REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
COMUNE DI ASCOLI SATRIANO- VILLA ROMANA DI FARAGOLA E PARCO DEL SERPENTE

Inviato il 16/03/2018 | Di Phoinix

Descrizione

Il progetto "Comune di Ascoli Satriano- Villa romana di Faragola e Parco del serpente", finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013, prevedeva il recupero e la valorizzazione dell'area archeologica della villa romana tardo-antica di Faragola, da sempre simbolo della storia che ha caratterizzato il nostro territorio. Il finanziamento di €1.600.000 non è stato mai impiegato in quanto i lavori di restauro e valorizzazione del sito si sono bloccati a causa di un incendio devastante avvenuto il 7 settembre 2017.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto è attualmente sospeso. Tuttavia, il finanziamento originario è salvo e sarà utilizzato per ripristinare e rendere il sito fruibile ed accessibile ad un'ampia e differenziata categoria di utenti. Lo staff delDipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio - Sezione valorizzazione territoriale della Regione Puglia stalavorando ad un nuovo progetto di adeguamento dello stato dei luoghi, che dovrebbe avviarsi in tempi brevissimi.

Risultati

Il progetto, che ha avuto inizio in data 14/11/'16, avrebbe dovuto concludersi il 29/03/'18. Tuttavia, in seguito al devastante incendio del settembre 2017, i lavori si sono interrotti, il finanziamento è stato congelato e il sito è diventato inaccessibile.

Punti di debolezza

La principale difficoltà riscontrata, nell'attività di monitoraggio del progetto, è stata quella di reperire informazioni sullo stato di avanzamento dei finanziamenti, vista la sospensione dei lavori sul sito archeologico e la chiusura di esso. Per le stesse ragioni, non è stato possibile fare un sopralluogo sull'area interessata.

Punti di forza

Il monitoraggio di questo progetto ci ha permesso di conoscere ed approfondire realtà molto rilevanti del nostro territorio. Inoltre, abbiamo capito l'importanza dell'uso efficace delle risorse pubbliche, nell'ottica di un accrescimento non solo culturale, ma anche economico e sociale della collettività.Abbiamo, infine, potuto interagire con personalità di spicco nell'ambito della promozione della cultura sul nostro territorio.

Rischi

Il principale rischio è che il sito subisca nuovi atti di vandalismo durante gli interventi di recupero.Inoltre, poiché non è stata prevista, nell'immediato, una copertura e messa in sicurezza dei reperti parzialmente danneggiati dall'incendio è probabile che gli stessi subiscano danni irreparabili.

Soluzioni e Idee

Visti i rischi, si propone un intervento immediato per proteggere i reperti del sito archeologico sopravvissuti all'incendio e, per evitare ulteriori atti di vandalismo, di prevedere nuove ed efficaci misure di sorveglianza che garantiscano la totale sicurezza del sito.Inoltre, è opportuno rendere il cantiere aperto affinché, attraverso le visite guidate, i cittadini possano essere totalmente coinvolti nelle diverse fasi di recupero del sito.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Sono stati intervistati:L'Avv. Silvia Pellegrini, Dirigente-Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio - Sezione valorizzazione territoriale;l'Arch. Maddalena Bellobuono, Programmazione e Gestione degli interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale-Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio - Sezione valorizzazione territoriale;il Dott. Antonio Lombardo, Responsabilità Equiparata AP - Rensponsabile Sub Azione 6.7.1 e 6.7.2 FESR - Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio - Sezione valorizzazione territoriale.

Domande principali

1) Il progetto Faragola è finanziato dal Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013; sappiamo, dalle informazioni attinte sul sito di Open Coesione, che avrebbe dovuto avere inizio il 14/11/'16 e terminare il 29/03/'18. Sa dirci quali lavori sono stati realizzati dalla data d'inizio dei lavori al giorno dell'incendio?2) Dalle operazioni di monitoraggio effettuate negli step precedenti, abbiamo constatato che il progetto "Villa romana di Faragola", il quale beneficia di un importante finanziamento, può portare a uno sviluppo del turismo locale con una conseguente crescita economica. Poiché la scadenza è quella del 29/03/'18, potranno ancora essere utilizzati quei fondi? Sono previsti, eventualmente, altri finanziamenti provenienti da altre fonti?3) Quale sarà l'iter burocratico per la ripresa dei lavori? E quale la relativa tempistica?

Risposte principali



Risposta alla prima domanda -Arch. Maddalena Bellobuono: dalla relazione del direttore dei lavori, consegnata a fine gennaio 2018, emerge che l’ammontare complessivo degli interventi realizzati è di € 210.000,00. L’intervento finanziato riguardava non solo l’area di “Villa romana di Faragola”, ma, altresì, quella del Parco del Serpente. Pertanto, è necessario puntualizzare che gli interventi al parco archeologico di Faragola, eseguiti e non danneggiati, sono pari a € 75.000,00; quelli al parco del Serpente sono pari ad € 23.000,00. Invece, gli interventi che sono stati eseguiti e sono andati distrutti, a causa dell’incendio, ammontano a circa € 91.000,00 e le forniture a piè d’opera ammontano ad € 20.000,00. Data la situazione, c’è bisogno di un progetto innovativo che, partendodall'esistente, faccia rivivere il complesso archeologico.
Risposta alla seconda domanda -Avv. Silvia Pellegrini:la scadenza del progetto, fissata al 29 marzo 2018, rientra nel cronoprogramma originario dell’intervento, che allo stato attuale non può più essere realizzato. Trattandosi di un programma finanziato con fondi statali, i termini sono meno incisivi. La cornice giuridica nella quale si inserisce l’intervento, vale a dire l’Accordo di Programma Quadro, che sostanzialmente è una forma di negoziazione tra la Regione e lo Stato, ci ha consentito di immaginare dei termini diversi. Quindi, le risorse sono tutte salve; stiamo parlando di € 1.600.000,00 che cominciano ad essere investiti da questo momento e cercheremo di salvare le spese già effettuate imputandole al finanziamento. Questo significa che non c’è stato nessuno spreco delle risorse pubbliche. La possibilità che vengano utilizzate altre risorse implica, necessariamente, una verifica di come vengono spese quelle esistenti, che non sono di poco conto. Il sito archeologico di “Villa romana di Faragola” costituisce, senza dubbio, un volano per lo sviluppo economico del territorio di Ascoli Satriano e della provincia di Foggia. Pertanto, occorre garantire un uso corretto ed efficace delle risorse. La vera sfida non è quella di spendere nei tempi i fondi a disposizione, ma quella di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il principale obiettivo era ed è quello della valorizzazione del sito, che significa, principalmente, fruibilità ed accessibilità, che devono essere garanti nel tempo, in una logica di accrescimento culturale.
Risposta alla terza domanda -Arch. Maddalena Bellobuono:giovedì 22 marzo 2018, ci riuniremo per fare il punto della situazione, vale a dire capire cosa rimane in piedi e cosa va ripristinato, e dare il via al progetto di adeguamento. Infatti, l’area destinata ad un centro servizi e ad attività di laboratorio, da realizzare ex novo, non è stata lambita dalle fiamme e, a partire da questo progetto, che prevede già dei tempi di esecuzione e di ultimazione, si delineeranno le fasi successive. L’intenzione è quella di avviare questo progetto al più presto.
Avv. Silvia Pellegrini: aggiungo che, nel frattempo, stiamo monitorando anche l’altro progetto che prevedeva un finanziamento di € 700.000,00. Inoltre, sulla base delle dichiarazioni dell’Assessore della Regione Puglia, Loredana Capone (delega: “Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali” ), dalle quali si evince l’intenzione di guardare con attenzione al sito archeologico di Ascoli Satriano, la Regione Puglia opererà tenendo conto di tutti i finanziamenti concessi.
Dott. Antonio Lombardo: parlando dell’iter amministrativo, c’è da sottolineare che l’intervento è stato finanziato all’interno di una procedura complessa, che vede il coinvolgimento non solo della Regione Puglia e della Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, ma, anche, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e del Ministero dello Sviluppo Economico, perché rientra in una procedura di Accordo di Programma Quadro, ovvero una procedura negoziale in cui enti sovraordinati alle realtà comunali (Stato e Regioni) si interfacciano e decidono le priorità strategiche su cui investire dei fondi statali che sono fondi addizionali e mirano al raggiungimento di una serie di obiettivi per la nazione, in primis quello della valorizzazione, intesa come modo per migliorare lo sviluppo culturale delle comunità. Pertanto, la Regione Puglia, dopo aver preso visione del progetto rimodulato ed accertate le cause che hanno portato all'incendio, in coerenza con le prescrizioni dell’APQ, darà l’assenso al nuovo progetto di realizzazione dell’intervento.