REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Convento dei Cappuccini a Grottaglie

Inviato il 6/03/2018 | Di NonLuogo

Descrizione

Restauro e consolidamento di edifici appartenenti al complesso
architettonico dell'Antico Convento dei Cappuccini di Grottaglie, con
interventi di natura infrastrutturale, riferiti al tema Cultura e
Turismo.L’antico Convento dei Cappuccini è un edificio esteso su circa
3000 metri quadrati, risalente al 1546, testimonianza del primo
insediamento dell'ordine religioso in questo territorio. Successivamente
la struttura ha avuto vari usi.
Il comune di Grottaglie, dopo aver ottenuto il riconoscimento dei
diritti di proprietà sulla struttura, ha avviato le attività di recupero
e riqualificazione, delle quali il progetto di restauro citato
interessa una parte del complesso, con lavori iniziati nel 2011 e
completati nel 2013.Un ulteriore intervento finanziato è stato
realizzato nel 2015 per la messa in esercizio delle strutture già
oggetto di consolidamento.
Da marzo 2017 le strutture restaurate sono aperte al pubblico e
utilizzate per ospitare mostre ed eventi. Sono diventate una risorsa per
le attività culturali della città di Grottaglie, con già centinaia di
visitatori, scolaresche e turisti.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto monitorato è concluso, ma il conseguimento delle finalità e
il raggiungimento degli obiettivi preposti necessitano di integrare le
opere realizzate, intervenendo sulle altre porzioni del complesso
architettonico e sul territorio urbano e rurale limitrofo, come si
evidenzia dalla valutazione dei risultati del progetto.

Risultati

Attualmente la struttura è utilizzata, ospitando mostre, manifestazioni,
incontri culturali, organizzati dagli enti locali con la partecipazione
delle associazioni del territorio. Tali eventi
arricchiscono la vita sociale e culturale della cittadinanza
grottagliese.

Punti di debolezza

Difficile raggiungibilità con riferimento ai percorsi pedonali e agli
itinerari frequentati dai turisti, che generalmente si limitano al
quartiere delle ceramiche.Mancata integrazione con le aree verdi adiacenti alla struttura,
attualmente non fruibili.

Punti di forza

Disponibilità di una sala conferenze, funzionale e qualificata a norma,
inserita nell'architettura dell'antica chiesa del convento.Spazi espositivi ampi e luminosi, funzionali ad ospitare mostre e
allestimenti museali.Elemento di valorizzazione di una parte periferica della città, in comunicazione
con aree di interesse paesaggistico e naturalistico.

Rischi

La funzionalità della struttura restaurata dipende dalla sua effettiva
attrattività per la cittadinanza. Esiste il rischio di degrado che
potrebbe derivare da inadegata manutenzione, che è impegnativa per gli
immobili con queste caratteristiche.Inoltre sussiste il rischio che le potenzialità del sito rimangano inespresse a causa:dell'isolamento rispetto agli itinerari urbani, qualora non saranno
attuate soluzioni che facilitino la raggiungibilità;della mancata valorizzazione, ovvero dell'abbandono e
dell'inaccessibilità, di quello scrigno di elementi naturalistici
storico-archeologici paesaggistici costituito dall'adiacente habitat
rupestre della Gravina del Fullonese.

Soluzioni e Idee

Orientare maggiore interesse e maggiori risorse verso il sito in
oggetto, in particolare coinvolgendo la cittadinanza, nelle
sue varie componenti, singoli, imprese, associazioni, scuole, ad essere
soggetti attivi della cura e della valorizzazione del bene nel suo
complesso.Attivare nuovi progetti e investimenti, cogliendo le opportunità delle
politiche di coesione, per realizzare:una migliore viabilità, con una percorribilità attraente e
sostenibile;il Restauro e consolidamento delle strutture edilizie dell'antico
Convento ancora non recuperate.la messa in sicurezza, sentieristica e quanto possa essere studiato, per
rendere fruibile la Gravina del Fullonese.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Salvatore Centonze, responsabile dell’Associazione Social Lab ed esperto
del Fullonese, luogo in cui è collocato il Convento;Daniela De
Vincentis, funzionario del Comune di Grottaglie; Francesco Peluso
fondatore dell'Associazione Slowfood Grottaglie; Ciro D'Alò, sindaco di
Grottaglie; Vincenzo Quaranta, vicesindaco del comune di Grottaglie;
Pietro Aresta, storico, autore di pubblicazioni di storia locale.

Domande principali

Esistono delle carenze nei collegamenti da e per il Convento e negli
accessi delle gravine?
(Salvatore Centonze, responsabile dell’Associazione Social Lab ed
esperto del Fullonese)Dopo il completamento dei lavori della prima ala del Convento,
l’Amministrazione Comunale è intenzionata a chiedere un altro
finanziamento per restaurare la restante parte, e con quali progetti?
(Daniela De Vincentis, funzionario del Comune di Grottaglie)Come è nata la scelta di utilizzare la sede dell’ex Convento per la sede
dell’associazione SlowFood?
(Francesco Peluso fondatore dell'Associazione Slowfood Grottaglie)

Risposte principali

Effettivamente al momento non sono adeguati né i percorsi interni alle
gravine, né i collegamenti da e per il Convento. Non esistono tracciati
preferenziali posti sulle strade comunali esistenti e manca un’area
attrezzata a parcheggio adiacente al Convento. (Salvatore Centonze,
responsabile dell’Associazione Social Lab ed esperto del Fullonese)Presto comunicheremo quali sono i prossimi obiettivi
dell’Amministrazione Comunale, ovvero il restauro della restante parte
del Convento da destinare ad ostello per giovani artisti. L’iter
progettuale è già iniziato e naturalmente per i finanziamenti si farà
riferimento alle politiche di coesione dell’Unione Europea. (Daniela De
Vincentis, funzionario del Comune di Grottaglie)Cercavamo una struttura adatta per quel che l’Associazione chiede ai
soci: creare eventi, incontri, dialoghi, occasioni di ritrovo per stare
bene insieme e per dare alla degustazione del cibo la giusta importanza.
L’occasione giusta ci è stata data dall’Amministrazione comunale che ha
concesso all’Associazione la sede nel restaurato Convento dei
Cappuccini. Una soluzione per noi ideale, un luogo importante da un
punto di vista storico, elegante, da poco ristrutturato, posizionato nel
cuore della macchia mediterranea, zona ancora incontaminata con erbe
tipiche della nostra terra, alberi da frutta, mandorli e peschi. Un
posto straordinario dove poter raccontare la storia del cibo locale,
delle ricette, dei sapori, delle trazioni alimentari locali e dei sapori
dei prodotti stagionali. In effetti l’utilizzo dell’ex convento come
sede dello Slow Food ha dato già dei buoni risultati. (Francesco Peluso
fondatore dell'Associazione Slowfood Grottaglie)