REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RECUPERO FUNZIONALE DI PALAZZO SYLOS - CALO' DI BITONTO (BA)

Inviato il 21/03/2017 | Di ArtsEvo

Descrizione

Il nostro team classe ha scelto di lavorare sulprogetto riguardante ilrecupero funzionale del Palazzo Sylos - Calò per reinventarlo come conteritore in cui le arti possano evolversi ed essere vissute in maniera innovativa. Il team di lavoro ha contemplato i seguentiruoli : -Project Manager (Valla-Parisi) -Social Media Manager e Coder (Cutrone-Bulzis) -Designer (De Francesco- Tassiello) -Blogger (Scivetti-Pantaleo-Cutrone) -Storyteller (De Chirico) -Analista (Tarantino-Palmieri-Cuoccio-Cuzzo-Labianca). La scelta del nome "ARTSEVO"è nata dalla fusione delle parole arte ed evoluzione, a significare la possibilità di far convivere all'interno di un bene architettonico di anticarilevanza storica aspetti artistici innovativi. A seguito di un'attenta analisi da parte degli Analist di classe si è pensato di focalizzare l'attenzione sul progetto riguardante il recupero funzionale del Palazzo Sylos- Calò, stante il cospicuo finanziamento stanziato che consentirà di realizzare interventi strutturali e strumentalifinalizzati all'utilizzo previsto.Il punto di partenza della nostra ricerca è stato lo studiodel palazzo sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista architettonico, con focalizazione sulle criticità da sanare (es. problemi statici, strutturali e stato di conservazione delle decorazioni esterne).Alla luce di quanto emerso dalla prima fase dell'approfondimento, ci proponiamo di utilizzare le informazioni acquistite per verificare se i fondi stanziati per il recupero funzionale del palazzo, come da progetto n.B57E09000130002 , sono stati o saranno impiegati per quella finalità. Si precisa che tale verifica verrà effetuata successivamente alla data di scadenza prevista per il 23/01/2017, in quanto vi sono difficolta oggettive sul recupero degli stessi dati, atteso che,il bene immobile in oggetto come da delibera comunale è attualmente di proprietà comunale. Infatti i dati in oggetto potranno essere da noi reperiti presso gli uffici competenti della Sovrintendenza di BariIl nostro intento è quello di riqualificare il palazzo in oggetto di ricerca, sotto vari aspetti: verificare quanto e come vengano elargiti le economie finanziarie, recuperare funzionalmente il nostro patrimonio artistico attraverso nuove idee che possano conciliare tradizione e innovazione utilizzando le nostre piccole risorse e promuovere iniziativedi vario genere.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Sulla base delle informazioni raccolte lo stato d'avanzamento del progetto risulta al 54%, e precisamente sull'importo complessivo del finanziamento, pari ad €4.000.000,00,sono stati erogati € 2.150.256,90.

Risultati

Dall'analisi dei documenti il progetto non risulta concluso

Punti di debolezza

Il passaggio di proprietà del bene artistico dal comune di Bitonto alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Bari, BAT e Foggia ha ostacolato l'approfondimento dei dati utili per la realizzazione del progetto

Punti di forza

Grazie all'analisi del progetto abbiamo scoperto la bellezza, l'importanza, il valore del patrimonio storico ed artistico della nostra città.Ottima occasione è stata per noi per incrementare l'interesse e la curiosità della conoscenza: abbiamo approfondito lo studio della storia e dell'arte del palazzo cinquecentesco, abbiamo appreso che ilpalazzo è inserito nell’Elenco degli Edifici Monumentali d’Italia del 1902 ad
opera dell’allora Ministero della Pubblica Istruzione; che dal 18 aprile 2009 lo stesso è sede dellaGalleria
Nazionale della Puglia ‘Girolamo e Rosaria Devanna’, mecenati bitontini che nel 2004 hanno siglato un
accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il Comune di
Bitonto per donare parte della loro collezione d’arte allo Stato Italiano con
l’obbligo di allestire la collezione a Bitonto, in uno spazio pubblico e
fruibile a tutti; che dal 2013 è incluso nella manifestazione voluta ed organizzata dall'Assocazione Dimore Storiche Italiane "Cortili Aperti" che si propone di sottoporre all'attenzione del grande pubblico il patrimonio storico artistico in mano privata e di valorizzare l'opera di protezione condotta dai proprietari; che è utilizzato come contenitore di eventi culturali.

Rischi

I rischi futuri potrebbero riguardare la mancata previsione di erogazione di finanziamenti in favore del palazzo finalizzati ad ulteriori recuperi strutturali e funzionali dello stesso.

Soluzioni e Idee

Si propone di favorire una maggiore sensibilizzazione alla conoscenza e alla valorizzazione del palazzo inserendo quest'ultimo in percorsi culturali, formativi-didattici nonché la partecipazione attiva di investitori privati diversi dagli attuali/pubblici.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i referenti politici

Vice sindaco, Prof.ssa Rosa CalòCittadini informati

Domande principali

Domande:1- Conoscete il palazzo Sylos-Calò?2- Ci sapete dare informazioni in merito alla sua storia e al suo utilizzo precedente e attuale?3- Siete a conoscenza degli interventi di ristrutturazione effettuati sul palazzo e dell'erogazione di finanziamenti finalizzati al recupero funzionale dello stesso?

Risposte principali

Risposte:

1- Si, conosciamo il palazzo

2- Originariamente il palazzo era adibito ad abitazione privata della
famiglia Sylos-Calò. Nel 1948 fu acquistato dal Comune in condizioni
non ottimali per poi esser ristrutturato nel 1981 mediante una spesa di 25 mila
euro al fine di adibirlo a tribunale. Resta per un certo periodo abbandonato
fino a quando i critici d’arte nonché fratelli De Vanna non stipulano un patto
di stabilità cedendo la loro collezione storica, a patto che non sia il Comune
il gestore del palazzo, cui, in seguito, è stato attribuito nel 2001 un valore
di 332 mila euro.3- I cittadini informati rispondevano genericamente e comunque erano a conoscenza degli interventi di ristrutturazione effettuati sul palazzo. Alla medesima domanda n.3, il Vice sindaco del comune di Bitonto, rispondeva con dovizia di particolari in merito alla vicenda giuridica del palazzo (passaggio di proprietà) nonché agli aspetti storico-culturali