REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Raddoppio Palermo C.LE/Brancaccio-Palermo NOT.LO-Punta Raisi e sistemazione tecnologica del nodo e della tratta Palermo-Fiumetorto

Inviato il 22/03/2018 | Di Thomas

Descrizione

Il raddoppio della linea ferroviaria tra Palermo e alcune zone suburbane, è un progetto molto ampio, al cui interno è inserita la realizzazione del cosiddetto Nodo di Palermo che collegherà la città con l’aeroporto Falcone Borsellino. Quest’ultimo intervento sarà realizzato (in parte già lo è stato) prevalentemente in affiancamento a tratte già esistenti, composte da un singolo binario elettrificato situato in parte in superficie e in parte nel sottosuolo.Il progetto, nella sua interezza, è finalizzato a una modernizzazione degli impianti tecnologici di linea e di stazione.Il passante ferroviario con 22 fermate si estende per 30 chilometri ed è suddivisibile in tre tratte.La fine dei lavori è ancora incerta, anche se prevista per giugno 2018, almeno nel tratto compreso tra la stazione Notarbartolo e Carini, in direzione dell’aeroporto Falcone-Borsellino“.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Dalle informazioni raccolte il dato più evidente è sicuramente quello riguardante il ritardo nella consegna dei lavori, che ultimamente sembrava procedessero con maggiore regolarità. In questi giorni, però se da un lato è stato risolto il problema geologico di vicolo Bernava, per cui Rfi (rete ferroviaria Italiana), committente dell’opera, ha chiuso l’accordo con i proprietari delle palazzine, le cui fondamenta erano state lesionate dalla falda acquifera individuata durante lo scavo della galleria Imera-Lolli e che quindi verranno demolite per poter procedere con i lavori, dall’altro è sopraggiunto l’annuncio della Sis (consorzio di aziende che si occupa della realizzazione dei lavori) di voler licenziare 261 operai. La Sis per procedere nell’esecuzione dei lavori ha richiesto a Rfi un adeguamento dei prezzi di oltre 100 milioni di euro in più. Allo stato attuale c’è un contenzioso in corso, che sicuramente mette a rischio il completamento dell’infrastruttura.

Risultati

Il progetto, ha come obiettivo il miglioramento della viabilità cittadina che attraverso l’integrazione di un servizio ferroviario con il Piano del Trasporto Pubblico della città, porti a una decongestione del traffico veicolare e di conseguenza dell'inquinamento urbano. Si prefigge, ancora di favorire la mobilità dei flussi pendolari tra Palermo e i comuni di Isola delle Femmine, Capaci, Carini, Cinisi e Terrasini e potenziare, infine il collegamento con l’aeroporto di Punta Raisi; Infatti, non è superfluo ribadire che il completamento delle tratte B e C, che ha già consentito la soppressione di tredici passaggi a livello e la realizzazione di nuove fermate, permetterà non solo di migliorare la frequenza e quindi il numero di treni che potranno circolare sulla linea ferroviaria in questione, ma anche di raggiungere nuovamente l’aeroporto civile internazionale “Falcone e Borsellino” di Punta Raisi, comodamente, seduti sulle poltrone di un treno.

Punti di debolezza

I
punti di debolezza sono legati ai frequenti problemi tecnici e/o burocratici che
investono le parti responsabili della realizzazione del progetto (come RFI e
SIS), che si manifestano in un rallentamento dei lavori e quindi in disagi per l'intera cittadinanza.

Punti di forza

L’opera da realizzare è veramente grandiosa, e nonostante il disagio dei cantieri ancora aperti, non si può fare a meno di comprendere che a chiusura degli stessi si potrà godere di una città sempre più vivibile a dimensione europea.

Rischi

Come
già evidenziato, problemi tecnici e soprattutto burocratici che potrebbero mettere a rischio il
completamento dell’infrastruttura.

Soluzioni e Idee

Maggiore dialogo tra le parti
responsabili della realizzazione del progetto finalizzato e alla tutela dell’interesse pubblico e ad
evitare ulteriori disagi ai cittadini e ai lavoratori coinvolti nella realizzazione dell'opera.






 

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video

Intervista con il responsabile del progetto ingegnere Palazzo e il P.M Alida Iacono e successiva visita presso
il cantiere della TBM (talpa)







svoltasi sotto la guida di Viviana Di Caccamo (responsabile alta sicurezza Italfer), Mauro Esposito (capo cantiere Sis) e Davide Saia (ingegnere addetto alla sicurezza Sis).

Domande principali



















1.
Qual è lo stato di avanzamento dei lavori sulla base della data di fine
prevista?


2.
Come vengono effettuati i pagamenti?


3.
Abbiamo saputo della minaccia di licenziamento di 261 operai e dei conflitti
tra RFI e SIS. Può spiegarci cosa è successo? Tutto ciò che conseguenze avrà sui lavori?









Risposte principali

1.
Sono stati scavati oltre 700 metri e ne mancano altri 1200 per concludere gli
scavi. Dato che la talpa Marisol è in grado di proseguire per un massimo di 30
metri al giorno, concluderemo entro Giugno/Luglio. Successivamente inizierà il
montaggio dei binari e speriamo che entrò fine anno inizino i primi collaudi.

2.
I pagamenti in genere vengono effettuati ogni mese: in proporzione a quanto è
stato scavato ci viene fornita una certa quantità di denaro. Altrimenti ogni
qualvolta si completa una tratta.

3. LA
SIS, per far fronte a varie problematiche riscontrate durante i lavori, ha
richiesto altri 100 milioni alla RFI. Ora sono sorti vari conflitti legali tra
le due aziende, ma per il momento nessun operaio è stato licenziato e siamo
sicuri che tutto si risolverà al più presto per il meglio.