REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
COMPLETAMENTO ED ALLESTIMENTO DEL BAGLIO FLORIO DI SELINUNTE E DEGLI SPAZI DI PERTINENZA

Inviato il 18/03/2019 | Di ASOC1819_008

Descrizione

Il progetto che abbiamo sottoposto a monitoraggio civico si riferisce al “Completamento e allestimento del Baglio Florio di Selinunte e degli spazi di pertinenza”, cod. 1SI8229. L’intervento aveva come finalità quella di realizzare un museo nell’ex baglio Florio di Selinunte La costruzione risale alla prima metà dell'Ottocento, quando Vincenzo Florio, alla morte di Ignazio (1828) volle cimentarsi nel mondo vitivinicolo. Il baglio è una tipica struttura rurale con una corte quadrata dove venivano ammassati e lavorati prodotti agricoli. In questo caso il baglio veniva utilizzato per la produzione di vino grazie ai numerosi vigneti che un tempo caratterizzavano l’area di Selinunte. Dopo essere stato per anni proprietà privata , il Baglio è stato acquistato dalla Regione Siciliana e per anni rimasto abbandonato a sfidare il tempo: nel 2007 avevano preso il via ai lavori di restauro finanziati per un milione di euro con i fondi Por 2000-2006. Con la nuova programmazione Po Fesr 2007-2013, è stato presentato e finanziato il progetto “ Completamento ed allestimento del Baglio Florio” al fine di adibire la struttura a museo e rendere fruibile reperti e testimonianze del più grande sito archeologico d’Europa. I lavori, iniziati il 17/09/14 si sono conclusi nel 2017 e, dal 22 settembre 2017 , il museo ha finalmente aperto le porte ai visitatori.
Il progetto rientra nell’obiettivo operativo: “Promuovere la qualificazione, la tutela e la conservazione del patrimonio storico-culturale, favorendone la messa a sistema e l'integrazione con i servizi turistici, anche al fine di aumentare l'attrattività dei territori”. La Regione Sicilia è stata ente programmatore, attuatore e beneficiario.
Curiosi di conoscere ed analizzare più dati possibili del progetto da monitorare , siamo partiti proprio dall’opera realizzata, ovvero il Museo allestito presso il Baglio Florio di Selinunte. Abbiamo avuto così modo di apprezzare quello che, grazie ai Fondi Europei, è stato realizzato in questo museo: Restauro dei reperti archeologici e frammenti architettonici; Assemblaggio e ricostruzione del frontone del tempio Y attraverso moderne tecniche di restauro ; Sistemazione di vetrine per l’esposizione dei reperti frutto di molteplici campagne di scavo; Realizzazione di pannelli esplicativi; Elaborazione artistica di due installazioni multimediali, una sul mito di Europa rapita da Zeus, l’altra sul mito di Diana e Atteone dal titolo “ Il cacciatore è la preda”. Inoltre il museo è stato dotato di pannelli fotovoltaici per la produzione ed uso dell’energia elettrica .
Dal RUP di progetto , Dott. Biondo, abbiamo ricevuto informazioni più dettagliate rispetto a quelle trovate nella piattaforma www.opencoesione.gov. Il finanziamento complessivo di Euro 2.849.000 è stato impegnato e fruito per tutte le attività previste, tranne che per la realizzazione di una ludoteca per i bambini. Diversamente dai dati visibili in piattaforma., l’economia finanziaria ammonta a euro 537.000. La società che si è aggiudicata la gara è stata SPINELLI COSTRUZIONI & ARCHITETTURE S.R.L. Abbiamo anche avuto accesso al quadro economico generale del progetto che mostrava in dettaglio le varie voci di spesa. Il ritardo nella esecuzione dei lavori che risultava evidente in piattaforma, è stato dovuto a lungaggini burocratiche legate alla gestione pubblica dei progetti che, se da un lato ritardano la fase esecutiva, dall’altro ne garantiscono trasparenza e legalità.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto risulta concluso. L'inaugurazione è avvenuta il 22 settembre 2017

Risultati

Restauro dei reperti archeologici e frammenti architettonici; Assemblaggio e ricostruzione del frontone del tempio Y attraverso moderne tecniche di restauro ; Sistemazione di vetrine per l’esposizione dei reperti frutto di molteplici campagne di scavo; Realizzazione di pannelli esplicativi; Elaborazione artistica di due installazioni multimediali, una sul mito di Europa rapita da Zeus, l’altra sul mito di Diana e Atteone dal titolo “ Il cacciatore è la preda”; campagna catalografica; progettazione e realizzazione catalogo; realizzazione di prototipi; progetto visione tattile dell'arte. Inoltre il museo è stato dotato di pannelli fotovoltaici per la produzione ed uso dell’energia elettrica .

Punti di debolezza

Lungaggine burocratica per l'inizio dei lavori; insufficiente pubblicità dell’opera realizzata che non è neanche presente nel sito istituzionale del Parco;
Il direttore ci ha comunque spiegato che a breve saranno messi a disposizione dei visitatori dei pieghevoli informativi e che un successivo intervento sarà la realizzazione di percorsi per i disabili e la ludoteca per i bambini.

Punti di forza

Di grande impatto visivo e spessore culturale sono le due installazioni multimediali che raccontano due miti raffigurati in due metope rinvenute a Selinunte: Europa rapita da Zeus ( la più antica rappresentazione iconografica del mito) e Artemide ed Atteone; tutto il museo è inoltre caratterizzato da una particolare cura ed eleganza.

Rischi

Scarsa pubblicità che non permette una adeguata fruizione del bene realizzato; mancanza di guide dovuta alla ridotta presenza di personale assegnato al Museo; programmazione di futuri lavori di manuntenzione per preservare quanto finora realizzato.

Soluzioni e Idee

Creare dei punti di ristoro e ricreativi all'interno del Museo per rendere questo spazio luogo ameno e fruibile a qualunque ora,per trascorrere momenti di condivisione quotidiana così come oggi avviene in tanti altri musei in Europa.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Facebook
  • Eventi territoriali organizzati dai team
  • Settimana dell'Amministrazione Aperta
  • Interviste ai media

Connessioni

Contatti con i media

  • TV Locali
  • Giornali Locali
  • Blog o altre news outlet online

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Promesse concrete

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento

Il Direttore del Parco Archeologico di Selinunte, Dott. Enrico Caruso
Il Responsabile Unico del Procedimento, Dott. Luigi Biondo

Domande principali

Domanda n. 1 Stiamo monitorando il progetto che riguarda l’allestimento e il completamento del baglio Florio; sa dirci quanti fondi sono stati utilizzati e cosa è stato realizzato?

Domanda n. 2 In Italia si pensa spesso alla conservazione del patrimonio e dei beni storico-architettonici e non alla loro fruizione e valorizzazione. Qual è la sua idea di turismo sostenibile?

Domanda n. 3 Il flusso turistico è aumentato o diminuito nell’ultimo anno?

Risposte principali

Risposta n.1Il direttore del museo: "Quando è stato fatto questo lavoro io non dirigevo questo parco, quindi non conosco esattamente le cifre. Il progetto è stato iniziato a cavallo fra il 2015 e il 2016 e concluso nel 2017. In quell’anno io sono stato incaricato di dirigere il Parco e mi sono dato da fare per accelerare i lavori per l’allestimento del museo. È in questa ultima fase che è stato possibile la ricostruzione del tempio Y e poi la predisposizione delle vetrine collocate nell’area sinistra del salone espositivo. Altre sono state acquistate successivamente con i fondi del parco . Non conosco nei dettagli il progetto; il RUP, il progettista e quindi il direttore dei lavori conoscono quali erano le cifre, a cosa erano destinate , se sono state spese bene o male; loro hanno un quadro completo della situazione , io vi posso solo dire ciò che mi è stato consegnato e quello che ho fatto io per completare."
Risposta n. 2 Il Direttore del Museo "La tutela dei beni non è una necessità bensì un obbligo della Costituzione, quindi tutti i beni sono di proprietà di tutti e come tali devono essere salvaguardati . Il compito primario è la conservazione del patrimonio; il secondo è la fruizione degli spazi e degli oggetti della struttura. Noi siamo obbligati a rendere fruibile il patrimonio che salvaguardiamo e a far conoscere la storia di un luogo. Il turismo sostenibile cosa può essere? Noi abbiamo circa 270-280 mila visitatori l’anno e ci auguriamo di non arrivare mai a due milioni di visitatori perché significherebbe far sparire nel giro di 20 anni i resti di Selinunte , consumata da scarpe e da tante altre cose. Spesso i visitatori pensano ad arrampicarsi sulle rovine , trasgredendo le regole del Parco segnalate all’ingresso. Il risultato è una progressiva ed irreparabile rovina dei ruderi ; quindi il turismo sostenibile , per me è anche un momento significativo , ma deve andare di pari passo con un turismo responsabile; senza questa sensibilità si rischia di chiudere o limitare l’accesso come sta accadendo a Venezia"
Il Direttore del Museo: "Il flusso turistico è di circa 270 mila turisti all’anno. Siamo passati da un incremento del 20% nel 2015 ad una flessione del 7-8% nel 2018. Questo è un problema che, a parer mio ,non riguarda solo questo parco e il suo museo ma accomuna tutta la provincia; molto probabilmente è da mettere in relazione al cambio di gestione dell’aeroporto di Trapani-Birgi e alla cancellazione di 24 tratte low-cost che portavano tantissimi turisti . Complessivamente si è registrato un calo del 70% del flusso turistico nella provincia di Trapani e questo ovviamente si riflette anche su di noi. In proporzione la flessione di presenze al parco è stata modesta: questo significa che il parco è comunque una meta di forte richiamo turistico"