REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Teatro Apollo
Inviato il 13/03/2017 | Di GLI OCCHI DI APOLLO
Descrizione
Il progetto che abbiamo deciso di monitorare è sul restauro del Teatro Apollo, uno dei teatri più interessanti sul piano architettonico del territorio Salentino.
Il Teatro Apollo nasce nel XX secolo, edificato dal Maestro Vincenzo Cappello, consegnato alla città il 15 Maggio 1912 viene poi inaugurato il 4 dicembre 1926 con la proiezione del film “Gli ultimi giorni di Pompei”.
E’ stato utilizzato come cinema e come teatro, ma ha chiuso il sipario per l’ultima volta nel 1986.
Il 27 Novembre 2003 il comune ha acquistato il teatro dagli eredi Cappello per un costo di stima pari a € 3.350.000,00.
Il 22 dicembre 2003 è stato approvato il progetto per il “ Recupero del teatro Apollo”, ma i lavori sono iniziati soltanto il 5 Giugno 2008.
Per il recupero del teatro, nell’accordo di programma Quadro “Beni e Attività culturali”, finanziato dalla regione Puglia, sono stati stanziati €7.000.000,00 (CUP:C27E06000000006) ai quali si è aggiunto il cofinanziamento comunale di €2.500.000,00(CUP:C83J14000060001) ). Per il nuovo finanziamento si farà riferimento alle risorse liberate dalla Regione nell’ambito dei programmi di Area vasta.
A seguito della gara d’appalto, il quadro economico dell’intervento è stato riformulato, adeguandolo alle effettive spese e a quelle preventivate dalla ditta appaltante. Da notare che su OpenCoesione.gov si fa riferimento a un finanziamento diverso (CUP:B87E08000020002)
I lavori che dovevano terminare in un paio di anni hanno lasciato in piedi, per dieci lunghi anni, un voluminoso cantiere nel centro storico di una delle più visitate cittadine del sud Italia.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Le vicende connesse al restauro e alla riqualificazione del teatro sono state lunghe e complesse.
Alcuni articoli in merito risalgono addirittura a molti anni fa. Il 21 gennaio 2008, infatti, la stampa riportava il seguente titolo: “fra due mesi via libera ai lavori di restauro” .
Dopo anni di abbandono, nove di restauro, di proposte sempre più inadeguate per l’utilizzo del luogo, fino ad averlo pensato addirittura come centro mercatale, la stampa locale inizia il conto alla rovescia per la data di riapertura.
Il 5 dicembre del 2016 la città si sarebbe dovuta riappropriare di un gioiello da anni dimenticato, sconosciuto alle nuove generazioni, ma durante i lavori di riqualificazione, vengono alla luce reperti importanti. Sotto le fondamenta del Politeama, vengono ritrovati due sarco¬fagi del III secolo avanti Cristo con den¬tro due scheletri, uno dei quali di un bambino, due ampolle, braccialetti, col¬lane e altri monili, monete del IV secolo avanti Cristo , mura messapiche e una parte del fossato del Castello Carlo V adiacente.
La scoperta, importante, ma non del tutto inattesa, visti i tesori che il sottosuolo di Lecce restituisce in occasione di ogni lavoro di scavo, farà rallentare il cantiere.
I reperti verranno restaurati ed esposti all’interno del teatro in un‘area museo.
area museo in una prospettiva di pubblica fruizione.
Un’altra delle modifiche in corso d’opera è stata la realizzazione dei camerini, che in un primo momento avrebbero dovuto essere ricavati sotto il livello di camminamento della platea. Ma proprio il ritrovamento degli elementi archeologici ha comportato lo spostamento dei locali degli artisti al piano superiore. La superficie sovrastante il foyer, prima mai utilizzata e degradata, è stata recuperata e resa agibile: sarà un ampio spazio modulabile per le diverse funzioni, come le prove degli artisti, i briefing, le conferenze o altre attività legate a spettacoli ed eventi.
Il 3 Febbraio 2017 il Teatro Apollo riaprirà le sue porte al pubblico con una solenne inaugurazione, onorata dalla presenza del Presidente della Repubblica e da altre autorità politiche e rappresentanti del mondo artistico.
Risultati
3 Febbraio 2017: riapertura del teatro Apollo.
Ma cosa è accaduto dopo l’inaugurazione?
Il grande evento dell’inaugurazione va bene ma non basta, c’è una sottile differenza tra il completamento del restauro e la reale efficacia del progetto.
In che modo si svilupperà la programmazione culturale?
Se si escludono l’inaugurazione ed alcuni open days, non c’è ancora un calendario di programmazione.
Come verrà gestito?
Resta l’incognita sulla gestione futura, né si conoscono i criteri con cui avverrà la gestione del teatro.
Il teatro è stato un grosso investimento, ma la strada che dovrà prendere è tutta ancora da scrivere.
Punti di debolezza
Il basolato antistante l’entrata del teatro non è stato completato e la colata d’asfalto che ha ricoperto lo spazio davanti al teatro ha scatenato profonda indignazione. La parte muraria è stata ristrutturata al meglio.
Al momento non ci sono risorse per rifare l’entrata con soluzioni più adeguate, ma ci è stato assicurato, durante l’intervista con l’ing. G. Dell’Anna, che l’attuale soluzione è solo temporanea e funzionale al taglio del nastro del teatro.
L’eccessiva fiducia nell’uso dei materiali contemporanei ha fatto sostituire alcune costruzioni di legno con strutture in cemento armato e in acciaio. Questi interventi possono avere conseguenze indesiderate per l’acustica.
La parte di distribuzione e progettazione non è stata rispettata perché quando si fa la ristrutturazione di un bene storico l’aspetto più importante è la conservazione del bene. Le porte, interne ed esterne, sono molto moderne e quindi non adeguate allo stile neoclassico del Teatro; la cupola, originariamente apribile, è stata chiusa; la parte inferiore delle colonne è stata delimitata da linee bianche per far credere che l’intera colonna fosse in pietra leccese. Il foyer è stato molto trasformato, hanno tolto i botteghini esterni e hanno fatto un unico ingresso interno; è stato tolto anche il bar per fare l’attuale guardaroba.
Punti di forza
Lecce vanta una grande eredità di stagione lirica e orchestrale, pensiamo al grande Tito Schipa o alla musica popolare della taranta, e la riapertura del teatro Apollo potrà sicuramente rinnovare la vita culturale della città, da sempre considerata un punto di riferimento culturale importante del Sud Italia.
Il teatro è ubicato nel centro della città e la fine dei restauri e l’apertura del piccolo museo all’interno rivalorizzano il quartiere, il centro storico, e la città stessa, attirando non solo il pubblico di Lecce ma anche i turisti e incrementando, quindi, lo sviluppo economico.
Rischi
Il teatro Apollo è tornato alla vita e può essere un contenitore culturale dalle grandi potenzialità, ma i contributi pubblici sono pochi, i fondi per la cultura meno e gli investimenti privati scarsi.
Si è inaugurato un teatro senza sapere come gestirlo, non è ancora previsto un cartellone di spettacoli, e non sono stati interpellati i nostri artisti locali, nonostante la nostra città sia piena di grandi talenti che spesso si affermano altrove.
L’amministrazione comunale ha lasciato intendere di voler affidare le redini del teatro a una fondazione, di voler inserire il teatro in un circuito internazionale: il modello di governance sarà decisivo per il futuro.
Ad oggi avrebbe potuto produrre ben altri risultati che l’attuale desolante nulla.
Soluzioni e Idee
La formula del conto economico afferma : “ Ricavi – Costi = Profitti”, ma non è sempre facile rientrare nei costi con i soli incassi della vendita dei biglietti.
Il teatro deve “stare sul mercato”: bisogna inserirlo al centro dell’offerta culturale della città, offrendo una stagione piena di prodotti di qualità. I cartelloni devono essere ricchi di spettacoli che possono variare dalla prosa, alla danza, ai musical.
Ci vuole una programmazione culturale coordinata che serva ad attrarre pubblico e turisti.
Abbiamo rilevato, da un nostro sondaggio, che poche persone vanno abitualmente a teatro e soprattutto non vanno i giovani. Bisogna, quindi, promuovere la cultura teatrale facendo avvicinare gli studenti universitari al teatro, attraverso un contenimento dei costi, creando eventi presso le sedi universitarie.
Bisogna mettere il teatro in rete coinvolgendo il Conservatorio, l’ Accademia, l’Università e i personaggi artistici locali.
Bisogna migliorare la collaborazione tra istituzioni, enti pubblici e soggetti privati.
Se non lo curi, se non lo vivi, anche un teatro deperisce.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Persone
intervistate:
·
ing.
Giovanni Dell’Anna, Responsabile Unico del Procedimento (RUP) per i lavori
di restauro del teatro, per verificare
lo stato di avanzamento dei lavori e ricevere chiarimenti sulla lunga durata del
restauro;
·
Vincenzo
Cappello, ex proprietario del teatro, per sondare il grado di soddisfazione
degli ex proprietari;
·
dott.
Fabio Tolledi, Direttore artistico e
regista di “Astràgali Teatro” e del teatro “Paisiello” di Lecce, per avere un’idea sulla gestione degli
altri teatri ed avere contemporaneamente qualche suggerimento su come gestire
il Teatro Apollo;
·
dott.
Giuseppe Spedicati , Direttore del conservatorio Tito Schipa di Lecce, per verificare se il
Conservatorio fosse stato inserito nella futura gestione del teatro,
·
dott.
Raffaele Parlangeli, Dirigente Settore Programmazione Strategica e
Comunitaria, per farci illustrare il
portale “OpenDataLecce” e la sezione “Opencantieri” , dove sono censiti tutti i
cantieri della città con relativo avanzamento dei lavori,
·
Piersoft
Paolicelli, consulente OpenData e OpenGov , per capire l’uso dei dati
aperti nel sito “Opencantieri” e
ricostruire l’effettiva storia dell’avanzamento dei lavori.
Inoltre:
·
Interviste allo spettacolo di Inaugurazione, per conoscere le prime impressioni in merito alla riapertura
del teatro,
·
questionario, tramite le nostre pagine
social, per conoscere il grado di frequentazione dei teatri e per avere indicazioni sulle criticità
emerse dopo i lavori di restauro.
Domande principali
domanda 1
Ci può indicare, secondo lei, i pregi e difetti dei nuovi lavori di restauro? (dall’intervista al Dott. Vincenzo Cappello, erede del teatro).
domanda 2
Come si pensa di poter gestire il teatro Apollo? Si potrebbe prendere spunto dalla gestione di altri teatri? (dall’intervista al Dott. Fabio Tolledi, Direttore artistico e regista di Astràgali Teatro e del teatro Paisiello - Lecce).
domanda 3
Il conservatorio di Lecce intende partecipare alla gestione del teatro? (dall’intervista al Dott. Giuseppe Spedicati, direttore del conservatorio Tito Schipa di Lecce).
Risposte principali
risposta 1
“Innanzitutto i tempi di restauro sono stati molto lunghi. La parte muraria è stata ristruttura al meglio. La parte di distribuzione e progettazione non è stata rispettata perché quando si fa la ristrutturazione di un bene storico l’aspetto più importante è la conservazione del bene. Le porte, interne ed esterne, sono molto moderne e quindi non adeguate allo stile neoclassico del Teatro; la cupola è stata chiusa; la parte inferiore delle colonne è stata delimitata da linee bianche per far credere che l’intera colonna fosse in pietra leccese. Il foyer è stato molto trasformato, hanno tolto i botteghini esterni e hanno fatto un unico ingresso interno, è stato tolto anche il bar per fare l’attuale guardaroba; non sono state rispettate le norme ISO 33-82 e quindi l’acustica è difettosa, si sente un rimbombo”.
risposta 2
“bisognerebbe organizzare un incontro tra i diversi enti pubblici e privati della regione, invitando anche le diverse compagnie teatrali di Lecce e provincia per decidere in modo equo a chi affidare la gestione del teatro”.
“Ci sono diversi esempi di teatri ottimamente gestiti, come quello di Atene, dove sono stati ottimizzati gli spazi per rendere massima l’affluenza delle persone o come il teatro Paisiello di Lecce, dove nel corso di un anno hanno avuto luogo più di 100 spettacoli”.
risposta 3
“Sicuramente il Conservatorio si proporrà come uno di quei soggetti che potrà dare un contributo alla gestione del teatro, attraverso le sue competenze e professionalità e speriamo di avere la possibilità di entrare a far parte di quella fondazione di persone che probabilmente prenderà in uso il teatro”.