REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
(R)INNOVARE L'AMBIENTE

Inviato il 15/04/2017 | Di (R)INNOVARE L'AMBIENTE

Descrizione

Alcuni studenti dell’Istituto Superiore Raffale Mattioli – Istituto Tecnico Economico – (5 alunni della classe quinta sezione A, 5 alunni della classe quinta sezione B e 5 alunni della classe quarta sezione B) di San Salvo, grazie all’iniziativa del professor Giuseppe Gallo, hanno aderito al progetto nazionale "A scuola di Opencoesione".L'obiettivo principale di questo lavoro è stato quello di analizzare la spesa dei fondi, con i quali sono state finanziate opere pubbliche, stanziati dall'Unione Europea.Un progetto molto importante per il nostro territorio che è stato finanziato con fondi Por Fesr 2007/2013, per un ammontare di 2.150.000,00 euro nel 2013 per la bonifica di una discarica RSU, chiusa sul finire degli anni ’90, presente su un territorio la cui attività è prettamente agricola, con prodotti che si fregiano della denominazione “biologico”.Un progetto di recupero quindi, molto importante per la comunità sansalvese e per la sua economia agricola.Questo progetto per noi è stato un'opportunità per comprendere l’importanza delle tematiche ambientali dato che c'è stata la possibilità conoscerle e comprenderle, grazie all’ascolto di testimonianze dirette, della giornalista Antonia Schiavarelli, dell'assessore all’ambiente del comune di San Salvo Angiolino Chiacchia, dell'amministratore della Cupello Ambiente Rocco Bonassise e di Dino Di Fabio della Polizia locale che si occupa prettamente di ambiente sul nostro territorio.Il nostro lavoro di ricerca ha riguardato tutto il territorio, chiarendoci il modo in cui in passato è stato trattato il tema rifiuti.Sono 24 le discariche non ancora bonificate nella nostra regione che comportano una multa della Comunità Europea di 200.000 euro annui.Nel vastese sono 5 le discariche con un indice di pericolosità superiore a 90/100, tutte sono state oggetto di finanziamenti POR FESR della regione Abruzzo, ma solo a San Salvo i lavori sono stati già ultimati.Dal lavoro di ricerca negli archivi comunali abbiamo potuto tessere la storia della discarica in oggetto.L’iter per la bonifica della RSU del Bosco Motticce cominciò nel 1990, con il progetto dell'ingegnere Giovanni Leve.Nel 1998 il consiglio comunale stanziò i primi 420milioni di lire.Nel 2002 venne approvato un piano di finanziamento regionale che servì a compiere un primo piano di caratterizzazione della discarica che monitorava tutte le sostanze ad essa sottostanti ed il grado di inquinamento del territorio ad essa circostante.Solo nel 2007 però venne consegnato il piano di caratterizzazione e nel 2010 la discarica venne inserita nell'elenco regionale dei siti contaminati dell’ARTA (ente regionale ambientale) con indice di pericolosità 96.55/100. Ciò permise di rendere la discarica del Motticce come una delle prime discariche finanziabili per la bonifica.L'8 febbraio 2012 venne approvata la graduatoria delle discariche dismesse da bonificare. Il bando per l'affido dei lavori venne fatto nell'agosto del 2013 e vennero affidati nel dicembre dello stesso anno ed iniziati nel giugno 2014 dalla ditta Di Donato.L’opera è stata collaudata il 29 novembre 2016 e riconsegnata alla città.La bonifica di bosco Motticce è un'opera importantissima, un altro risultato importante dell'azione di difesa ambientale che può vantare il comune di San Salvo con la sistemazione di un'area di 20.000 metri quadri.E’ giunta anche la certificazione dell'agenzia regionale per la tutela ambientale che conferma il completamento di questo intervento tra i primi in Abruzzo rispetto al finanziamento ottenuto.La nuova sfida ambientale della città è ora quella di poter bonificare i siti rimanenti, come ladiscarica EX-SAPI, insistente in un sito perimetrale alla discarica del Motticce.La discarica EX-SAPI, nel 1988 venne definita abusiva in quanto sembra che fosse stata aperta come cava ma utilizzata per altri fini. Venne aperta nei primi anni '70 è chiusa nel '97 dopo numerose denunce degli agricoltori.Oggi il nostro territorio conferisce la nostra immondizia presso il consorzio comunale CIVETA. Aperto nel 2000, nel territorio di Cupello in contrada Valle Cena, grazie al consorzio di 8 comuni, ė attualmente commissariato dalla Regione Abruzzo, in quanto a breve dovrà essere incluso nell’Agir (Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti).E’ a questo impianto che abbiamo fatto visita, per vedere in prima persona come oggi vengono gestiti i rifiuti.Grazie al signor Rocco Bonassise amministratore della Cupello Ambiente, società che gestisce gli impianti, abbiamo compreso in che modo vengono costruite le discariche, l’attenzione posta all’ambiente circostante e le misure messe in atto affinché, i nostri rifiuti non inquinino ulteriormente l’ambiente circostante.Grazie alla diffida per procedura di infrazione comunitaria, dunque, tutti i comuni sono stati costretti a redigere piani di bonifica delle discariche e dei siti inquinati e ad iniziare i lavori per la loro bonifica.Un’azione che probabilmente dati i costi non sarebbe stata intrapresa con la stessa solerzia dai comuni interessati.Il nostro è un territorio che in passato ha subito molto in termini ambientali, ce lo hanno ricordato gli anziani sansalvesi che abbiamo incontrato durante la nostra ricerca. Loro hanno memoria di quanto avvenne sul finire degli anni '80 nelle nostre campagne, una memoria che dovrebbe essere ascoltata da quanti dovrebbero provvedere alla salubrità ambientale del nostro territorio, oltre a far ricorso a strumentazioni tecnologicamente all'avanguardia.Questo progetto ci ha fin da subito appassionato e ci ha permesso, grazie ad uscite sul campo, di conoscere il processo di gestione dei rifiuti nel passato e nel presente, permettendoci di diventare cittadini e studenti più consapevoli dei luoghi in cui viviamo.Questa iniziativa inoltre, a nostro avviso, sarà di supporto a quanti, nello svolgere la loro opera di controllo, potranno fruire di occhi chiamati a guardare in prima persona, occhi di giovani donne e uomini, la cui opinione non può essere facilmente strumentalizzata.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Finanziamento effettivamente utilizzato a conclusione dell'attività € 1.550.000,00 circa. Finanziamento stanziato per l'attività € 2.150.000,00.

Risultati

L’opera è stata collaudata il 29 novembre 2016 e riconsegnata alla città.La bonifica di bosco Motticce è un'opera importantissima, un altro risultato importante dell'azione di difesa ambientale che può vantare il comune di San Salvo con la sistemazione di un'area di 20.000 metri quadri.

Punti di debolezza

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Non sono stati rilevati significativi punti di debolezza.

Punti di forza

La nuova
sfida ambientale della città è ora quella di poter bonificare i siti rimanenti,
come la discarica
EX-SAPI, insistente in un sito perimetrale alla discarica del Motticce.

Rischi

Il
nostro è un territorio che in passato ha subito molto in termini ambientali, ce
lo hanno ricordato gli anziani sansalvesi che abbiamo incontrato durante la
nostra ricerca. Loro hanno memoria di quanto avvenne sul finire degli anni '80
nelle nostre campagne, una memoria che dovrebbe essere ascoltata da quanti
dovrebbero provvedere alla salubrità ambientale del nostro territorio: il rischio è che la "memoria" venga "dimenticata o cancellata".

Soluzioni e Idee

Individuazione di strategie idonee all'utilizzo ottimale dell'area messa in sicurezza.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video

Domande principali

1) Per la
tutela dell’ambiente, finanziamento pubblico ed iniziativa privata, possono
coesistere? 2)



Perché
è più corretto affermare la messa in sicurezza e non la bonifica del bosco
motticce? 3)



Quanto
è costata l’attività e quali potrebbero essere le strategie per l’utilizzo
ottimale dell’area recuperata?

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Risposte principali





1) Chiacchia Angiolino:



certamente
si, anzi è auspicabile che si rafforzino a vicenda. Il finanziamento pubblico,
se opportunamente finalizzato, può essere strumento di crescita economica e non
solo di tutela dell’ambiente. Comunque in entrambe le iniziative (pubblica e
privata) è indispensabile il controllo sia dagli organi preposti e sia da parte
della collettività.2) Di Fabio Dino: fino
agli anni novanta in un’area di circa quindicimila metri quadri (bosco
motticce) sono confluiti rifiuti di ogni genere e da diverse provenienze. Di
fronte ad un’area molto ampia e diversamente inquinata, il nostro obiettivo è
stato innanzitutto quello di evitare che vi affluissero altri rifiuti;
successivamente quello non di rimuoverli, bensì di evitare che inquinassero i
terreni confinanti tramite l’isolamento dell’area sia perimetrale e sia
sovrastante. Come potete vedere, siamo su una collinetta coperta dal verde e
lateralmente vediamo un muro in cemento che scende ad una profondità tale da
isolare completamente la discarica. Quindi più che di bonifica è stata una
messa in sicurezza dell’area.

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