REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Stazione di Roma Trastevere
Inviato il 7/03/2018 | Di moovit security
Descrizione
Il
progetto inerente l’adeguamento e l’accessibilità ai treni della stazione Trastevere ha avuto come
oggetto la riqualificazione dei
marciapiedi a servizio dei binari n.1 e n.2 utilizzando fondi europei;
l’intervento è stato controllato e validato dai tecnici della Regione Lazio. La
ditta che ha svolto i lavori è stata la MACEG srl con sede in Roma, Piazza dei
Re di Roma n.64; non sono stati effettuati subappalti e varianti.
I
marciapiedi n.1 e 2 prima dei lavori erano di cm.25 rispetto al piano in ferro
dei binari e per adeguarli allo standard metropolitano di cm 55 sono stati
rialzati di cm.30. Lo standard metropolitano di cm55 permette di avere sullo
stesso piano il predellino di accesso ai treni con il piano marciapiedi al fine
di agevolare passeggeri disabili, l’accesso con carrozzine per bambini ecc. Il
marciapiedi n.1, lungo 400
metri perché serviva come accesso alla stazione vecchia,
non è stato allungato mentre quello n.2
è stato allungato di m.1.30 per un totale di m.3,20 per permettere ai passeggeri
la salita e la discesa dai treni di ultima generazione. La lunghezza standard
metropolitana dei marciapiedi è di 240 metri. Questa misura deriva dal seguente
calcolo: il materiale rotabile (treni) è a composizione bloccata e ha mediamente
8 carrozze; ogni carrozza è lunga 30 metri per cui moltiplicando questo valore
per 8 si ha come risultato 240.
La
prima operazione che è stata fatta ha riguardato la posatura del ciglio a
quota; la macchina rincalzatrice ha messo a quota il piano in ferro (binario) e
successivamente si è fatta la posa dei cigli ad una distanza di 90 e a quota
55. Dopo la posa dei cigli si è effettuato il riempimento. Successivamente è
stata fatta una soletta di 15
cm. in calcestruzzo doppiamente armata e poi è stato
posato il pavimento antiscivolo usando la colla. Il pavimento del marciapiede
n.1 ha il coefficiente di attrito R10 con mattonelle 20x20 e il marciapiede n.2
ha il coefficiente di attrito R12 con mattonelle 60x60.
Tutte
le altezze, quote e distanze di sicurezza si calcolano in riferimento al piano
in ferro del binario che è il piano di rotolamento della rotaia. La numerazione
dei marciapiedi e dei binari parte dal fabbricato della stazione.
La
striscia gialla che prima era larga 10 cm è stata allargata a 20 cm e bollettonata per i
non vedenti; sta a 45 cm.
dal ciglio.
Nell’esecuzione
dei lavori si sono verificate alcune interferenze; sono stati tolti gli alimentatori aerei e
interrati ( hanno una canalizzazione dedicata) perchè impedivano la
manutenzione del fabbricato e della linea TE e costituivano un notevole pericolo
per coloro che stavano effettuando i lavori. Prima di completare i marciapiedi sono state
predisposte una ventina di cavidotti di cui solo una parte utilizzati, in modo
che in futuro , in caso di nuovi interventi, non si debba procedere alla
rottura dei marciapiedi.
Il
progetto, indicato con il CUP J54H14000570001 ha il codice A0063P0019 perché il
codice unico di progetto si riferisce anche ad altri interventi quali: Stazione
di Roma Termini (A0063P0017), Stazione Roma Ostiense (A0063P0016), Stazione di
Monterotondo (A0063P0020)
L’esito
dell’aggiudicazione dell’appalto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
dell’Unione europea sezione settori speciali n.GU/S S212 del 4/11/2014
Il
progetto è stato cofinanziato con il POR FESR Lazio 2007-2013- Asse 3. I
lavori sono iniziati il 21 settembre 2015 e finiti il 21 gennaio 2016. In data 24/5/2016 è
stata predisposta la riapertura in esercizio del marciapiede.
L’importo
totale del finanziamento è pari a € 820.000,00 così ripartito:
Unione
Europea € 410.000,00 (50%)
Stato
Fondo di Rotazione,€394.584,00 (48,12%)
Regione
€ 15.416,00 (1,88%)
Il costo totale
dell’opera è pari a € 654.242,94
L’importo
finale del cofinanziamento è pari a € 221.518,94
RFI è proprietaria
dei binari, marciapiedi, linea aerea, fabbricati ecc, Trenitalia è proprietaria
dei treni; RFI ha dato in appalto la manutenzione ordinaria a Centostazioni,
con sede in Roma, Piazza della Croce Rossa n.1, società partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato
italiane.
La
definizione del POR FESR 2007-2013 è stata sostenuta da un articolato processo
di confronto nell’ambito del partenariato istituzionale e socioeconomico
regionale. Parallelamente all’elaborazione del POR “Competitività e occupazione”
per il periodo 2007-2013, la Regione Lazio – in applicazione della Direttiva
2001/42/CE (“Direttiva VAS”) – ha impostato e sviluppato il processo per la
“Valutazione ambientale strategica” (VAS) del Programma, applicato nell’ambito
di una stretta integrazione tra programmatore e valutatore ambientale.
La
VAS è costituita dall’insieme delle seguenti attività: redazione del Rapporto
ambientale riferito ai contenuti del POR, consultazione delle Autorità aventi
specifiche competenze ambientali e del pubblico, integrazione delle risultanze
del Rapporto ambientale e delle consultazioni nel POR, monitoraggio degli
effetti ambientali connessi all’attuazione di quest’ultimo.
La
strategia regionale è stata formulata sulla base del "Documento Strategico
Regionale Preliminare 2007-2013" (DSRP)68, che ha definito gli obiettivi
generali e specifici da perseguire e individuato gli ambiti di intervento per
ciascuna delle priorità tematiche previste a livello comunitario per la
politica di coesione regionale69.
La
Valutazione ex ante del Programma Operativo Competitività 2007-2013 della
Regione Lazio è stata effettuata dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli
Investimenti Pubblici della Regione Lazio (NUVV-Lazio).
Tale
valutazione è stata sviluppata sulla base delle linee guida previste dal paper metodologico
“The new Programming period 2007/2013:Indicative guidelines on evaluation
methods: ex ante evaluation”, Working Document N. 1 (August 2006); sono stati
considerati, inoltre, gli indirizzi (Indicazioni per la redazione del Rapporto
di valutazione ex ante dei programmi operativi 2007-2013, novembre 2006)
forniti dal Sistema Nazionale di Valutazione con il contributo del NUVV-Lazio.
Le
linee di attività previste nell’Asse III sono le seguenti:
Obiettivo
operativo
Attività
Sviluppare una mobilità sostenibile
integrata
Miglioramento
della qualità e dell’efficienza del TPL, potenziamento della rete
infrastrutturale e dei nodi di scambio
Per
sviluppare una mobilità sostenibile integrata l’attività promuove investimenti
materiali e immateriali destinati a potenziare il TPL laziale e migliorare i
servizi offerti, attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie che
consentano di migliorare i collegamenti da/verso Roma e delle altre
infrastrutture complementari.
Beneficiari:
Regione Lazio, altri soggetti pubblici e privati .
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Il progetto è stato portato a termine senza incontrare particolari difficoltà e in anticipo rispetto
alla data prefissata.Sono
state abbattute le barriere architettoniche esistenti nei marciapiedi nn.1 e 2 per
favorire l’inclusione sociale
Risultati
L’innalzamento dei marciapiedi
permette una riduzione dei tempi di incarrozzamento di 10 secondi in orario non
di punta e fino ad un minuto in orario di punta. Il marciapiede più lungo si
adegua alle nuove sagome dei treni e permette un guadagno di 15 secondi durante
la fermata. Sono stati messi in sicurezza gli alimentatori elettrici ed
istallati dei nuovi sistemi di segnalazione.
Punti di debolezza
Alzando di 30 cm
i marciapiedi è stato coperto il basamento attorno ad ogni colonna. Il
marciapiedi n.2 non è stato riqualificato nella sua interezza.Le pensiline sono fuori norma perché risalgono ai primi anni del 1900.
Mantenere la stazione agibile durante i lavori è stato problematico soprattutto
negli orari di punta quanto si è concentra la maggior parte degli utenti
pendolari ; infatti RFI ha dovuto organizzare i lavori anche con l’apporto di
Trenitalia, proprietaria dei treni, per
far confluire quest’ultimi in altri binari
con la conseguente ricalibratura degli orari.
Punti di forza
I materiali impiegati, la messa in sicurezza delle linee
elettriche e il fatto che l’innalzamento dei marciapiedi comporta una salita e
una discesa dei passeggeri dai treni più agevole.
Rischi
Nessun
rischio il materiale adoperato ha durata illimitata.
Soluzioni e Idee
Interventi
di riqualificazione inerenti le
pensiline sopra i marciapiedi, il sottopasso e gli ultimi due marciapiedi per renderli più sicuri.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Visita diretta documentata da foto e video
Sono stati intervistati: l'ingegnere Antonio Cianfarani- RFI direttore dei lavori della stazione Trastevere e la dottoressa Maria Antonietta Muroni, supporto al controllo di I livello LazioCrea.
Domande principali
Domanda
n.1- alla dott.ssa Maria Antonietta
Muroni – supporto al controllo di I livello Lazio CreaQuale
procedura è stata applicata per assegnare i lavori alla ditta appaltatrice?Domanda
n.2 - alla dott.ssa Maria Antonietta Muroni – supporto al controllo di I
livello Lazio Crea
Vorremmo capire meglio come sono stati liquidati gli emolumenti:
-
perché €25.850,07 non sono state ammesse a
finanziamento? Ci risulta che solo €406.873,93 sono spese presentate oltre la
data di ammissibilità
-
cosa si intende per fondo di Rotazione
(€394,584)?
-
cosa sono le economie (€598.481,06)?
-
Perché RFI non ha presentato le spese di €
165.757,06?Domanda n.3 - all’ing. Antonio Cianfarani- RFI
direttore dei lavori della stazione Trastevere
Inizialmente il progetto prevedeva il rialzo dei marciapiedi al
servizio dei binari nn.I-II-III; perché sono stati rialzati solo i marciapiedi
al servizio dei binari nn.1 e 2?
Risposte principali
Risposta n.1Il Sistema di Qualificazione per la procedura di
gara è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea nel 2013. La procedura scelta
con il sistema di qualificazione è stata la procedura ristretta, al prezzo più
basso per la progettazione esecutiva. L’invito alla partecipazione delle
imprese per la presentazione delle loro offerte risale a maggio 2014. Sono stati mandati a gara 4
lotti per circa 90 milioni di euro. Il progetto riguardante la stazione di
Trastevere apparteneva al lotto n.2 (ogni lotto ha avuto un costo di circa 15
milioni di euro). Sono pervenute 7 offerte
dalle ATI ( associazioni
temporanee di imprese); tutte le imprese che hanno formano le ATI dovevano
essere iscritte al Sistema di Qualificazione di Ferrovie. Arrivate tutte le
offerte entro il termine del 30/6/2014 si è chiusa la procedura e in data
3/7/2014 è stata nominata una commissione di gara che ha valutato le offerte.
Sono stati fatti due verbali di gara per la valutazione tecnica. Il verbale di
ricognizione delle offerte effettuato dalla Commissione è stato approvato il
16/7/2014. La comunicazione di aggiudicazione definitiva è stata fatta il
29/9/2014. L’impresa vincitrice ha mandato tutta la documentazione richiesta
per la verifica dei requisiti al fine di avere l’affidamento dei lavori. L’aggiudicazione
dell’appalto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea sezione
settori speciali G.U./S S212 del 4/11/2014 376122-2014-it. All’interno dell’Accordo
Quadro 147 dell’ottobre 2014 con scadenza 2017 si trova il Contratto Applicativo
riguardante la riqualificazione della stazione di Trastevere. Nel contratto
applicativo è indicato il numero del
contratto, il riferimento all’Accordo Quadro, il nome della ditta, l’oggetto,
la tipologia dei lavori, l’importo comprensivo degli oneri di sicurezza dei
lavori, i tempi di esecuzione dei lavori, le modalità e i tempi dei pagamenti
in riferimento alla rendicontazione e al SAL (Stato di avanzamento dei lavori),
la polizza fideiussoria a garanzia degli importi dell’accordo quadro, la
tracciabilità dei flussi finanziari ( tramite l’indicazione del CUP e CIG nel
contratto e nelle fatture)le penalità che vengono applicate ( per ogni giorno
di ritardo viene applicato lo 0,025 dell’importo del contratto) e le
premialità( nel caso i lavori finiscano prima della scadenza prevista).
L’impresa MACEG è riuscita a finire i lavori qualche giorno prima del termine
previsto.Risposta n.2Il
fondo di rotazione è un fondo destinato all’erogazione di finanziamenti che
prevede il reimpiego dei rientri per l’erogazione di nuovi finanziamenti.
Inizialmente viene fatta una stima sui lavori
per importo, quando si fanno i contratti applicativi si sa il costo
reale dell’intervento. Se ci sono delle economie Ferrovie rimette i fondi non
spesi per fare altri interventi.
Il
31 ottobre 2015 non sono stati pagati € 406.873,93 come erroneamente emerge da
alcuni open data ma è stata emessa la fattura perché il primo SAL è stato
pagato dopo il 31 dicembre 2015 che era la data massima di ammissibilità delle
spese.
Il pagamento del secondo SAL di € 247.369,01 è
stato fatto il 30 dicembre 2015 ed
emessa fattura il 17 dicembre 2015. Solo € 221.518,94 sono state ammesse al POR
perché le restanti somme sono state pagate oltre i termini e quindi non
riconosciute. Le economie reali, cioè il risparmio effettivo, è costituito solo
dalla somma di € 165.757,06 anziché € 598.481,06 perché l’impresa ha speso di meno e ha finito prima i lavori. La somma di €
25.850,07 sono spese non ammesse perché il controllo di primo livello non le ha
riconosciute ammissibili. Questa somma è stata pagata da Ferrovie attingendola
dalla quota della polizza fideiussoria ( indicata nella fattura come “pagamento
del DPR”) che l’impresa ha pagato in anticipo a Ferrovie. Le somme pagate a
collaudo avvenuto non sono state riconosciute e quindi non ammesse. La somma di
€ 406.873,93 è una spesa non finanziata in quanto pagata oltre la data del POR.
Ferrovie ha consegnato documenti, fatture e mandati per € 654.242,94 somma totale realmente pagata per
l’esecuzione del progetto.Risposta n.3Gli interventi previsti per il
marciapiedi n.3 non sono stati effettuati perché la Sovrintendenza Beni
Culturali aveva chiesto ulteriori dettagli tecnici che avrebbero comportato
tempi più lunghi rispetto a quelli stabiliti; i pagamenti effettivi alle
imprese dovevano essere effettuati entro dicembre 2015.