che non garantisce sufficiente sicurezza ai mezzi in transito.

Punti di forza

Il punto di forza più rilevante di questo progetto è la modernità dell'opera. Infatti, come già detto in precedenza, l'unione di due ospedali edificati nel '700 vuole dire una maggiore efficienza e qualità. Inoltre il nuovo ospedale dovrebbe risultare "Ad impatto zero e in completa armonia con il territorio circostante". Le architetture che saranno utilizzate nella costruzione risulteranno all'avanguardia e non andrà ad alterare lo skyline dell'orizzonte. Anche il trasporto che si intende organizzare dalle città di Alba e Bra è considerato "verde": sono previsti, infatti, dei servizi navette elettriche. Da progetto, infine, i posti letto dell'ospedale dovrebbe essere maggiori di quelli attualmente presenti negli ospedali cittadini.

Rischi

Attualmente gli enti che finanziano il progetto (Regione Piemonte, ASL Cn2, Provincia di Cuneo) stanno attraversando un periodo di forte crisi economica, aggravata dai continui tagli da parte dello Stato. Per queste ragioni si presume che nei prossimi mesi non saranno disponibili tutti i finanziamenti promessi, il che comporterebbe un ulteriore ritardo, possibilità che per ora non viene presa in considerazione.
Un rischio da non sottovalutare riguarda il bacino d'utenza che quest'ospedale avrà quando sarà completato. Bisognerà cercare di valorizzare al meglio
l'opera, per evitare che diventi un "flop" come l'ospedale di Mondovì, in cui si fanno curare pochissime persone.

Soluzioni e Idee

Secondo noi sarebbe molto importante che, oltre ai responsabili, si ritrovassero insieme anche i semplici infermieri e medici che lavoreranno nel nuovo complesso per discutere sulle funzionalità che l'ospedale avrà quando entrerà in funzione. Per valorizzare al meglio quest'opera, infatti, non è importante l'edificio in se, ma le persone che, lavorando all'interno per un periodo più o meno lungo, decidono di diffondere un'idea positiva o negativa alle altre persone, influenzando molto i pazienti che devono scegliere in che complesso ospedaliero devono farsi curare. L'ASL, come abbiamo sentito al convegno di Bra, sembra condividere la nostra idea, in quanto il convegno stesso era rivolto principalmente agli addetti al settore per fare leva sul loro "aspetto motivazionale".

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Sindaco di Verduno, Alfonso Brero, funzionario comunale
Sindaca di Bra, Bruna Sibille, funzionario comunale
Direttore Generale ASL Cn2, Francesco Morabito, gestore
Direttore Generale Sanità Piemonte, Fulvio Moirano, gestore
Dott. Andrea Pedussia, giornalista e cittadino informato

Domande principali

Risposte principali