REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
INTERVENTI DI RIPRISTINO SENTIERI NELLE LOCALITÀ RIPASANTA, IAZZO OGNISSANTI E VALLE PORTELLA

Inviato il 15/04/2017 | Di Borderline

Descrizione

Il progetto prevedeva la realizzazione di interventi di
ristrutturazione di un antico sentiero di particolare pregio architettonico,
storico e naturalistico nelle località Ripasanta, Iazzo Ognissanti e Valle
Portella, nel Comune di Monte Sant’Angelo. Si tratta di una via comunale che in
tempi antichi era percorsa da pellegrini diretti al Santuario di San Michele
Arcangelo. Il progetto risponde all'obiettivo generale del Quadro Strategico
Nazionale di “valorizzare le risorse naturali, culturali e paesaggistiche
locali, trasformandole in vantaggio competitivo per aumentare l'attrattività,
anche turistica, del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti
e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile”.Gli
interventi avevano lo scopo di ripristinare gli elementi lapidei del selciato,
attenuare i fenomeni erosivi mediante realizzazione di tagliacque, ripristinare
tratti di muretto a secco di sostegno. Nei tratti selciati, riattamento e livellamento
del sentiero, realizzazione di scalini in legno o/e pietra, realizzazione
passerelle in legno per superare eventuali fossi.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto è stato portato a termine secondo quanto
programmato. Purtroppo, alcuni tratti del sentiero sono in proprietà privata e i
proprietari hanno finora rifiutato qualsiasi tipo di accordo, il che li rende
inaccessibili.

Risultati

Il sentiero, fino al 2012 abbandonato e completamente
inagibile, ora è percorso da 2000 persone all’anno, stando alle nostre stime, numero
che speriamo sia destinato ad aumentare. Dopo aver visionato le foto che
mostravano il sentiero prima e dopo gli interventi, abbiamo notato che
effettivamente i lavori hanno ripristinato l'intero percorso, che era stato
invaso da vegetazione e pietrisco.

Punti di debolezza

Le interviste ai progettisti e agli attuatori del progetto
hanno portato alla luce problematiche simili. Innanzitutto, la difficoltà nel
raggiungere e ritrovare il percorso prima dei lavori, dovuta all'abbandono
totale durato decenni; poi gli impedimenti fisici nel trasporto dei materiali
(pietre per i muretti a secco, legna per le staccionate...), trasportati a
dorso di mulo; ultimo, ma forse primo in ordine di importanza, è il problema
delle chiese rupestri di Santa Lucia e Iazzo Ognissanti in proprietà privata.
Fino ad oggi non sono stati effettuati espropri e non hanno avuto alcun esito i
tentativi di mediazione e di compromesso con i proprietari, che svolgono in
quei terreni attività di allevamento e agricoltura.Ulteriore punto di debolezza
è la questione della manutenzione che il Comune di Monte Sant'Angelo si è
impegnato a garantire con il Consorzio di Bonifica per tre anni. C'è
discordanza di pareri sul fatto che tale manutenzione sia stata effettuata e,
inoltre, il Comune è a corto di fondi e probabilmente per i prossimi anni non potrà
garantirla.

Punti di forza

Il progetto monitorato ci ha permesso di conoscere un aspetto
del nostro territorio che fino a questo momento non avevamo considerato. Infatti,
nonostante la significativa presenza di siti di grande importanza artistica e
naturalistica, c’è ancora disinformazione e, spesso, disinteresse da parte
della comunità locale, giovani e non. Conoscere il progetto e percorrere il
sentiero è stato per noi un tuffo nella natura e una presa di coscienza
dell'importanza che queste risorse hanno nel miglioramento della qualità della
vita dei residenti. Esse possono diventare un motivo per non andar via,
valorizzando un territorio che negli ultimi anni ha visto sempre più giovani
partire in cerca di nuove opportunità.

Rischi

Le problematiche sollevate ci portano a concludere che il
progetto monitorato corre seri rischi per il futuro: la mancanza di una
manutenzione costante potrebbe mandare in fumo tutti i lavori effettuati,
facendo ripiombare il sentiero in uno stato di totale abbandono e degrado.
Sarebbe una grande perdita non solo dal punto di vista storico e naturalistico,
ma anche economico: il paese perderebbe un'altra occasione di sviluppo,
soprattutto adesso che si sta procedendo alla mappatura degli itinerari della
Via Francigena del Sud, di cui i sentieri della valle Scannamugliera sono
parte.

Soluzioni e Idee

Dalle nostre indagini è risultato che il progetto
prevedeva la realizzazione di materiale informativo (per una somma di 15000
euro). Tuttavia da più parti si è lamentata la mancanza di informazioni sul
sentiero, per cui importantissima sarebbe un’attenta campagna promozionale del
sentiero. Indispensabile sarebbe, inoltre, risolvere il problema delle chiese
rupestri,oprocedendo per vie legali o trovando un accordo con i
proprietari, perché esse tornino ad essere patrimonio comune e dunque
accessibili a tutti, studiosi e non.Si potrebbero, per esempio, organizzare
camminate a scadenza quindicinale o mensile, unendo ad esse la degustazione di
prodotti tipici presso le aziende private, inserite lungo il sentiero, ma che
oggi ne ostacolano la percorribilità.Un'ulteriore proposta potrebbe essere quella di
rimettere in funzione un centro di informazioni situato a MacchiaPosta,
ristrutturato con finanziamenti europei e proprietà dell' Ente Parco Nazionale
del Gargano.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

È stato intervistato il dottor Giovanni Russo, del Consorzio
di Bonifica Montana del Gargano, curatore del progetto sugli Interventi di Ripristino della viabilità storica
da destinare all'escursionismo naturalistico nelle località
"Ripasanta", "Iazzo Ognissanti" e "Valle Portella".In qualità di Responsabile Unico del Progetto (RUP), è stato
contattato e intervistato l'architetto Giampiero Bisceglia, del Comune di Monte
Sant'Angelo. Ci ha fornito anche interessanti informazioni il dottor Francesco
Schiavone, dell'Ufficio Agricoltura e Foreste del Comune.Ci ha affiancato in tutti gli step del nostro progetto di
monitoraggio l'archeologo Andrea Stuppiello, che ci ha anche fatto da guida
nella visita ai sentieri.

Domande principali

1.
Perché è stato
scelto proprio questo sentiero e non altri, pure presenti, sul nostro territorio?(dott.
Russo, curatore del progetto e responsabile del Consorzio di Bonifica Montana
del Gargano)2. NellaRelazione di sostenibilità
ambientalerisulta che gli interventi di ripristino avrebbero portato
anche alla valorizzazione di diversi elementi territoriali, tra cui i siti di
interesse storico e religioso di Iazzo Ognissanti, Scala Santa e Santa Lucia.
Nel nostro monitoraggio abbiamo constatato che la chiesa di Santa Lucia è
ricovero per animali e in stato di totale degrado e Iazzo Ognissanti non è raggiungibile
poiché recintato con filo spinato. Ci può fornire delle spiegazioni in merito?(dott.
Russo, curatore del progetto e responsabile del Consorzio di Bonifica Montana
del Gargano)3.
Abbiamo visto che
il progetto è corredato di un piano di manutenzione dell’opera con una
pianificazione triennale degli interventi, che prevede in modo puntuale, anche
mese per mese, le attività da svolgere (per esempio ad Aprile e a Giugno è
previsto un decespugliamento, spietramento… una volta all’anno riparazione
manufatti in legno, riverniciatura della segnaletica…).Il Comune ha seguito
questo piano di manutenzione? (arch.
Bisceglia R.U.P. - dott. Russo)

Risposte principali

1.
“Il Consorzio di
Bonifica Montana del Gargano si occupa anche di sentieri attrezzati, in
relazione alla loro valenza eco-turistica. Di qui l’attenzione a questi nostri
sentieri, che, pur abbandonati da tempo e impercorribili, avevano grande valenza
storica e naturalistica. Il territorio è all'interno del Parco Nazionale del
Gargano, in un sito di importanza comunitaria e in una zona a protezione speciale
nell'ambito dei valloni. In particolare, questo vallone garganico, dal punto di
vista faunistico, fa registrare la presenza di numerosi rapaci (capovaccaio,
biancone e lanario, uccelli rarissimi in Europa). Anche per la flora, la nostra
zona è uno scrigno di specie botaniche assai rare, tra cui l'Inula Candida, l’Aubrezia
di colonna, specie anfi-adriatiche ormai a rischio di estinzione, che si
trovano solo in alcuni siti del Gargano e su pochissime isole della Croazia, di
rarità straordinaria, che vanno assolutamente recuperate."

2. “Sappiamo tutti che il sentiero,
oltre all'importanza naturalistica, ha una grande valenza storica, essendo
inserito fin dall'antichità nei percorsi dei pellegrini in viaggio verso la Grotta
dell'Arcangelo,come testimoniano i
gradini inseriti nella roccia, di epoca millenaria, e le due chiese rupestri di
Ognissanti e Santa Lucia.In seguito all'abbandono del sentiero, e per vicende
storiche che non stiamo qui a spiegare, i territori sono stati occupati e
utilizzati per l'agricoltura e il pascolo, cosa che ha portato, nel corso del
tempo, a legittimare il possessodei terreni arbitrariamente occupati e a
riconoscerne la proprietà privata, purché inseriti in un apposito elenco del
Comune”.

3. “Secondo quanto concordato con la ditta appaltatrice
del progetto, il piano di manutenzione è stato seguito. Esso era di competenza
della ditta per tre anni, di conseguenza, ad oggi, la manutenzione risulta
scoperta e sarà compito della nuova amministrazione comunale occuparsene”.(Arch. Bisceglia)

“È stata nostra
premura proporre al Comune una bozza di convenzione riguardante la manutenzione
del sentiero da fare con associazioni di volontari o di escursionisti. Se si
fanno spesso piccoli lavori di verniciatura, taglio d'erba e spietramento, il
sentiero sarà sempre in ottime condizioni. Purtroppo il nostro consiglio non è
stato seguito dal Comune, perciò ora stiamo spingendo sulle associazioni
affinché si propongano”.(Dott. Russo)