REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIGENERAZIONE TERR.- NOCI- MUSEO DEI RAGAZZI : COMPLETAMENTO E SISTEMAZIONE AREA EX PISCINA COMUNALE
Inviato il 15/04/2017 | Di L' isola che... sarà
Descrizione
La classe ASOC “L’ isola che… sarà” ha monitorato il progetto OPENCOESIONE “RIGENERAZIONE TERRITORIALE – NOCI - MUSEO DEI RAGAZZI: COMPLETAMENTO E SISTEMAZIONE AREA EX PISCINA COMUNALE”, un progetto di completamento di un contenitore culturale e di rilevanza sociale, volto a riqualificare e recuperare un’area centrale della cittadina abbandonata da decenni. Il finanziamento per la realizzazione di questa parte del progetto complessivo è stato di € 682.000 di cui € 436.760 dall’Unione Europea, € 79.112 dal Fondo di Rotazione (Co-finanziamento nazionale) e € 139.128 dalla Regione Puglia. L’attuale andamento dei pagamenti effettuati è del 99%, pari a € 673.203,86. Il soggetto programmatore è stata la Regione Puglia e il soggetto attuatore il Comune di Noci. Questi hanno attinto ai Fondi Strutturali Europei relativi alla programmazione 2007/2013 P.O. POR CONV FESR PUGLIA, Asse VII - COMPETITIVITÁ e ATTRATTIVITÁ CITTÁ e SISTEMI URBANI, il cui obiettivo è “la rigenerazione territoriale attraverso piani integrati volti al rafforzamento, riqualificazione, razionalizzazione… di centri urbani minori”. Il traguardo al quale abbiamo mirato con il nostro monitoraggio è stato quello di sensibilizzare la comunità locale al coinvolgimento delle decisioni collettive affinché gli amministratori agiscano per il benessere della comunità e i cittadini partecipino più attivamente allo sviluppo culturale e civile del nostro territorio. Abbiamo voluto attrarre l’attenzione delle componenti pubbliche e private per attivare sinergie volte a dare concretezza e fattibilità ad un’opera realizzata con cospicui finanziamenti pubblici e che, nonostante il completamento di una parte strutturale e infrastrutturale, autonoma rispetto a tutto il progetto, non è ancora fruibile per difficoltà gestionali.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Il progetto monitorato si colloca all’ interno di un progetto molto più ampio di riqualificazione di un’area abbandonata da anni. Il progetto da cui siamo partiti è stato portato a compimento, tuttavia la nostra ricerca si è estesa anche all’ intera infrastruttura di cui fa parte per la necessità di ricostruire l’ iter procedurale e amministrativo. In base ai documenti reperiti presso la Pubblica Amministrazione, il complesso polifunzionale è stato realizzato attraverso 4 progetti esecutivi che hanno costituito due stralci di intervento. Il terzo stralcio, già approvato dall’ Amministrazione e in fase di avvio, vedrà la realizzazione del completamento di tutta l’area dell’ex piscina comunale.
Risultati
Il Museo dei Ragazzi è terminato, purtroppo non è ancora operativo; potrebbe essere fruito ma non ha ancora potuto dare i suoi frutti perché non ancora funzionante. Dalla visita di monitoraggio abbiamo rilevato che i volumi polifunzionali realizzati sono dotati di attrezzature e arredi mobili, nonché di impianti e componenti elettroniche che, acquistati da tempo, rischiano di non essere più adeguati. La struttura, dalle notevoli dimensioni, presenta una capienza e una organizzazione degli spazi tale da ospitare un elevato numero di persone e attività culturali diversificate. Le condizioni del complesso però potrebbero deteriorarsi, tant’ è che durante la visita abbiamo rilevato i primi segni di danneggiamento sia all’ interno che all’ esterno, a causa dello stato di abbandono in cui esso attualmente si trova, perché ancora chiuso e inutilizzato.
Punti di debolezza
La non apertura della struttura è dovuta alla titubanza da parte degli amministratori e alla difficoltà ad individuare uno o più soggetti che dovranno gestire effettivamente il complesso che è molto grande e che l’Amministrazione comunale non può assumersi per mancanza di fondi e di finanziamenti. Ma la debolezza che noi vogliamo evidenziare è che, se il complesso viene lasciato in uno stato di abbandono, presto il degrado avrà la meglio. Noi infatti abbiamo già rilevato, sia all’ interno che all’ esterno delle strutture, i primi segnali di danneggiamento dovuti al passare del tempo e all’ incuria.
Punti di forza
La struttura è ben fatta e la sua apertura avrebbe una grande importanza e un impatto positivo sul nostro territorio, considerando l’assenza di centri simili nella nostra regione e in generale nel sud Italia. Apprezzabile è poi aver pensato anche ai diversamente abili, creando passaggi e corridoi alternativi in grado di poter favorire tutti i visitatori. Abbiamo apprezzato anche la complessività dell’intero progetto, volto a realizzare volumi inseriti ad arte nello scenario delle quote di livello esistenti in tutta l’area di superficie, con l’attenzione ad una architettura di tipo sostenibile con pochi volumi in evidenza allo scopo di “limitare i danni del costruito”.
Rischi
Il Comune riscontra difficoltà per quanto riguarda l’affidamento della gestione, dati gli ingenti costi di mantenimento e gli incerti profitti, a causa della sua funzione culturale. Il rischio potrebbe essere quello che il centro non diventi attivo e che cada in uno stato di abbandono, come spesso avviene a molte strutture finanziate da fondi pubblici. Altro rischio è quello che la gestione venga affidata a chi della struttura ne faccia un utilizzo diverso dallo scopo per il quale, dieci anni fa, il complesso fu voluto e progettato dall’ Amministrazione comunale.
Soluzioni e Idee
Noi de “L’ isola che… sarà” siamo dell’opinione che se si riuscisse a sensibilizzare la cittadinanza nocese a questo progetto, dimostrando quale grande opportunità culturale e sociale possa essere per Noci, forse si riuscirebbe a trovare un imprenditore disposto a prenderla in gestione. Soggetti privati, illuminati e vocati allo sviluppo dei servizi e all’ inclusione sociale potrebbero farne occasione di attività imprenditoriale e di crescita economica, oltre che culturale. Noi solleciteremo e ci adopereremo affinché questo progetto non divenga un’utopia facendolo diventare un “non luogo” della cultura o “una cattedrale nel deserto” come tante opere realizzate con fondi pubblici.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
- Intervista con i referenti politici
Sono stati intervistati i funzionari degli uffici del Comune di Noci: la dott.ssa F. Ripa, responsabile dell’Ufficio STRUTTURA ORGANIZZATIVA FONDI COMUNITARI; l’ing. G. Gabriele, responsabile dell’Ufficio GESTIONE E ASSETTO DEL TERRITORIO; la dott.ssa L. Tinelli, assessora all’ Inclusione, Socialità e Solidarietà del Comune di Noci; gli arch.tti V. Leone e R. Roberto, progettisti e responsabili dei lavori del complesso; l’ esperto di Open Data e consigliere del comune di Gioia del Colle, dott. G. Zileni; i giovani nocesi da 14 a 24 anni, possibili fruitori del Museo dei Ragazzi.
Domande principali
Perché un Museo dei Ragazzi a Noci? (Arch. V. Leone)Quali i benefici per la comunità nocese? (Arch. R. Roberto)Chi sono i possibili fruitori del Mu.Ra? ( Dott.ssa L. Tinelli)
Risposte principali
(Arch. V. Leone)
In Italia i musei dei ragazzi o dei bambini sono relativamente recenti e i più noti si trovano a Roma, Napoli, Genova, Milano. La realizzazione del Museo dei Ragazzi a Noci nasce dalla volontà di creare una attrezzatura qualificata in un punto nodale di un ampio bacino geografico che ad oggi non dispone di simili attrezzature. L’attenzione del Comune nei confronti dei più giovani, manifestata agli inizi del 2000 con diverse iniziative, veniva rafforzata attraverso la realizzazione di un museo inteso come spazio aperto, dove coinvolgere i giovani in esperienze culturali, dove tutto può essere osservato, toccato, sperimentato.(Arch. R. Roberto)
Dal punto di vista della comunità, il Polifunzionale sarà innanzitutto un punto di ritrovo, abbastanza centrale, facilmente accessibile e con grande flessibilità d’uso, aperto a chiunque. Questo fornirà un impulso alla vita collettiva, favorirà ulteriormente momenti di incontro e rappresenterà anche fisicamente un passo importante e coerente nello sviluppo locale. Dal punto di vista economico potrà anche creare posti di lavoro e sviluppare un certo indotto.( Dott.ssa L. Tinelli)
Trovandoci in un territorio densamente popolato e servito da una efficiente rete di collegamenti stradali, l’Amministrazione ha ritenuto che il bacino di utenza del nostro Museo possa essere costituito non solo dai cittadini del nostro Comune ma anche dai Comuni limitrofi e oltre, fino a superare la stessa provincia di Bari. La struttura potrà rivolgere la sua offerta sia alle famiglie che al mondo del sociale e della scuola, dove sarà possibile organizzare laboratori didattici, in linea con le più avanzate metodologie formative, come accade ad esempio per l’ Explora di Roma o il Muba di Milano. Inoltre, l’intera struttura, una volta completata, per la peculiarità della sua organizzazione potrà rivolgere la sua offerta ad una utenza molto ampia e diventare spazio aperto a tutti per spettacoli, eventi culturali, mostre, concerti e tutto ciò che concerne le più diverse espressioni ed esperienze culturali.