REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RIQUALIFICAZIONE E RIFUNZIONALIZZAZIONE RICREATIVO-CULTURALE DEL PARCO FLUVIALE

Inviato il 22/03/2019 | Di RIVERSAID3

Descrizione

Il team ha visionato i dati relativi al progetto “riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo culturale del parco fluviale” relativo al tema “Città e aree rurali”,finanziato con i fondi europei relativi alle annualità 2007-2013
Su Opencoesione abbiamo trovato i dati che riguardano il finanziamento,l’erogazione e la liquidazione di tutti i progetti; abbiamo anche cercato sui giornali e sui social le recensioni dei cittadini per comprendere meglio l’utilità e la fruizione dell’intervento.
L’impressione iniziale che abbiamo avuto è quella di una spesa eccessiva di denaro pubblico, si tratta di circa 2.400.000 euro, per una zona poco frequentata, periferica e a rischio idrogeologico. Per capire meglio la natura dell’intervento ci siamo recati al comune di Cosenza per conoscere meglio finalità e obiettivi di un progetto tanto importante
Ci siamo subito accorti del grande valore che potrebbe avere tale progetto per il futuro della città.
I BoCs Art sono strutture situate sul lungo fiume utilizzate come residenze che ospitano artisti provenienti da tutto il mondo. Qui esprimono la loro arte e in cambio dell’ospitalità lasciando una loro opera che diventa patrimonio culturale per la città di Cosenza.
Una volta finite le sessioni, le varie opere donate vengono catalogate e portate nel complesso di San Domenico, che ospita il BoCs Art Museum offrendo alla cittadinanza uno spaccato dell’arte contemporanea

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto, realizzato nell’arco di un anno, con un costo pubblico di 2.401.675,90 euro e liquidato con una spesa di 2.309.951,00 euro , si è concluso nel 2015, anno in cui è stato inaugurato.

Risultati

Dal 2015 a oggi le residenze artistiche hanno ospitato più di 400 artisti provenienti da tutto il mondo dalla primavera all’autunno inoltrato in numerose sessioni di lavoro. Il progetto quindi non solo è stato portato a compimento nei tempi stabiliti, rimanendo abbondantemente nei preventivi di spesa, ma mantiene la sua funzione grazie all’intervento dell’amministrazione comunale di Cosenza che di anno in anno mantiene vivo lo spazio e si è realizzato un museo per contenere le opere e renderle fruibili alla cittadinanza. Il BoCs Art Museum è uno spazio ricavato dall’ex convento di San Domenico che è stato ristrutturato ed è visitabile gratuitamente.

Punti di debolezza

Dai nostri sondaggi, svolti fra docenti, genitori, amici e comuni cittadini, abbiamo riscontrato una percentuale relativamente alta, circa il 70%, di persone che conoscono i BoCs Art, ma si scende al 50% se si chiede quale sia il loro scopo, percentuale che si abbassa al 40% se si chiede quale sia la loro utilità. Nonostante il successo dell’opera, i riconoscimenti ottenuti, sembra un progetto che riguarda poche persone esperte di arte, in particolare arte contemporanea.
La zona su cui è stato realizzato il progetto, secondo noi avrebbe bisogno di una pianificazione costante degli interventi di manutenzione sia per i rischi idrogeologici, sia per una fruizione dell’area anche come pista ciclabile (in più punti impercorribile) o come area di passeggio e ritrovo indipendentemente dalla presenza di artisti.

Punti di forza

Analizzando il progetto ci siamo accorti del grande valore che può avere per il futuro della città. . Cosenza ha un centro storico assolutamente invidiabile, anche se non sia tenuto nelle giuste condizioni (sappiamo che la riqualificazione causerebbe costi enormi all’amministrazione).
Quello dei BoCS Art, che è il più grande “Borgo d’arte” d’Europa, è, secondo noi un ottimo pretesto per riportare Cosenza tra le città d’arte. Le interviste agli amministratori e la visita all’area lungo il fiume Crati ci hanno fatto riflettere sul valore della riqualificazione e rifunzionalizzazione che il progetto ha attuato. Siamo consapevoli che anche l’arte può contribuire a incrementare il turismo culturale, a creare opportunità di crescita anche economica con l’indotto, a coinvolgere la cittadinanza nella valorizzazione e recupero di spazi inutilizzati della città.

Rischi

Il progetto prosegue per il vivo interesse mostrato da questa amministrazione comunale. Il timore reale è legato al rischio che, in futuro, non si prosegua su tale percorso da momento che non sono visibili e quantificabili gli effetti che i BoCs, con l’annesso museo, hanno sulla Città e i suoi abitanti. E’ necessario probabilmente un coinvolgimento attivo della popolazione, perché tale opera sia vissuta come parte integrante del tessuto urbano.

Soluzioni e Idee

Dagli incontri con amministratori e responsabili è emerso che i giovani e le scuole possono diventare interlocutori privilegiati sia per diffondere le buone prassi sia per diventare i protagonisti dell’innovazione e portavoci della cultura. Questo progetto ha messo sotto i riflettori il progetto BoCs Art e, coinvolgendo scuola e famiglie, ha permesso di far conoscere al maggior numero di persone, e non solo agli “addetti”, il valore intrinseco dell’arte e della bellezza. Troppo spesso noi ragazzi ci dimentichiamo che il linguaggio dell’arte unisce, può creare ponti tra culture e ideali di umanità. Le scuole della città, unite in rete possono vivificare l'area, condividere con gli artisti i loro progetti e avvicinare gli utenti della città a questo innovativo modo di vivere l'arte.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Il sindaco della Città di Cosenza: Arch. Mario Occhiuto
L'assessore alla riqualificazione urbana del comune di Cosenza: Ing. Francesco Caruso
Direttore dei lavori: Ing. Maddalena Fioriello
Direttore del settore cultura del Comune di Cosenza: Dott. Giampaolo Calabrese

Domande principali

Abbiamo raggiunto le 3 aree con difficoltà perchè sono in un’area periferica. Anche la strada presenta segni di cedimento, con una pista ciclabile non percorribile per tutto il tragitto. Perché non si è intervenuti anche su alla viabilità visto che l’area è a rischio idrogeologico? (Ing. Maddalena Fioriello, direttore dei lavori)

L’amministrazione ha una strategia precisa da attuare per attingere dai fondi europei con priorità su settori
specifici e su questo in particolare? (Ing. Francesco Caruso, Assessore alla Riqualificazione Urbana del Comune di Cosenza)

Come è nata l’idea del progetto dei BoCS Art? (Arch. Mario Occhiuto, Sindaco della Città di Cosenza)

Risposte principali

Il progetto prevedeva la realizzazione di questi Bocs art, sulla viabilità sono stati fatti dei piccoli interventi di ripristino, ma l’idea progettuale non era quella di intervenire sulla viabilità ma solo di riqualificare l’area dal punto di vista urbano e anche sociale per dare comunque una connotazione un po’ particolare. I bocs art sono stati realizzati comunque per strutture che non hanno alcun impatto con il contesto, è stata scelta proprio questa zona per la sua peculiarità paesaggistica anche per la vicinanza del centro storico, sono strutture modulari e sono strutture realizzate in legno e completamente realizzate in fabbrica e assemblate qui in cantiere quindi potrebbero essere un domani anche smontate e lasciare quindi un impatto nullo sull’area dove sono state realizzate e dove hanno vissuto per tutto questo tempo sono sviluppati come avete visto su tre aree: la prima area, la seconda è questa terza area dove si è creato questo piccolo borgo. Sono delle strutture molto innovative dal punto di vista tecnologico perché comunque rispondono bene ai requisiti di garanzia dal punto di vista sismico e dal punto di vista energetico, anche di isolamento, sono stati realizzati come ho già detto in legno e quindi un materiale abbastanza naturale, un materiale che dialoga benissimo con il paesaggio. Sono stati fatti anche degli interventi di ingegneria naturalistica soprattutto nella prima area come dicevamo prima, per questo diciamo che ci sono dei perimetri, con problemi idrogeologici. Abbiamo fatto degli interventi di ingegneria naturalistica, siamo andati a consolidare il versante sempre con degli interventi utilizzando materiali naturali, come i pali di castagno che sono stati posati longitudinalmente e trasversalmente proprio per andare ad irrigidire il versante, sono state piantate poi delle piante proprio per consolidare o per meglio trattenere il terreno, per contribuire meglio con il sistema palificato.
Il cantiere è iniziato più o meno nel 2014 nel giro di un anno i box sono stati completati e nel corso di questi anni non sono stati necessari interventi se non interventi di manutenzione ordinaria visto l’utilizzo comunque che se ne fa. Gli artisti, durante l’anno, occupano i box quindi vivono in questi ultimi. Si organizzano delle residenze e gli artisti vivono e producono appunto l’arte in queste “casette“. (Ing. Maddalena Fioriello, direttore dei lavori);

L’amministrazione ha una strategia politica che riguarda varie tematiche di attuazione sul territorio.
Attingere poi ai finanziamenti diventa un fatto consequenziale, la priorità è senz’altro da attribuirsi ad una
politica chiara, fatta di scelte strategiche sul tessuto urbano, diciamo che, nella dimensione progettuale, è
fondamentale che un comune abbia delle idee chiare su quella che è la visione del territorio, una visione
che è un connubio tra la percezione reale, quello che noi vediamo intorno a noi e l’immaginazione
culturale, la dimensione progettuale deve essere ontologica rispetto a qualsiasi approccio politico e
amministrativo del territorio.
Quando abbiamo pensato alla realizzazione dei BoCs Art, l’idea era quella di un intervento che fosse
sintesi di due tematiche strategiche fondamentali , seguite dalla nostra amministrazione, da una parte la
rigenerazione del tessuto urbano, e dall’altra l’individuazione di strategie e di elementi innovativi di
sviluppo che vedano nella cultura il vettore di nuove occasioni di progresso del territorio e anche di
inclusione sociale e di valorizzazione di quello che è in senso identitario per la comunità.
I BoCs Art sono l’intreccio tra il territorio, l’arte, la cultura e il paesaggio, un intreccio virtuoso che nel
momento in cui riesce a coinvolgere le funzioni organiche del territorio diventa un valore aggiunto, perché
attraverso l’integrazione di questi fattori crea nuovi elementi di sviluppo e nuove opportunità di crescita
economica, è un progetto che si è integrato nel territorio e ha coinvolto la comunità, è stato occasione di
partecipazione e di interazione tra i cittadini e gli artisti che nelle loro varie forme espressive si sono
cimentati, nella realizzazione di opere, influenzati dal respiro della nostra città, trovando appunto
ispirazione e suggestione vivendo i nostri luoghi. Tra la comunità locale e gli artisti si è sviluppata
un’interazione che ha consentito ad entrambi di contribuire a quel processo di recupero, di appropriazione
del senso identitario e delle memoria storica che poi è stato dagli artisti stessi rivisitato e rielaborato
filtrandolo sulla base di nuove idee, di nuovi concetti, nuove visioni scevre anche da distorsioni legate a una
visione stereotipata che viene dall’appartenenza, dal vivere questi luoghi nella quotidianità. Abbiamo una
visione esterna che guarda la città e attualizza quelli che sono gli aspetti dell’evolversi della città nel tempo
e ci da anche delle informazioni importanti.
Detto questo, una volta che si sono stabilite le strategie da attuare, noi abbiamo pensato come poter
attingere alle varie fonti di finanziamento, e i finanziamenti in Italia ci sono. Quello che manca riteniamo sia
proprio la progettualità. Abbiamo lavorato ad un progetto di rigenerazione del territorio che fosse mirato a
recuperare anche un corridoio ecologico come quello del fiume, che fungesse da collegamento, da ricco
elemento di ricucitura tra il centro storico, la porta sud della città, e il tessuto urbano di più recente
costruzione. L’abbiamo fatto attraverso politiche di strategia integrata turistico-culturale che sono quelle
che attualmente danno un notevole valore aggiunto alle politiche sulla città e consentono anche di rendere
la città attrattiva. Oggi il successo nella competizione tra le diverse aree urbane si gioca sulla capacità di
attrarre: attrarre investitori, attrarre attività, attrarre residenti e fornire dall’altra parte servizi,
infrastrutture, anche amenità per un livello di qualità di vita notevolmente più alto. Noi abbiamo puntato su
Cosenza città della cultura e città dell’arte ma anche città votata al benessere e alla salute dei cittadini.
Siamo avanti in termini di interventi che guardano la sostenibilità ambientale, dobbiamo riconoscere che la
rigenerazione richiede una progettualità più complessa rispetto all’idea di sostenibilità ambientale,
energetica e sociale perché, inevitabilmente, questi spazi che si rigenerano diventano elemento
catalizzatore. Sono luoghi pubblici che diventano spazi di relazione. E’ fondamentale garantire qualità
architettonica e contemporaneamente creare possibilità di relazione e di interazione con la comunità che
ne acquista in termini di coesione sociale e di inclusione. (Ing. Francesco Caruso, Assessore alla Riqualificazione Urbana del Comune di Cosenza);

Intanto grazie per essere qui e per aver intrapreso questa iniziativa che è importante perché avvicina i
cittadini alle istituzioni, io dico che questa idea è nata dalla mia esperienza precedente (professionale), che
mi ha messo in contatto con molte realtà, anche urbane nel mondo. Ho visto che c’erano per esempio a
Pechino, a Dublino degli insediamenti di artisti nelle città che avevano creato un clima di innovazione. Poi
l’innovazione porta anche allo sviluppo economico al progresso sociale, quindi ho pensato che fosse
opportuno investire nella cultura e soprattutto nelle attività culturali che in qualche modo possano creare
una contaminazione con le persone, in questo caso abbiamo immaginato di progettare questo distretto
degli artisti di residenze per artisti in modo tale da ospitare degli artisti contemporanei che
successivamente abbiamo ospitato, provenienti da tutto il mondo questo per creare una sorta di fabbrica
creativa(come l’abbiamo chiamata), un processo di innovazione culturale della città che potesse
coinvolgere anche i cittadini, in questo caso tra l’altro coinvolge anche i cittadini del centro storico, gli
operatori delle cooperative sociali e tutto quelli che sono stati coinvolti. la cultura e la creatività migliorano
la vita delle persone e quindi in qualche modo rispondono alle esigenze importanti come la respirazione
che noi abbiamo e come essa abbiamo bisogno anche della cultura, della bellezza. Questa è un’iniziativa
per la quale siamo stati premiati anche allo SMAU 2015 di Napoli come città innovativa nel campo della
produzione culturale.

(Arch. Mario Occhiuto, Sindaco della Città di Cosenza)