REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
CENTRO DI ESPERIENZA E MUSEO MULTIMEDIALE DELLA MONTAGNA SICILIANA

Inviato il 15/04/2017 | Di MCL - MONITORAGGIO CIVICO LOCALE

Descrizione

L'obiettivo generale del progetto "CENTRO DI
ESPERIENZA E MUSEO MULTIMEDIALE DELLA MONTAGNA SICILIANA" è la valorizzazione delle risorse naturali,
culturali e paesaggistiche locali per
migliorare la qualità della vita della
popolazione e promuovere nuove forme di
sviluppo economico sostenibile.Il Comune di Nicosia si è fatto promotore del progetto di riqualificazione dell'ex caserma san Martino a partire dal 2010, nel contesto del PIST "Centro Sicilia", e nel
2012 è risultato beneficiario di un finanziamento di 500.000 euro. Tale somma,
destinata all'allestimento del museo, proviene per il 75% dal FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR)
2007-2013 e per una quota inferiore dalla Regione Sicilia e dallo Stato. La
gara d'appalto per i lavori di allestimento del museo è stata indetta a fine
2013 e i lavori, aggiudicati alla ditta
IPMotive con un ribasso del 35%, sono
iniziati a fine 2014, quando la
programmazione del FESR era ormai al termine. A dicembre 2015 il Comune di
Nicosia ha ricevuto in consegna il museo ed ha
effettuato la rendicontazione. Il costo finale dell'opera è di circa 300.000
euro e l'Ente, per motivi di scadenza dei termini, non ha più avuto la
possibilità di chiedere una rimodulazione del finanziamento che risulterà
quindi alla fine aver avuto economie per 191.430,82 euro. Nel frattempo, come
da progetto, il Comune, ha affidato all''Azienda Silvo Pastorale la gestione del Centro di
esperienza e Museo multimediale della montagna siciliana.L'opera è stata pensata per diverse
tipologie di destinatari: scolaresche, famiglie, escursionisti, ricercatori,
organizzatori di convegni ed è dotato di dispositivi per il superamento delle
barriere architettoniche.La sistemazione museale ha
riguardato due piani, mentre il piano della mansarda dell'ex caserma non è stato
coinvolto. Le risorse delle politiche di coesione sono state utilizzate per
l'acquisto di attrezzature tecnologiche e multimediali, arredi e pannelli.
L'amministrazione comunale e l'Azienda Silvo Pastorale, con proprie
risorse, hanno eseguito piccoli lavori
sulla struttura.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Da come si evince dalle fotografie, la visita di monitoraggio effettuata il 29/03/2017 ha consentito di verificare che
l'allestimento del museo è coerente con
quanto previsto in linea generale
nei documenti progettuali esaminati (in particolare deliberazione di Giunta del
22/02/2013).Ciò che non si può documentare con le fotografie
è il profumo che, variando di sala in sala, accompagna il visitatore.La visita, eccezionalmente concessa al Team Monitoraggio
Civico Locale (classe III D liceo delle Scienze umane economico sociale) ha
anche potuto confermare che il museo è
chiuso al pubblico.

Risultati

Il progetto non ha avuto le ricadute
attese sul territorio dal momento che a causa degli elevati costi di gestione e
della mancanza di personale il museo è stato aperto una sola volta ed è chiuso
da più di una anno.

Punti di debolezza

Le debolezze di questo progetto sono:- la viabilità, a causa sia delle condizioni delle strade che della mancanza di trasporti pubblici;- gli elevati costi di gestione;- la poca pubblicizzazione che, utilizzando le risorse per la comunicazione previste ma non spese, avrebbe aiutato a far conoscere di più questo museo e a dare una certa visibilità anche a tutta la provincia di Enna.

Punti di forza

I punti di forza di questo progetto sono:- la multimedialità, grazie alle stanze attrezzate con grandi strumenti tecnologici all'avanguardia;- la possibilità di ampliamento che potrebbe contribuire allo sviluppo turistico, economico ed occupazionale del territorio;- la posizione in ambiente naturale, che ci permette di visitare e godere delle aree rurali vicine e di sensibilizzare i cittadine a un'educazione ambientale.

Rischi

L'ipotesi peggiore è che nessuna impresa o associazione presenti la propria manifestazione di interesse per la gestione del museo e che pertanto la struttura continui a restare chiusa al pubblico. Nel caso in cui l'ASSP riesca ad affidare il museo ad un soggetto terzo i rischi potrebbero derivare dalla mancanza di competenze tecniche, naturalistiche, gestionali con la conseguente incapacità di valorizzare le risorse al meglio e di mantenere in pareggio il bilancio.

Soluzioni e Idee

Oltre alle stanze e ai laboratori attrezzati con le tecnologie multimediali già presenti, si potrebbe creare un laboratorio di astronomia sul terrazzo, per dare la possibilità di osservare i corpi celesti e i fenomeni a essi relativi in un'area priva di inquinamento luminoso. All'esterno della struttura si potrebbe costruire un parete per arrampicata come attività ricreativa per i visitatori.Inoltre, in collaborazione con le diverse scuole di diversi gradi, si potrebbero attivare dei corsi e dei progetti, ad esempio per il riconoscimento delle piante o la produzione di oli essenziali da usare per profumare il museo, avvalendosi dei laboratori a disposizione.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone

Daniele Pidone, presidente dell'Azienda Speciale Silvo Pastorale (ASSP).Maria Letizia D'amico, vice presidente dell'ASSP.Giuseppe Maria Amato, esperto di educazione ambientale e progettista dell'allestimento.Antonio Toscano, tecnico della ditta IPMotive che ha allestito il museo.

Domande principali

- Perché il Museo è stato aperto una sola volta ed ora è chiuso da più di un anno? E stato effettuato un collaudo sulla sicurezza o c'è qualche ostacolo tecnico per l'apertura?- Non si sarebbero potuti utilizzare i 191.000,00 euro risparmiati? Quanto potrebbe costare all'anno la gestione del Museo e quante e quali entrate potrebbe avere?- In che modo Il Consiglio di amministrazione dell'ASSP ritiene di risolvere il problema della gestione?

Risposte principali

Il museo è rimasto chiuso a causa degli elevati costi di gestione che l'Azienda Speciale Silvo Pastorale non avrebbe potuto sostenere e per evitare di commettere gli stessi errori delle precedenti amministrazioni, si è deciso la non apertura del museo per evitare di creare altri debiti. Per quanto riguarda la storia dei 191.000,00 euro risparmiati, tale notizia risulterebbe del tutto falsa, dal momento che questi soldi non sono stati mai erogati dalla regione. Naturalmente il museo è stato collaudato e ha un sistema di sicurezza avanzato.Per consentire l'apertura del museo, l'azienda ha deciso di dare a terzi la gestione della struttura e attraverso un bando di manifestazione d'interesse (scadenza 3 aprile 2017) sceglierà tra le imprese o associazioni che parteciperanno alla gara, quella che ha le maggiori competenze per sfruttare al meglio il Museo e le sue risorse.(Daniele Pidone)