REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
ABBAZIA DI MONTEVERGINE*LOC. MONTEVERGINE*RESTAURO CONSERVATIVO, RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DELL'ABBAZIA, NONCHE' OPERE DI INGEGNERIA NATURALISTICA PER IL RESTAURO DEI SENTIERI STORICI

Inviato il 5/03/2018 | Di TeamWolf

Descrizione

ll progetto monitorato riguarda la realizzazione di lavori di restauro conservativo, riqualificazione e valorizzazione dell’Abbazia di Montevergine nonché opere di ingegneria naturalistica per il restauro dei sentieri storici che conducono al Santuario. Esso rientrava nel Programma Operativo Interregionale FESR “Attrattori Culturali, Naturali e Turismo” 2007-2013, Asse I - Valorizzazione e integrazione su scala interregionale del patrimonio culturale e naturale che si proponeva come obiettivo specifico “Potenziare l’attrattività dei territori regionali attraverso il miglioramento delle condizioni di conservazione e fruizione delle risorse culturali e naturali localizzate nelle Aree di attrazione e nei Poli”. I soggetti coinvolti nel progetto sono stati: l'Ente Parco Regionale del Partenio, come attuatore, e il Ministero dei Beni e delle Attività culturali del Turismo, come programmatore. Il finanziamento stanziato inizialmente era di € 12.883.467,60, di cui € 2.573.287, pari al 20% del finanziamento, erogati dall’Unione Europea ed € 9.415.567, pari al 73% del totale, erogati dal Fondo di Rotazione (Piano d’Azione per la Coesione), la restante parte di € 894.612, pari al 7%, proveniente dal Fondo di Rotazione (Co-finanziamento nazionale). L’inizio dei lavori è datato il 23.02.2015 ed il 29.09.2016 è stata dichiarata la fine dei lavori, ma ad oggi i pagamenti effettuati risultano di € 11.015.316,31, pari all’85% dell’ammontare previsto.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto è stato portato a termine. L’oggetto dell’intervento sono stati il Santuario dedicato alla Madonna di Montevergine e l’antico sistema sentieristico che si snoda nell’ambiente naturale del Monte Vergine. I lavori hanno riguardato in particolare: la sostituzione dell'intera copertura in lamiera di ferro, già in parte divelta dal vento, che provocava copiose infiltrazioni di acqua piovana,con una in rame; l'eliminazione dell'umidità in risalita presente sulla gran parte dei muri; il rifacimento dell'impianto elettrico, la realizzazione e il riallestimento del nuovo museo Abbaziale di Montevergine; il ripristino di alcuni tratti sconnessi del selciato dei sentieri e sostituzione delle strutture in legno ormai fatiscenti.

Risultati

Come riportato in un documento pubblicato dalla comunità dei monaci benedettini che vivono nel Santuario, quanto realizzato, nell’ambito del suddetto progetto,ha fatto registrare un notevole incremento di fedeli in visita al Santuario ed al rinnovato Museo Abbaziale, nonché di pellegrini che, attraverso i ripristinati sentieri storici, raggiungono il Sacro edificio. Il successo delle iniziative intraprese ha fatto nascere l’esigenza di implementare ulteriormente le capacità di accoglienza del complesso monastico e di ottimizzare la fruibilità del sito con ulteriori interventi che andranno ad integrarsi con quelli realizzati. Tra i vari interventi previsti, c’è anche quello di effettuare delle opere di ripristino del Sentiero n.204, itinerario storico, che da Summonte, attraverso un folto castagneto, porta alla chiesa rupestre di S. Silvestro realizzando un percorso unico che la colleghi al Santuario di Montevergine.

Punti di debolezza

Come riferito dall’arch. Montella, responsabile del progetto, la fase più delicata e importante del progetto è stata la rendicontazione ed il monitoraggio. Ogni stato di avanzamento è stato monitorato caricando tutte le informazioni sul sito SGP: Sistema Gestione Progetti, gestito dall’Agenzia per la Coesione Territoriale. Man mano che veniva rendicontata la spesa venivano erogati nuovi fondi. Nonostante ciò il progetto si è concluso utilizzando meno fondi rispetto a quelli preventivati ed inoltre il progetto è stato proposto dal Ministero dei Beni Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per un concorso internazionale che si terrà a Londra.

Punti di forza

Il monitoraggio di questo progetto ci ha permesso di avvicinarci maggiormente al nostro territorio. Ci ha fatto conoscere la montagna di Montevergine e ci ha fatto apprezzare un nuovo tipo di turismo: il turismo naturalistico come forma di turismo sostenibile. D'altro canto abbiamo compreso come sia difficile gestire un bene così prezioso come la nostra montagna, nonostante gli attori coinvolti siano molteplici: comuni, provincia, Ente Parco, associazioni. Abbiamo visto e toccato con mano i disastri causati quest'estate dai numerosi incendi che hanno colpito la montagna e abbiamo preso coscienza di quanto sia importante agire, ciascuno nel proprio piccolo, per preservare le nostre risorse. Oggi ci sentiamo cittadini più consapevoli, desiderosi di promuovere e diffondere la cultura della tutela e valorizzazione del proprio ambiente naturale e delle risorse del nostro territorio.

Rischi

I rischi maggiori sono correlati alla manutenzione ordinaria che dovrebbe essere effettuata lungo i sentieri storici che conducono a Montevergine. Infatti, come da noi osservato durante la visita di monitoraggio, in alcuni tratti del sentiero, in particolare quello relativo alla via crucis, ci sono dei massi caduti dal costone roccioso che hanno rotto le staccionate e hanno invaso il sentiero. Inoltre alcuni gradini, della parte finale della via crucis, sono rotti e quindi pericolosi per i pellegrini che percorrono il sentiero. Purtroppo, durante la visita di monitoraggio, abbiamo constatato anche che c'è una scarsa cura della nostra montagna perchè, in alcuni tratti, i sentieri diventano delle vere e proprie discariche. Inoltre a causa degli incendi di quest'estate buona parte degli alberi che costeggiano i sentieri sono stati distrutti, specialmente nel comune di Mercogliano.

Soluzioni e Idee

Manutenzione ordinariaTelecamere per verificare eventuali atti incendiari, di vandalismo o scarico improprio di rifiuti.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Francesca Bellucci - Vice Presidentessa del CAI (Club Alpino Italiano) Sez. di Avellino. Il CAI è l'ente deputato alla gestione segnaletica e al controllo dei sentieri.Arch. Carmine Montella - Responsabile Unico del Progetto - Ente Parco Regionale del Partenio, soggetto attuatore del progetto

Domande principali

1. Mentre per quanto concerne gli interventi effettuati sull’Abbazia le informazioni recuperate sono molto dettagliate, per quanto riguarda i sentieri abbiamo letto solo di ripristino di staccionate e alcuni tratti sconnessi del selciato. Potreste dirci quali sono stati gli interventi di ingegneria naturalistica effettuati sui sentieri storici e citati nel titolo del progetto ed inoltre a quanto è ammontata la spesa? (arch. Carmine Montella RUP del progetto - Ente Parco Regionale del Partenio)2. Di cosa si occupa il CAI relativamente ai sentieri storici di Montevergine? (dott.ssa Francesca Bellucci - Vice Presidentessa CAI sez. Avellino)3. Quali sono le competenze del Parco Regionale del Partenio in merito alla manutenzione ordinaria dei sentieri? (arch. Carmine Montella RUP del progetto - Ente Parco Regionale del Partenio)

Risposte principali

Gli interventi effettuati sui sentieri hanno riguardato il rifacimento delle stazioni della via crucis, il ripristino delle staccionate e di alcuni tratti del selciato relativamente a tutti i sentieri storici che conducono a Montevergine, in particolare quello maggiormente percorso dai pellegrini che parte dal comune di Ospedaletto. Si parla di ingegneria naturalistica in quanto, per le opere di ripristino, sono stati utilizzati materiali del luogo, come il legno per le staccionate e la pietra locale per il selciato, nonché materiali che determinano un basso impatto ambientale e non deturpano il territorio. I fondi spesi sono stati di 500 mila euro, circa il 4% del finanziamento totale, pari a 11 milioni di euro.Il CAI Club Alpino Italiano è un’associazione che provvede, nell’ambito delle facoltà statutarie, a mantenere in efficienza, in conformità alle disposizioni vigenti, il complesso dei rifugi ad esso appartenenti ed a curare la manutenzione delle attrezzature alpinistiche e dei sentieri dallo stesso apprestati. Esso si occupa della segnaletica, definendo gli standard della segnaletica dei sentieri, e della cartellonistica ed inoltre opera un controllo sullo stato dei sentieri.Il Parco Regionale del Partenio è un Ente sovracomunale che comprende 22 comuni distribuiti in 4 province campane. La maggior parte di essi rientra nella provincia di Avellino. Esso si occupa di rilasciare parere favorevole o sfavorevole agli interventi che vengono richiesti dai Comuni o dai singoli cittadini. Gli interventi di manutenzione ordinaria sui sentieri devono essere effettuati dai Comuni, ciascuno per la propria area di competenza