REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
ADEGUAMENTO, MIGLIORAMENTO E COMPLETAMENTO DELLA STRADA DI COLLEGAMENTO DAL PONTE SAN PIETRO ALLA ZONA INDUSTRIALE - TANGENZIALE NORD - 2° STRALCIO

Inviato il 18/03/2019 | Di tAGENzialeTE007

Descrizione

Il finanziamento del ramo nord della tangenziale è stato previsto dal Programma Attuativo Regionale (P.A.R.) 2007/2013 a valersi sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (F.S.C.) Risorse 2007/2013, Asse II “Accessibilità”, Linea di intervento II.A “Accessibilità materiale”, Azione II.A.2 “Viabilità di convergenza regionale e interregionale”, in particolare “Viabilità di collegamento principale”. La Regione Molise ha deliberato di finanziare l’intervento in data 30/12/2014, in sede di riprogrammazione delle risorse riservate ad alcune linee di intervento, destinandogli una somma di denaro il cui importo, davvero considerevole, ammonta a 18.000.000 di Euro e ha inserito il finanziamento nel Secondo Atto Integrativo all’A.P.Q. “Viabilità”, sottoscritto in data 16/11/2015. Successivamente all’approvazione del progetto preliminare, in data 16/03/2016, il Comune di Campobasso, ente attuatore del progetto, ha indetto la gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori di cui è risultata vincitrice un’impresa campana, la “Brancaccio Costruzioni Generali s.p.a.”.
La tangenziale nord si sviluppa dallo stadio comunale e termina nella zona industriale di Campobasso; consente lo smaltimento periferico del traffico veicolare per evitare che attraversi il centro cittadino. Costituisce un tratto dell'anello viario che circonda il capoluogo molisano, la cui costruzione iniziò circa trent'anni fa. Questo segmento stradale inizia al termine della tangenziale ovest, si innesta sulla Fondovalle Rivolo, attraversa la frazione Calvario e raggiunge la zona industriale. Il progetto dell’opera prevede:
1. in corrispondenza dello svincolo S. Pietro con la Fondovalle Rivolo e la viabilità locale:
a. la razionalizzazione della rotatoria San Pietro con semplificazione delle uscite per il centro;
b. la demolizione del vecchio viadotto, non recuperabile e la realizzazione di un nuovo viadotto antisismico;
2. in corrispondenza dello svincolo in contrada Calvario, interessata da una frana e in cui il costruito interferisce con l’acquedotto molisano:
a. un nuovo viadotto;
b. nuovi rami di svincolo;
c. l’inserimento di un depuratore in prossimità della frana;
3. nella zona industriale, una nuova rotatoria con bosco fotovoltaico e, nell’area adiacente, un Polo della viabilità ecocompatibile con punti di ricarica per vetture elettriche.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

L'opera servirà a collegare la zona periferica sud della città di Campobasso con la zona nord attraverso una circumvallazione: i tre rami della tangenziale – Nord, Est ed Ovest, che sono già fruibili – costituiranno un anello viario che circonderà il capoluogo. L’opera fu finanziata per la prima volta nel 1988. Con il primo finanziamento che ammontava a 33 miliardi e 500 milioni di vecchie Lire, erogati dalla Cassa per il Mezzogiorno e successivamente passati alla gestione della Cassa Depositi e Prestiti, il Comune di Campobasso appaltò l'opera ad una grande impresa di Roma che, però, contestò la fattibilità della progettazione; ciò condusse ad un contenzioso che di fatto pose termine all'appalto. Con la parte restante del finanziamento il Comune riprogettò e riappaltò l'opera. Nel 2002 ebbero finalmente inizio i lavori veri e propri (essendoci stato, fino ad allora, esclusivamente l’apprestamento del cantiere). Nell’arco di tempo compreso fra il 2002 e il 2018 fu realizzato l’intero tracciato dell’arteria stradale. Precisamente, nel 2016 i lavori sono stati ultimati con il completamento dei viadotti, mentre nel 2018 si è concluso il procedimento amministrativo. Tutta la tangenziale nord (circa 4 km di strada), ormai, ha una pista ben definita.
Cosa è stato fatto e cosa è da fare
Se con il primo appalto sono stati realizzati i 4 viadotti che costituiscono l’opera, gli obiettivi del finanziamento attuale sono:
• la definizione dell’assetto geologico dell’infrastruttura mediante opere di sostegno e di stabilizzazione dei pendii (essendo l’infrastruttura, per gran parte, interessata da problemi di natura franosa);
• il coordinamento dei collegamenti dell’opera con il resto della viabilità interna e periferica mediante la realizzazione degli svincoli che serviranno ad allacciare l’arteria alle altre strade di Campobasso;
• il completamento delle opere di finitura, come la pavimentazione.
Complessivamente, il nuovo finanziamento (18 mln di Euro, che sono stati appaltati con una procedura di affidamento sia della progettazione definitiva-esecutiva che dei lavori) è destinato alla messa in collegamento dello svincolo del Rivolo con la zona industriale (C.da Colle delle Api) di Campobasso. Nel mese di Marzo ci sarà la sottoscrizione del contratto da parte dell’impresa aggiudicataria dei lavori. Nel mese di Maggio ci saranno la consegna materiale del cantiere e l'inizio effettivo dei lavori; lavori che, salvo imprevisti, termineranno entro l’estate dell’anno 2020 (dato che l’offerta dell’impresa aggiudicataria prevede 14 mesi di lavorazione).

Risultati

Il progetto non è ancora concluso. Dell'infrastruttura è visibile il tracciato (4 viadotti), ma mancano ancora gli svincoli per connetterla al resto della viabilità urbana e periferica e le opere di finitura.

Punti di debolezza

Il primo fatto che ha rallentato la costruzione dell’opera è stato il ricorso al Tar del Molise che alcune imprese molisane partecipanti alla gara d’appalto indetta dall’ente attuatore hanno fatto avverso la procedura di assegnazione dei lavori. Tuttavia, il ricorso è stato respinto prima dal Tar e, successivamente, dal Consiglio di Stato che in data 27/11/2017 si è pronunciato riconoscendo la validità degli esiti della procedura selettiva.
All’inizio della scorsa estate, tuttavia, la tangenziale del capoluogo molisano è tornata ad essere oggetto di accese discussioni stavolta non fra giudici, ma fra i consiglieri comunali stessi che si sono trovati a dover deliberare in favore del riconoscimento di debiti fuori bilancio per il ramo Nord dell’importante opera viaria, debiti resisi necessari per completare gli espropri dei terreni sui quali essa dovrà essere edificata.

Punti di forza

L’opera, una volta completata, permetterà di decongestionare il centro cittadino e ciò comporterà:
• una riduzione dell’inquinamento atmosferico;
• una riduzione del tasso di incidentalità;
• un abbattimento dei tempi di percorrenza delle strade urbane.
Tuttavia, la tangenziale progettata inizialmente per assorbire il traffico urbano, rischia di mancare il suo obiettivo: il parco veicolare, infatti, nel corso dell’ultimo trentennio è aumentato considerevolmente, oltre le stime di crescita. L’infrastruttura, soprattutto se si lascerà passare altro tempo, risulterà obsoleta prima ancora di essere aperta al traffico.

Rischi

Il rischio è che il finanziamento dell’opera scada prima che l’opera stessa venga ultimata e che le risorse economiche stanziate dall’Unione Europea non possano essere più impiegate per il completamento del progetto in parola.

Soluzioni e Idee

Risultano interessanti diverse proposte migliorative avanzate dall’impresa aggiudicataria dei lavori di completamento dell’opera, particolarmente quelle previste nella zona industriale (area noleggio di veicoli elettrici), pensate per una nuova idea di viabilità, sostenibile e finalizzata a non intasare il centro cittadino.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

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  • Eventi territoriali organizzati dai team
  • Settimana dell'Amministrazione Aperta

Connessioni

Contatti con i media

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Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Risposta parziale

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

E' stato intervistato il RUP (Responsabile Unico del Procedimento), l'Ing. Antonio Abbazia.

Domande principali

• Come mai il primo finanziamento stanziato nel lontano 1988 non è bastato a completare l’opera?
• A quanto ammonterà il finanziamento complessivo dell’opera, una volta che essa sarà ultimata?
• Quali sono gli ostacoli che hanno fatto sì che l’opera sia a tutt’oggi non ancora fruibile?

Risposte principali

1. La mancata ultimazione dell’opera è stata causata essenzialmente dalla lunghezza del procedimento: basti pensare che questo si è avviato amministrativamente nel 1988 per concludersi (relativamente al primo finanziamento) nel 2016. Chiaramente, ciò che era stato giudicato sufficiente per costruire l’opera nel 1988, a quasi trent’anni di distanza si è rivelato essere non più tale. Inoltre, il collegamento dell’arteria con il sistema viario circostante non era stato previsto inizialmente come nell’attuale progettazione. Anche la connessione dell’infrastruttura con il resto delle strade della città ha comportato una lievitazione delle costi.
2. Il finanziamento dell’arteria stradale ammonterà complessivamente a 44 mln di Euro. Il costo convenzionale dell’opera sarà di circa 10 mln per Km.
3. Il primo fatto che ha rallentato il completamento dell’opera è stato il ricorso al Tar del Molise che tre delle cinque imprese molisane partecipanti alla gara d’appalto indetta dall’ente attuatore hanno fatto dopo che, al termine della procedura, i lavori erano stati aggiudicati all’impresa campana Brancaccio. Anche la necessità di completare la procedura espropriativa, ultimata finalmente a inizio dello scorso autunno con la liquidazione di tutti gli espropriati, ha costituito un ostacolo importante sulla via dell’ultimazione dell’infrastruttura.