REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
VIA_20_51C / COMUNITÃ A DIMENSIONE FAMILIARE PER MINORI DA 0 A 3 ANNI "FRANCESCO COLZI"

Inviato il 15/04/2017 | Di B.A.B.Y. (Be Aware Better Youths)

Descrizione

Il progetto Comunità a dimensione familiare per minori da 0 a 3 anni “Francesco Colzi” di Viareggio è stato finanziato nel Programma POR CRO FESR TOSCANA 2007-2013 nel settore dell'Inclusione sociale per un costo pubblico di 269.000€ e con pagamento effettuato di 263.845,52€. Tali fondi sono serviti per ristrutturare un immobile per realizzare l'attuale “Casa dei piccoli” di Viareggio gestita dalla cooperativa sociale AURORA.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

I lavori per la struttura a dimensione familiare "Francesco Colzi" , per minori da 0-3 anni, finanziata dal POR CRO FESR TOSCANA 2007-2013 si sono conclusi come previsto il 10 Luglio 2007. Il 5 Luglio 2008 è stato inaugurato il centro con l'effettivo inizio dell'attività .
I tipi di intervento sono stati esclusivamente opere di ristrutturazione edilizia ad uso residenziale al fine di fornire un ambiente idoneo e consono per l'accoglienza completa dei minori per periodi limitati di tempo.
Abbiamo documentato (con il video allegato a questo documento) e verificato personalmente , con un sopralluogo nella struttura, l'effettiva realizzazione e il reale funzionamento della casa famiglia.

Risultati

Il progetto di ristrutturazione è stato apportato ad un edificio già esistente degli anni '50.
L'intervento riguarda sostanzialmente lavori interni di muratura, di rifinitura, di serramenti e di impianti. Murature, intonaci, pavimenti, massetti sono costituiti da materiali a base di laterizio, calce e cemento. Gli infissi sono in alluminio e vetro. La quasi totalità dei nuovi materiali impiegati è riciclabile.
L'edificio è situato in centro, vicino alla stazione ferroviaria e servito a meno di 50m almeno da una linea di trasporto pubblico.
Gli ambienti all'interno dell'edificio sono stati divisi in:4 Camere ognuna attrezzata di servizio igienico-sanitario proprio (ogni camera è adatta ad ospitare 2-3 bambini);1 Soggiorno (adibito in parte ad area giochi);1 Cucina;1 Stanza adibita a lavanderia;1 Ufficio per gli educatori.Per raggiungere l'appartamento in cui è collocata la casa famiglia è necessario utilizzare le scale o l'ascensore.

Punti di debolezza

Non è stata riscontrata nessuna difficoltà nell'attuazione/ realizzazione del progetto.

Punti di forza

Il progetto ad inclusione sociale che abbiamo monitorato è stato realizzato e messo in funzione con grande successo.
La Cooperativa sociale Aurora che attualmente gestisce la casa famiglia si prende cura al momento di ben 7 bambini con situazioni di pregiudizio o di abuso fisico e/o psicologico, di età compresa fra 3 mesi e 2 anni, provenienti da tutta la Regione Toscana.
La comunità ha l'obbiettivo di :Tutelare e salvaguardare il benessere dei minori;Garantire uno stile di vita il più possibile simile a quello di un ambiente familiare;Agire in sinergia con i servizi territoriali e le autorità giudiziarie competenti;Sostenere il minore nel recupero della fiducia nei confronti dell’adulto;Stabilire con ciascun bambino, con i suoi genitori e i parenti una relazione significativa, che sia di sostegno nell’ affrontare le diverse fasi dell’intervento educativo;Mettere a fuoco, in modo analitico, la situazione del bambino e della sua rete di relazioni, per comprendere i bisogni evolutivi da soddisfare, le risorse e le difficoltà presenti nel contesto di vita, per definire gli obiettivi da perseguire e le iniziative più opportune da adottare;Collaborare con i genitori naturali per sostenerli nello svolgimento delle loro funzioni; con i Centri Affido locali per orientare la scelta della famiglia affidataria; con l’Autorità Giudiziaria Minorile, fornendo la documentazione in possesso, per selezionare la famiglia idonea per l’adozione.

Rischi

Il progetto da noi scelto ha conseguito gli obbiettivi e non abbiamo intravisto alcun rischio per il futuro.

Soluzioni e Idee

Vista l'ottima efficacia e funzionalità , l'unica cosa che potremmo proporre per migliorare il lavoro che svolge il centro, potrebbe essere di trovare nuovi spazi al fine di poter accogliere più minori.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Michele Parpajola è un sociologo ed referente regionale riguardante il monitoraggio del progetto da noi scelto.Riccardo Mirarchi è il vicepresidente della Misericordia di Viareggio, ossia l'ente attuatore del progettoFrancesca Vannucci è la responsabile della cooperativa sociale Aurora, ex Francesco Colzi.

Domande principali

A cosa sono serviti i soldi finanziati per questo progetto?Come mai circa 10.000€ di questi finanziamenti non sono stati utilizzati?Perché è stato deciso di finanziare un progetto ad inclusione sociale?

Risposte principali

Questi soldi sono serviti a finanziare la riqualificazione di quest'edificio per fare una comunità per bambini da 0 a 3 anni, nel particolare delle modifiche interne volte a rendere più funzionale l'attività. (Michele Parpajola - referente regione Toscana)Perchè in fase di rendicontazione c'è stato una riduzione del 2% per questioni di non riconoscimento di alcune giustificazioni di spesa, che non erano congruenti dal punto di vista dell'organismo che si occupava dei soldi cioè A.R.T.E.A.(Michele Parpajola - referente regione Toscana)Perchè c'era la necessità di queste case famiglia, e visto che noi avevamo lo spazio per ottenerla, abbiamo partecipato al bando del P.I.U.S.S. che c'hanno concesso il contributo. (Riccardo Mirarchi - vicepresidente Misericordia di Viareggio)