REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
PLIS dei mulini

Inviato il 23/03/2018 | Di I Cavalleri del fiume Olona

Descrizione

Il progetto si occupa della riqualificazione delle zone umide del PLIS dei mulini e del fiume che lo percorre : il fiume Olona.Lo scopo è la riduzione dell'inquinamento per favorire lo sviluppo del paesaggio e della fauna locale

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

I fondi sono stati stanziati per metà e il progetto è iniziato e svolto in parte: il vero problema è il ritardo di 2 anni che sembra aumentare.

Risultati

Il progetto non è ancora stato concluso perché la riqualificazione del parco è legata ad altri progetti riguardante il fiume che hanno avuto delle complicazioni burocratiche.

Punti di debolezza

Associazioni come ARPA che dovrebbero effettuare i controlli sono impossibilitati nel farlo per mancanza di fondi.Molti comuni e la provincia di Varese non sono intervenuti continuando a inquinare il fiume e impedendo i lavori nel parco.

Punti di forza

La voce delle associazioni per l'ambiente è molto forte e sono coloro che combattono per la salvaguardia delle nostre zone,sensibilizzando i cittadini.Gli interventi sono che sono stati fatti sono un buon passo anche se non abbastanza.Inoltre alcune amministrazioni, come quella di Milano, hanno collaborato nei giusti termini.

Rischi

Il rischio è che il progetto rimanga bloccato per altri anni oltre ai tre appena passati: i comuni continuano a rimandare le scadenze per i lavori e questo comporterà a una multa alla regione da parte dell'unione europea a dicembre , motivata dal mancato mantenimento dell'ambiente.

Soluzioni e Idee

Serve che le amministrazioni comunale si mettano in gioco subito per evitare di ridurre i lavori nell'ultimo periodo.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone

Assessore all'ambiente di Legnano Alpoggio, Responsabili di Legambiente Parabiago Marinello e De Agostini, e l'avvocato Brumana

Domande principali

1)Quali sono i mali del fiume Olona, cosa si è fatto e cosa si può ancora fare?2)Ritiene che
l’atteggiamento delle amministrazioni
pubbliche sia corretta e che ci sia collaborazione tra comuni e
associazioni?3)Ritiene che i cittadini
siano consapevoli dei problemi del fiume Olona e cosa si potrebbe fare per
attirare la loro attenzione?

Risposte principali

1)Il problema principale del
fiume Olona è l’inquinamento proveniente dalla provincia di Varese,la cui causa
è il mancato funzionamento dei depuratori. Infatti il 60% della portata del
fiume Olona proviene dai depuratori, per questo motivo l’Olona viene definito
il “fiume dei depuratori”. Inoltre, soltanto in questo ultimo periodo in
provincia di Varese, si stanno attivando e sono state prese delle iniziative in
quanto stanno rischiando gravi sanzioni europee per essere gli ultimi ad
attivarsi concretamente alla risoluzione del problema dell’inquinamento mirando
a salvare il fiume Olona; al contrario la provincia di Milano è tra le prime ad
essersi occupata in maniera adeguata del problema dell’inquinamento.2)I comuni non hanno la competenza,
perché questa appartiene alla provincia e alla regione. Ai comuni viene chiesto
di non limitarsi a governare bene solo il proprio territorio, ma di diventare
paladini della difesa del proprio territorio dall’ inquinamento proveniente da
Varese. Quindi il compito dei comuni è opporsi e fare pressione sulla provincia
di Varese perché risolva i problemi.3)I
cittadini sono sicuramente sensibili ai mali del fiume Olona – lo dimostra
l’elevatissimo numero degli “Amici del fiume Olona”- e stanno assumendo sempre
maggiore consapevolezza. Hanno un ruolo importantissimo poiché grazie ala loro pressione ed alle loro prese di
posizione, il fiume potrebbe essere risanato in pochi anni. Occorre che si
realizzino più iniziative, come quella che state effettuando voi (intende dire
noi, con il nostro progetto), perché, più i cittadini sono partecipi dei
problemi del fiume, più le autorità saranno costrette ad occuparsene.