REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
PROGETTO DI COMPLETAMENTO FUNZIONALE ALLESTIMENTO MUSELAE MUSEO DI ADRANO (CT)

Inviato il 15/04/2017 | Di MindfulEye

Descrizione

Noi, alunni della classe III C, del Liceo delle Scienze Umane “M. Rapisardi” di Biancavilla (CT), dopo essere venuti a conoscenza, grazie alle informazioni forniteci dai nostri professori, del progetto "A scuola di opencoesione", abbiamo scelto di svolgere questa attività sulla scorta delle impressioni estremamente positive generate dalla significatività delle iniziative promosse delle politiche di coesione che mirano a valorizzare il territorio italiano e a colmare il divario fra le diverse aree. Abbiamo scelto di rivolgere il nostro interesse al progetto relativo al completamento funzionale all'allestimento museale del museo di Adrano, collocato all'interno del castello di Adrano. Desiderosi di comprendere e conoscere lo sviluppo del progetto e di dare il nostro contributo per promuovere la tutela e la conservazione del patrimonio storico- culturale presente nel nostro territorio, abbiamo iniziato a raccogliere dati con l’aiuto del portale di opencoesione, soffermandoci sul perché il restauro della struttura non avesse dato i risultati previsti. Abbiamo riscontrato infatti molte incongruenze che hanno calamitato la nostra curiosità e il nostro interesse. Sono stati destinati al finanziamento del progetto di restauro del castello 3.305.104,66 euro erogati rispettivamente dall’Unione Europea, dallo Stato italiano e dalla Regione siciliana. Dai dati esaminati si è potuto evincere che, nonostante la data d’inizio dei lavori fosse prevista per il 10 luglio 2014, l’inizio effettivo è avvenuto circa 5 mesi dopo. Infine, l’osservazione dei flussi turistici delle nostre zone ci ha portato a maturare la consapevolezza che non sempre i visitatori siano opportunamente guidati nella conoscenza di quanto è necessario e utile vedere per farsi un’idea significativa della nostra storia.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

CRONACA DI UN RESTAURO ANNUNCIATO
Le lungaggini della burocrazia tra memoria e oblio

Martedì 21 febbraio ci siamo recati al Museo archeologico, situato all’interno del Castello normanno di Adrano per approfondire l’indagine relativa all’erogazione dei finanziamenti e all’iter dei lavori per l’adeguamento e il nuovo allestimento della struttura museale. La visita, inserita nell’ambito delle attività previste dal progetto di Opencoesione cui la classe ha aderito, si è svolta all’insegna di un clima di condivisione consapevole.
Dopo una breve visita dei primi piani dell’edificio, il gruppo classe è stato accolto dall’architetto, dott. Nello Caruso, Direttore del polo museale, nella sala dell’Archivio. Addentrarsi in questa sede contenente libri scritti dai viaggiatori stranieri del Settecento sulla base delle suggestioni suggerite dalla visione dei luoghi siciliani ha rappresentato una prima forma di presa di coscienza della magnificenza del nostro territorio. Sebbene in questi libri, che costituiscono i resoconti dei tour dei viaggi dei dotti del ‘700, i riferimenti al Castello siano marginali, è stato possibile avere una preliminare forma di coscienza del cambiamento della percezione della struttura nell’immaginario collettivo lungo il corso dei secoli. L’indifferenza nei confronti del Castello doveva derivare con buona probabilità dal fatto che questa struttura era adibita a funzioni detentive, trattandosi di un carcere. Dopo questo preambolo, l’architetto si è di buon grado sottoposto alle nostre domande, rispondendo con dovizia di particolari. Il dott. Caruso, nell’argomentare le convulse vicende dei lavori, ha precisato che gli interventi hanno richiesto il coinvolgimento di più imprese e quindi più bandi di appalto e conseguenti gare che hanno comportato un rallentamento dei lavori rendendo necessaria una proroga dei tempi. La scadenza del 31 dicembre del 2015 è stata prorogata al 31 luglio 2016 ma anche a questa data i lavori non erano conclusi. Per non perdere i finanziamenti, la Regione Sicilia ha emanato un P.O.C, Programma Operativo di Completamento, fissando come data ultima per la fine dei lavori il 31 gennaio 2017. Intanto, la Soprintendenza ai Beni Culturali che doveva curare il progetto, è stata sostituita dalla creazione dei Poli Museali, ai quali è passata la direzione e la gestione dei musei e dei siti di interesse culturale. Insomma, la scadenza ultima del gennaio 2017 non è stata rispettata e il progetto ha perso quasi metà dei finanziamenti. L’andamento dei pagamenti, aggiornato all’ottobre del 2016, mostra che questi sono stati effettuati per il 54%, per una somma pari a 1.532.284,32 di euro, su un totale di 3.305.104,66 euro precedentemente stanziati per il progetto. L’adeguamento del museo risulta completato, l’Archivio è stato digitalizzato, manca però, tutto in nuovo allestimento. La trasformazione del museo in un cantiere, ha comportato lo svuotamento delle sale che ad oggi risultano vuote. Il patrimonio del museo si trova conservato nei sotterranei e solo la libera iniziativa del Direttore, ha permesso una riapertura parziale dei primi due piani. Confidando nella sua memoria, il Direttore ha riallestito le sale secondo il precedente allestimento ma mancano i fogli di sale, le etichette sui reperti e una precisa catalogazione. Inoltre, pastoie burocratiche e la perdita dei finanziamenti impediscono al direttore sia di completare i lavori del nuovo allestimento, sia di riproporre quello vecchio. Il dott. Caruso allarga le braccia ma non si dichiara sconfitto: a breve si recherà a Palermo per sciogliere i nodi della questione. La nostra intervista si conclude con una promessa di collaborazione: ci sembra che tra noi e l’architetto si sia creata un’ottima intesa.

Siamo alla fine di un’altra triste storia all’italiana o all’inizio di una nuova avventura di cui anche noi possiamo essere protagoniste?

Risultati

Il progetto è attualmente bloccato e i pagamenti effettuati sono fermi al 54%.

Punti di debolezza

Il progetto richiedeva il coinvolgimento di più imprese e quindi più bandi di appalto e conseguenti gare che hanno comportato un rallentamento dei lavori rendendo necessaria una proroga dei tempi.

Punti di forza

L' incremento dell'attività turistica aumenterebbe le possibilità di guadagno per le varie attività commerciali locali.

Rischi

La perdita dei finanziamenti messi a disposizione dall'Unione Europea, dallo Stato italiano e dalla Regione siciliana.

Soluzioni e Idee

Iniziative specifiche da collocare nei giorni festivi durante i quali è più alta la possibilità che le famiglie, libere da impegni lavorativi o scolastici, possano parteciparvi.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone

dott. Nello Caruso, Direttore del polo museale

Domande principali

1. L'allestimento del castello risulta completo ?
2. Perché i lavori di restauro sono stati interrotti ?
3. Il museo archeologico di Adrano è inserito nei percorsi turistici e nei festival medievali ?

Risposte principali

1. L’adeguamento del museo risulta completato, l’Archivio è stato digitalizzato, manca però, tutto in nuovo allestimento.
2. Gli interventi hanno richiesto il coinvolgimento di più imprese e quindi più bandi di appalto e conseguenti gare che hanno comportato un rallentamento dei lavori rendendo necessaria una proroga dei tempi.
3. Il museo non è inserito in nessun festival medievale o percorso turistico.