REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIQUALIFICAZIONE VIA TOPPI (COMUNE DI CHIETI)
Inviato il 3/03/2018 | Di TeaMasci
Descrizione
Il progetto “Riqualificazione di via Toppi” è stato attuato dal Comune di Chieti per promuovere l’attrattività e la competitività territoriale, nonché la vivibilità stessa della zona, e per migliorare una situazione ambientale particolarmente degradata sotto il profilo urbanistico. Il costo del progetto è stato complessivamente di € 400.000,00 ed è stato coperto per € 357.170,00 con finanziamenti FESR, mentre alla cifra rimanente ha provveduto l’amministrazione stessa attraverso l’utilizzo di fondi residui da altre attività. In particolare si sono realizzati un sistema di arredo urbano che valorizza l’area, un nuovo impianto di illuminazione pubblica, una nuova rete di videosorveglianza e un percorso pedonale per il transito in sicurezza dei pedoni.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
I lavori, iniziati il 6 luglio 2015 sono terminati con successo il 4 dicembre dello stesso anno. Sul portale di OpenCoesione le date di inizio e fine sono coincidenti, in quanto il progetto, era stato programmato per il ciclo 2007/2013. Grazie alla regola “n+2”, che permette alle attività finanziate con fondi europei di beneficiare del capitale stanziato per altri due anni oltre la scadenza della programmazione iniziale, è stato possibile realizzarlo anche in concomitanza con il ciclo successivo. La documentazione delle attività è contenuta nella Relazione sul conto finale, mentre la certificazione dei lavori è stabilita con il Certificato di regolare esecuzione; ambedue i documenti risalgono al 5 dicembre 2015.
Risultati
Il progetto è stato portato a termine integralmente e in tempo utile. Gli elementi di arredo urbano realizzati sono panchine, fontane, fioriere e diversi tipi di pavimentazione, insieme ai lampioni del nuovo impianto di illuminazione pubblica che oltre a rispettare le normative legali, presenta delle lampade “Chieti 1864” con un design che riprende gli antichi modelli utilizzati nella città. L’impianto di videosorveglianza è stato posizionato per permettere alle telecamere di coprire ogni angolo della zona, avendo così una visuale completa sul quartiere. Infine sono stati utilizzati dei paletti dissuasori metallici per proibire il transito e la sosta ai veicoli così da garantire una percorribilità pedonale sicura. Tutti i materiali adoperati per la costruzione degli arredi sono di derivazione naturale e rispondono all’intento di creare continuità con l’architettura già presente.
Punti di debolezza
Dal monitoraggio è emerso che i lavori hanno subito alcuni ritardi, come viene rilevato non solo dalla documentazione ufficiale, ma anche da articoli di testate giornalistiche locali. Il motivo dello slittamento è stato il rinvenimento di una rottura nella conduttura fognaria, prontamente riparata, rientrando nel bilancio economico complessivo precedentemente stabilito. Per quanto riguarda il gradimento dell’opera, si sono manifestati dissensi da parte di alcuni abitanti del quartiere che non hanno gradito la chiusura al traffico automobilistico manifestando altresì lamentele soprattutto per i rumori provenienti dai locali limitrofi fino a notte inoltrata. Non sono mancate critiche neanche da parte di qualche operatore economico che non ha apprezzato nel complesso l’impatto del progetto e ha, soprattutto, denunciato un inefficace funzionamento del sistema di sorveglianza.
Punti di forza
L’attività di riqualificazione è stata particolarmente interessante e utile non solo perché ha permesso di dare nuovo valore a un quartiere storico della città, ma anche in quanto ha sollecitato la realizzazione di nuove attività e, di conseguenza, stimolato opportunità di nuovi posti di lavoro. In concomitanza con tale progetto, è stata, infatti, attuata un’iniziativa comunale di “No tax area” che ha favorito la nascita di numerosi locali di ristorazione. Tutto ciò si è tradotto in un positivo aumento dell’afflusso di giovani nel quartiere.
Rischi
Essendo già stato portato a termine, i rischi relativi al progetto riguardano soprattutto gli esiti futuri dell’iniziativa di riqualificazione. Non proseguire in un più ampio piano di ristrutturazione costituirebbe la minaccia più critica per l’efficacia dell’intervento realizzato. Sarebbe utile, perciò, continuare a ridare valore a tutto il centro storico di Chieti, sull’esempio di via Toppi e del precedente intervento –già monitorato in ASOC- sulla fontana in piazza Valignani. L’amministrazione comunale si è mostrata decisa a proseguire in tale direzione annunciando un programma di riqualificazione esteso all’intero centro storico. In particolare si prevede una completa pedonalizzazione del centro e, per accrescerne l’attrattività, si punta punterà a favorire, attraverso incentivi fiscali, la crescita delle stesse attività commerciali.
Soluzioni e Idee
Per quanto riguarda nuove proposte per migliorare la situazione in via Toppi, a noi ragazzi si è subito palesata la necessità di potenziare i collegamenti dei mezzi pubblici con il quartiere. A tal proposito, l’assessore Di Felice ha confermato che il Comune sta portando avanti un importante investimento sul trasporto via autobus, utilizzando mezzi completamente elettrici, a sottolineare come, attraverso scelte ecologiche, si vuole rendere Chieti più vivibile e sana. Considerata l’efficacia del provvedimento di “No tax area”, che ha permesso a molte attività di crescere con facilità, crediamo che estendere la detassazione ad altre imposte, oltre all’attuale tassa sui rifiuti, e conservarla per gli anni a venire potrebbe avere una ricaduta positiva sullo sviluppo delle attività economiche.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
- Eventi territoriali organizzati dai team
- Settimana dell'Amministrazione Aperta
- Volantinaggio o altri metodi off-line (non via Internet)
- Richiesta di audizioni o incontri a porte chiuse
Connessioni
Contatti con i media
- Giornali Locali
- Blog o altre news outlet online
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
- Promesse concrete
Descrizione del caso
Nonostante il progetto monitorato fosse stato già concluso al momento della nostra attività, l’amministrazione cittadina, negli incontri pubblici, aveva dichiarato che il progetto monitorato da noi rientrasse in un programma più ampio di interventi che avrebbero interessato il centro storico con l’obiettivo di riportarlo ad essere il fulcro della vita dei cittadini.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Visita diretta documentata da foto e video
- Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
- Intervista con altre tipologie di persone
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
- Intervista con i referenti politici
Per ottenere pareri e informazioni abbiamo intervistato tecnici ed esperti del progetto, come l’assessore ai Lavori pubblici, l’architetto Raffaele Di Felice e un componente dello studio che ne ha curato la realizzazione, l’architetto Gianfranco Scatigna; abbiamo fatto riferimento, inoltre, a quanto evidenziato in occasione dell’evento di OpenData Day grazie agli interventi del sindaco Umberto Di Primio e del segretario generale del Comune, la dottoressa Celestina Labbadia. Dati significativi ci ha fornito il contributo della dottoressa Di Iorio, responsabile del Servizio di Programmazione Sostenibile delle Infrastrutture al Comune di Chieti, che avevamo incontrato in qualità di esperto. Non potevamo non considerare l’opinione dei cittadini e degli esercenti ed abbiamo pertanto intervistato i gestori dei nuovi locali della zona e alcuni abitanti del quartiere. Infine abbiamo organizzato un sondaggio online diretto agli alunni del triennio della nostra scuola, a nostro parere più coinvolti – per la fascia di età compresa tra 16 e 18 anni- da questo progetto rispetto a quelli del biennio. Su una popolazione di 374 studenti, abbiamo avuto solo 140 risposte. Segnale un po’ imbarazzante considerando che in parecchi non conoscevano affatto il problema, ma in ogni caso statisticamente abbastanza significativo e che abbiamo dunque pensato di rappresentare con un’infografica nel link allegato a questo report.
Domande principali
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1) Il
progetto della “Riqualificazione di via Toppi” rientra in un piano di
interventi più esteso all’interno della città di Chieti? Se sì, qual è l’entità
di tale intervento e come si intende realizzarlo? (Raffaele Di Felice,
architetto e assessore ai Lavori pubblici nel Comune di Chieti)
2) Riguardo
alla progettazione, quanto hanno condizionato il vostro progetto le normative
europee? Nel rapporto tra antico e moderno quale orientamento è prevalso? È
stato più incisivo il desiderio di innovare o conservare? (Architetto
Gianfranco Scatigna, componente dello studio
che ha realizzato il progetto della riqualificazione)
3) Pensate
che l’intervento sia stato sufficiente oppure ritenete che bisogna continuare a
investire su via Toppi? (Raffaele Di Felice, architetto e assessore ai Lavori
pubblici nel Comune di Chieti; commercianti della zona e abitanti del
quartiere)
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1) La
“Riqualificazione di via Toppi” rientra in un piano più ampio che ha lo scopo
di conferire nuovo valore a tutto il centro storico teatino, mantenendo intatto
il suo antico profilo architettonico. L’obiettivo è di pedonalizzare per intero
il centro cittadino e promuovere al suo interno una vasta gamma di attività
commerciali così da renderlo una valida alternativa ai vari centri commerciali.
Il progetto da voi monitorato è il secondo cronologicamente a essere completato
nel nostro programma, dopo la realizzazione della fontana; stiamo sviluppando
su carta tutte le altre nostre idee. (Raffaele Di Felice, architetto e
assessore ai lavori pubblici nel Comune di Chieti)
2) Le
direttive europee, attraverso i loro assi prioritari, hanno stabilito i criteri
operativi e gli obiettivi secondo cui noi abbiamo svolto la progettazione. Uno
degli aspetti principali che sono stati presi in considerazione, è sicuramente
la sicurezza della percorribilità stradale, alla quale abbiamo posto
particolare attenzione, volendo consentire solo l’attraversamento dei pedoni. Ai
fini dell’impatto, nell’opera di riqualificazione è stato deciso di lasciare
inalterato il corredo edilizio storico della città, perciò nel nostro
intervento, pur in continuità con l’esistente, abbiamo preferito
un’interpretazione moderna dell’arredo, di stampo semplice e minimalista.
Inoltre per rispettare gli edifici antichi si è stabilito di usare come
materiale la pietra naturale, in linea con le norme vigenti per gli interventi
nei centri storici. (Architetto Gianfranco Scatigna, componente dello studio che ha realizzato il progetto
della riqualificazione)
3) L’intervento
ha raggiunto gli obiettivi prefissati e ne siamo soddisfatti, ovviamente è
molto importante continuare a favorire la nascita e la crescita di attività
nella zona e renderla più facilmente raggiungibile. Tutto sommato, però,
vogliamo indirizzare i nostri interventi futuri su altri luoghi del centro
storico. (Raffaele Di Felice, architetto e assessore ai Lavori pubblici nel
Comune di Chieti)
In un
bilancio, la Riqualificazione ha generato pareri contrastanti: c’è chi la
reputa utile, mentre c’è anche chi la ritiene poco significativa; i
commercianti sono unanimemente d’accordo sulla positività della “No tax area”,
mentre sono contrastanti le loro opinioni sulla ZTL, che trova molta avversione
anche tra gli abitanti. Critiche sono state generate inoltre dal funzionamento
non sempre continuo delle videocamere di sorveglianza. In definitiva, gli abitanti e
gli operatori interessati reputano cruciali, per la valorizzazione di quanto
già fatto, nuovi interventi tesi a dare concretezza alle iniziative già
intraprese per rivitalizzare via Toppi e le sue attività. D’altra
parte, anche a causa del frammentato tessuto urbano della città, la conoscenza
delle tematiche prese in considerazione non sempre risulta significativa proprio
tra i giovani.(Commercianti della zona e abitanti del quartiere)