REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
LAVORI PER AMPLIAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DEL MUSEO DELLA VITA E DELLE TRADIZIONI POPOLARI SARDE DI NUORO 2° LOTTO FUNZIONALE
Inviato il 28/02/2018 | Di ISREvolution
Descrizione
ISREvolution è il progetto della classe 3^A del Liceo ginnasio "Giorgio Asproni": esso consiste nel verificare e analizzare il modo in cui sono stati spesi i fondi stanziati dall'Unione Europea per l' intervento di ampliamento e ristrutturazione del Museo della vita e delle tradizioni popolari sarde, gestito dall'ISRE (Istituto superiore regionale etnografico) a Nuoro. L'obiettivo vuole essere quello di promuovere e valorizzare i beni e le attività culturali e sostenere l'imprenditorialità nel campo della valorizzazione culturale.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Dalle nostre ricerche in proposito, dalle interviste agli esperti e dal sopralluogo, abbiamo constatato che il progetto è stato portato a termine. Attualmente sono in corso ulteriori lavori di manutenzione finanziati dall'ISRE stesso.
Risultati
Le modifiche hanno riguardato l'ampliamento della struttura verso il colle di sant'Onofrio, ricalcando fedelmente il progetto originale dell'architetto S. Mossa. Le migliorie hanno interessato non solamente la struttura, ma anche la qualità e il rinnovamento dell'allestimento interno, con la realizzazione di sale che rappresentano lo stile di vita e le tradizioni della popolazione sarda prima della prima metà del '900.
Punti di debolezza
I principali punti di debolezza del Museo attualmente, a nostro avviso, sono:-mancanza di traduzioni in lingue straniere diverse dall'Inglese e di visite guidate (la cui risoluzione è in corso d'opera attraverso la predisposizione di audio-guide in lingue straniere e attivazione di visite guidate);-una non immediata corrispondenza per i visitatori tra le didascalie e gli oggetti esposti;
Punti di forza
Attualmente la struttura presenta una fruibilità e una modernizzazione superiore rispetto a quella precedente il restauro e ad altre strutture museali territoriali, avviandosi a essere uno dei musei etnografici più importanti del Meridione.A renderlo tale è l'accurata disposizione degli allestimenti che va a creare, all'interno della struttura, un percorso didattico della storia della Sardegna e delle sue tradizioni popolari. L'edificio è architettonicamente ispirato ad un villaggio sardo nella posizione degli ambienti ausiliarii rispetto a quello principale.Altro punto a favore del Museo è la presenza di computer che permettono la visione di buona parte dei filmati girati dall'ISRE dagli anni '60 in poi.
Rischi
Obiettivi già raggiunti.
Soluzioni e Idee
Sarebbe opportuna, a nostro avviso:-una maggiore pubblicizzazione in seno all'ambito scolastico, ai luoghi di affluenza turistica(porti, aeroporti), ai media locali, siano essi cartacei o audiovisivi;-agevolazioni per la fruizione dei non vedenti (didascalie in braille e modelli tridimensionali degli oggetti esposti);-un numero maggiore di didascalie nelle sale espositive.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
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Domande principali
- Com’è nato il progetto? Da quali esigenze è scaturito? (Presidente ISRE: Dott. Giuseppe Matteo Pirisi; Direttore del Museo Etnografico: Dott. Manuel Delogu)- Ritenete che siano sufficienti soltanto le traduzioni in inglese per i turisti stranieri attraverso gli smartphone? (Funzionario Responsabile del Settore Musei dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico: Franca Rosa Contu)- Come avete operato per l'abbattimento delle barriere architettoniche? (Presidente ISRE: Dott. Giuseppe Matteo Pirisi; Direttore del Museo Etnografico: Dott. Manuel Delogu; Funzionario Responsabile del Settore Musei dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico: Franca Rosa Contu)
Risposte principali
-Il progetto è nato dalla volontà di utilizzare il finanziamento di 4 milioni e 500 mila euro cofinanziato dalla Regione Sardegna e dall'EU per la realizzazione di un museo tradizionale che potesse presentare una grande collezione dei costumi della Sardegna e un excursus sulle attività di produzione primaria e di trasformazione (tessitura, oreficeria etc.) dell'isola. (Presidente ISRE: Dott. Giuseppe Matteo Pirisi;Direttore del Museo Etnografico: Dott. Manuel Delogu)- Per quanto riguarda il servizio di traduzione in lingua per i turisti, gli apparati presenti sono ancora in fase di completamento: ai QR code che permettono l’accesso a una piattaforma online contenente le traduzioni in inglese, saranno aggiunti pannelli in lingua sarda e a breve ci sarà il servizio di visite guidate e di audio guida in inglese, francese e tedesco. (Funzionario Responsabile del Settore Musei dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico: Franca Rosa Contu)-L’abbattimento delle barriere architettoniche è avvenuto senza la modifica dell’iniziale progetto curato dall'architetto S. Mossa, che delineava la struttura del museo su vari piani in base al modello delle tradizionali cortes delle abitazioni sarde. L'edificio è stato dotato, nei primi piani, di rampe esterne e montascale, mentre per la visita degli ultimi due piani è presente l'ascensore. (Presidente ISRE: Dott. Giuseppe Matteo Pirisi; Direttore del Museo Etnografico: Dott. Manuel Delogu;Funzionario Responsabile del Settore Musei dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico: Franca Rosa Contu)