REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RECUPERO BORGO ANTICO: RIPRISTINO INFRASTRUTTURE

Inviato il 23/03/2018 | Di Ghostbusters

Descrizione

Il progetto “Recupero Borgo
Antico: Ripristino infrastrutture” è stato finanziato dal Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale (FESR) 2007/2013 e rientra nel POR CONV
FESR CAMPANIA, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo urbano sostenibile. L’intervento segue la strategia del Comune di
Senerchia tesa al recupero dell’antico Borgo del Vallone, con finalità di
sviluppo turistico-culturale tendente all'autosufficienza economica, mediante
un sistema integrato di opere per il restauro dell’edilizia di pregio storico
con destinazione culturale e commerciale. E’ stato messo a disposizione del
Comune si Senerchia, soggetto attuatore del progetto, un importo di 1.788.963,29
euro, al fine di realizzare, nell'antico borgo medievale distrutto dal
terremoto del 23 novembre 1980, tre tipologie di intervento: 1. il restauro di
unità edilizie di proprietà comunale, da destinare ad attività artigianali a
pianoterra e ad alloggi al primo piano; 2. la realizzazione delle
urbanizzazioni occorrenti mediante la rete di impianti di scarico, impianti
elettrici e speciali, compresa la pubblica illuminazione; 3. la pavimentazione
del tratto stradale pertinente gli interventi. L'inizio effettivo dei lavori è
stato il 26/01/11, la fine era stata prevista per il 26/02/12 ma il progetto
risulta non ancora ultimato.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il
progetto non è stato ancora concluso per mancanza di finanziamenti.

Risultati

Si
aspettano nuove possibilità di finanziamento al fine di garantire il
completamento dei lavori e la creazione di un “albergo diffuso”,in cui far nascere attività che
facciano emergere ciò che di tipico c’è a Senerchia, che riguardi
l’agricoltura, l’arte, la musica, la cultura e l’enogastronomia.

Punti di debolezza

È
difficile che i lavori vengano portati a termine in assenza di ulteriori
possibilità di finanziamento.

Punti di forza

L’intervento realizza il recupero
del primo tratto di via Umberto 1° a partire dal limite appena realizzato del
pavimento di piazza Umberto 1° su cui prospetta il restaurato Palazzo Cuozzo e
fino al ponte di legno sul torrente che è stato eseguito nel 2007 con la pavimentazione
di cotto del tratto stradale a monte. Il restauro degli edifici previsti
comporta il definitivo recupero del tessuto urbano del Borgo almeno per la
parte bassa di via Umberto1°in quanto, a partire da palazzo Cuozzo (in corso
d’opera), continuando per palazzo Frunzi (già finanziato), si sistemano gli
edifici del fronte Nord. In questo modo si connettono la pavimentazione e gli
impianti dalla Chiesa di S. Antonio fino a Piazza Umberto 1° completando la
praticabilità dei luoghi dalla chiesa fino alla viabilità carrabile di valle. I
benefici generali dell’intervento sono individuabili, quindi, nella possibilità
di completare l’offerta del centro storico affinché possa ri-diventare soggetto
economico integrato, nel realizzare il definitivo recupero del patrimonio
edilizio comunale, nel configurare una dotazione impiantistica adeguata ai
tempi.

Rischi

Il manufatto edilizio è costretto
a misurarsi con limiti ambientali. I componenti edilizi lasciano dei segni, sia
per come deperiscono, sia per la traccia che permane quando vengono rimossi.
Infine, oltre questo problema di "geologia edilizia", rimane quello
della ricaduta ambientale degli elementi divenuti scarti. Ma, per evitare
questo rischio, si è scelto di usare elementi rimovibili con semplicità, materiali
non ossidabili e di grande affidabilità e durevolezza, pietre naturali locali e
che non comportano problemi per un ulteriore approvvigionamento.

Soluzioni e Idee

Il progetto potrebbe migliorare nel tempo grazie a un’attenzione
costante dei cittadini di Senerchia e di tutta la Valle del Sele.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i referenti politici

Ing. Alfonso Amato, Responsabile di Affidamento dei lavoriDonato Gasparro, Assessore ai Beni Culturali del Comune di
Senerchia.

Domande principali

1) Alla fine del 2010 è stata
avviata la prima fase del progetto con la gara d’appalto per l’affidamento dei
lavori. Quali erano le aspettative allora?

2) Abbiamo tentato di ricostruire la storia
amministrativa del progetto, ma abbiamo trovato informazioni parziali. Può
fare chiarezza nella questione?

3) A che punto sono i lavori?
Dalla nostra indagine è emerso che i fondi sono arrivati, ma i lavori non sono
stati terminati. È giusta la nostra analisi o ci sfugge qualche passaggio?

Risposte principali

1) L’aspettativa principale era
quella di riqualificare una parte del territorio di Senerchia che era stata
abbandonata a seguito del sisma del 1980. Una volta recuperata questa parte del
centro storico, la speranza era di poter attirare turisti attratti dai beni
storici e ambientali del territorio.

2) 10 anni fa si sono attenuti dei
finanziamenti dalla regione Campania, con i quali si è avviato il recupero
delle prime abitazioni che sono all'ingresso del borgo antico. Si sono avviati
questi lavori di recupero delle abitazioni, ma i fondi non bastavano per cui
abbiamo chiesto altri finanziamenti per il completamento. In più sono stati
presentati altri progetti. In conclusione è stato completato un antico mulino
abbandonato, rimesso in vita da noi.

3) I fondi sono arrivati ma è rimasto poco. I fondi
rimasti sono stati utilizzati per il completamento della struttura Palazzo
Frunzi. Dopo questo completamento aspettiamo l’approvazione dei progetti più
volte presentati e ci auguriamo che la regione Campania ci dia questa
possibilità.