REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIQUALIFICAZIONE AMBIENTE E RESTAURO PAESAGGISTICO DEL BOSCO DI SAN FRANCESCO. RECUPERO E ALLESTIMENTO DEL PERCORSO ESCURSIONISTICO DEL TERZO PARADISO.
Inviato il 17/12/2015 | Di OPEN WOOD TEAM
Descrizione
Questo progetto si colloca nell'ambito della valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l'attrattività e lo sviluppo del territorio, allo scopo di aumentare il vantaggio competitivo, anche attraverso il turismo e di migliorare la qualità della vita dei residenti e dei turisti.
Nel 2008 il FAI acquisisce la proprietà dei 64 ettari di terreno che costituiscono il bosco e il 17 novembre 2010 iniziano le opere di riqualificazione ambientale e di restauro paesaggistico, grazie a un finanziamento di 191.267,43 € stanziati per la metà dall'Unione Europea e per l'altra metà dal fondo di rotazione (co-finanziamento nazionale) ottenuto tramite il progetto “POR CRO FESR 2007/2013”.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Il progetto, come indicato nel sito di Opencoesione, risulta terminato. Il denaro ottenuto con il finanziamento pubblico è stato utilizzato per la realizzazione del percorso escursionistico del III Paradiso: sono stati ripristinati e messi in sicurezza i sentieri, che già esistevano, per la maggior parte, fin dall'epoca romana, ma che erano stati cancellati per la mancanza di cura e manutenzione. In realtà però i fondi impiegati fino ad ora per l'intera riqualificazione, che ha interessato anche il restauro di edifici, la realizzazione di panchine e di un'area pic nic, oltre che la creazione di un importante opera di Land Art da parte dell'artista Michelangelo Pistoletto,sono stati molto di più di quelli stanziati tramite il POR CRO FERS. Le somme fino ad ora impiegate sono, secondo la documentazione fornitaci dal FAI, di 4.362.000,00€ coperti per 1.020.000,00€ da fondi pubblici e fondazioni bancarie, per 1.969.000,00€ da sponsorizzazioni di aziende e donazioni private, per 341.000,00€ da convenzioni e partnership e per 932.000,00€ dalle risorse proprie del FAI. Va anche aggiunto che il piano completo di riqualificazione dell'intera area prevede tempi di realizzazione di 20 anni e quindi ancora occorreranno altri 15 anni per il completamento dell'opera.
Tutte queste informazioni ci sono state fornite dal FAI di Milano e di Assisi.
Risultati
La parte del progetto indicata in Opencoesione può considerarsi conclusa, in quanto il percorso escursionistico che dalla Basilica Superiore di San Francesco conduce fino al complesso Monastico di Santa Croce e di lì fino al Terzo Paradiso è completamente fruibile e consente una godibilissima passeggiata in tutta sicurezza. La riqualificazione di quest'area consente di immergersi in una natura incontaminata e silenziosa e tuttavia adiacente al centro della città.
Punti di debolezza
Fino ad ora i piani per la riqualificazione del Bosco sono andati secondo quanto stabilito. Le varie iniziative per il reperimento dei fondi necessari sono state accolte da parte dei privati e delle aziende interessate a finanziare il FAI. Anche il Comune di Assisi collabora, anche se in piccola parte per quanto riguarda l'attività di promozione, così come la Regione Umbria.
Punti di forza
Si tratta di un'area facilmente accessibile, dal centro della città, attraverso una porta che si apre sul muro della Basilica Superiore, si entra in questo meraviglioso Bosco. I sentieri sono facilmente percorribili; c'è la possibilità di scegliere tra tre tipi di itinerari: uno naturalistico (il bosco ceduo, i vari tipi di alberi e di arbusti, le puiante e i fiori, gli olivi e gli alberi da frutto), uno di tipo culturale (il Ponte dei Galli, Il vecchio mulino, la torre Annamaria, il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, la calcinaie, il complesso Monastico di Santa Croce) ed infine un percorso spirituale e meditativo.
Altra cosa che ci è piaciuta riguarda i materiali impiegati per la ristrutturazione: tutti ecocompatibili, a basso o nullo consumo energetico (come le sonde geotermiche per il riscaldamento della chiesa) e che si inseriscono nell'ambiente senza alterarne la bellezza ( la cartellonistica è realizzata in corten).
Rischi
Secondo noi i rischi non sono legati tanto al progetto in sé, quanto piuttosto alla sensibilità delle persone che, ancora oggi non hanno rispetto per la natura. Spesso, come ci ha raccontato il responsabile del Bosco di San Francesco, vengono trovati rifiuti che gli escursionisti lasciano lungo i sentieri, tra la vegetazione anziché negli appositi cestini, o, ancora peggio, alcune zone vengono ancora considerate come discariche, non molto tempo fa è stato infatti ritrovato un televisore gettato tra i cespugli.
Soluzioni e Idee
Secondo noi il Bosco di san Francesco andrebbe maggiormente fatto conoscere sia ai cittadini di Assisi sia agli abitanti della nostra regione, i quali molto spesso non ne hanno sentito parlare o non sanno dove si trova di preciso. Anche per i turisti, le agenzie dovrebbero includerlo nei loro itinerari, in effetti una volta arrivati ad assisi, basterebbero due ore in più per entrare in un posto veramente magico.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Luca Chiarini, membro FAI, responsabile del Bosco di San Francesco.
Leonello Armillei, responsabile della Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio oggi Agenzia Forestale regionale ( che è stata il soggetto attuatore del progetto e che ancora oggi collabora per interventi di manutenzione straordinaria).
Turisti di passaggio in città e operatori commerciali del centro storico della città.