REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
CENTRO POLIFUNZIONALE CON LABORATORIO ARTIGIANALE PER LA PRODUZIONE DELLA MOZZARELLA DI BUFALA

Inviato il 26/03/2019 | Di mworkerssecrets

Descrizione

La nostra ricerca riguarda un centro per la produzione di mozzarella volta al reinserimento lavorativo di donne vittime di violenza.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Ad oggi,il progetto è in fase di attivo sviluppo:l'edificio dove verrà concretizzato il progetto è stato ristrutturato quindi adeguato alle nuove esigenze.Si prospetta nei prossimi giorni la consegna definitiva del progetto e nel prossimo anno la sua piena realizzazione.

Risultati

Il progetto non è ancora concluso

Punti di debolezza

Purtroppo il progetto non è mai stato pubblicizzato bene anche perché fino a poco tempo fa non era neanche possibile monitorare fisicamente l'edificio a causa del lavoro.

Punti di forza

il nostro progetto ha il vantaggio di essere collegato a un tema sociale di grande attualità per cui suscita l'interesse di più generazioni e classi sociali.

Rischi

Per salvaguardare la piena realizzazione del progetto è importante che i fondi erogati dalla comunità europea siano completamente spesi quindi che il progetto sia pronto quanto prima;inoltre c'è bisogno che una volta reso funzionale il centro venga pubblicizzato non solo a livello cittadino ma anche a livello regionale.

Soluzioni e Idee

Per evitare che sussistano problematiche la nostra ambizione è quella di continuare a monitorare il progetto anche negli anni a venire in modo che possiamo accorgerci di qualsiasi malfunzionamento quindi segnalarlo.Abbiamo anche intenzione di occuparci noi stessi della pubblicizzazione.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Sono stati intervistati: il sindaco del comune di Casapesenna M. De Rosa, il sindaco di Villa Literno A. Tamburrino, il dott. Allucci, il dott. Guerrini, numerosi cittadini e progettisti relativi al nostro progetto.

Domande principali

1) (Vincenzo Alaia; Project Manager): Quanto tempo è necessario perché il progetto venga effettivamente realizzato per intero ?
2) (Mattia Di Filippo; Project Manager): Quanto tempo richiedono i lavori e, una volta terminati, quanto tempo ci vorrà perché entrino in funzione ?
3) (Mattia Di Filippo; Project Manager): I lavori finiranno per inizio 2021 ?

Risposte principali

1) (Giovanni Sparo; progettista): Il progetto esecutivo verrà consegnato entro una quindicina di giorni al Comune, poi il comune lo
approverà e manderà gli elaborati al progetto civile di Caserta per l’approvazione definitiva degli elaborati
sismici. Poi in realtà tutto questo pacchetto andrà in gara, chiaramente, e quindi penso che si potrà iniziare
tra un sessanta/novanta giorni.
2 (Giovanni Allucci; a.d. Agrorinasce): I lavori richiederanno almeno un annetto. 365 giorni lavorativi consecutivi per poter eseguire il progetto
che bisogna realizzare. Normalmente quando sono iniziati i lavori noi facciamo una gara per individuare il soggetto che gestirà il
bene, perché quando finiranno i lavori loro devono prendere immediatamente possesso del bene. Cioè non
ci può essere una situazione di attesa. Perché comunque anche quando facciamo la gara per individuare la
cooperativa sociale che gestirà questo bene comunque ci vogliono dei tempi non solo amministrativi,
perché sono necessari 35 giorni per poter rispondere ad una gara, poi noi facciamo molti controlli sulla
cooperativa. Una volta avute queste risposte facciamo l’analisi del progetto per vedere se loro sono capaci
come cooperativa a poter gestire cose di questo genere, garantendoci anche l’inserimento lavorativo delle
donne. Noi consegneremo l’immobile con l’agibilità, loro poi prendono possesso e chiederanno le
autorizzazioni per il funzionamento che normalmente è una pratica che viene svolta, uno sportello unico,
sul ritardo utile che si chiama Swap, che è lo sportello comunale, quindi noi garantiamo un immobile agibile
e loro con la loro attività produttiva richiedono l’autorizzazione al comune per avviare l’attività produttiva.
Poi da qui passerà qualche mese, normalmente breve, viene fatto tutto in autodichiarazione però
comunque un minimo di documentazione bisogna strutturarla, perché si deve garantire anche la sicurezza
dei lavoratori, e ci sono una serie di pratiche che si devono effettuare.
3) (Giovanni Allucci; a.d. Agrorinasce): No, quello è il limite massimo, oppure ci tolgono i finanziamenti, perché poi l’appalto non lo gestiamo noi
ma il comune, in questo caso il responsabile è il comune. Quindi nel momento in cui il comune finisce i
lavori, ci consegna il bene immobile e noi lo consegniamo alla cooperativa sociale e ci mettiamo affianco
alla cooperativa sociale. Questo è il nostro lavoro in questa fase. Quindi noi controlleremo che la
cooperativa inserisce delle donne vittime di violenza che fa l’attività in regola e così via.