REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
GRANDE PROGETTO ¿LA BANDIERA BLU DEL LITORALE DOMITIO¿

Inviato il 18/03/2019 | Di libayrators

Descrizione

Il "GRANDE PROGETTO LA BANDIERA BLU DEL LITORALE DOMITIO" mira alla riqualificazione ambientale della fascia costiera dei comuni di: Francolise, Sessa Aurunca, Castel Volturno, Cellole, Carinola, Villa Literno e Mondragone. Gli obiettivi includono il miglioramento della balneabilità, la realizzazione o il completamento dei sistemi fognari e la costruzione di sistemi di depurazione delle acque reflue.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto è diviso in due lotti, che si differenziano per zone coinvolte e denaro investito. Il primo comprende i comuni di Francolise, Sessa Aurunca, Cellole e Carinola, per i quali erano stati stanziati 45 milioni di euro circa, ma nessun importo è stato mai incassato. Il secondo coinvolge i comuni di Villa Literno, Castel Volturno e Mondragone, ai quali sono stati distribuiti rispettivamente: 4.5 milioni, 4.8 milioni e 13.7 milioni di euro (su un totale di 32 milioni). La visita di monitoraggio civico a Pescopagano, area compresa tra Mondragone e Castel Volturno, ha rivelato che i lavori procedono con costanza (nei comuni del lotto 2). Infatti, l'amministratore delegato dell'azienda attuatrice e gli archeologi hanno reso attivamente partecipe il team, confermando l'ottimo stato di avanzamento delle attività.

Risultati

Il progetto non è stato ultimato: solo 55/72km di rete fognaria previsti dal lotto 2 sono stati costruiti. Nessuna opera prevista dal lotto 1, invece, è stata realizzata.

Punti di debolezza

Agli inizi del monitoraggio, il team ha riscontrato difficoltà nel reperire informazioni circa l'ente attuatore, in quanto molte delle fonti online risultavano incomplete o inaccessibili. Solo in seguito, tramite visite dirette ed interviste, è stato scoperto che il lotto 1 è quello più carente: i fondi non sono arrivati ad alcun comune interessato e, di conseguenza, i lavori non sono neppure stati avviati. Nelle zone del lotto 2, invece, il problema principale è risultato essere il loro valore storico-archeologico. Le operazioni, infatti, sono state rallentate dal ritrovamento di alcuni reperti (per esempio sul territorio di Pescopagano). Ad ogni modo, non sussistono soltanto complicazioni "pratiche": nonostante l'ampiezza territoriale, sono davvero poche le persone che si tengono informate riguardo la condizione delle aree in questione. Un sondaggio da noi ideato ci ha portati difatti a scoprire che solo il 40% delle persone coinvolte nell'indagine conosce il progetto ed i motivi per i quali questo è partito. La suddetta grande espansione territoriale è anche sinonimo di molti interventi da effettuare, che richiedono un lungo periodo di progettazione e realizzazione.

Punti di forza

Grazie al sopralluogo, la squadra ha potuto osservare le impressionanti differenze tra le strade già rinnovate e quelle ancora in stato precario. Ad ogni modo, ciò che ha maggiormente catturato l'attenzione dei ragazzi è stata la reazione dei cittadini di Pescopagano: i residenti intervistati si sono mostrati entusiasti e fiduciosi, affermando inoltre che i miglioramenti sono palesi e ingenti. Una volta intervistato l'ingegnere Della Gatta, i ragazzi hanno riscontrato quanto il progetto possa avere un forte impatto economico. Basti pensare, per esempio, che fra meno di 10 anni il valore dell'immobile subirà un aumento sostanziale e che da ciò deriverà un inevitabile accrescimento nel numero di turisti. Il turismo sarà dunque in grado di agevolare l'economia dell'intero territorio, della quale potranno beneficiare sia i residenti italiani sia quelli stranieri, che sono egualmente interessati al progetto, in quanto entrambi profondamente coinvolti.

Rischi

Fra i rischi che il progetto comporta, vi è la possibilità che il ritrovamento di reperti storici fermi i lavori per un lungo periodo di tempo. Di conseguenza, i residenti continuerebbero ad essere costretti a vivere in condizioni precarie e disagiate. Al termine dei lavori, invece, è probabile che la manutenzione delle fogne e dei depuratori costi troppo e che necessiti di cura da parte dei cittadini. Gli autoctoni, però, non sono abituati a servizi efficienti e c'è il rischio che danneggino nuovamente le opere realizzate o rinnovate.

Soluzioni e Idee

Per ciò che concerne l'aspetto archeologico, sarebbe opportuno posizionare delle teche di vetro che possano contenere e proteggere i reperti rinvenuti, onde evitarne il danneggiamento. Inoltre, una maggiore diffusione del progetto renderebbe le persone più consapevoli e, nel migliore dei casi, anche più propense a prendersi cura delle opere costruite. Affinché le informazioni possano arrivare ad un gran numero di individui, si può pensare di sponsorizzare il progetto sui social network o tramite cartelloni pubblicitari posizionati nelle zone coinvolte ed in quelle ad esse limitrofe.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Facebook
  • Instagram
  • Eventi territoriali organizzati dai team
  • Settimana dell'Amministrazione Aperta

Connessioni

Contatti con i media

  • Giornali Locali

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Risposte generiche
  • Risposta parziale
  • Promesse concrete

Descrizione del caso

I dati relativi al progetto monitorato sono poco reperibili sul web: questo, infatti, è prossimo alla conclusione per uno dei due lotti, ma ciò non è efficacemente comunicato ai cittadini. Grazie ai profili social ed il blog, il team è riuscito a rendere note informazioni che è stato difficile trovare: il grande progetto “la bandiera blu del litorale Domitio” procede regolarmente per il lotto 2, ma le informazioni ricevute sul lotto 1 sono state vaghe o non ci sono state.
Le amministrazioni, grazie anche all’impatto del monitoraggio, si stanno attivando rendere “open” i dati posseduti.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

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Domande principali

1) “Da cosa è scaturita la necessità di ottimizzare il sistema fognario e di compiere un'opera di bonifica?”
2) “Da chi è pagata la sovraintendenza archeologica?”
3) “Come viene affidato un progetto ad un’azienda?”

Risposte principali

1)“Un buon sistema fognario garantisce la salubrità di un territorio: Castel Volturno si è sviluppato per il 90% in maniera abusiva ed è stato il mare il motore di tutto questo. L’abusivismo ha portato alla costruzione di case private molto vicine le une alle altre. Dal momento che, negli anni ‘70, non esistevano fogne pubbliche, ciascuna famiglia residente si muniva di un pozzo che avrebbe dovuto essere isolato per evitare l’inquinamento della falda. Quest’ultima, nel corso del tempo, è stata danneggiata e contaminata. Proprio per questa ragione si parla di “Grande Progetto La Bandiera Blu del Litorale Domitio”: Castel Volturno e gli altri comuni coinvolti sono zone paludose e necessitano di opere di bonifica per poter canalizzare l’acqua della falda acquifera, la quale arriva per capillarità in canali che, attraverso i Regi Lagni, sfociano nel mare.” (Giuseppe Scialla; assessore ai lavori pubblici di Castel Volturno)
2) “La presenza degli archeologi è attualmente finanziata da noi: è stato necessario per permettere un avanzamento del progetto. La regione Campania ha impiegato ben un anno e mezzo per completare la gara per la sovraintendenza archeologica, un lasso di tempo in cui i lavori sarebbero stati fermi se non avessimo provveduto noi. La quota spesa ci verrà poi rimborsata dalla regione, essendo un valore incluso nel prezzo totale del progetto.” (Luigi Della Gatta, amministratore delegato CO.GEST)
3) “Il primo punto è quello della progettazione, che si divide a sua volta in 3 fasi: preliminare (in cui si cercano finanziamenti), definitiva ed esecutiva. Questo processo può durare fino a 10 anni. Il secondo punto è quello delle gare di appalto a cui si iscrivono tutte le aziende disposte a svolgere i lavori. Dopodiché vengono analizzate tutte le offerte e, quindi, si scelgono le più convenienti. Alla fine avviene l’aggiudicazione del progetto da parte di una singola azienda.” (Alessandro Paoletti, RUP)