REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
COMUNE DI NOCI- POLO CULTURALE CAPUCCINI- COMPLETAMENTO E AMPLIAMENTO BIBLIOTECA COMUNALE

Inviato il 23/03/2018 | Di LiberLibery

Descrizione

La Biblioteca del Comune di Noci ubicata
dal 1967 al 2006 presso il Chiostro delle Clarisse ora ha sede presso l’ex convento
dei Cappuccini grazie alla valorizzazione della struttura storica avvenuta
mediante denaro pubblico. Il primo finanziamento di 927.440,02 è stato gestito dal Soggetto Programmatore
Regione Puglia attraverso il programma Area Vasta Valle D’Itria (Asse IV- Linea
d’intervento 4.2 Deliberazione G.R. 917/2009) che ha consentito ad alcuni Paesi
compresi della predetta area geografica di potersi avvantaggiare di quei Fondi
Europei che la Regione Puglia ha assegnato al programma di Area Vasta, di cui
Noci fa parte, al fine di una più oculata realizzazione degli obiettivi
Europei. Il Piano Strategico Valle D’Itria include i comuni di Cisternino,
Martina Franca, Locorotondo, Alberobello, Noci, Putignano, Castellana Grotte e
Monopoli che ne è capofila perché è il Comune più grande. Nel Piano Strategico sono
contenute le caratteristiche del territorio e le strategie per la crescita
dello stesso. I comuni si sono riuniti per raggiungere insieme un accordo
politico. Il 13 maggio 2008 fu stilata una convenzione tra questi costituendo
il Piano Strategico Valle D’Itria che fu inviato in Regione e approvato il 26
gennaio 2009. Il nome dato all’Area Vasta intendeva rappresentare una grande
area già nota a livello nazionale; la scelta del logo riprende una grande
attrazione turistica di uno di questi paesi: il trullo.

Il Dr Carrieri del Comune di Monopoli-Segreteria Area Vasta della Valle
D’Itria, intervistato in data 24 gennaio, ci ha spiegato che gli organi
ufficiali del Piano Strategico sono: l’Ufficio di piano che svolge funzioni di
raccordo tra tutti gli Organi del Piano; e il Consiglio di piano composto dai
Sindaci degli 8 Comuni interessati e dai Presidenti delle Province di Bari,
Brindisi e Taranto, ed è presieduto dal Sindaco del Comune di Monopoli e ha
funzioni di indirizzo politico. Il 28 dicembre 2009 la Giunta Regionale approvò
con una Deliberazione il finanziamento del “Programma Stralcio Area Vasta Valle
d’Itria”. Ci siamo chiesti: come sono confluiti e come sono stati spesi a
livello locale? In base alle esigenze dei Comuni i fondi sono stati divisi nei
vari assi d’intervento. In particolare fra il 2009 e il 2013 il Comune di Noci
ha ricevuto 2.834.052,23 Euro e sono stati assegnati alla linea 2.4 asse che ha
finanziato le scuole perl’energia (scuola elementare Positano e
Cappuccini); alla linea 4.2 per l’aspetto culturale (ex convento Cappuccini) e
la linea 6.2 che ha finanziato le zone industriali.



Il secondo finanziamento per la
ristrutturazione dell’ex Convento dei Cappuccini di Noci oggi Biblioteca
comunale ammonta ad un totale di 149.922,90 euro: è stato erogato per il 68%
dall’Unione Europea, per il 20.40 % dalla Regione Puglia e per l’11.60% dal
Fondo di Rotazione. Al momento i pagamenti effettuati corrispondono al 100% dei
fondi stanziati.

Il progetto scelto viene classificato come
infrastruttura soggetta ad un ampliamento che ne ha specificato la funzione.
L’obiettivo è quello di valorizzare le risorse naturali e culturali per
l’attrattività e lo sviluppo del territorio. L’accesso al secondo finanziamento
e l’utilizzo delle relative somme è stato possibile grazie al comportamento
virtuoso della nostra Amministrazione Comunale. L’incontro con il nostro
Sindaco ci ha permesso di comprendere il meccanismo della premialità che in
concreto ha consentito l’ottimizzazione della Biblioteca Comunale. A questo
proposito abbiamo compreso che la programmazione regionale su Fondi comunitari,
finalizzata alla realizzazione di opere pubbliche, impone tempistiche
procedimentali rigorose. Vi è un monitoraggio costante dell’opera pubblica,
infatti, quando viene sottoscritto il disciplinare (contratto vero e proprio) con
cui la P.A., nel caso specifico il Comune di Noci si impegna nei confronti
della Regione ad utilizzare i soldi a disposizione, decorre una tempistica
certa: per fare la progettazione, indire la gara e l’esecuzione dei lavori.
Molto importante è la rendicontazione: tutto ciò che si spende deve essere
rendicontato in maniera precisa perché è su questo meccanismo, e sul relativo
procedimento, che scattano i controlli serrati. La sanzione – quando la
tempistica non viene rispettata e i controlli non danno esito favorevole – è la
revoca del finanziamento che vuol dire che l’Ente si trova a dover restituire
le somme. In alcuni casi il ribasso che si ottiene sulla procedura di gara
(ribasso che la nostra Amministrazione ha realizzato) e sul costo dell’opera,
viene restituito e non c’è possibilità di recuperarlo perché tale somma residua
confluisce in un ulteriore Fondo che servirà a rifinanziare altre opere
pubbliche. In altri casi scattano i meccanismi di premialità. Se l’Ente è stato
virtuoso, preciso e puntuale nella realizzazione dell’opera ha: o la
possibilità di utilizzare il ribasso d’asta o, come in altri casi in cui queste
somme residue - reinserite nel Fondo utile a rifinanziare altre opere pubbliche
- possono riottenersi candidandosi all’ottenimento
della premialità. Candidarsi a questo significa dimostrare che tutto il
predetto procedimento si è chiuso in modo inappuntabile. Questo è necessario
perché i meccanismi di premialità non sono automatici perché la PA rispetto al
denaro pubblico utilizzato, e al fine di ottenere la premialità, deve
dimostrare quale percentuale ha realizzato dell’opera pubblica con i
finanziamenti precedentemente messi a disposizione, e quindi quale rendicontazione
c’è (60, 70 o 80%). Così come nel procedimento principale anche nell’utilizzo
del ribasso come premialità, o nell’ottenimento di altre somme nuove e diverse
sempre a titolo di premialità, c’è bisogno di mantenere parametri che sono
assolutamente rigidi che riguardano costi e tempi. La nostra PA è stata
tempestiva e precisa nella tempistica e nella rendicontazione al fine di
ottenere la premialità dei 149.000,00 euro circa al fine di completare l’opera
pubblica.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Sul piano degli stati di
avanzamento del progetto registriamo un’erogazione totale dei finanziamenti
(primo e secondo intervento) e una realizzazione completa dell’opera. Il primo
finanziamento è di 927.440,02 euro, l’inizio effettivo è datato il 16 novembre
2010 e la fine effettiva il 30 marco 2012. Il secondo intervento per tale opera
è di 149.922,90 euro corrispondente alla premialità esposta in dettaglio nel
campo Descrizione del progetto. L’inizio effettivo coincide con quello previsto
ed è datato al 09 settembre 2014; mentre la fine effettiva è datata il 25
aprile 2015 nonostante questa fosse prevista per il 05 febbraio 2015. I lavori
iniziati a dicembre 2014 hanno avuto un aumento del 37.24% fino a febbraio
2015. Un ulteriore e vertiginoso incremento è stato registrato ad aprile 2015
raggiungendo il 93.55%. Esso è ulteriormente aumentato fino al raggiungimento
completo del pagamento ad ottobre 2015.

Risultati

Con il primo finanziamento il
progetto ha permesso il recupero dell’ex Convento dei Cappuccini sviluppato su
2 livelli (piano terra e primo piano); con il secondo finanziamento si è
ristrutturato il secondo piano realizzando l’ottimizzazione della Biblioteca
Comunale, obiettivo dell’opera pubblica. Il risultato raggiunto dal progetto è
la nascita di un vero e proprio Polo Culturale di interesse storico e
architettonico presente nel centro cittadino.

Punti di debolezza

Abbiamo riscontrato che non tutti
gli spazi ristrutturati con entrambi i finanziamenti vengono utilizzati dalle
attività della Biblioteca Comunale in mancanza di una programmazione più ampia
che sviluppi il servizio pubblico e di personale. Il refettorio, a piano terra,
e il secondo piano ristrutturato grazie al secondo intervento, al momento non
risultano attrezzati né destinati ad alcuna attività. In particolare gli
ambienti limitrofi al refettorio e di passaggio per il raggiungimento dell’ascensore
evidenziano problematiche strutturali legate all’antica conformazione
architettonica del Convento che rappresentano, in parte, barriere
architettoniche, ostacoli ad un raggiungimento autonomo da parte dell’utente
con difficoltà motorie. A questo si aggiunge l’evidente ostacolo determinato
dal mancato completamento di alcuni lavori sui muri e porte di accesso che
rendono la zona poco ospitale, anche dal punto di vista climatico. Una grande
debolezza della nostra Biblioteca è sempre stata il mancato funzionamento
dell’ascensore che collega il piano terra al primo piano. Grazie all’esperienza
che stiamo vivendo con ASOC che ci ha permesso di comprendere l’importanza di
essere cittadini attivi, in occasione della SAA in cui si è svolto il convegno
da noi organizzato, abbiamo chiesto al nostro Sindaco di eliminare questo
grosso ostacolo alla piena erogazione del servizio pubblico da parte di tutti i
cittadini.

Punti di forza

Il primo punto di forza è la
localizzazione del Polo Culturale ex Convento dei Cappuccini. I cittadini
nocesi possono fruire di una struttura storica recuperata e valorizzata,
dedicata a un servizio pubblico importante come quello bibliotecario, restando nel
centro cittadino. È indiscutibile l’importanza della scelta fatta in merito al
recupero di una struttura già esistente dove collocare la Biblioteca, anziché
prevedere l’edificazione di un nuovo immobile che avrebbe implicato sottrazione
ulteriore di territorio e valutazioni di impatto ambientale. Il secondo punto
di forza è rappresentato dall’area bambini (dai 3 ai 10 anni), luogo utilizzato
anche dalle scolaresche nelle ore mattutine al fine di sensibilizzare i bambini
alla lettura. Tra i punti di forza evidenziamo, in particolare, la presenza
dell’Archivio storico della Poesia Pugliese (1824 unità librarie), l’ampiezza
del patrimonio librario di inestimabile valore (fondo antico 370) e l’attività
del servizio pubblico bibliotecario 2016-2017 le cui consultazioni in sede, nell’anno
2016 il numero nel mese equivale a 6.573; nel 2017 lo stesso dato raggiunge i 6.694,
evidenziando un incremento nel servizio.

Rischi

I rischi futuri del progetto
monitorato possono individuarsi nella sottoutilizzazione degli spazi
ristrutturati in mancanza di una programmazione di attività culturali connesse
al servizio pubblico (presentazioni libri, incontri con autori, proiezioni di
film, mostre etc.) che se non pienamente sviluppato nel tempo, viste le
notevoli potenzialità che la struttura offre, potrebbe essere limitato nella
sua funzione tanto da sottrarre al Polo Culturale il concreto sviluppo degli
obiettivi posti alla base del progetto architettonico.

Soluzioni e Idee

1.
Ascensore: sensibilizzare la PA (7 febbraio
Sollecito all’interno del convegno SAA; incontro con il Sindaco nel 14 marzo
Verifica sottoscrizione avvenuta del contratto di manutenzione tra il Comune di
Noci e la CEAM Ascensori SRL; venerdì 15 collaudo e avvio funzionamento
dell’ascensore);

2.
Inserimento della biblioteca all’interno degli
eventi culturali nel programma previsto dall’Amministrazione Comunale;

3.
Proposta del partenariato con il Comune di
Polignano a Mare e con il Festival del “Libro Possibile” al fine di rendere
Noci e la Biblioteca Comunale sede di incontri culturali inseriti nell’ampio
programma letterario dell’evento;

4.
Digitalizzazione dell’opera del poeta locale
Vittorino Curci, fondatore dell’Archivio della Poesia Pugliese.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

1. Arch.
Francesco Giacovelli (Direzione lavori opera pubblica);

2. Dr.
Vincenzo Carrieri (Segreteria Area Vasta- Ufficio turismo Comune di Monopoli);

3. Avv.
Josè Mottola (Saggista e studioso di Storia);

4. Giuseppe Zileni (Esperto Open Data);

5. Giuseppe
Basile (Direttore Biblioteca);

6. Domenico
Nisi (Sindaco del Comune di Noci);

7. Dr.
Franco Gisotti (RaiTeche).

Domande principali

-
Arch. Francesco Giacovelli (Direzione lavori
opera pubblica);

1. Quali
sono i benefici nell’utilizzo di un edificio storico per funzioni
pubblico-culturali?

2. Quale
modello è stato preso in considerazione per il progetto architettonico della
Biblioteca Comunale?

3. Quali
sono gli obiettivi della ristrutturazione dell’opera pubblica?



-
Dr. Vincenzo Carrieri (Segreteria Area Vasta-
Ufficio turismo Comune di Monopoli);

1. Cosa
si intende per “Piano Strategico”?

2. Come
sono stati spesi i soldi stanziati dalla Regione?

3. Quali
sono gli organi del “Piano Strategico”?



-
Avv. José Mottola (Saggista e studioso di
Storia);

1.
Perché la biblioteca si sposta dal centro
storico al Convento?

2.
Quale influenza hanno avuto i Cappuccini sulla
popolazione nocese?

3.
Ci sono connessioni storiche sulla presenza di
un patrimonio librario antico nella nostra Biblioteca e l’esistenza di un
laboratorio di restauro del libro antico, tutt’ora attivo, e sito presso
l’Abbazia della Madonna della Scala di Noci, ordine dei Benedettini?



-
Giuseppe Zileni (Esperto Open Data);

1. Qual
è il mestiere del futuro?

2. Come
si può creare valore partendo dal dato?

3. Come
e dove ricercare dati?



-
Giuseppe Basile (Direttore Biblioteca);

1. Chi fu a fondare la
prima azienda tipografica sul territorio di noci?

2. C’è stata una digitalizzazione
delle opere presenti in biblioteca?

3. La
Biblioteca ha qualche collegamento con la rete?

Cosa offre SBN
(Sistema Bibliotecario Nazionale)?



-
Domenico Nisi (Sindaco del Comune di Noci);

1. Ci
può spiegare come la PA è riuscita a concretizzare un comportamento virtuoso
nella gestione del denaro pubblico, e dei tempi tecnici procedimentali, tanto
da riuscire a ottenere il riconoscimento della premialità a cui si riferisce la
somma dei 150 mila euro circa, utilizzati per l’ottimizzazione della Biblioteca?

2. Vista
la richiesta formulata nel convegno SAA del 7 febbraio circa l’attivazione
dell’ascensore presente all’interno della Biblioteca, ci saprebbe dire se è
stata individuata una società per questa necessità?

Risposte principali

-
Arch. Francesco Giacovelli (Direzione lavori
opera pubblica);



1. Uno
dei benefici conseguiti è stato quello di spostare la Biblioteca comunale al di
fuori del centro storico del paese per estendere il territorio stesso. La città infatti cresce sempre di più
sprecando molto territorio, quindi vi è la necessità di doverla compattare e di
recuperare questi luoghi assegnando loro delle funzioni, sfruttando le aree
dismesse e recuperando il patrimonio dei complessi storici datati a partire dal
1500. Un altro beneficio è quello di raggiungere facilmente il polo culturale
in quanto si trova al centro odierno della città.



2. Il
modello tedesco, a cui fa riferimento la nostra opera pubblica, ritiene la Biblioteca
come luogo di aggregazione sociale per il gusto di incontrare gente e
interagire. La presenza di più piani ha permesso di creare diversi spazi per le
varie funzioni.





3. Gli
obiettivi principali di questo cambiamento sono stati: recuperare i contenitori
abbandonati attraverso il restauro; potenziare le attività, che già avvenivano
all’interno della Biblioteca; valorizzare il bene culturale attraverso il
restauro, inserendolo nel circuito barocco-nocese che garantiva anche un potere
attrattivo non solo a livello comunale ma anche regionale; qualificare il
contesto urbano interessato (in questo caso il quartiere Cappuccini); migliorare
l’offerta culturale anche dello stesso paese in quanto è in possesso di poesie che
ne esaltano le origini; valorizzare l’immenso patrimonio di quadri presenti; consentire
a categorie svantaggiate (diversabili o anziani) di avere la possibilità di
raggiungere gli spazi della Biblioteca abbattendo le barriere architettoniche.







-
Dr. Vincenzo Carrieri (Segreteria Area Vasta-
Ufficio turismo Comune di Monopoli);

1. Il piano strategico Valle D’Itria che include i comuni di
Cisternino, Martina Franca, Locorotondo, Alberobello, Noci, Putignano,
Castellana Grotte e Monopoli, che ne è capofila. La scelta, oltre che per fini
politici, è ricaduta sul Comune più grande. Nel
piano strategico si raccontano le caratteristiche del territorio dando delle
strategie per la crescita dello stesso. La scelta del nome è dovuto al fatto che si intendeva raccogliere
una grande area già nota a livello nazionale e la scelta del logo per
convenzione riprende una grande attrazione turistica di uno di questi paesi: il
trullo.



2. Gli organi ufficiali del piano strategico sono:

·
L’UFFICIO DI PIANO che
svolge funzioni di raccordo tra tutti gli Organi del Piano;

·
IL CONSIGLIO DI PIANO
composto dai Sindaci degli 8 Comuni interessati e dai Presidenti delle Province
di Bari, Brindisi e Taranto, ed è presieduto dal Sindaco del Comune di Monopoli
e ha funzioni di indirizzo politico.



3. In base alle esigenze dei Comuni i fondi sono
stati divisi nei vari assi d’intervento: Asse 1 - Ricerca e Sviluppo; Asse 2 -
Energia Ambiente; Asse 3 - Qualità della vita; Asse 4 - Cultura; Asse 5 - Mobilità; Asse 6 – Competitività; Asse 7
–Sistemi Urbani; Asse 8 - Governance.

In particolare fra il 2009 e il 2013 il Comune di Noci ha ricevuto
2.834.052,23 Euro e sono stati assegnati alla linea 2.4, asse che ha finanziato
le scuole per l’energia (scuola elementare Positano e Cappuccini); alla linea
4.2 per l’aspetto culturale (ex convento Cappuccini) e la linea 6.2 che ha
finanziato le zone industriali.











-
Avv. José Mottola (Saggista e studioso di
Storia);



1. Lo
spostamento avvenne a causa di problematiche attinenti l’immobile. L’amministrazione
comunale decise di installare la Biblioteca negli attuali locali per questione
logistiche (ambiente, spazio). Si è tornati alle origini. Sono stati rinvenuti
dei documenti che attestano la presenza di volumi antichi che giacevano nel
convento dei Cappuccini dal tempo in cui erano annessi locali che servivano per
la comunità. Alcuni testi furono ritrovati in America e riportati nel Comune di
Noci nel 2008. Il parroco Anastasio Amatulli mediante una deliberazione del Comune
ottenne la possibilità di creare la Biblioteca e di conservare in questi spazi
dei libri donati da persone colte e facoltose. Con una delibera di giunta
ottenne l’acquisto dei libri per 500mila lire. Il primo direttore della
Biblioteca fu Vito Liuzzi. L’archivio storico della poesia pugliese
raccoglie la produzione poetica degli scrittori pugliesi.



2. Le
comunità religiose come quelle dei Domenicani, Chierici e Francescani hanno
avuto una forte influenza sulla cultura. I primi erano grandi proprietari terrieri,
avevano il potere economico nelle loro mani e attraverso i loro mezzi
esercitavano un’influenza forte sull’economia del paese. I Chierici invece,
erano persone con il ruolo di sacerdote o che aspiravano al sacerdozio. Questa scelta veniva presa in considerazione
perché assicurava la sopravvivenza in condizioni abbastanza umane, tenendo
conto degli standard di vita dei nostri antenati fino a qualche anno fa
(razionamento, mancanza di alimenti, condizioni di vita molto basse). I
Francescani avevano un ruolo minore perché sottostavano alla volontà di potere
di San Francesco e la loro è una confessione religiosa anziché un ordine.



3. Non
vi è connessione diretta tra l’esistenza del patrimonio librario antico della
nostra Biblioteca sul lascito dei Frati Cappuccini e il laboratorio di restauro
del libro presente e, tutt’ora attivo, presso l’Abbazia della Madonna della
Scala- ordine dei Benedettini. Qui, sono stati restaurati 5000 libri
danneggiati dall’alluvione di Firenze avvenuto negli anni 70; però possiamo
affermare che la presenza di comunità religiose nel nostro territorio ha fatto
sorgere una certa sensibilità e attenzione verso il libro antico, in
particolare, tanto da permetterne la conservazione nel tempo.












-
Giuseppe Zileni (Esperto Open Data);



1. Il
mestiere del futuro è lo scienziato del dato, che ha il compito di accedere al
dato, bonificarlo, studiarlo, manipolarlo, ottimizzarlo.



2. Creare
un valore è l’aspetto che va appreso per il futuro. Caso contrario, partendo
dal valore si mira a trovare i dati: questa è la filosofia dei dati aperti. La
troviamo nei processi di digitalizzazione della PA e delle aziende.



3. La
cassaforte dei dati è l’Amministrazione Pubblica, un esempio è il nostro Comune,
o anche il “Foiapop.it” una community gratuita collegata a diversi siti
governativi. Obama è stato il promotore di questa community che si è estesa in
tutta Europa e anche in Italia. Grazie ad essa possiamo accedere agli appalti, entrate
e uscite, gli atti e su ogni atto è possibile fare una richiesta per informarsi
sul termine dei lavori di un’opera pubblica sui fondi utilizzati e altri
particolari.









-
Giuseppe Basile (Direttore Biblioteca);



1. Il fondatore della
prima azienda tipografica sul territorio di Noci fu Ettore Cressati. Nasce a Velletri,
vicino Roma. Arrivato in Puglia, nel 1890 diventa Segretario del Comune di Noci
e nel 1892, animato dalla sua passione professionale e dall’elevate conoscenze
professionali fonda l'azienda denominata “Tipografia dei Comuni meridionali”, successivamente
“Tipografia Cressati”.



2. Si è provveduto a
digitalizzare circa 100 pubblicazioni edite da Cressati.



4. La
Biblioteca Comunale fa parte del Servizio Bibliotecario nazionale (SBN) che è
una rete delle Biblioteche italiane promossa da Ministero dei Beni e delle
attività Culturali e del Turismo con la cooperazione delle Regioni e
dell’Università coordinata dall’istituto centrale per il Catalogo Unico delle
Biblioteche italiane e per le informazioni turistiche (ICCU).

Le Biblioteche
che partecipano a SBN sono raggruppate in poli locali costituiti da un insieme
più o meno numeroso di Biblioteche che gestiscono tutti i loro servizi con
procedure automatizzate. I poli sono a loro volta collegati a un sistema Indice
SBN gestito dall’ICCU, che contiene il catalogo collettivo delle pubblicazioni
acquisite dalle Biblioteche aderenti al Servizio Bibliotecario Nazionale. Con
questa procedura le Biblioteche lavorano in autonomia e al tempo stesso sono
integrate in un sistema cooperativo basato su una rete nazionale.

La Biblioteca è
inserita anche nell’OPAC (Catalogo
in rete ad accesso pubblico”, ovvero il catalogo informatizzato delle
biblioteche. Un libro può essere localizzato in una biblioteca, anche in un altro
paese, e tramite questo programma si può avere in prestito il libro desiderato.










-
Domenico Nisi (Sindaco del Comune di Noci);



1.
Molto importante è la rendicontazione: tutto ciò che si spende
deve essere rendicontato in maniera precisa perché è su questo meccanismo, e
sul relativo procedimento, che scattano i controlli serrati. La sanzione –
quando la tempistica non viene rispettata e i controlli non danno esito
favorevole – è la revoca del finanziamento che vuol dire che l’Ente si trova a
dover restituire le somme. In alcuni casi il ribasso che si ottiene sulla
procedura di gara (ribasso che la nostra Amministrazione ha realizzato) e sul
costo dell’opera viene restituito e non c’è possibilità di recuperarlo perché
tale somma residua confluisce in un ulteriore Fondo che servirà a rifinanziare
altre opere pubbliche. In altri casi scattano i meccanismi di premialità. Se
l’Ente è stato virtuoso, preciso e puntuale nella realizzazione dell’opera ha o
la possibilità di utilizzare il ribasso d’asta o, come in altri casi, queste
somme residue - reinserite nel Fondo
utile a rifinanziare altre opere pubbliche – possono riottenersi candidandosi
all’ottenimento della premialità; candidarsi a questo significa dimostrare che
tutto il predetto procedimento si è chiuso in modo inappuntabile. Questo è
necessario perché i meccanismi di premialità non sono automatici perché la PA
rispetto al denaro pubblico utilizzato, e al fine di ottenere la premialità,
deve dimostrare quale percentuale ha realizzato dell’opera pubblica con i finanziamenti
precedentemente messi a disposizione, e quindi quale rendicontazione c’è (60,
70 o 80%). Così come nel procedimento principale anche nell’utilizzo del
ribasso come premialità, o nell’ottenimento di altre somme nuove e diverse
sempre a titolo di premialità, c’è bisogno di mantenere parametri che sono
assolutamente rigidi che riguardano costi e tempi. La nostra PA è stata
tempestiva e precisa nella tempistica e nella rendicontazione al fine di
ottenere la premialità del 149.000, 00 al fine di completare l’opera
pubblica.



2.
La società con cui la nostra PA ha stipulato il
contratto di manutenzione completa dell’ascensore della Biblioteca Comunale è
la CEAM Ascensori Puglia S.r.l., con sede in Via Napoli, n. 364 B2/B3 – 70132
Bari, per tre anni, per l’importo complessivo di 1.756,80 IVA al 22% come da
Determinazione n° 42- 2018 Raccolta particolare del Settore Ufficio LAVORI
PUBBLICI e Determinazione n° 171 del 07/03/2018 Raccolta Generale della
Segreteria Comunale, oggetto: Contratto di manutenzione completa, impegno di
spesa, affidamento del servizio.