REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Restauro delle serre ottocentesche a Padova

Inviato il 17/02/2020 | Di Greennovation | @teamgreennovat2

Descrizione

Si tratta di un progetto concluso, svolto tra il 02/03/2017 e il 24/06/2018 e finanziato con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione relativo alla programmazione 2007-2013. Il programmatore del progetto è la regione Veneto e il beneficiario è l'Università di Padova. Il progetto è mirato a valorizzare i beni e le attività culturali quale vantaggio comparato delle Regioni italiane per aumentarne l'attrattività territoriale, per rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità della vita dei residenti.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Durante la visita di Monitoraggio Civico che abbiamo svolto il 20/02/2020 all'Orto Botanico di Padova abbiamo appurato che i lavori di restauro si sono conclusi e che il cantiere è stato smantellato.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

La ristrutturazione delle serre ottocentesche dell’Orto Botanico di Padova ha portato evidenti vantaggi sia per il giardino botanico che per i suoi visitatori. Innanzitutto è subito visibile un miglioramento estetico della struttura e dell'architettura, che prima era fortemente deteriorata. Le modifiche hanno inoltre permesso di avere un luogo più appropriato in cui esporre la collezione di piante carnivore e grasse. In questo modo le piante sono state poste in un luogo più visibile, dato che in passato erano disposte in modo sparso all’interno dell’orto; questo ha portato un vantaggio anche per il pubblico. Infine la ristrutturazione ha portato a una maggiore valorizzazione del patrimonio culturale.

Punti di debolezza

Dalla nostra visita abbiamo constatato che non sono presenti problematiche, l’intero progetto rispecchia le necessità dell’orto, quindi non crediamo siano opportune ulteriori modifiche.

Punti di forza

Durante la visita abbiamo potuto constatare che questo progetto ha portato all’orto numerose migliorie. Ci ha colpito molto la volontà di mantenere il più possibile la struttura originaria delle serre, cercando anche di riutilizzare il materiale già preesistente. Sono stati mantenuti gli antichi camini che venivano utilizzati per il riscaldamento delle serre, mentre dove si trovavano i condotti di quest’ultimi sono state posizionate delle mattonelle di un colore differente per evidenziarne la presenza. Inoltre la restaurazione ha portato a una disposizione migliore delle piante e anche all’introduzione di nuove specie.

Rischi

Al momento è stato riscontrato alcun particolare rischio futuro.

Soluzioni e Idee

Dalla nostra visita abbiamo constatato che non sono presenti problematiche, l’intero progetto rispecchia le necessità dell’orto, quindi non crediamo siano opportune ulteriori modifiche.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)

Dott.ssa Barbara Baldan, prefetto dell’Orto Botanici di Padova, gestore del progetto

Domande principali

1) Quali erano le aspettative iniziali per la realizzazione dell'opera?
2) L'intervento le ha portato vantaggi diretti e quali?

Risposte principali

1. ”C’erano molte aspettative perché eravamo in una situazione di degrado della struttura e quindi ci aspettavamo di ripristinarla e utilizzarla come serra, era diventato difficile prima del restauro gestire questa struttura, è stato decisivo l’intervento”
2. “Di sicuro ci sono stati vantaggi diretti all’orto: abbiamo riacquisito delle serre dell’ottocento che hanno un grande valore storico per il quale l’Orto Botanico è stato riconosciuto nel patrimonio UNESCO. La restaurazione ha portato un vantaggio di visibilità al pubblico perché i visitatori dell’orto che adesso si sofferma a veder le collezioni che prima erano distribuite in altre zone meno visibili e quindi da loro meno fruibili. In conclusione ha portato un vantaggio dal punto di vista estetico, architettonico, della valorizzazione del patrimonio e del pubblico che usufruisce di questo sito”