REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
REALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE DI COGENERAZIONE E TELERISCALDAMENTO PER LA PRODUZIONE COMBINATA DI ENERGIA ELETTRICA E CALORE

Inviato il 15/04/2017 | Di GENERAZIONE & CO

Descrizione

Generazione & Co ha scelto di monitorare il progetto "Realizzazione di una centrale di cogenerazione e teleriscaldamento per la produzione combinata di energia elettrica e calore”, nell’ambito dell’Ospedale San Camillo di Roma.
Il progetto è stato autorizzato nel 2014 dalla Regione Lazio a ricevere un finanziamento di 4.000.000,00 Euro con Fondi Europei Strutturali Regionali (FESR) della Programmazione 2007-2013 ed il destinatario del finanziamento è l’azienda ospedaliera Forlanini - San Camillo - Spallanzani.
Il Programma Operativo Regionale (POR) FESR Lazio 2007-2013 (Decisione 7901 del 23/10/2014) si articola in diversi Assi, uno dei quali, Asse II denominato Ambiente e Prevenzione dei rischi. Il Cogeneratore si colloca in tale asse, con Obiettivo 1) Efficienza energetica e energia da fonti rinnovabili. Come emerge dal POR FESR Lazio 2007-2013, obiettivo di tale asse è di “rispondere alle esigenze di adeguamento delle emissioni di gas serra stabilite dal Protocollo di Kyoto che fissano, a livello nazionale, una riduzione delle stesse del 6,5% (rispetto ai livelli di emissione del 1990) entro il 2013. Il conseguimento di tale obiettivo contribuisce a rafforzare l’impegno assunto dal Paese mediante l’incentivazione di misure atte a contribuire in modo significativo all’uso intelligente dell’energia, al miglioramento dell’efficienza energetica ed al ricorso alla produzione ed al relativo impiego di energie rinnovabili.”
L’impianto appartiene ai cosiddetti “progetti retrospettivi”, vale a dire quei progetti che hanno già sostenuto le spese coperte da fonti nazionali prima che il contributo dell'Ue sia stato formalmente richiesto o ricevuto. Infatti, la lista dei beneficiari dei finanziamenti autorizzati dal POR FESR Lazio 2007-2013, aggiornato alla data 05/05/2016, contiene l’Azienda Ospedaliera “Forlanini - San Camillo - Spallanzani” con l’impianto del cogeneratore seppur gli avanzamenti dei pagamenti concessi all'impresa sono antecedenti al 2014; dal documento emerge che la struttura ospedaliera ha ottenuto l’assegnazione al finanziamento nell’anno 2014 nell’ambito della procedura di assegnazione denominata “Progetti retrospettivi Attività II.1” e che l’impianto si trova nello stato di collaudo. Il Rapporto Annuale di Esecuzione (RAE) del 2014 – POR Competitività e Occupazione Lazio 2007-2013 riporta quanto segue:

“Con Determinazione Dirigenziale n. G17937 del 12.12.2014 è stato approvato l’elenco dei progetti c.d. “retrospettivi” riferibili all’Attività II.1, per un importo pari a di 670.547,52 euro. Successivamente, con Determinazione Dirigenziale G18582 del 22.12.2014 è stato approvato un ulteriore intervento relativo alla realizzazione di una centrale di cogenerazione e teleriscaldamento per la produzione combinata di energia elettrica e calore presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini-Spallanzani, integrando il parco progetti di ulteriori di 3,4 Meuro.”
La struttura ospedaliera ha ottenuto pagamenti per l’importo complessivo di 3.421.214,78 pari al 86% dell’importo autorizzato.
L’inizio dei lavori risale al 2009, ad oggi i lavori sono ultimati e l’impianto è nella fase finale di collaudo.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Come emerge dal RAE del 2014, di particolare rilievo assume il progetto retrospettivo per la realizzazione di una centrale di cogenerazione e teleriscaldamento per la produzione combinata di energia elettrica e calore presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini-Spallanzani. I lavori sono iniziati a fine 2009 con la sostituzione del generatore di vapore in centrale termica, la bonifica dei cunicoli tecnici per il passaggio delle tubazioni dell’impianto di teleriscaldamento, la realizzazione del cunicolo sotterraneo per il collegamento del cogeneratore con la cabina elettrica e nel contempo è stato costruito il cogeneratore presso lo stabilimento del fornitore. Il completamento dell’Iter di Conferenza dei Servizi, con rilascio di regolare “Autorizzazione alla costruzione e l’Esercizio”, è avvenuto in data 14.12.2011 da parte della Provincia di Roma, con Determinazione Dirigenziale R.U. 9275 del 14.12.2011 e solo successivamente è stato possibile procedere alla realizzazione delle strutture e all’installazione delle macchine. In particolare, in contemporanea al completamento degli assemblaggi del gruppo cogenerativo si sono realizzati tutti i necessari collegamenti termoidraulici con l’adiacente centrale termica. In data 20.02.2012, i moduli prefabbricati costituenti il gruppo di cogenerazione sono stati consegnati presso il cantiere e successivamente sono state avviate le operazioni di assemblaggio ed installazione, terminate, con verbale di ultimazione montaggi di cantiere, in data 07.11.2012. Ad oggi, i lavori sono ultimati e l'impianto è nella fase finale di collaudo.Per recuperare i dati primari necessari ad integrare la nostra ricerca sul cogeneratore, abbiamo contattato il direttore generale dell’Ospedale San Camillo, Dott. Fabrizio d’Alba che ci ha autorizzato a visitare l’impianto. Il nostro team è stato accolto con viva partecipazione dallo staff tecnico che ha mostrato una presentazione sulla cogenerazione, spiegandoci lo schema di funzionamento dell'impianto del san Camillo e i vantaggi connessi.

Risultati

Dal monitoraggio eseguito sul posto e come confermato nell’incontro con i referenti del Dipartimento Ingegneristico del San Camillo, l’impianto risulta nella fase finale del collaudo e dovrebbe essere attivato nel breve periodo. La direzione tecnica del San Camillo è fiduciosa sull'attivazione dell'impianto in breve tempo ed ha preso l’impegno di informarci in tal senso per condividere con noi l’attesa notizia. Intanto, continueremo a monitorare lo stato d’avanzamento con periodici contatti con i referenti, a ricercare nuove informazioni pubblicate sui giornali e sui documenti ufficiali.

Punti di debolezza

La Direzione Tecnica della struttura ospedaliera ci ha spiegato che vi sono state numerose problematiche tecniche legate alla realizzazione del cogeneratore poiché è stato necessario adeguare l’intera canalizzazione dell’energia nell’ospedale, con la costruzione di una nuova cabina elettrica in grado di recepire la nuova fornitura di energia.
Inoltre, dal momento che le aziende pubbliche sono regolamentate da determinati percorsi di finanziamento e controllo, le autorizzazioni per poter eseguire questi lavori hanno richiesto tempi lunghi.

Punti di forza

Il completamento del progetto porterebbe numerosi vantaggi sia economici che energetici a uno degli ospedali più grandi della nostra città. Il progetto riguarda tutti i cittadini poiché l'attivazione dell'impianto consentirebbe un miglioramento ambientale della città rendendo l'ospedale eco-sostenibile. Infatti il teleriscaldamento prodotto dal cogeneratore ridurrebbe l’emissione di anidride carbonica e il calore sfrutterebbe l’energia prodotta dalla centrale di cogenerazione con efficienza energetica e notevole risparmio economico.
Il progetto non è ancora concluso poiché l’impianto non è ancora attivo ed è nella fase finale di collaudo. L’attivazione dell’impianto porterà ad un risparmio economico e energetico del 20% degli attuali consumi, e contribuirà nell’efficienza energetica e a diminuire l’effetto serra con un impatto ambientale

Rischi

Le dimensioni imponenti del cogeneratore e la sua complessità ci hanno fatto intuire le problematiche connesse nella futura gestione. La presenza di componenti meccanici, hardware e software richiedono una specializzazione altamente qualificata di tecnici esperti che siano in grado di interpretare le informazioni gestite per poter intervenire con rapidità in caso di mal funzionamenti e garantire la continuità di lavoro. Pertanto anche la scelta di una ditta di manutenzione non sarà una attività facile da svolgere e vedrà coinvolto nuovamente lo staff tecnico della struttura ospedaliera nella redazione del capitolato delle opere da manutenere, nel rispetto della trasparenza e della normativa che regola gli appalti.

Soluzioni e Idee

Si potrebbero effettuare delle sessioni cicliche di monitoraggio dell’impianto cogenerativo per verificare l’effettivo vantaggio economico ed energetico della struttura, oltre ad una verifica in termini di emissioni di anidride carbonica nell’ambiente. In caso positivo, sarebbe opportuno utilizzare questo modello alle altre strutture ospedaliere per ottenere i vantaggi attesi.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone

La nostra
ricerca ha individuato come destinatario del finanziamento del progetto
l'azienda ospedaliera S.Camillo-Forlanini-Spallanzani.

E’
opportuno precisare che, da una ricerca eseguita tramite internet su testate
giornalistiche, è emerso che sono in corso indagini giudiziarie che
interesserebbero i referenti “storici”
del progetto che sono stati sostituiti dalla dirigenza sanitaria. Quindi
abbiamo potuto intervistare direttamente alcuni dei nuovi referenti per inquadrare adeguatamente tutte
le eventuali problematiche connesse alla realizzazione dell’impianto.

Abbiamo
contattato il Direttore Generale del San Camillo, Dott. Fabrizio d'Alba, che ha
concesso alla nostra classe la possibilità di visitare direttamente il
cogeneratore e di intervistare gli attuali referenti dell'impianto.

In
data 16/02/2017, lo staff tecnico della struttura ospedaliera che ha accolto il
nostro team Generazione & Co era
formato dai seguenti componenti:

·
Dott.ssa D’Amico, Responsabile e Portavoce
dell’Ufficio Stampa San Camillo

·
Arch. Giuliana Sacco, Responsabile del Dipartimento
Ingegneristico San Camillo;

·
Ing. Minervini,referente dell’impresa che ha curato la
realizzazione del cogeneratore, ex Cofely ora Engie Italia.

Domande principali

1) QUALI SONO I MOTIVI DELLA MANCATA ATTIVAZIONE DEL
COGENERATORE?

2) QUANTO SI RISPARMIA IN TERMINI ECONOMICI?

3) E’ CONVENIENTE VENDERE ENERGIA ELETTRICA ALLA RETE
NAZIONALE?

Risposte principali

1)Vi sono state numerose
problematiche tecniche legate alla realizzazione del cogeneratore. Infatti, non
è stato sufficiente realizzare l’impianto in sé in quanto tale, ma si è dovuto
adeguare l’intera canalizzazione dell’energia nell’ospedale, con la costruzione
di una nuova cabina elettrica in grado di recepire la nuova fornitura di
energia. Dal momento che le
aziende pubbliche sono regolamentate da determinati percorsi di finanziamento e
controllo, le autorizzazioni per poter eseguire questi lavori hanno richiesto
tempi lunghi. L’impianto è terminato
lo scorso anno ed è giunto alla fase conclusiva nella quale si sta completando
il collaudo che dovrebbe terminare in breve tempo.Infatti, la foto sottostante mostra la nuova canalizzazione, evidenziata in
rosso, che si è dovuta realizzare per servire alcuni padiglioni della struttura
ospedaliera. (Arch. Sacco - Responsabile Dipartimento Ingegneristico San Camillo)2) Occorre avere
accesso alle bollette elettriche e gas della struttura ospedaliera per avere
una stima economica concreta. In linea di massima, dal momento che il risparmio
energetico previsto è del 20%, rapportato in termici economici si può
ipotizzare un risparmio di centinaia di migliaia di euro. (Ing. Minervini - referente Impresa ex Cofely - ora Engie Italia Spa)3) L’energia elettrica
prodotta verrebbe in parte assorbita dall’utenza e un’altra parte in eccedenza verrebbe
immessa in rete e venduta. La cosa migliore sarebbe quella di utilizzarla
totalmente, poichè l’energia che si consuma, acquistata dalla rete, è
sottoposta a tasse (ACCISE) mentre quella che si vende non è sottoposta
all’ACCISE (che è pari a circa 1/3 del valore di acquisto). In altri termini,
se consumo 1MWhe risparmio 160,00 €, mentre se vendo 1 MWhe la vendo ad 1/3 in
meno (circa 50 €). (Ing. Minervini - referente Impresa ex Cofely - ora Engie Italia Spa)