REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
MONITORAGGIO NEL PERIMETRO DELL'AREA MARINA PROTETTA "ISOLA DELL'ASINARA" DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT E DELLE SPECIE DELLA DIRETTIVA HABITA E UCCELLI

Inviato il 22/03/2018 | Di Kilometro52

Descrizione

Il progetto POR FESR in questione rientrava nell'Asse IV linea di attività 4.1.2B - azione 9 "tutela e gestione dei siti della rete ecologica regionale" dal titolo "monitoraggio nel perimetro dell'area marina protetta "Isola dell'Asinara" dello stato di conservazione degli habitat e delle specie della direttiva habitat e uccelli" si è occupato del monitoraggio
dell'area marina protetta dell'Asinara e dello stato di
conservazione degli habitat e delle specie attraverso la Direttiva Uccelli
409/79, che si interessa delle specie che necessitano una protezione speciale e
dei luoghi nei quali svolgono le loro funzioni vitali (ZPS), e della Direttiva
Habitat 43/92, che si occupa invece della tutela delle specie anfibi, rettili,
pesci e piante e dei loro habitat (SIC). Le due direttive istituiscono la Rete
Natura 2000 atta alla conservazione della biodiversità.
L'Unione europea ha finanziato gli stati membri per individuare i SIC e le ZPS
da proteggere.
La regione autonoma della Sardegna ha formulato e cofinanziato un progetto che è stato attuato
dal Parco Nazionale dell'Asinara, iniziato il 21 settembre 2012 e concluso il
31 dicembre 2015. L’investimento
di questo progetto ha un importo di 130.000.00 €. Aldo Angelo Zanello, in
qualità di Responsabile del Procedimento (RUP) dell’Ente attuatore, attesta che l’importo delle spese sostenute a tutto
il 2014 è pari a € 129.469,74.

Gli investiti hanno interessato diverse azioni: 2.469,50
€ sono stati investiti per la fornitura Servizio Catering sfizi e Delizie
(Mandato n° 362);
13.000,00
€ investiti con l’Universita degli studi di Sassari che si sono occupati
dello studio della Malacofauna; una ricerca nell’area SIC e ZPS, che fornendo
check-list dei molluschi conchiferi, ha permesso la creazione di una piattaforma e di predisporre
interventi di salvaguardia (Mandato n°62); 7.500,72 € sono stati usati per la fornitura Carburanti
Agip di Benenati (Mandato n° 56);96.373,52
€ sono stati affidati
mediante gara all’ATI (IVRAM - Ambiente
Italia) (Mandato n°62), per il Monitoraggio Habitat e Uccelli sui SIC e ZPS;
per l ‘attività di monitoraggio e censimento sulla presenza e distribuzione
delle specie : Tursiope, Lithophyllum
byssoides, Patella ferruginea, Pinna nobilis, Posidonia oceanica e Specie
invasive; valutazione dello stato di conservazione degli habitat e delle specie
di interesse caratterizzanti la “vegetazione annua delle linee di deposito
marina” (cod.habitata 1210) e “Dune costiere con juniperusspp” (cod.habitat
2250) e l’habitat ( cod. 1170) “scogliere”10,126.00
€ alla l’OpenJobsmetis , per il servizio di
disseminazione dei risultati.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto
si è concluso con successo. Le specie e gli habitat protetti sono stati
individuati, misurati e censiti. Sono state realizzate cartografie riguardo i
vari habitat.
Il nostro Team ha effettuato un'uscita di monitoraggio all'ente parco
dell'Asinara per visitare i siti d'interesse del progetto, le ZPS e i SIC.
Abbiamo svolto attività d'immersione per poter documentare da vicino la
presenza e la conservazione delle specie marine tra le quali:

patella ferrugineapinna nobilislithophyllum byssoidesposidonia oceanica

Abbiamo svolto attività di birdwatching che ci hanno permesso di
avvicinarci ed osservare le specie di uccelli protetti dalla direttiva uccelli
409/79, tra i quali il gabbiano corso, uccello che presenta un caratteristico
becco rosso corallo con la punta nera, e il marangone dal ciuffo, che deve il
suo nome ad una piccola cresta sul capo che viene alzata nel momento della
cova.
Abbiamo potuto visitare il CRAMA (centro recupero animali marini Asinara) che
si occupa principalmente di attività di recupero, cura e monitoraggio di
tartarughe marine e cetacei, di attività di educazione ambientale.

Risultati

Il progetto ha fotografato la realtà di questa parte dell'isola, per
identificare le zone maggiormente colpite da un insediamento antropico invadente e che necessitano attenzione e
fornirà alle autorità, attraverso l’esperienza dei cittadini, un
contributo importante per comprendere la natura. Gli esperti si sono occupati anche di individuare, con l’aiuto di
operatori e amministratori locali, le migliori pratiche di gestione e
prevenzione e di promuovere su scala regionale e mediterranea linee
guida condivise. Sono state svolte numerose ricerche sulla presenza della Patella
Ferruginea e son stati trovati circa 9000 individui della specie, sia lungo il perimetro dell'Asinara che su quello dell'Isola
Piana, dove è stata riscontrata anche la presenza di Lithophyllum Byssoides ,
un 'alga incrostante rossa che cresce a terrazzamenti
all'ombra. E' stata studiata la genetica della Pinna Nobilis e lo stato
di conservazione della Posidonia Oceanica, la presenza e
distribuzione della malacofauna e la proliferazione della specie aliena
Caulerpa Racemosa. Inoltre sono stati studiati i tursiopi, i marangoni dal ciuffo, il gabbiano reale e il gabbiano corso.A comprensione della complessità della ricerca basti pensare alla mole di lavoro cartografico eseguito, sono state realizzate oltre 30 carte relative alla distribuzione di 12 specie e 4 habitat.E' stata svolta una campagna di sensibilizzazione che ha interessato gli studenti e i vari frequentatori dell'area marittima.

Punti di debolezza

Le criticità riscontrate sono state tante. Da quelle burocratiche a quelle gestionali soprattutto riguardanti la ripartizione del finanziamento che doveva essere rendicontato anche nelle minute spese dal cibo alla benzina per i gommoni. Un altro problema da non sottovalutare è stato quello causato dalle condizioni meteorologiche, non sempre favorevoli che potevano comportare la sospensione dell'attività prevista per la quale erano già stati investiti i soldi.

Punti di forza

Abbiamo apprezzato l'interesse e la passione con cui gli esperti hanno svolto e concluso il progetto, considerando l'importanza di una ricerca scientifica che non rimane fine a se stessa ma viene finalizzata alla conservazione e alla valorizzazione del capitale naturale da cui siamo circondati, che soprattutto nel nostro territorio, interessato da una spregiudicata industrializzazione lungo le coste, è sempre sottoposto a un continuo rischio di pesanti contaminazioni.Le ZPS e i SIC sono stati rivisitati e rianalizzati e le specie relative a quegli habitat sono state ricensite.Gli esperti si sono attivati in una valida campagna di sensibilizzazione mirata alla tutela e conservazione di alcune specie marine di importanza primaria come la posidonia oceanica alla quale è stato dedicato un opuscolo.

Rischi

C'è la possibilità che le azioni dell'uomo interferiscano con la salvaguardia delle specie e degli habitat in questione e che i risultati di questa ricerca vengano dimenticati a fronte di una spesa importante. Basti pensare alle difficoltà riscontrate nel reperimento della semplice documentazione. Le interviste effettuate su un campione di popolazione di Porto Torres hanno messo in evidenza la scarsa consapevolezza dell'incredibile patrimonio ambientale a pochi chilometri dalla nostra città.

Soluzioni e Idee

Maggiore trasparenza e accessibilità agli atti pubblici;Pubblicità degli interventi nelle aree speciali;Continua sensibilizzazione dei cittadini alla salvaguardia e tutela del proprio patrimonio naturale, per esempio per evitare che si perda la biodiversità, bisognerebbe implementare i corsi regionali di formazione ambientale;Non dimentichiamo il ruolo importante della scuola nell'educare alla conoscenza che non rimanga fine a se stessa ma che porti allo sviluppo di progettualità lavorative coerenti con il territorio.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Antonio Torre e Giovanni Careddu, rispettivamente coordinatore e tecnico del progetto; Pierpaolo Congiatu (direttore dell' Ente Parco) e Aldo Zanello (referente unico del progetto).

Domande principali

1. "Perché l'Unione Europea ha deciso di proteggere la biodiversità minacciata a livello comunitario e con quali strumenti?" 2. "Ci può spiegare che tipo di tutela ha un territorio come quello dell'Asinara?" 3. "Su quali specie protette si è svolta la ricerca?"

Risposte principali

1. "L'Europa è un continente molto sviluppato e molto popolato, di conseguenza la biodiversità è fortementeminacciata a livello comunitario. L'Unione Europea si è posta il problema di mantenere inalterata la biodiversità, quindi, nel 1979, ha emanato laDirettiva Uccelli e, nel 1992, la Direttiva Habitat che, per essere recepite nei vari stati, sono diventate leggi." (dott, A. Torre) 2. "L'isola dell'Asinara ha una storia alle spalle: negli anni 2000 è stata riconosciuta la sua importanza storico-antropologica e soprattutto ambientale-naturalistica. E' uno dei 20 parchi nazionali con una massima tutela conferitagli dallo stato. Sotto l'aspetto degli animali, e soprattutto degli uccelli, ci si concentra su Zone di Protezione Speciale (ZPS) per le nidificazioni e per il sostentamento degli stessi; per ciò che riguarda gli habitat ci si concentra sui Siti di Interesse Comunitario (SIC) per preservare gli ambienti nei quali queste sepcie protette svolgono le loro attività vitali." (dott. P. Congiatu) 3. "Abbiamo svolto numerose ricerche sulla presenza della Patella Ferruginea e abbiamo trovato circa 9000 individui della specie, sia lungo il perimetro dell'Asinara che su quello dell'Isola Piana, dove abbiamo cercato anche la presenza di Lithophyllum Byssoides , un alga incrostante rossa che cresce a terrazzamenti all'ombra. Abbiamo studiato la genetica della Pinna Nobilis e lo stato di conservazione della Posidonia Oceanica, la presenza e distribuzione della malacofauna e la proliferazione della specie aliena Caulerpa Racemosa. Inoltre abbiamo studiato i tursiopi, i maragoni dal ciuffo, il gabbiano reale e il gabbiano corso."