REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità
Inviato il 13/03/2018 | Di LegalitySquad
Descrizione
Il progetto fu approvato dal Ministero dell’Interno il 20 settembre 2011 (PON FESR Sicurezza per lo Sviluppo–obiettivo convergenza 2007-2013) su proposta del Ministero della Giustizia e prevedeva lavori di impiantistica nelle sale poste al primo piano di Castel Capuano, di quello che è stato la sede del tribunale di Napoli fino al 2007. Il progetto prevedeva la realizzazione del cosiddetto “percorso storico della legalità” attraverso l’allestimento di un’aula multimediale, di una sala lettura e di postazioni telematiche all’interno di importanti sale del Castello, quali il Salone dei Busti, il Saloncino, l’Aula della Regina, l’Aula Liberty e l’Aula Tartaglione. Nelle stesse sale sarebbero stati organizzati anche dibattiti e videoconferenze sulla legalità. Al piano terra sarebbe stato allestito un punto informazione dettagliato su Castel Capuano, sulla sua storia e sul percorso progettuale sulla legalità, rivolto alla cittadinanza e in particolare ai giovani. Particolare attenzione sarebbe stata rivolta agli interventi di sensibilizzazione dei giovani, con la possibilità di “far vivere” esperienze giudiziarie, tramite la visione di processi di particolare significato sociale e tramite incontri con persone divenute esempio di legalità e di vivere civile.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Approvato il progetto, il Ministero della Giustizia pubblica un avviso pubblico per la costituzione di soggetti interessati “all’eventuale affidamento di servizi di ingegneria ed architettura per l’esecuzione dei lavori all’interno di Castel Capuano”. Contro questo avviso leggiamo una lettera di contestazione dell’ Osservatorio OICE/Informatel -Osservatorio mensile sui bandi di gara.Dopo questo intervento non troviamo altri documenti relativi al progetto monitorato e, nel Rapporto Annuale di Esecuzione del PON Sicurezza per lo Sviluppo-Obiettivo convergenza 2007-13 al 31 dicembre 2013, elaborato dal Ministero dell’Interno, leggiamo che il progetto “Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità” è stato definanziato e trasferito formalmente dal Piano Azione Coesione (PAC) al Piano Azione Giovani (PAG).A questo punto il progetto cambia codice identificativo, riceve un nuovo CUP -D69J14000340001- e nella procedura subentra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e, in particolare, il Provveditorato OO.,PP. Campania.A febbraio 2015 viene erogata la somma di euro 78.453,05, pari al 2,24% del totale stanziato.Il Provveditorato OO.PP avvia la procedura di gara che, nell’aprile 2015, viene aggiudicata al Consorzio Cooperative Costruzione CCC, Società Cooperativa, con sede in Bologna.A giugno dello stesso anno viene approvato il progetto esecutivo redatto dal Raggruppamento di Professionisti –Macchiaroli & Partners-. Successivamente la Ragioneria dello Stato chiede al Provveditorato OO.PP. Campania chiarimenti circa le modalità di affidamento della progettazione esecutiva al suddetto Raggruppamento di Professionisti e circa l’inserimento di alcune voci di spesa nel quadro economico.Nel dicembre 2016 il Provveditorato OO.PP. per la Campania dispone che la spesa per il finanziamento dei lavori venga inserita nel Fondo Sviluppo e Coesione nella disponibilità del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Cambia la fonte del finanziamento del progetto e subentra una nuova ditta appaltatrice: il Consorzio Integra soc. coop.Allo stato attuale sembra che i lavori siano finalmente iniziati e dal Direttore dei Lavori, Ing. Menale, apprendiamo che la ditta esecutrice è la Cooperativa Archeologia di Firenze. Sul sito web della Cooperativa leggiamo l’intervento di recupero di Castel Capuano e la visita di monitoraggio ci conferma che nel Salone dei busti, al primo piano dell’edificio, sono in corso i lavori.Non bisogna trascurare che, nel frattempo, il recupero di Castel Capuano è rientrato anche nel Grande Progetto Unesco, che prevede interventi su tutto il centro storico ed è realizzato dal Comune di Napoli. Il relativo progetto definitivo è stato approvato nel 2014, con interventi che interessano il piano terra e il piano seminterrato dell’edificio.Di fatto, oggi a Castel Capuano sono presenti due cantieri:uno per il recupero Unesco (piano terra e piano seminterrato). Somma stanziata euro 5.000.000,00. Finalità: valorizzazione del centro storico di Napoli;l’altro per il progetto “Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità” (primo piano). Somma stanziata euro 3.500.000,00. Finalità: diffusione della legalità.Sul luogo dei lavori, tuttavia, non è ancora chiara la contemporanea presenza dei due cantieri. Ogni cantiere deve avere un cartello identificativo e, fino alla prima decade di febbraio, a Castel Capuano erano visibili solo gli ordinari cartelli di pericolo. Abbiamo contattato i Direttori dei lavori dei due progetti, ma finora abbiamo ottenuto che venisse apposto solo uno dei due cartelli necessari: quello relativo al recupero Unesco.L’altro cartello ancora oggi manca!
Risultati
La realizzazione del progetto consentirà non solo il recupero del quartiere, che attualmente versa in uno stato di degrado, ma offrirà uno spazio disegnato proprio per i giovani, che in tal modo potranno discutere di temi relativi alla legalità e sviluppare il rispetto delle regole.Il progetto, infatti, ha una finalità importante: sviluppare la cultura della legalità nel centro storico di Napoli, aprendo ai giovani quello che era il “tribunale” della Città. Non più solo incontri ufficiali nei saloni di Castel Capuano, come è stato negli anni successivi al trasferimento degli Uffici giudiziari al Nuovo Centro Direzionale, ma finalmente apertura ai giovani!
Punti di debolezza
Molta lentezza nell’attuazione delle fasi preliminari di attuazione del progetto;Mancanza di pubblicità del progetto;Inizio dei lavori avvenuto in contemporanea all’avvio dei lavori del recupero Unesco, con conseguente rischio di sovrapposizione dei due cantieri;Mancanza del prescritto cartello di cantiere;Poca chiarezza sullo stanziamento dei due finanziamenti (euro 5.000.000,00 per progetto Unesco - euro 3.500.000,00 per progetto “Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità”) per il recupero dello stesso edificio.
Punti di forza
Il progetto ci ha subito appassionato per due motivi. Innanzitutto per la finalità, per essere diretto a noi giovani ed essere destinato a creare spazi in cui noi ragazzi possiamo sviluppare l’importanza della legalità. Non si tratta solo di un semplice recupero strutturale di un edificio storico, ma di un progetto rivolto ai giovani di un quartiere di Napoli in cui, ancora oggi, risulta alta la dispersione scolastica e la conseguente devianza giovanile. In secondo luogo, l’approfondimento di questo progetto ci ha fatto riscoprire la storia di un pezzo importante della nostra città, Castel Capuano, simbolo della legalità per circa cinque secoli e luogo di cultura.
Rischi
Alla luce delle conoscenze che abbiamo acquisito, temiamo che il progetto che stiamo monitorando (“Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità”) possa essere offuscato dal contemporaneo recupero dell’edificio finanziato dal Grande progetto Unesco, molto pubblicizzato e conosciuto dal popolo napoletano e che, di conseguenza, il Castello riapra solo per i “grandi eventi”.Noi vogliamo che il Castello torni ad essere il simbolo della legalità, come prevede il progetto che stiamo monitorando. Non ci basta il recupero strutturale dell’edificio, ma vogliamo che sia aperto a noi giovani, che sia realizzato il “percorso storico della legalità” e che siano realmente attuati tutti gli interventi programmati.
Soluzioni e Idee
Riteniamo che sia molto importante che il progetto venga pubblicizzato.Dall’analisi dei documenti amministrativi risulta che, per l’evento di presentazione del progetto “Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità”, furono stanziati ben 15.000,00 euro e che, per la realizzazione dei relativi manifesti e spot pubblicitari, ne furono stanziati 5.000,00 (D.P. 41284 del 22.12.2016).Queste somme sottolineano l’importanza che gli stessi progettisti attribuirono alla presentazione degli interventi da realizzare.Proponiamo, quindi, che venga attuata la prevista pubblicità del progetto “Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità”, perché nel popolo napoletano nasca la giusta aspettativa alla realizzazione delle opere programmate.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Abbiamo intervistato l’Ing. Domenico Menale, Coordinatore tecnico del Ministero della Giustizia-Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei servizi-Direzione Generale per la gestione e la manutenzione degli edifici giudiziari di Napoli-, Progettista e Direttore dei Lavori del progetto “Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità”.Abbiamo contattato telefonicamente l’Arch. Amalia Scielzo, Direttore dei lavori del recupero di Castel Capuano-Unesco e la B5 srl Engineering, Progettista del recupero di Castel Capuano per la parte Unesco.Abbiamo intervistato, inoltre, persone che lavorano da decenni nella zona di Castel Capuano, per verificare lo stato di degrado che si è registrato nel quartiere dopo il trasferimento del tribunale al Nuovo Centro Direzionale.
Domande principali
(Domande rivolte all'Ing. Domenico Menale, Direttore dei lavori del progetto "Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità")1) “Perché sono stati approvati due progetti per il recupero dello stesso edificio? Non le sembrano superflui due interventi per il recupero di Castel Capuano?”2) “A che titolo, a febbraio 2015, è stata versata la somma di euro 78.453,05, cioè il 2.24% della somma finanziata, per un progetto mai avviato?”3) “Come mai solo oggi sono iniziati i lavori del progetto "Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità", approvato nel lontano 2011?"
Risposte principali
(Risposte dell'Ing. Domenico Menale, Direttore del progetto "Castel Capuano antico tribunale luogo simbolo della legalità")1)“Ragazzi, avete ragione. Diciamo che si tratta di due diverse fonti di finanziamento.Uno dei progetti è POR-FESR che, attraverso il Comune di Napoli, mira al recupero del centro storico di Napoli. E’ il progetto Unesco. L’altro, invece, partiva dal Ministero dell’Interno.Il primo è proprio il recupero del centro storico in quanto tale e stanzia complessivamente 100.000,00 euro. Oggi è partito.L’altro, invece riguardava l’aspetto di legalità, quindi Castel Capuano inquadrato da un punto di vista giudiziario nell’ambito del quartiere Vicaria-Vasto. Quindi, partiva da un altro principio, da un’altra idea progettuale. Poi, alla fine, l’Unesco doveva partire dopo la realizzazione dei lavori del PON, ma invece, per lungaggini temporali, ci troviamo adesso ad affrontare in Castel Capuano entrambi i lavori.Oggi, forse, la sussistenza di due progetti potrebbe risultare davvero superflua. Per fortuna le due ditte che stanno lavorando sono molto serie. Si tratta della Cooperativa Archeologia Firenze e della Ditta Capriello, per il recupero Unesco.”2) “Va bene, 78.000,00 euro sono un po’ tanti, ma tenete presente che solo le copie progettuali comportano la spesa di 10-15.000 euro. Probabilmente 78.000,00 euro saranno stati per le tasse di gara, per gli oneri progettuali o per qualcosa che sia legata all’installazione del cantiere. Probabilmente si tratta della realizzazione della progettazione esecutiva, per la quale viene corrisposto il compenso, indipendentemente dalla realizzazione delle opere progettate.Questa progettazione è stata affidata con gara pubblica al Prof. Macchiaroli, che è stato mio professore all’Università. Probabilmente si tratta degli oneri di progettazione.”3) "Appaltato il progetto, la gara è stata vinta dalla Cooperativa Archeologia di Firenze, che ha dovuto presentare il progetto esecutivo. Io ho curato la progettazione preliminare, giusto per accedere al finanziamento, poi bisognava fare una progettazione definitiva, che abbiamo completato in tandem con il Provveditorato OO.PP. della Campania. Quindi, la Ditta appaltatrice doveva produrre il progetto esecutivo. I tempi dal progetto esecutivo al completamento dei lavori saltavano e il contratto andava a decadere, anzi si corse il rischio di essere accusati per danni erariali. A questo punto il Provveditorato OO.PP. si tirò indietro, nonostante avesse già stipulato il contratto con la Cooperativa Archeologia di Firenze. Il progetto è rimasto morto, si è fermato ed è rimasto bloccato per quasi un anno, un anno e mezzo. Poi, grazie all'intervento del Dott. Mungo e del Provveditore alle OO.PP. di Napoli, siamo riusciti a trovare dei fondi su dei piani di coesione che gestisce il Ministero delle Infrastrutture. Quindi siamo partiti con il Ministero dell'Interno, che poi è saltato. Ora l'unico nostro punto di riferimento è il Ministero delle infrastrutture.