REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MULINO GALLISAI

Inviato il 15/04/2017 | Di Il mulino che vorrei

Descrizione

Il nostro progetto "Il mulino che vorrei", si occupa del monitoraggio sulla ristrutturazione dell'ex mulino Gallisai. Questo edificio ben poco conosciuto, sopratutto dai giovani, è il monumento più rappresentativo della prima industrializzazione della provincia nuorese; è abbandonato dal 1964 data in cui la famiglia Guiso-Gallisai per problemi economici ne dovette disporre la chiusura. Fu acquistato anni fa dall’amministrazione regionale durante la presidenza di Renato Soru. Una volta acquistato è stato dato l’incarico ad una società cagliaritana perché si occupasse di mettere a norma la struttura, con una serie di indispensabili interventi, per eliminare i pericoli e problemi statici di parti del complesso, causati anche dall’incendio del 1991 che danneggiò la parte dell’immobile che si affaccia tra via Grazia Deledda e vicolo delle Conce.Il fabbricato si estende su un’area di 5.300 mq, di cui 1.397 di superficie coperta e 3.900 mq di cortile. L’edificio è costituito da un seminterrato e da 5 piani fuori terra. L’ex Mulino ha ancora le qualità architettoniche e storiche dell’opificio, insieme alle caratteristiche del corpo di fabbrica del primo Novecento.Il progetto della vecchia giunta comunale prevedeva la demolizione e la ricostruzzione dello stabile per creare un museo, mentre la nuova giunta vuole riutilizzare lo stesso stabile per creare la sede centrale dell'università nuorese.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto di ristrutturazione è bloccato, infatti i finanziamenti stanziati per la ristrutturazione del mulino sono stati dirottati al museo dell'identità di Sassari; l’Unione Europea ha stanziato un finanziamento di 14,5 milioni di euro; i lavori per la ristrutturazione sono iniziati il 30 settembre 2008, la fine prevista era per il 30 giugno 2016, ma i lavori non sono mai stati portati a termine: i pagamenti effettuati sono circa 4 milioni di euro (pari al 28% della cifra totale). L'edificio è stato messo in sicurezza da una società cagliaritana che ha aggiunto dei sostegni in modo da evitare possibili crolli delle facciate ; purtroppo l'intervento fatto riguarda solo la parte esterna infatti quella interna risulta ancora inagibile.

Risultati

Come già detto il progetto non è concluso, alcune parti dell'edificio sono state distrutte dagli operai del progetto della vecchia giunta comunale\ che ne prevedeva la demolizione, appunto per questo il tetto è l'unica parte che non apparteneva all'edificio originale. L'edificio risulta totalmente in decadenza per via del vandalismo, dell'incendio e dell'assenza di manutenzione; le scale interne essendo crollate non permettono l'accesso ai piani superiori per questo é stata costruita una scala esterna, inoltre parte della facciata e dei piani risulta assente a causa della filtrazione di acqua.

Punti di debolezza

Le difficoltà per la realizzazione del progetto possono essere di due tipi:#1 ECONOMICHE: i fondi come già in passato potrebbero di nuovo mancare;#2 STRUTTURALI: nell'arco di tempo in cui l'edificio rimane senza manutenzione e senza lavori (quindi da ora fino alla ripresa del progetto), le sue condizioni potrebbero peggiorare non permettendone la ristrutturazione.

Punti di forza

Del progetto di ristrutturazione la cosa che ci è piaciuta di più è che la regione si è interessata ad un monumento così importante ma poco conosciuto; dalle persone intervistate abbiamo capito che il progetto verrà ripreso nell'arco di uno o due anni e che con la sua conclusione verrà creata la sede centrale di UniNuoro (molto più utile del quinto museo per una piccola città come il capoluogo barabaricino da 37mila abitanti), dove verranno conservati alcuni dei macchinari più importanti (e sopratutto non rovinati) visitabili a tutti creando di conseguenza un edificio multifunzionale che conserva la storia del fantastico mulino Gallisai.

Rischi

I nostri obbiettivi con il progetto "Il mulino che vorrei" sono di far conoscere la storia del mulino Gallisai e il perchè vada ristrutturato alle altre persone (sopratutto i giovani). Uno svantaggio per il raggiungimento dei nostri obbiettivi potrebbe essere il disinteressse da parte della popolazione e la non adesione ai corsi universitari proposti.

Soluzioni e Idee

Secondo noi l'ideale sarebbe di salvare i macchinari in buon stato evitando che vengano persi in un eventuale crollo dell'edificio.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video

Domande principali

1) Al sindaco Andrea Soddu "Secondo lei quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi della creazione di un'università o di un museo?";2) al commissario straordinario dell'università di Nuoro Fabrizio Mureddu "Quali sono i vantaggi di una possibile sede centrale dell'università di Nuoro?";3) al progettista Virgilio Colomo "Secondo lei quale sarebbe l'uso più utile dell'edificio del mulino?".

Risposte principali

1) Il sindaco Andrea Soddu "Un museo potrebbe portare un incremento del turismo nel capoluogo barbaricino non per niente chiamato l'Atene sarda [...] il costo per mantenere un museo di tale dimensione però supererebbe di gran lunga il guadagno che comporterebbe [...]. Un'università potrebbe non solo dare prestigio alla città ma anche diminuire il tasso di dispersione scolastica.";2) Il commissario straordinario dell'università di Nuoro Fabrizio Mureddu "Prima di tutto bisogna parlare del fatto che il nostro progetto è quello di far sì che Nuoro diventi una città universitaria [...] la città non dispone dello spazio per creare, appunto, uno spazio apposito per gli studenti. Nuoro quindi necessita di una sede centrale per UniNuoro, che permetta anche agli studenti delle varie sedi di potersi incontrare";3) Il progettista Virgilio Colomo "Sono d'accordo con il signor Colomo [...] nell'edificio sono presenti dei macchinari ancora integri che sarebbe bene conservare [...] la mia idea sarebbe quella di creare un edificio multifunzionale, la quale funzione principale è quella universitaria mentre quella secondaria è museale.".