REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Rifunzionalizzazione e riallestimento del museo del risorgimento
Inviato il 20/03/2018 | Di risorTOrino
Descrizione
Il progetto monitorato è il secondo lotto di importanti lavori che hanno interessato il Museo del Risorgimento, comportandone la temporanea chiusura dal 2006 al 2011.Per questo progetto sono stati stanziati i seguenti fondi: Unione europea 1.582.800 euro; Fondo di Rotazione (Co-finanziamento nazionale)1.843.200 euro; Regione 574.000 euro; Altra fonte pubblica 1.080.224 euro, per un totale di 5.080.224,55 euro.Il progetto è stato finanziato nell’ambito del POR CRO FESR Piemonte all’interno dell’asse Riqualificazione territoriale, obiettivo promuovere e rafforzare le sinergie potenziali tra tutela, valorizzazione dell'ambiente e dei beni naturali e crescita del sistema produttivo.Il dettaglio di spesa dei fondi è il seguente: - opere di adeguamento funzionale del museo circa 3 milioni di euro- opere di adeguamento funzionale della biblioteca circa 600 mila euroconsistenti in: lavori di edilizia, manutenzione straordinaria del parlamento e delle volte, tinteggiatura e verniciatura , carpenteria metallica , di illuminotecnica, di impiantistica (trattamento dell’aria, etc) - allestimenti del museo e della biblioteca circa 1 milione di euro: realizzazione teche, realizzazione vetrine per gli oggetti da esporre , scaffali, fornitura di tendaggi e passatoia ,fornitura di alcuni sistemi video, di filmati e scenografie ,realizzazione della segnaletica di sicurezza e di cortesia.- spese tecniche di progettazione, direzione lavori e coordinamento sicurezza circa 500 mila euro.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Il progetto è stato concluso il 21/11/2014
Risultati
Vi è stato un incremento dei visitatori dopo la riapertura, infatti siamo passati dai 60000 del 2006 ai 150000 del 2011
Punti di debolezza
Secondo quanto riferitoci, l'uso dei fondi europei è molto faticoso per l'andamento dei pagamenti: il grosso della cifra arriva infatti a lavori quasi ultimati. Inoltre per gestire la burocrazia di organizzazione e rendicontazione di un progetto così complesso sono necessarie moltissime ore lavoro, e lo staff del museo è molto ridotto (8 persone assunte)
Punti di forza
Il progetto ha consentito, tra le altre cose, di rendere molto più fruibile la biblioteca, che contiene testi e documenti importanti per gli studiosi del periodo
Rischi
Allo stato attuale sembra non vi siano rischi
Soluzioni e Idee
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Sono state intervistate la dott.ssa Foggini (segreteria del direttore del museo) e la dott.ssa Esposito della regione Piemonte
Domande principali
1)Quali obiettivi vi siete posti prima della riqualificazione del museo?; - Vi aspettavate un incremento delle visite? [dott.ssa Foggini (segreteria del direttore del museo)]2)C’è stata una gara di appalto unica o più gare, per scegliere chi eseguisse i lavori? [dott.ssa Foggini (segreteria del direttore del museo)]3) Come mai il progetto della riqualificazione è stato rimodulato?[dott.ssa Foggini (segreteria del direttore del museo)]
Risposte principali
1)L’obiettivo principale di questi lavori così imponenti e radicali era di garantire una migliore fruizione del museo da parte del pubblico. Naturalmente ci aspettavamo un incremento dei visitatori, infatti siamo passati dai 60000 del 2006 ai 150000 del 2011 [dott.ssa Foggini (segreteria del direttore del museo)]2)Tecnicamente non sarebbe stato possibile fare un bando di gara solo, poichè questi bandi sono di tipo diverso a seconda che siano di lavori forniture o servizi, e nel nostro caso erano presenti tutte e tre le tipologie di intervento. Abbiamo indetto in tutto 35 gare di appalto [dott.ssa Foggini (segreteria del direttore del museo)]3)Nelle gare d’appalto spesso vincono ditte che propongono ribassi anche molto consistenti rispetto al budget stanziato per quel particolare intervento. Si rendono così disponibili “avanzi” che possono essere riutilizzati per interventi non programmati dall’inizio [dott.ssa Foggini (segreteria del direttore del museo)]