REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE E RIALLESTIMENTO DELLA BIBLIOTECA ASTENSE

Inviato il 17/12/2015 | Di SocialFashionCasti (SFC)

Descrizione

La Biblioteca Civica di Asti, intitolata a Vittorio Alfieri e aperta ufficialmente al pubblico il 18 marzo 1873 nel Civico Collegio, poté contare dapprima su consistenti lasciti di privati, ma cominciò ben presto a soffrire dell'inadeguatezza degli spazi e di finanziamenti insufficienti.
Nel 1903, nel clima di euforia legato alla celebrazione del primo centenario della morte di Vittorio Alfieri, la Biblioteca trovò nuova e migliore collocazione nel palazzo natale del poeta, acquistato e donato alla cittadinanza da Leonetto Ottolenghi perché divenisse sede delle maggiori istituzioni culturali astigiane.
Conservatore della Biblioteca fu per lunghi anni l'erudito storiografo Niccola Gabiani, la cui ricca raccolta (oltre 8.000 volumi) acquistata dal Municipio alla sua morte nel 1940 costituisce il nucleo principale della sezione locale.
A partire dal 1961 e fino al 2011 la Biblioteca è stata gestita nella forma di Consorzio tra Amministrazione Comunale e Provinciale. Dal 1° gennaio 2012 il Comune ha istituito la Fondazione Biblioteca Astense, alla quale ha aderito la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.
Nel 2007-2008 sono intanto iniziati i lavori di ristrutturazione del Palazzo del Collegio con fondi pubblici senza ancora un preciso progetto circa la destinazione del locali, anche se già era stata avanzata l’ipotesi di trasferire la Biblioteca Astense in quella che era stata la sua sede iniziale.
Il trasferimento nel Palazzo del Collegio, in via Goltieri 3a, viene deciso e attuato nel 2014. Per gli arredi e l’implementazione del parco tecnologico la nuova biblioteca usufruisce di due finanziamenti europei e precisamente 154.318,10 euro, per il primo intervento (P.O.R. 2007/20113 F.E.S.R. OBIETTIVO COMPETITIVITA' E OCCUPAZIONE, ASSE III – ATTIVITA’ III. 2.2, P.I.S.U. “ASTI-OVEST”), e 100.000 euro, proveniente da Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, per l’assetto tecnologico (DB0800_PAR-FAS_2012_DB18_01_ASTI_BIBLIOT).
Il passaggio obbligato da Consorzio a Fondazione ha portato ad una riduzione dei contributi passati da 500.000 euro a 275.000 / 220.000 euro a seguito di recessione della Provincia. Al fine di far fronte alle spese che comporta la manutenzione della biblioteca sono stati decisi interventi quali l’operazione “Adotta uno scaffale” rivolta a tutti i cittadini e l’introduzione di una tessera annuale dell’importo di euro 10 per accesso ai locali, consultazione dei testi e utilizzo dei servizi offerti.
Un ulteriore situazione di disagio gravante sulla biblioteca è data dalla non rispettata tempistica del versamento dei contributi regionali (vedi intervista dott.ssa Dotatella Gnetti).
Allo stato attuale la biblioteca presenta aspetti critici quali la mancanza di fondi per l’acquisto di libri, la riduzione di orari di apertura, conseguenza della diminuzione del personale dovuta alla recessione della Provincia, il tesseramento spesso contestato e la presenza di tornelli all’ingresso che contrastano con il carattere di ospitalità che da sempre i locali avevano avuto.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto biblioteca con i finanziamenti ottenuti dai fondi strutturali europei di open coesione è concluso, ma molto rimane ancora da fare per l’utilizzo degli ampi locali del Palazzo del Collegio dove il bene è collocato.
Per quanto riguarda la nostra indagine riteniamo di essere giunti ad traguardo dettagliato di analisi che ci consentirà di giungere ad una valutazione finale del progetto con il confronto dei diretti interessati (abbiamo in programma un incontro al 7 aprile 2016: Presidente e Direttrice della biblioteca incontreranno gli studenti della città di ASTI)
Abbiamo, inoltre, alcuni dati ancora da …”mettere sotto esame”, il nostro viaggio affascinante continua.

Risultati

Indubbiamente la nuova sede appare ben ristrutturata. I locali sono accoglienti, ma come hanno anche evidenziato i nostri interlocutori e la stessa Direttrice, la Biblioteca necessita di finanziamenti per poter continuare ad erogare i servizi offerti.
Il nostro lavoro è stato utile per far chiarezza sul dettaglio dell’allestimento tecnologico della biblioteca, informazioni non note ai cittadini che difficilmente avrebbero potuto conoscere e comprendere i dettagli delle scelte operate.
E poi vorremmo fare nostra la risposta di Laurana Lajolo, scrittrice e giornalista alla domanda: “Che cosa rimpiange di più della vecchia biblioteca?”
“Sicuramente il calore. Oggi si incontrano per lo più giovani che studiano, che chattano, che utilizzano il loro computer e non assolutamente i libri della biblioteca.
Mi manca quell’aria di festa che c’era nei vecchi locali”

Punti di debolezza

La prima sfida è stata quella di riuscire ad avere un quadro dettagliato ed analitico delle spese sostenute per l’allestimento della nuova biblioteca.
Il nostro obiettivo, inizialmente molto ambizioso, prevedeva non soltanto una sterile analisi di dati, ma conoscere l’opinione della cittadinanza, in particolare dei giovani, circa le scelte operate dall’Amministrazione comunale nella gestione di un bene comune e nell’utilizzo dei fondi europei. Interviste a funzionari comunali, a figure del mondo culturale, a cittadini comuni, questionari somministrati agli studenti della scuola sec. di II grado hanno richiesto tempi e sforzi considerevoli. La raccolta del materiale e l’organizzazione dello stesso in digital object ci hanno impegnati più del previsto, ma non ci siamo mai arresi di fronte alla fatica e alle difficoltà.

Dalla raccolta dei dati abbiamo evidenziato la destinazione di fondi all’acquisto di alcuni beni tecnologici che riteniamo non fondamentali per il funzionamento della biblioteca, considerato l’elevato costo e la mancanza di fondi per far fronte alle spese di routine. A tale proposito citiamo l’acquisto di 1 phone 6 (813 euro), 12 i-pad (7.379 euro), lettori multimediali Kindle (1.671 euro), 50 cartucce stampante Epson a colori (4.270 euro), installazione fibra ottica (11.224 euro), licenze software (circa 8.000 euro), distributore tessere cassa automatica (11.780 euro), ecc
Pur constatando la necessità di reperire fondi per il mantenimento dei servizi, riteniamo negativa la scelta di introdurre il tesseramento per anche il solo accesso ai locali. Ricaduta negativa su una parte della popolazione e dissuasore nei confronti dei giovani spesso poco attratti dalla lettura.

Punti di forza

Lavorare insieme per far luce su come vengono utilizzati i fondi pubblici è stata sicuramente un’esperienza positiva in quanto ci aperto una realtà a noi sconosciuta, ci ha consentito di acquisire nuove metodologie di lavoro e capacità critiche e di analisi.
Per quanto riguarda l’indagine sulla realizzazione della nuova biblioteca abbiamo apprezzato: la disponibilità del personale e dei funzionari intervistati. Per quanto riguarda il progetto realizzato siamo stati favorevolmente impressionati da alcuni locali visitati e tra questi lo spazio destinato ai bambini. (foto) e lo spazio destinato destinato alla biblioteca antica, in precedenza collocata in uno scantinato.

Rischi

Indubbiamente la nuova sede appare ben ristrutturata. I locali sono accoglienti, ma come hanno anche evidenziato i nostri interlocutori e la stessa Direttrice, la Biblioteca necessita di finanziamenti per poter continuare ad erogare i servizi offerti.
Il nostro lavoro è stato utile per far chiarezza sul dettaglio dell’allestimento tecnologico della biblioteca, informazioni non note ai cittadini che difficilmente avrebbero potuto conoscere e comprendere i dettagli delle scelte operate.
E poi vorremmo fare nostra la risposta di Laurana Lajolo, scrittrice e giornalista alla domanda: “Che cosa rimpiange di più della vecchia biblioteca?”
“Sicuramente il calore. Oggi si incontrano per lo più giovani che studiano, che chattano, che utilizzano il loro computer e non assolutamente i libri della biblioteca.
Mi manca quell’aria di festa che c’era nei vecchi locali”

Soluzioni e Idee

Alla luce dei risultati sinora raggiunti noi proponiamo di farci carico del problema “funzionamento biblioteca” sensibilizzando esponenti della Regione Piemonte e soggetti privati che possano sponsorizzare e sostenere finanziariamente un bene pubblico di grande valenza.
Idee nuove e soluzioni riteniamo possano nascere nel corso di incontri, che abbiamo programmato con studenti di altre scuole e figure di rilievo per la biblioteca, e dalle interviste fatte in strada, ancora in corso.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Interviste a:
Francesco Antonio Lepore, docente IIS “A. Castigliano” di ASTI, giornalista e scrittore, Gianluigi Porro, dirigente Comune di Asti, Donatella Gnetti, Direttrice Biblioteca Astense, Laurana Lajolo, giornalista e scrittrice, Manuela Caracciolo, giornalista e scrittrice
Interviste ad un campione di cittadinanza
Questionari somministrati agli studenti delle scuole secondarie di II grado

Domande principali

Risposte principali