REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Turismo responsabile ed impresa sociale

Inviato il 15/04/2017 | Di We Are For Legality

Descrizione

Il progetto Turismo Responsabile e Impresa Sociale si colloca all’interno dell’asse della sicurezza e della diffusione della legalità. Gli obbiettivi che si pone consistono nella ristrutturazione di un immobile collocato a Noha (LE), frazione di Galatina, confiscato alla criminalità organizzata, alla riconversione di quest’ultimo con lo scopo di essere reinserito nel circuito produttivo mediante la partecipazione di cooperative a sfondo sociale, selezionate mediante la predisposizione di un bando apposito, col fine ultimo di essere destinato a soggetti svantaggiati, anch’essi collegati alla legalità, quindi detenuti, ex detenuti, tossico dipendenti, alcolisti, etc.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

I finanziamenti europei stanziati per il progetto Turismo Responsabile e Impresa Sociale, secondo le informazioni rilevate su OpenCoesione, sono stati erogati fino a Giugno 2015 (fine dei lavori, dopo quattro anni) per l’89%. Diversamente, le ricerche e interviste ai responsabili del progetto, incluso il geometra Saverio Mengoli, hanno rilevato la disposizione del finanziamento pari al 100%, evidenziando, tra le altre cose, anche il risparmio di circa il 25% dell’importo concesso.

Risultati

Il progetto, che si articola in sette fasi, vede, al momento, conclusa solamente la prima azione, consistente nella ristrutturazione del bene. Lo sviluppo del progetto è stato rallentato dalla fine anzitempo di due Amministrazioni Comunali, che non hanno permesso di procedere con la seconda fase del piano d’azione prestabilito, cioè la predisposizione di un “concorso di idee imprenditoriali” destinato ai soggetti interessati alla gestione del bene.

Punti di debolezza

I punti di debolezza riscontrati sono soprattutto due:· Il primo è costituito dalla mancata informazione riguardo al bene confiscato e al progetto finanziato (difatti delle persone intervistate, pochissime erano a conoscenza del progetto e del relativo finanziamento);· L'altro punto è dato dal mancato finanziamento per l'arredo della struttura (secondo quanto previsto nel nuovo piano economico presentato dal Comune attuatore) che potrebbe rendere l'immobile poco interessante per le cooperative e le associazioni interessate alla gestione.

Punti di forza

I punti di forza del progetto sono costituiti dalle potenzialità stesse dell'immobile, la cui dimensione e struttura (1500 mq distribuiti su tre piani, garage, ascensore, balconi, terrazze) si prestano ad un utilizzo per attività di forte impatto sociale. La stessa finalità principale del progetto è un suo punto di forza: il rendere un luogo illegale simbolo di legalità e offrire la possibilità a chi ha agito illegalmente di essere reintegrato nelle società civili, creando anche opportunità di lavoro, aspetto non secondario in una realtà come quella locale con un alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile.

Rischi

I rischi sono rappresentati dall'eventuale trascuratezza dell'immobile e dall'assenza di un'adeguata manutenzione che porterebbero ad un inevitabile degrado della struttura (già si notano i primi sensi in tal senso). Inoltre, se l'immobile non dovesse essere assegnato sarebbe una sconfitta non solo della comunità locale, ma dello Stato tutto, con il rischio ancora più grave di alimentare la sfiducia nei cittadini, perché occorre tener conto che l'immobile è collocato in una realtà nelle quali la criminalità organizzata è tutt'ora presente e radicata.

Soluzioni e Idee

1)Occorre procedere, entro breve tempo, all'attuazione delle fasi successive del progetto per poter restituire il bene alla comunità e realizzare quei posti di lavoro previsti nel progetto. E' necessario dedicare un'apposita area sul sito del Comune per fornire a cittadini e associazioni tutte le informazioni sui beni confiscati presenti sul territorio dando applicazione a quanto previsto dalla legge.Qualora l'assegnazione a cooperative o associazioni dovesse non verificarsi il Comune dovrebbe impegnarsi in prima persona nell'utilità dell'immobile, magari con trasferimenti di alcuni uffici comunali.Inoltre, visto l'interesse evidenziato dagli studenti nei confronti di tale progetto, si potrebbe prevedere un coinvolgimento degli alunni nell'individuazione delle cooperative a cui assegnare l'immobile, offrendo loro le possibilità di esprimere un parere anche non vincolante. In più, la scuola potrebbe essere coinvolta come partner nella gestione dell'immobile.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Gli intervistati nell’attività di raccolta di ulteriori informazioni sono stati:· Saverio Mengoli, geometra responsabile della ristrutturazione dell’immobile;· Guido Aprea, Commissario Prefettizio del comune di Galatina;· Cittadini dei comuni di Galatina e Noha.

Domande principali

É a conoscenza dell'immobile sequestrato in via Bellini a Noha ? (Luigi Papadia, Cittadino di Galatina) Ha idea di quale possa essere la cifra stanziata per il recupero dell'immobile?(Luigi Papadia, Cittadino di Galatina)In futuro l'immobile potrà essere affidato a cooperative impegnate nell'ambito del sociale, dell'ambiente e del turismo; proponga lei una destinazione d'uso.(Luigi Papadia, Cittadino di Galatina)

Risposte principali

Sì. (Luigi Papadia, Cittadino di Galatina)Circa 200.000 euro. (Luigi Papadia, Cittadino di Galatina)Nascita di un polo per i servizi sociali.(Luigi Papadia, Cittadino di Galatina)