REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Osservatorio Regionale della Biodiversità dell'Ambiente Marino e Terrestre - ISPRA
Inviato il 19/03/2018 | Di Biosservatori
Descrizione
L’Osservatorio della Biodiversità Regione Sicilia viene istituito presso la sede del CNR di Capo Granitola dall’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia con un Accordo di Programma Quadro con ISPRA, ARPA e l’Istituto per l’Ambiente Marino e Costiero del CNR. L’Accordo è stato sottoscritto nel 2011 e ha avuto durata di 5 anni. Il Piano degli interventi ha previsto l’elaborazione di un inventario della Biodiversità Marina e terrestre e lo sviluppo di tecniche di monitoraggio utili alla gestione di specie e habitat protetti; la realizzazione del Sistema Informatico dell’Osservatorio della Biodiversità, che possa rendere disponibili tutta una serie di informazioni in un portale web; la realizzazione di un sistema di comunicazione, informazione e diffusione che ha prodotto contenuti, documentari, percorsi didattici per le scuole; in particolare in convenzione tra l’IAMC CNR di Capo Granitola e l’Accademia delle Belle Arti di Palermo sono state realizzate attività di comunicazione che hanno coniugato differenti forme artistiche con le tematiche scientifiche.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
L’Osservatorio continua la sua attività di comunicazione e diffusione delle informazioni. Esiste un sito web ben curato che diffonde i risultati raggiunti dal progetto.
Risultati
Il lavoro svolto dall'Osservatorio ha permesso la realizzazione di banche dati su specie aliene siciliane e specie protette marine (sono state sviluppate più di 200 schede su habitat e animali), migliorando le tecniche di monitoraggio ambientale; grazie alla collaborazione con le Università, è stato attuato un programma di percorsi didattici volto alla divulgazione, in modo da contribuire alla sensibilizzazione sul tema della Biodiversità e sull'importanza della tutela ambientale. Grazie agli studi e le ricerche condotte dall’Ispra in ambienti remoti ed estremi sono state individuate aree di importanza estrema per la Biodiversità base per l’istituzione di SIC: Capo Milazzo e Banchi dello Stretto di Sicilia che sono poi diventate aree protette e la zona di Eraclea Minoa e Cattolica nell’Agrigentino (SIC).
Punti di debolezza
Non sono state realizzate le parti relative alla Biodiversità terrestre.
Punti di forza
L’Osservatorio ha saputo produrre del materiale didattico in grado di coinvolgere efficacemente le scuole, cosicché gli studenti possano apprendere interessanti informazioni sulla biodiversità siciliana, sviluppando la sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente.
Rischi
L'Osservatorio è stato istituito con un Accordo Programma Quadro di durata quinquennale.
Soluzioni e Idee
Proporre più attività che possano coinvolgere le scuole e la cittadinanza.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
I soggetti intervistati sono stati: dott.ssa Angela Cuttitta, ricercatrice del CNR, responsabile dell'Osservatorio della Biodiversità Regione Sicilia; dott. Franco Andaloro, Dirigente di ricerca ISPRA, responsabile della sede siciliana.
Domande principali
1.Come mai sono state spese solo il 58% delle somme stanziate? ( Dott.Franco Andaloro, Dirigente di ricerca ISPRA e Responsabile della sede siciliana dell’ISPRA)2. Dal momento che il progetto è terminato nel giugno 2016, sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati? (Dott. Franco Andaloro, Dirigente di ricerca ISPRA e Responsabile della sede siciliana dell’ISPRA)3.Qual è stata l’attività dell’Osservatorio e come prosegue oggi?( Dott.ssa Angela Cuttitta, ricercatrice CNR Responsabile dell’Osservatorio della Biodiversità Regione Sicilia)
Risposte principali
1.Le somme non spese erano destinate al reclutamento di personale a tempo determinato,borse di studio e assegni di ricerca, ma non utilizzate per problemi e ritardi amministrativi/procedurali dall’ISPRA. Erano previste 8 borse, 16 assegni e un certo numero di contratti a tempo determinato, ma sono stati assegnati solo 4 contratti e 4 assegni di ricerca. Il problema principale è stato che non ci sono state istruzioni precise su come spendere le risorse. ( Dott.Franco Andaloro, Dirigente di ricerca ISPRA e Responsabile della sede siciliana dell’ISPRA)2.Il progetto ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati di studio e di conoscenza e inoltre ha superato le aspettative dal momento che sono state istituite due Aree Marine Protette nei siti da noi studiati (Capo Milazzo e Banchi dello Stretto di Sicilia) e un SIC nella zona di Eraclea Minoa. La banca dati realizzata è uno strumento utilizzabile a vari livelli, dal ricercatore al turista e potrebbe essere consultata anche per incrementare il turismo ambientale e gastronomico. (Dott. Franco Andaloro, Dirigente di ricerca ISPRA e Responsabile della sede siciliana dell’ISPRA)3.Il progetto ha previsto una parte di comunicazione molto fruttuosa che ha visto la realizzazione dell’Osservatorio come luogo fisico e del sito web. Sono state previste tre fasi : la raccolta di informazioni, dati e aggiornamento dello stato della Biodiversità; un sistema di comunicazione e diffusione da parte dell’Osservatorio che ha visto la realizzazione di un sistema informativo web di gestione e comunicazione di tutti i servizi e dati. Nel sito dell’Osservatorio sono disponibili più di 200 schede di specie marine che danno una serie di informazioni su morfologia, habitat, riproduzione, ecologia e alimentazione. La terza fase prevedeva la realizzazione di un “luogo fisico” a Palermo che purtroppo non è andata a buon fine. Per la parte relativa alla promozione e comunicazione l’Osservatorio ha avuto come partner l’Università Roma III per le nuove metodologie didattiche e per coadiuvare i musei scientifici nella realizzazione di percorsi e strumenti multimediali e l’Accademia delle Belle Arti di Palermo per la parte grafica e artistica della presentazione dei contenuti e per la parte artistica in loco. Oggi l’attività prosegue con la divulgazione e diffusione di informazioni con le scuole di ogni ordine e grado che possono venire a visitare l’Osservatorio, il museo della Biodiversità e svolgere dei laboratori.( Dott.ssa Angela Cuttitta, ricercatrice CNR Responsabile dell’Osservatorio della Biodiversità Regione Sicilia)