REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RECUPERO AD USO SOCIALE DI BENI CONFISCATI ALLA CAMORRA DESTINATI A CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE PER L'ARTE LA CULTURA E OSTELLO DELLA GIOVENTù DA REALIZZARE NEL COMUNE DI CASAPESENNA (CE)
Inviato il 20/03/2018 | Di I Confiscati
Descrizione
Il lavoro svolto da Agrorinasce nella
fase di recupero:Agrorinasce ha richiesto e ottenuto dal Comune di
Casapesenna la concessione del bene immobile confiscato alla camorra nell’anno
2007, provvedendo per esso ad una prima progettazione preliminare del recupero del
bene ai fini
sociali con la denominazione di ‘Centro per la promozione dell’impegno sociale
e Ludoteca’, individuando quindi una duplice finalità sociale che potesse
rendere effettivo il recupero del bene immobile durante l’arco della intera
giornata.
Agrorinasce
ha reso poi disponibile l’assegnazione dell’immobile attraverso una
manifestazione di interesse rivolta ad associazioni e cooperative sociali
nell’anno 2008.
Il
bene immobile è stato assegnato in gestione all’Associazione ‘Giosef’ nell’anno
2009 con la nuova destinazione sociale di Centro Euromediterraneo e Ostello
della Gioventù.
Il
progetto presentato dall’Associazione Giosef è risultato meritevole per la
notevole esperienza accumulata nella gestione dei progetti di mobilità
professionale e sociale dei giovani d’Europa e per la progettualità messa in
campo dalla stessa Associazione di sviluppo di attività di interesse per i
giovani del territorio, attraverso la realizzazione di scambi interculturali di
giovani, seminari, corsi di formazione, tirocini lavorativi, azioni di
cittadinanza attiva, gemellaggi tra città, convegni, ricerche e pubblicazioni,
campi di solidarietà, progetti di cooperazione e sviluppo. Il tutto in
un’ottica di apertura del territorio e dei giovani del territorio verso
l’Europa.
Il
Centro Euromediterraneo, con incluso ostello, nel Comune di Casapesenna poteva,
inoltre, risultare una valida alternativa per l’accoglienza di tutti i
giovani impegnati nei campi di volontariato che operano nei beni confiscati
alla camorra, per i sempre più numerosi turisti impegnati nel sociale o per gli
ospiti di manifestazioni culturali che nel contempo aumentavano sempre più.
Agrorinasce,
d’intesa con l’Amministrazione Comunale di Casapesenna, ha deciso, pertanto, di
presentare tale progettualità, unitamente a quella del Centro di aggregazione
giovanile per l’arte e la cultura, al Ministero dell’Interno, nell’ambito del
PON Sicurezza Ob. Conv. 2007-2013.
Nel
mese di novembre dell’anno 2011 il Ministero dell’Interno - PON Sicurezza ha
approvato la richiesta di finanziamento e il progetto presentato da Agrorinasceper
l’importo di euro 1.299.000,00.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Le informazioni raccolte sul campo mediante una serie di interviste a tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto ci permettono di esprimere una valutazione positiva sull'avanzamento del progetto, sia per quel che riguarda l'Ostello della Gioventù che per il Centro di aggregazione giovanile per l'arte e la cultura. I dati forniti dall'associazione Giosef mostrano un crescendo di richieste di soggiorno presso la struttura , basti pensare che di qui a poco esso ospiterà sei ragazzi provenienti dalla Grecia, che sabbiamo proposto di incontrare per avere l'opportunità di un confronto interculturale. Anche il Centro letterario ha attivato una serie di laboratori per favorire la diffusione di una cultura dell'inclusione fra i giovani del territorio. Noi con il nostro monitoraggio stiamo contribuendo, poi, alla promozione della conoscenza dei due siti così come testimoniato anche dal Sindaco di Casapesenna durante l'intervista.
Risultati
Il progetto dell'Ostello ha favorito la conoscenza dei beni confiscati tra giovani provenienti da diversi Paesi europei come Francia, Spagna, Inghilterra, Belgio, Grecia. Il Centro di Aggregazione giovanile per l'arte e la cultura ha dato la possibilità a giovani artisti esordienti di mostrare le loro opere nelle mostre organizzate dall'ente gestore e a giovani scrittori ha dato la possibilità di organizzare gratuitamente, con il sostegno dell'associazione, degli eventi di presentazione dei libri a cui anche noi abbiamo partecipato.
Punti di debolezza
Il principale di debolezza del progetto, per l'Ostello è la collocazione in un luogo che non si può definire affatto attrattivo da un punto di vista turistico , in quanto è situato in un Comune come quello di Casapesenna in cui non ci sono particolare luoghi di attrazione turistica e soprattutto e mal collegato con le principali città come Caserta e Napoli. Per il Centro letterario la difficoltà è stata rappresentata da costi di gestione insostenibili per una struttura che si occupa di arte e di cultura che come sappiamo nel nostro Paese soffrono già di per se di carenza di fondi. Un altro punto debole condiviso da entrambi i beni è stato rappresentato da una scarsa promozione delle strutture sul territorio, ma anche alla diffidenza dei cittadini del territorio, che spesso caratterizza il riuso dei beni confiscati
Punti di forza
Del progetto abbiamo apprezzato la volontà dell'Associazione GIOsef che gestisce l'Ostello di promuovere dei momenti di confronto tra i giovani del nostro territorio e i giovani di tutt' Europa che arriveranno quest'anno, attraverso l'attuazione di programmi e iniziative e la pubblicizzazione di iniziative quali lo SVE e gli scambi culturali.
Rischi
Uno dei rischi maggiori è che continui a non essere ben pubblicizzato e che quindi gli sforzi fatti dai gestori siano vani.
Soluzioni e Idee
Un idea sarebbe quella di creare una maggiore sinergia con le scuole superiori del territorio, organizzare visite guidate presso i due beni e chiedere ai giovani di farsi promotori e fruitori di questi beni della collettività, non solo tramite social , ma anche tramite altri mezzi pubblicitari (es.cartelloni pubblicitari , volantini ed iniziative varie).
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con i referenti politici
Abbiamo intervistato il dott.Allucci, direttore generale del consorzio Agrorinasce; Elisabetta Reccia, segretaria amministrativa del circolo letterario Maeditactio ; Luigi Petrillo , direttore e gestore del centro Il Paguro; il sindaco di Casapesenna , Marcello de Rosa.
Domande principali
Intervistata: Elisabetta Reccia , domanda: è stato realizzato un crono-programma riguardo le attività culturali che si svolgeranno quest'anno?Intervistato:Luigi Perillo, domanda:Quanti e quali progetti sono stati finanziati all'Ostello per la gioventù nel 2018?Quanti ragazzi prevedete di accogliere quest'anno?Intervistato: Il sindaco di Casapesenna, domanda: sono stati organizzati degli eventi da parte del Comune per promuovere le attività e la diffusione nel territorio dei due beni confiscati?
Risposte principali
1. (Elisabetta Reccia, segretaria amministrativadi MaeditActio, gestore del Centro Letterario): Sì , ed è stato pubblicato sul nostro sito web provvederemo anche a distribuirli presso enti scolastici in quanto ci siamo resi conto che è più efficace.2. (Luigi Perillo,direttore e gestore del centro Il Paguro)Per il 2018 siamo ancora in attesa di avviare i progetti applicati l' anno prima , sicuramente quello che partirà a breve è un progetto di formazione d'intesa col comune di Casal di Principe. Abbiamo presentato anche altri progetti, sia per la ristrutturazione che per le attività fomative sul territorio. Per quanto riguarda i ragazzi che accoglieremo , abbiamo uno SVE che partirà il 4 Aprile: ci saranno ragazzi dalla Grecia , dalla Romania, dalla Spagna che resteranno per sei mesi e parteciperanno ad un progetto riguardo la ristrutturazione della struttura e all'abbellimento esterno.3. (Sindaco di Casapesenna , Marcello de Rosa):Certo, in collaborazione con Agrorinasce abbiamo realizzato più eventi ma il dato più importante è quello di "aprire" i beni confiscati come abbiamo fatto con il Caffè letterario e l'ostello della gioventù. Aprire un bene confiscato vuol dire togliere alla camorra per dare a voi giovani. Fino a qualche anno fa il tema dei beni confiscati rappresentava quasi un tabù per cittadini vissuti per anni nella cappa mentale della camorra. Oggi , invece, grazie alla sinergia tra istituzioni, e grazie a voi giovani impegnati in questo progetto di monitoraggio civico, il tema è di grande attualità e il fatto stesso di parlarne liberamente contribuirà allo sviluppo civico ed economico del territorio.