REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
“CON I NOSTRI OCCHI”

Inviato il 23/03/2018 | Di Waterway

Descrizione

Il progetto monitorato riguarda l’intervento di
riqualificazione nucleo antico illuminazione
Acquedotto Carolino, lotto 1.

L’acquedotto Carolino, l’opera progettata da Luigi
Vanvitelli e commissionata da Carlo di Borbone, per portare l’acqua fin dentro
la Reggia di Caserta per alimentarne le fontane e le cascate – già all’epoca di realizzazione, XVIII
secolo- fu considerato in tutta Europa, una delle opere di maggiore interesse
architettonico e ingegneristico. Nell’articolazione di questo
Acquedotto, il momento più scenografico è rappresentato dai cosiddetti “Ponti
della Valle”, riconosciuto
patrimonio dell’UNESCO nel 1997, il
ponte in tufo lungo 529 m e alto 55 m che, attraversando la Valle di Maddaloni, congiunge il tracciato
dell’acquedotto dal monte Longano con il monte Garzano: un’immensa opera di
ingegneria idraulica, la cui qualità è testimoniata anche dalla sua resistenza
ai tre violenti terremoti, che hanno colpito l’area senza intaccare
l’impalcatura dell’acquedotto.

Ciononostante, il sito si trovava in una situazione
di totale degrado e abbandono che rischiava di comprometterne la struttura,
tanto da essere oggetto di interrogazione parlamentare.

La regione Campania, nell’ambito di finanziamenti di
Accelerazione della Spesa, fondi FERS 2007/2013 cofinanziati dalla Comunità
europea con Decreto Dirigenziale n.499 del 09/07/2014 ha finanziato per € 2.5000.00 tale intervento.

I lavori sono stati completati grazie ad un ulteriore
finanziamento con Fondo di
rotazione PAC di 1.185.385.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

I lavori di finanziamento hanno avuto inizio in data
23 luglio 2015 ed hanno avuto termine in data 6 aprile 2016. L’inaugurazione è
avvenuta il 14 aprile 2016.I dati riportati sul sito di opencoesione non sono
stati ancora aggiornati, pertanto la ricerca desk è stata integrata dalla
ricerca sul campo. L’arch. Antonio Del Monaco, ha fornito informazioni e la
documentazione sul progetto e sulla sua realizzazione dalle quali si evince che
lo stesso è stato completato ed ha raggiunto gli obiettivi prefissati

Rimane ancora da pagare il 10% dei lavori perché i
fondi residui non sono ancora erogati dall’amministrazione centrale.

Risultati

Il progetto si è
concluso e l’opera in questo modo
rivive “sotto una nuova luce”:la possente struttura
vanvitelliana in tufo a tre ordini di arcate, poggianti su 44 piloni, è stata
abbracciata da fasci di luce al led, in una costruzione che rende perfettamente
la maestosità e la possenza dell’intero acquedotto. L’intervento è
cominciatocon la pulizia della vegetazione infestante,
implementato con lariqualificazione
delle vie di accesso al monumento e – infine –è
stato realizzato l’impianto di illuminazione per valorizzare il bene artistico.
Le arcate del primo ordine sono illuminate da 24 apparecchi con proiettore da
45 watt, mentre i piloni sono illuminati da 14 fari da 126 watt. Per le arcate
del secondo e terzo ordine vengono utilizzati altri 112 apparecchi
lineari. L’impianto è dotato di un sistema innovativo che permette la
gestione centralizzata di tutte le funzioni di illuminazione per realizzare la
valorizzazione architettonica ed emozionale dell’acquedotto

La tipologia di installazione, in linea con le
indicazioni della Soprintendenza, non interferisce in alcun modo con la
struttura dell’acquedotto.

Con protocollo d’intesa del giugno 2015 tra l’Ente
Reggia di Caserta e il Comune di Valle di Maddaloni sono stati stabiliti
aspetti relativi alla manutenzione dell’opera, nonché favorire ulteriori
iniziative per la valorizzazione dell’area.

Punti di debolezza

Da quanto ci è stato detto dall’arch. Del Monaco, la
maggiore difficoltà è stata quella della pulitura dei rivestimenti esterni:
inizialmente si era pensato di montare dei ponteggi, ma tale intervento avrebbe
comportato una notevole spesa, assorbendo buona parte del finanziamento. Per
questo si è pensato di utilizzare operai “ scalatori” che hanno lavorato legati ad
imbracature.

Punti di forza

L’obiettivo dell’intervento: la valorizzazione del
patrimonio artistico e culturale
esistente per accrescerne la capacità attrattiva. La riqualificazione
del sito ha fatto si che non solo la popolazione locale si sia resa consapevole del grande patrimonio che
possiede ma ha portato all’aumento del flusso turistico con sviluppo di settori economici legati all’uso
tradizionale delle risorse, al turismo, alla promozione di prodotti locali di
qualità.

Rischi

Il rischio è che l’opera riqualificata venga lasciata nuovamente
all’ abbandono e al degrado, senza le necessarie opere di manutenzione, oppure
che sia oggetto di atti vandalici, mentre il pericolo di furti è stato
scongiurato attraverso un sistema di videosorveglianza con telecamere wireless,
gestite dall’ ufficio comunale; un sistema di allarme protegge i cavi e i corpi
illuminanti.

Ma il rischio maggiore è che
questo tesoro rappresentato dai Ponti della Valle venga utilizzato solo per svago locale, senza progetti e programmi
in grado di incentivare una maggiore fruibilità o con una propaganda in grado
di inserire Valle di Maddaloni in un itinerario turistico che comprenda tutto
il sito borbonico con le “ reali delizie” ubicato nella provincia di Caserta.

Soluzioni e Idee

Il progetto
monitorato, insieme agli altri interventi della stessa natura, se non inseriti
in un contesto razionale di programmazione, avranno sempre il carattere della
episodicità e senza una piena
valorizzazione del patrimonio artistico.

Fortunatamente,
stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza. In tempi recenti un differente
sistema di gestione, passata dal Demanio alla Soprintendenza, il successivo protocollo d’intesa (12/06/15), tra l’ente
Reggia di Caserta e il Comune attuatore, ha stabilito aspetti relativi alla
manutenzione dell’opera e a favorire iniziative volte alla fruibilità sociale e
culturale delle opere messe a regime.

Il 25
ottobre 2017è stato firmato un ulteriore protocollo d’intesa fra M. Felicori, direttore della Reggia di Caserta, e Sindaci dei Comuni di
Airola, Bucciano, Durazzano, Moiano, Sant’Agata de Goti e Valle di Maddaloni
per il recupero, valorizzazione e promozione dell’Acquedotto Carolino.

L’
obiettivo è il rilancio dell'intero complesso monumentale, come fattore di catalizzazione dei flussi
turistici in visita alla Reggia, per condurli ad esplorare e conoscere le aree
interne ricche di monumenti e tradizioni culturali e i prodotti del territorio.

Dopo decenni di incuria
e degrado, finalmente, la politica nazionale e locale marciano nella stessa
direzione ed hanno individuato nei beni storici e artistici un fattore di
sviluppo e di rinascita anche civile.

Sicuramente potrebbe
essere opportuno istituire organismo unico di gestione che si occupi
dell’intero percorso dell’Acquedotto Carolino, così come auspicato dal dott. L.
Ancona, responsabile dell’ente Parco ed Acquedotto Carolino e il dott. V. Mazzarella,
in una recente intervista alla web tv del nostro istituto.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i referenti politici

Dott. F.Buzzo, Sindaco del Comune
di Valle di Maddaloni.

Arch. A. Del Monaco, responsabile
dell’ufficio tecnico del Comune.

Arch. F. Colussi esperto di storia
e struttura dell’Acquedotto Carolino.

Ing. F. Ocarino esperto di storia e
struttura dell’Acquedotto Carolino.

Sig .D. Mauro Presidente della
ProLoco di Valle di Maddaloni.

Utenti.

Domande principali

11 Dott. Buzzo come è nata l’idea di chiedere il finanziamento di questo
intervento?

(Dott. F.Buzzo Sindaco del Comune diValle di Maddaloni)





2 Dal portale di Open coesione risulta che il Comune di Valle
di Maddaloni nel 2014 abbia
ottenuto un finanziamento E 2.5000.00 la riqualificazione
nucleo antico ed illuminazione Acquedotto Carolino. I lavori sono stati
conclusi?. In che modo è stato utilizzato questo
finanziamento? Quali difficoltà avete incontrato nella realizzazione del
progetto?


(Arch. A. Del Monaco,
responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Valle di Maddaloni)



3
L’intervento ha raggiunto l’obiettivo di valorizzare il sito oggetto del
progetto in termini di visibilità e
sviluppo del territorio? quali interventi futuri ritiene necessari effettuare
per continuare la valorizzazione del sito?

(Dott. F.Buzzo Sindaco del Comune diValle di Maddaloni)

Risposte principali

1 Con la ristrutturazione di
Ponti della Valle abbiamo finalmente realizzato un sogno. Erano anni che i
cittadini Vallesi guardavano tristemente all’ abbandono in cui era caduto il
monumento a causa dell’incuria e del degrado dovuto a carenza di manutenzione e a modifiche colturali delle
aree adiacenti che rischiavano di
comprometterne la struttura.

Alcuni punti erano diventati luogo di abbandono
di rifiuti. Dopo oltre 250 anni –
ha commentato Buzzo – è toccato a noi mettere mano ai Ponti della Valle, grazie
anche alla sinergia con la Reggia di Caserta.Di questo ne siamo
particolarmente orgogliosi, perché è il caso di dire che l’opera in questo modo
rivive sotto una nuova luce: l’opera
può trovare l’attuale ragione di rivitalizzazione come infrastruttura di
servizio agli abitati, ma, auspichiamo, anche come fattore di catalizzazione
dei flussi turistici in visita alla Reggia, per condurli ad esplorare e
conoscere le aree interne ricche di monumenti e tradizioni culturali. Tutto
questo senza dimenticare che l’opera
ancora svolge la propria funzione originaria e che essa deve conservare la sua
unitarietà fisica e culturale.

(Dott. F.Buzzo Sindaco del Comune di Valle di Maddaloni)

2 La regione Campania,
nell’ambito di finanziamenti di Accelerazione della Spesa, fondi FERS 2007/2013
cofinanziati dalla Comunità europea con Decreto Dirigenziale n.499 del
09/07/2014 ha finanziato per E 2.5000.00 tale intervento.

Il Comune di Valle di Maddaloni ha
utilizzato il finanziamento in questione per il lavori di
“riqualificazione urbanistica ed ambientale del nucleo antico, attraverso la
sua connessione all’Acquedotto Carolino presente sul Territorio Comunale avente
ad oggetto il restauro e manutenzione dei beni immobili
sottoposti a tutela e impianto di pubblica illuminazione. L’intervento ha
previsto la pulizia della vegetazione infestante e la riqualificazione delle
vie di accesso al monumento; infine, è stato realizzato l’impianto di
illuminazione per valorizzare il bene artistico Impresa
aggiudicataria dell’appalto: A.M. Costruzioni Generali SrL di Dugenta (Bn). I lavori di
finanziamento hanno avuto inizio in data 23 luglio 2015 ed hanno avuto termine
in data 6 aprile 2016. L’inaugurazione è avvenuta il 14 aprile 2016. La
maggiore difficoltà è stata la pulizia delle pareti del monumento. Inizialmente
si era pensato di utilizzare dei ponteggi, ma tale soluzione avrebbe assorbito
quasi completamente i fondi a disposizione. Per questo motivo sono stati
utilizzati degli scalatori che hanno operato lungo le pareti esterne, legati ad
imbracature.

(Arch. A. Del Monaco, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Valle di Maddaloni)

3 I lavori di riqualificazione ed illuminazione dei Ponti
dell’Acquedotto Carolino da questo punto di vista sono emblematici perché
riportano la luce, in tutti i sensi, ad uno dei simboli dell’ingegneria
borbonica. Sicuramente ha reso consapevole la popolazione locale di questa
straordinaria opera monumentale esistente sul loro territorio, ma soprattutto il
numero di visitatori,provenienti anche
dall’estero, è aumentato del 15%
nell’ultimo anno, grazie anche ad
iniziative organizzate dalla Pro-Loco, attratti dalla nuova immagine rilanciata
del sito, rappresentativo di un turismo culturale in ripresa. Sicuramente
questo è stato il primo di una serie di interventi. abbiamo in programmazione
ulteriori iniziative per la fruibilità sociale ed economica delle aree messe a
regime quali la ristrutturazione della Casina del custode per la realizzazione
di un punto di ristoro, realizzazioni di parcheggi, creazione di un punto di
informazione, introduzione in un itinerario turistico che comprenda i Ponti e
il Comune di Valle, anche per la valorizzazione della mela annurca prodotto
locale IGP.(Dott. F.Buzzo Aindaco del Comune diValle di Maddaloni)