REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
INTERVENTO DI COMPLETAMENTO PER RECUPERO E VALORIZZAZIONE CAVE DI FANTIANO

Inviato il 9/03/2016 | Di

Descrizione

“L’ INTERVENTO DI COMPLETAMENTO PER RECUPERO E VALORIZZAZIONE CAVE DI FANTIANO“di Grottaglie, che ricade nel TERRITORIO di Taranto, rientra nei progetti dei finanziamenti monitorati riferiti all’AMBIENTE, che tra le tante tematiche include interventi di prevenzione dei rischi, che comprendono la realizzazione di opere di difesa dei centri abitati, degli insediamenti produttivi e delle infrastrutture, oltre alla prevenzione dell’erosione dei litorali e dei dissesti idrogeologici, legittimato dalla Deliberazione della giunta comunale di GROTTAGLIE N. 649 dell’ anno 2010.
La natura di tali investimenti fa riferimento alle INFRASTRUTTURE, che prevedono la realizzazione di opere pubbliche, tra cui nuove infrastrutture ma anche la manutenzione, il recupero, il restauro, l’ampliamento e il completamento, nonché la demolizione, di quelle esistenti.
Il progetto oggetto della nostra indagine è stato finanziato per una somma complessiva di 845.264,07 euro, i pagamenti effettuati sono pari a 600.862,28 euro equivalente al 71%, tali fondi sono pervenuti da svariati finanziamenti qui di seguito riportati:

Unione europea per un totale di 574.779 euro;
Fondo di Rotazione (Co-finanziamento nazionale) con un importo pari a 98.050 euro;
Regione che ha contribuito con un ammontare di 172.433 euro.
Il progetto relativo a “L’INTERVENTO DI COMPLETAMENTO PER RECUPERO E VALORIZZAZIONE CAVE DI FANTIANO“, così come si evince dal Registro Generale N. 144 del Comune di Grottaglie del 13/02/2015ha avuto inizio il 25 Febbraio 2015 e i lavori sono terminati il 21 Dicembre 2015.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Riportiamo qui di seguito i passi più significativi della relazione del progetto“Recupero e valorizzazione delle cave di Fantiano” relativo all’ anno 2009 per approfondire il progetto di cui ci stiamo occupando.

(…)Si rileva un caratteristico paesaggio fatto di natura ma anche di suggestive forme e presenze architettoniche, resti di antiche presenze (le Grotte) e di più recenti attività estrattive (le Cave) che hanno modificato in modo sostanziale il paesaggio, diventandone parte costitutiva. Gli scarti della produzione, depositati in strati ed in cumuli, raggiungono dimensioni a volte impressionanti, addolciti nei decenni successivi dall’azione degli agenti atmosferici. Il contesto naturale appare segnato da sbancamenti, rilevati, cumuli di materiale sterile prodotto nei procedimenti di estrazione. Le masse più rilevanti e le depressioni formatesi in tutto il periodo di attività della cava, interagiscono con i torrioni (monoliti) di calcarenite rimasti, perché non idonei allo sfruttamento.
(…) La realizzazione di un Parco Attrezzato per attività teatrali, culturali, spettacolari e del tempo libero nelle Cave di Fantiano, quale intervento di risanamento, recupero, riqualificazione e valorizzazione di tale vasta area, rappresenta l’occasione per costituire, a livello territoriale, un sistema integrato di spazi polivalenti attrezzati per la collettività.
(…) Dall’area di sedimentazione, ove attualmente è presente la depressione del terreno oggetto di discarica abusiva, si prevede la realizzazione di una cavea che utilizzerà in parte i gradoni esistenti (oggetto della lavorazione estrattiva) ed in continuità con questi, iterando il “segno” si realizzeranno le ulteriori gradinate sempre in tufo (riutilizzando in massima parte quelli sparsi ancora presenti nel sito).
Le sedute per gli spettatori saranno realizzate in blocchi squadrati di pietra calcarea del tipo locale, mentre i gradini di smistamento saranno realizzati con mattoni in cotto tipici della produzione ceramica locale. Pertanto, sia altimetricamente che planimetricamente la cavea si adagerà ed integrerà in modo assolutamente rispettoso lo stato dei luoghi. Al di sotto di una parte di tale cavea (come fosse un’opera ipogea) saranno realizzati i servizi igienici degli spettatori e le centrali tecnologiche, sfruttando, altresì parti del vuoto costituito dalla depressione del terreno da bonificare.
Per quanto concerne invece il palcoscenico e il blocco dei camerini e servizi per gli artisti/addetti, questi saranno ubicati a ridosso dell’attuale fronte di cava, che costituirà la quinta naturale per le rappresentazioni spettacolari.
La quota altimetrica del palcoscenico e l’ingombro planimetrico dello stesso elemento coincide con l’attuale banco tufaceo e materiale di risulta presente ai piedi del fronte cava, Si prevede infatti la pulizia di dette superfetazioni e la realizzazione del palcoscenico, risagomando tale piano, il cui calpestio avrà finitura con listoni di legno trattato per esterno. Posteriormente al palcoscenico si realizzerà il blocco di camerini e servizi per gli artisti ed addetti.
Tale manufatto interamente realizzato con blocchi di tufo a vista (utilizzando ove possibile i conci presenti in loco), rispetterà l’ingombro attualmente rappresentato dall’esistente banco di cava, integrandosi pertanto in modo completo all’intorno paesaggistico.
(…)
Il progetto della nostra indagine : “L’INTERVENTO DI COMPLETAMENTO PER RECUPERO E VALORIZZAZIONE CAVE DI FANTIANO“ ha previsto, invece, i seguenti lavori di perfezionamento:
1. Illuminazione di sicurezza e artistica delle cave, della viabilità interna, delle vie di esodo, dei parcheggi e delle aree attrezzate, adottando tecnologie di risparmio energetico;
2. Impianto antintrusione e vigilanza collegato con le locali stazioni delle forze dell’Ordine;
3.Pozzo artesiano per operazioni antincendio e di innaffiamento delle aree a verde;
4. Sistemazione e consolidamento delle scarpate, dei muretti a secco e dei salti di quota, della viabilità con interventi di ingegneria naturalistica;
5. Regimentazione degli ingressi (pedonali, carrabili) dei parcheggi e soste per navette bus;
6. Attrezzamento degli spazi-cave destinati ad attività cinematografiche, giardino mediterraneo e attività ricreative.

Risultati

Il progetto secondo l'intervista realizzata con l'Architetto Francesco D'Elia è stato concluso il 31 dicembre 2015, ma tenendo fede
al primo sopralluogo che risale alla prima decade di Dicembre 2015 vi sarebbero delle incongruenze, secondo le quali il progetto non risulterebbe ancora concluso.
Su questo abbiamo discusso con l'architetto, il quale ci ha proposto un successivo sopralluogo previsto per Aprile, che accerterà e documenterà che risultino eseguiti gli interventi sopracitati.

Punti di debolezza

I problemi riscontrati finora nell'indagine del progetto da noi monitorato, sono essenzialmente dovuti alle cause atmosferiche, che hanno ritardato i lavori di valorizzazione e recupero delle Cave .

Punti di forza

L’aspetto più importante nell’immediato che mettiamo in serbo di verificare, è che questa struttura sia data in gestione ad un’Organizzazione (possibilmente riconosciuta a livello nazionale), in grado di garantirne l’accessibilità al pubblico nell’imminente stagione estiva, impiegandola opportunamente rispetto agli anni precedenti. Va purtroppo evidenziato che, nonostante il precedente progetto abbia goduto di popolarità riconosciuta finanche all’estero, negli anni passati l’utilizzo è risultato solo episodico, malgrado abbia ospitato alcune tra le più importanti compagnie teatrali(e non solo), che hanno da subito esaltato ed apprezzato l’unicità e la bellezza della nostra struttura immersa nella natura.
La città di Grottaglie e tutto il suo territorio, comprese dunque le Cave di Fantiano, devono ritrovare nel turismo l’alternativa più legittima per rafforzare la propria economia, basata sull’agricoltura e sulla produzione delle ceramiche, settori purtroppo oramai in crisi da diverso tempo.
La riqualificazione e il recupero di questo meraviglioso TEATRO immerso nella storia e nel verde, vogliamo diventi un punto di partenza per l’immagine del nostro paese, permettendo così ai turisti di rivalutare la storia, la cultura e l’arte grottagliese, che solo appena quarant’anni or sono erano nel mirino di tutte le più autorevoli mete turistiche in ambito europeo e non solo.
Per poter rilanciare il nostro territorio, mortificato dalla crisi che ha investito soprattutto la pro-vincia di Taranto negli ultimi decenni, occorrerebbe il coinvolgimento di associazioni, scuole, im-prese, finalizzate alla promozione della conoscenza di tutto il territorio grottagliese, e soprattutto bisognerebbe sollecitare le istituzioni locali, regionali (e perché no) nazionali, a dare maggiore rilievo a ciò di cui dispongono, in primo luogo il rilancio del quartiere delle Ceramiche, unico al mondo.
Il quartiere si sviluppa intorno al castello Episcopio, eretto nel XIV secolo con torre angolare e mastio quadrato, disegnato all’interno della città di Grottaglie.
L’architettura rupestre del “Quartiere delle ceramiche” di Grottaglie -e la sua unicità- è testimoniata dalle numerose botteghe artigiane scavate nella roccia nelle quali, sin dal Medioevo, si lavora e si produce la ceramica d’uso domestico.
Siamo felici dell’opportunità che ci è stata data di essere protagonisti in un progetto così ambizioso per costruire speranza e sviluppo nella nostra Terra.

Rischi

La cosa che maggiormente ci preoccupa è la gestione di questa struttura, che speriamo possa essere affidata ad un’organizzazione seria e qualificata, che garantisca l’accessibilità al pubblico ,sia nell’imminente stagione estiva, che durante la restante parte dell'anno, consentendo a tutti noi abitanti del territorio, di poter fruire di questo pregevole spazio immerso nella natura .Solo così le Cave di Fantiano, situate all’interno del territorio di Grottaglie, potranno riacquistare la vocazione turistica in forte decrescita negli ultimi anni, nonostante la ricchezza paesaggistica e i suoi trascorsi relativi alla storia più antica.

Soluzioni e Idee

Si potrebbe tentare di coinvolgere maggiormente associazioni, scuole, realtà già presenti sul territorio in attività, didattiche e meno, finalizzate alla promozione della conoscenza delle Cave di Fantiano.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento

L’architetto FRANCESCO D’ELIA è il Responsabile ai Lavori per il progetto relativo all’intervento di completamento, in qualità di Capogruppo Responsabile del RTP Studio Associato d_progetti Donati D’Elia e Arch. e referente del precedente progetto “Recupero e valorizzazione delle cave di Fantiano”, premiato dalla Regione Puglia nell’ambito del “Premio Buone Pratiche del Paesaggio” anno 2009, con la seguente motivazione: >.

Domande principali

Risposte principali