REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RECUPERO FUNZIONALE E RESTAURO CONSERVATIVO DEL CASTELLO SVEVO-NORMANNO - COMUNE DI COSENZA
Inviato il 17/03/2018 | Di AttivaMente Cittadini
Descrizione
Il Progetto monitorato è relativo al recupero funzionale e al restauro conservativo del Castello Svevo-Normanno di Cosenza che, posto sulla sommità del Colle Pancrazio, sovrasta la città dal 937 d.C. Il Progetto si è concluso da tre anni con la fine dei lavori di restauro e la Struttura, oggi, è tornata ad essere totalmente fruibile per i cittadini e i turisti. Esso rientrava nel Programma Operativo Regionale della Calabria FESR 2007-2013 e aveva quale obiettivo quello di «tutelare, mettere a sistema, valorizzare e rendere fruibile il patrimonio culturale della Calabria costituito da Aree e Parchi Archeologici, da Castelli e Fortificazioni Militari, dalle Aree e dalle Strutture di Archeologia Industriale». Soggetto attuatore è stata l'Amministrazione Comunale di Cosenza; soggetto programmatore, invece, è stata l'Amministrazione Regionale della Calabria. L’opera ha ottenuto un finanziamento complessivo di € 3.000.000, di cui € 2.250.000, pari al 75% del finanziamento, erogati dall’Unione Europea ed € 750.000, pari al 25% del totale, erogati dal Fondo di Rotazione (Co-finanziamento nazionale). I pagamenti sono stati completamente effettuati. I lavori di restauro sono stati affidati alla Ditta “Cooperativa Archeologia” di Firenze e si sono protratti per cinque anni, da aprile 2010 a giugno 2015.
Oggi, la Struttura è gestita dalla Società "Svevo s.r.l." - aggiudicataria della gestione del Castello, a seguito di bando pubblico -, la quale si occupa degli ingressi alle visite museali e dell'organizzazione di eventi e manifestazioni di vario genere che si svolgono fra le sue mura.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Il Progetto si è concluso positivamente ed il Castello è stato riaperto al pubblico il 13 giugno 2015.
Risultati
Il Progetto si è concluso e i risultati sono ampiamente positivi. La città di Cosenza si è riappropriata di uno spazio che ne custodisce la memoria storica e che ne rappresenta uno dei principali monumenti storici. Oltre alle visite museali, nella Struttura si svolgono eventi e manifestazioni di ogni genere. Quindi, oggi, grazie alla realizzazione del Progetto di restauro conservativo, il Castello è diventato uno spazio aperto e fruibile con un’ampia offerta di servizi culturali e turistici. Il successo dell'opera è testimoniato dall'elevatissima affluenza di persone, pari a 53.291 unità che, dal 25/06/2015 al 31/01/2018, hanno visitato la Struttura. L'affluenza di pubblico agli eventi culturali e alle manifestazioni che si sono svolte nel Castello, sempre nello stesso periodo,è pari a 13.630 unità.
Punti di debolezza
Le difficoltà riscontrate nell'attuazione e nella realizzazione del Progetto sono state principalmente di natura tecnica, in ambito di recupero funzionale e restauro conservativo dell'opera. Tra queste, quella di maggiore evidenza è stata la controversa decisione circa la migliore soluzione da adottare nella costruzione dell'ascensore, indispensabile per consentire alle persone con disabilità di poter accedere senza difficoltà nella Struttura.Ciò ha comportato un rallentamento dei lavori, fino a quando l'Amministrazione Comunale di concerto con la Ditta appaltatrice dei lavori e la Soprintendenza ai Beni Culturali non hanno concordato la corretta modalità per erigere la struttura che avrebbe dovuto ospitare l'ascensore.
Punti di forza
L'intero progetto ha avuto tantissimi punti di forza. Tra tutti, è da evidenziare ulteriormente il completo raggiungimento degli obiettivi progettuali: restituire questo importante monumento storico alla cittadinanza, rendendolo nuovamente fruibile e facendolo divenire un punto focale della vita culturale della città di Cosenza, attraverso l'organizzazione al suo interno di eventi, manifestazioni, concerti ecc.
Rischi
L'opera monumentale risulta fruibile e completamente funzionante, i suoi spazi sono adibiti ad ospitare eventi culturali e manifestazioni di ogni genere. Gli unici rischi che abbiamo individuato per il futuro sono legati ad un'interruzione dei lavori di manutenzione che qualsiasi opera pubblica, in particolar modo un antico monumento storico, necessita per la propria sopravvivenza.Un altro rischio è legato ad eventi naturali, infatti la città di Cosenza è zona sismica e pertanto il verificarsi di forti terremoti potrebbe apportare danni al Castello. Accadimenti già avvenuti più volte durante la storia millenaria della fortificazione militare.
Soluzioni e Idee
Vista l'elevata qualità dei lavori effettuati e il successo dal punto di vista dell'affluenza di pubblico, proponiamo quale possibile miglioramento quello di inserire il Castello in un percorso turistico cittadino, affinché i turisti che arrivano in città possano visitare tutti i siti più importanti della città di Cosenza, incluso il Castello.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
- Intervista con i referenti politici
Arch. Mario Occhiuto - Sindaco di Cosenza (Soggetto attuatore).Ing. Mario Colucci - R.U.P. dell'intervento.Arch. Alessia Lorenzi - Direttore del Cantiere per la Ditta realizzatrice dei lavori "Cooperativa Archeologia" di Firenze.Dott. Pietro Pietramala - Amministratore Unico "Svevo s.r.l." (Ditta che gestisce il Castello).
Domande principali
1. (Ing. Mario Colucci - R.U.P. dell'intervento): Alla luce dell'iter amministrativo e della positiva conclusione dei lavori di recupero funzionale e di restauro conservativo del Castello Svevo-Normanno di Cosenza, quali sono stati i risultati ottenuti?2. (Arch. Alessia Lorenzi - Direttore del Cantiere per la Ditta realizzatrice dei lavori "Cooperativa Archeologia" di Firenze): Durante l'esecuzione dei lavori di restauro sono emerse difficoltà?3. (Dott. Pietro Pietramala - Amministratore Unico "Svevo s.r.l.", ditta che gestisce il Castello): Da quasi tre anni il Castello è stato restituito alla città nel suo massimo splendore, dopo un lungo restauro conservativo. Qual è, ad oggi, un possibile consuntivo dell'affluenza di visitatori e degli eventi che si svolgono nel Castello?4. (Arch. Mario Occhiuto - Sindaco di Cosenza, Soggetto attuatore): A quasi tre anni dalla riapertura del Castello e alla luce dei risultati ottenuti, Lei ritiene che la scelta progettuale di investire sul suo restauro conservativo sia stata valida?
Risposte principali
1. (Ing. Mario Colucci, R.U.P. dell'intervento): Il progetto di restauro conservativo del Castello Svevo era un Progetto finanziato dalla Regione Calabria e, in parte, dal Comune di Cosenza. L'obiettivo principale era quello di recuperare tutti gli spazi possibili per renderlo fruibile al massimo delle sue potenzialità. C'erano delle famose sale - come quella del Camino, quella delle Armi e quella del Trono - che non erano più fruibili, poiché alcune mancavano di copertura e altre di pavimentazione, per cui avendo l'opportunità di compiere questa operazione di restauro, siamo riusciti a recuperare anche questi tre bellissimi ambienti. Oggi, grazie al completamento dei lavori, il Castello può accogliere tantissime manifestazioni ed eventi culturali. Chiaramente, questo è il risultato finale, ma per raggiungere questo obiettivo sono stati effettuati lavori di varia natura anche sugli altri spazi e sulle diverse strutture del monumento storico. Inoltre, abbiamo puntato al comfort degli ambienti, dotando questi ultimi di impianti di riscaldamento e di impiantistica elettrica. Abbiamo costruito una nuova centrale termica e introdotto un nuovo accesso alla Struttura per mezzo di una passerella in ferro prima inesistente. Questa ha facilitato l'accesso al Castello e dato la possibilità di visita anche ai disabili. Per tutte queste ragioni, l'Amministrazione Comunale è molto soddisfatta dei risultati raggiunti,
potendo affermare che il Castello rappresenta, oggi, il fiore
all'occhiello della città di Cosenza.2. (Arch. Alessia Lorenzi, Direttore del Cantiere per la Ditta realizzatrice dei lavori "Cooperativa Archeologia" di Firenze): Innanzitutto, qualche difficoltà è emersa nella costruzione dell'ascensore. In questo caso, si è trattato di difficoltà di natura “interpretativa" e di carattere sociale. Infatti, era importante rendere fruibile il Castello anche alle persone con disabilità, per questo è stato deciso di costruire l'ascensore. Quest'ultimo si è rivelato l'intervento più impegnativo di tutti i lavori, non per l'esecuzione che si è rivelata semplice, ma piuttosto per l'impatto architettonico che esso aveva sul Castello. Alla fine, insieme all'Amministrazione Comunale e alla Soprintendenza ai Beni Culturali è stato deciso di costruire un ascensore che fosse il più anonimo possibile. Per questo, gli è stata data una struttura in metallo auto-portante, in modo tale che esso possa essere rimosso in qualsiasi momento, poiché il concetto primario di un restauro è sempre la “reversibilità” dell'intervento.Si sono presentate anche difficoltà tecniche, poiché un lavoro di restauro così importante implica che il Progetto iniziale non sia mai esecutivo e cantierabile al 100%. Intanto, perché c'è sempre l'incognita dello scavo archeologico: ogni volta che si opera su un bene storico che ha avuto tanti interventi ed utilizzi, sia storici sia moderni, quando inizia il restauro si verificano numerose sorprese. Per esempio, la passerella era stata progettata con una struttura molto leggera in metallo e legno, materiali che avrebbero dovuto richiamare quelli utilizzati per la Sala delle Armi. Tuttavia, durante gli scavi sono emersi dei gradoni molto belli e, di concerto con la Soprintendenza e con l'Amministrazione Comunale, è stato deciso di lasciarli come memoria storica. Ciò ha determinato una modifica al Progetto iniziale della passerella, alla quale è stata data una pendenza maggiore, in deroga alle norme vigenti.3. (Dott. Pietro Pietramala - Amministratore Unico "Svevo s.r.l.", ditta che gestisce il Castello): Fin dall’apertura, c'è stato un grande interesse nei confronti del Castello, sia da parte della cittadinanza sia da parte dei flussi turistici. Ogni anno si contano, all'incirca, 20.000 presenze per quanto riguarda il comparto turistico e le scuole. Infatti, fino ad oggi, abbiamo stimato circa 53.000 presenze legate al discorso della fruizione museale (cittadini, scolaresche, turisti della Provincia e non, con una minima parte di stranieri). Inoltre, noi organizziamo una serie di attività culturali (manifestazioni, mostre, rappresentazioni teatrali, concerti, spettacoli ecc.) che fanno del Castello non un contenitore vuoto, bensì un contenitore ricco di elementi e contenuti che lo rendono ulteriormente attrattivo. Infatti, con tale programmazione contiamo circa 13.000 visitatori legati alla partecipazione a questi eventi culturali. Appare chiaro che con il richiamo dello spettacolo si riesca a far fruire anche ai ragazzi più giovani, Strutture che probabilmente non avrebbero mai visto. Da ciò deriva l'importanza di unire un luogo storico ad elementi attrattori di natura artistica quali il teatro, la musica ecc.4. (Arch. Mario Occhiuto - Sindaco di Cosenza, Soggetto attuatore): Il Castello è uno dei monumenti più importanti per la città di Cosenza, di cui rappresenta in primis un luogo identitario. Prima dei lavori, la Struttura non poteva essere fruita dai cittadini, ma adesso, finalmente, è diventato non solo un prezioso bene storico che è stato restaurato e messo in sicurezza, ma anche un contenitore in cui si svolgono tanti eventi culturali, grazie ai quali tanti turisti hanno l'opportunità di visitarlo. Inoltre, l'intera opera è stata l'occasione per il recupero dell'area circostante al Castello, precedentemente abbandonata causa di non pochi problemi di sicurezza urbana e sociale.