REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MONITORAGGIO E ACCOMPAGNAMENTO PROGETTO DIRITTI A SCUOLA - 2014

Inviato il 15/04/2017 | Di "Il Caffè" dell'I.T.E.S

Descrizione

Il progetto “Diritti a scuola” è
frutto di una collaborazione tra il Miur e la Regione Puglia, che mira a
potenziare i processi di apprendimento e sviluppo delle competenze degli
allievi delle scuole primarie e secondarie di primo grado e del primo biennio
della scuola secondaria di secondo grado, dando priorità alle scuole con
maggiori livelli di dispersione scolastica e agli studenti che vivono
particolari situazioni di svantaggio e che presentano maggiori difficoltà nello
studio. Il progetto è stato finanziato
per il periodo 2009/2015 con 140.485.130 milioni di euro di cui 75.234.327
provenienti dai fondi europei.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto è stato attuato per la prima volta nell’a.s.
2009/2010 e, sulla base dell'esperienza pregressa, si è deciso di riproporlo
per gli anni scolastici successivi, rafforzandone la tipologia di intervento. Infatti,
nel tempo, l’iniziativa si è ampliata estendendo il proprio campo d’azione attraverso
l’attuazione di sportelli di consulenza psicologica e l’istituzione di figure
di sostegno nelle lingue straniere e nelle materie professionalizzanti per la
scuola secondaria di secondo grado. Dall’a.s. 2016-2017, inoltre, il progetto è
in attuazione, anche, nelle scuole dell’infanzia.

Risultati

Mettendo a confronto i dati percentuali nazionali e quelli regionali pugliesi
- rilevati tra il 2004 e il 2015 - si evince che la dispersione scolastica in
Puglia è in netto calo. In realtà tale
fenomeno ha assunto un trend al ribasso ancor prima che venisse attuato il progetto “Diritti
a scuola”; infatti la dispersione scolastica è passata dal 30,29% del 2004 al
24,86% del 2009, anno di inizio del progetto monitorato. La riduzione degli
abbandoni scolastici si è accentuata con l’inizio del progetto e si è attestata
attorno al 16,73% nel 2015, ma
rimanendo ancora di ben due punti percentuali
sopra la media nazionale e restando ancora lontana dall'obiettivo europeo
del 10% da raggiungere tra tre anni, secondo la strategia Europa 2020. (Fonte
Istat). Dai dati elaborati - tra il 2010 e il 2015 - dall' INVALSI (l’Istituto di
Valutazione del Sistema Scolastico Italiano) emerge una incongruenza tra una
delle finalità del Progetto “Diritti a scuola” e il livello delle competenze nelle
materie letterarie e scientifiche degli studenti pugliesi: all'incremento di
azioni messe in atto per il potenziamento delle competenze di base degli
allievi corrisponde, purtroppo, un peggioramento delle competenze di base in italiano
e matematica.

Punti di debolezza

Il punto debole del progetto era l’avvio
tardivo, molto spesso fine aprile. Con l’a.s. 2016/2017 il progetto è stato
avviato a gennaio. I docenti aggiunti devono svolgere 320 ore di didattica e,
per ognuna di esse, non devono avere meno di 10 studenti. Non è però raro
rilevare che, ad alcuni insegnanti, siano stati affidati anche 100 studenti, per
cui i docenti Das possono seguire alcuni di essi, solo, per un’ora ogni due
settimane. Quindi, il numero delle ore assegnate ai docenti risulta in realtà insufficiente.
Dalle interviste condotte, è emerso che, molto spesso, tra i docenti curricolari
e i docenti aggiunti non si viene a instaurare una corretta sinergia, necessaria
affinché il docente curricolare riesca
a mettere da parte la propria individualità.
Quando gli insegnanti non riescono a lavorare in team, il docente aggiunto
viene visto come un intruso o una persona a cui affidare i casi più
problematici “da portare fuori dalla classe”, per poter permettere al docente
curricolare di svolgere “tranquillamente” la propria lezione. Altre volte può
capitare che il docente Das non abbia le competenze atte a svolgere il proprio
lavoro e/o l’esperienza per affrontare
situazioni molto problematiche, ovvero non abbia l’empatia necessaria che gli
permetta di lavorare in modo sereno con gli studenti che vivono situazioni
disagiate.

Punti di forza

Spesso i docenti Das sono
molto giovani e dotati di buone capacità relazionali che permettono loro di
instaurare un rapporto di fiducia e stima con gli studenti, che si sentono capiti e non giudicati. L’affiatamento particolare che si crea tra
docente e discente favorisce la motivazione e l’inclusione degli allievi, rendendoli parte attiva del contesto scolastico in cui vivono e non escludendoli.
Frequentemente si viene a creare, anche, un’ottima intesa tra insegnante curricolare
e insegnante aggiunto; in questo contesto la figura del Das diventa un secondo
punto di riferimento per l’intero gruppo classe e, entrambi i docenti, riescono
di conseguenza a lavorare in sinergia e per piccoli gruppi mettendo in atto le
strategie del peer-tutoring e del cooperative – learning, riuscendo a
valorizzare, anche, le eccellenze.

Rischi

Al momento non si ravvisano
rischi futuri per il progetto.

Soluzioni e Idee

Se vogliamo che gli interventi previsti dal progetto siano realmente efficaci
e se l’obiettivo generale è quello di favorire l’inclusione e rafforzare le
competenze di base degli studenti, dando priorità ai soggetti che vivono in
situazioni di particolare svantaggio sociale, il numero di allievi da affidare
a ciascun docente Das dovrebbe essere ridotto o le ore di intervento ampliate.
Inoltre, l’iniziativa dovrebbe tener conto delle scuole ubicate in zone più a
rischio dispersione, a cui dovrebbero essere destinate più risorse in termini
di docenti e ore di intervento.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Sono state condotte intervistee
somministrati questionari al D.S, ai docenti curricolari e Das e agli alunni
coinvolti nel progetto “Diritti a
scuola” presso l’I.T.E.T
“de Viti de Marco” di Triggiano. Interviste e questionari ci hanno consentito
di compiere un’analisi dei fabbisogni degli studenti e di tutti i soggetti
coinvolti nello svolgimento del progetto e di valutare l’efficacia e l'efficienza del progetto monitorato.

Domande principali

1)Come viene determinato il contingente dei docenti aggiunti da assegnare a ciascun Istituto?2)Alcuni docenti curricolari affermano di essere affiancati da un docente aggiunto solo per un'ora ogni due settimane, come mai per così poche ore?3)Ritiene il progetto "Diritti a scuola" realmente valido per far fronte ai problemi di apprendimento e di motivazione degli studenti?(Dirigente scolastico dell'I.T.E.T "A. de Viti de Marco" di Triggiano (BA)

Risposte principali

1)Il contingente non è stabilito dalle scuole, ma dal bando che prevede due docenti per ogni disciplina.2)Per esigenze organizzative, problema che si potrebbe risolvere assegnando alle scuole con un più alto disagio sociale, un numero di docenti maggiore.3)Io ritengo questo progetto una grande iniziativa della Regione Puglia, unica regione in Italia che ha attuato un progetto del genere. I soldi investiti sono stati tanti, solo la nostra scuola ha ricevuto 100.000 euro. Questo dovrebbe essere un progetto ministeriale.(Dirigente scolastico dell'I.T.E.T "A. de Viti de Marco" di Triggiano (BA)