REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
"Sin in Val Basento - Progettazione e realizzazione della messa in sicurezza e della bonifica dell'ex Materit".

Inviato il 15/04/2017 | Di 3biotecnambientale

Descrizione

A seguito dell’emanazione del D.M. 16/05/1989 e in accordo con le linee guida in esso contenute, la Regione Basilicata ha elaborato un “Piano per la Bonifica delle Aree Inquinate” (ottobre 1996) con l’obiettivo di avviare un’indagine conoscitiva sul territorio che, anche mediante l’ausilio di rilievi analitici, permettesse di identificare, ordinare per priorità di intervento e progettare interventi di bonifica di aree o siti inquinati, nonché avviare un censimento degli ambienti e delle aree oggetto di abbandono di rifiuti o materiali inquinanti. Tra i siti, oggetto di indagini, vi è quello dell’ex Materit, in Val Basento, nei pressi di Ferrandina, su cui abbiamo deciso di dedicare la nostra attenzione, avviando una ricerca. Dopo aver acquisito alcuni dati sul progetto di intervento per la bonifica e la messa in sicurezza del sito, in modo da riconvertire e ristabilire effettivamente un equilibrio ambientale, abbiamo attuato un monitoraggio per capire lo stato attuale degli interventi. La situazione non è cambiata tanto: c’è ovunque uno stato di abbandono e di degrado, ma quello che più spaventa è la presenza ancora di manufatti in amianto, in sosta nei capannoni, il cui rivestimento è rigorosamente in amianto ed è ormai nel pieno degrado. Nella parte adiacente al fiume ci sono pezzi di capannone caduti, locali degli ex uffici completamente aperti ed accessibili, vasche di decantazione non opportunamente recintate e segnalate, pozzetti di smistamento e distribuzione delle acque che sono aperti. Secondo alcuni rilievi effettuati dai tecnici dell’Inail nel novembre scorso i capannoni industriali presentano gravi anomalie che non impediscono la diffusione all’esterno del rischio contaminazione; a riprova, l’ente chiede che, soprattutto i capannoni, siano confinati staticamente, così come quelli adibiti a centrale termica, a officina meccanica e cabina elettrica. Nelle aree esterne sono state rilevate diverse sorgenti di rischio non segnalate: una tettoia in cemento amianto con sottostante pompa di benzina; una struttura sopraelevata in lamiera e vetro, in forte stato di degrado e pericolante, con detriti al suolo e superfici taglienti. I tecnici dell’Inail, durante il sopralluogo, furono accompagnati da personale del ministero dell’Ambiente, da due ingegneri dell’Arpab (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente di Basilicata), un dirigente del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, dal progettista e alcuni rappresentanti dell’azienda aggiudicataria dei lavori di bonifica, da sindaco e vice sindaco di Ferrandina e dai Carabinieri della Compagnia di Pisticci. Le centraline, posizionate su tutto il perimetro esterno e all’interno dell’area ex Materit, per cinque ore registrarono i flussi d’aria i cui dati, elaborati in laboratorio, ancora non sono stati resi pubblici. La ex Materit, oltre a rappresentare oggi una vera e propria bomba ecologica, ha, purtroppo, anche condizionato la vita di tante famiglie, causando numerose patologie. Noi ci auguriamo che gli enti preposti arrivino ben presto ad una soluzione e ristabiliscano l’equilibrio ambientale, per il benessere delle persone.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Siamo in attesa di intervistare l’assessore regionale all’Ambiente, che ci ha dato un appuntamento nei prossimi giorni.

Risultati

Il progetto non è ancora concluso, ma contiamo di completarlo.

Punti di debolezza

Per raggiungere gli obiettivi del progetto, è necessario capire, attraverso gli enti preposti, come procedono i lavori di attuazione della messa in sicurezza e bonfica del sito inquinato. A questo proposito intervisteremo l'assessore regionale all'Ambiente che ci ha dato appuntamento per i prossimi giorni.

Punti di forza

Ci è piaciuto reperire notizie attraverso articoli di giornali o attraverso ricerche sul web o attraverso l'aiuto di persone che conoscono bene la situazione della Val Basento.

Rischi

Fino ad ora nessun problema in particolare

Soluzioni e Idee

Il non ricevere abbastanza notizie per giungere a soluzioni.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con i referenti politici

Nei prossimi giorni intervisteremo l'assessore all'Ambiente della Regione Basilicata.

Domande principali

Risposte principali