REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
RETROS-RIQUAL. AREA VECCHIO MATTATOIO COMUNALE-COMPL. NUOVA BIBLIOTECA COMUNALE

Inviato il 18/03/2019 | Di ASOC1819_124

Descrizione

Il progetto che abbiamo deciso di monitorare è Retrospettivo-Riqualificazione. Area Vecchio Mattatoio Comunale- Completamento Nuova Biblioteca Comunale
L’intervento è il completamento di interventi avviati da tempo dall’Amministrazione e riguarda la fase finale del recupero funzionale dell’area del vecchio Macello comunale, completamente recuperato e destinato a sede della Biblioteca comunale. L’intervento è consistito nel recupero dei vari corpi di fabbrica esistenti e nella realizzazione di passaggi vetrati che mettono in collegamento i vari plessi. È stato realizzato, altresì, un vasto piano interrato adibito a deposito dei testi della biblioteca. L’intervento, (finanziato con le risorse dell’APQ “ Infrastrutture per i Sistemi Urbani – Intervento SU4 – CE 12 D.D. n. 28 del 17/09/2008) è completamente realizzato e la biblioteca comunale già trasferita e funzionante nella nuova sede, anche se resta ancora da erogare e liquidare la quota di saldo sul finanziamento concesso.
L’intervento è coerente con le azioni della visione strategica descritta nella relazione del DOS. In particolare, l’intervento si caratterizza per i seguenti aspetti strategici:
• valorizzazione dell'ambiente costruito attraverso il miglioramento della qualità dello spazio;
• potenziamento infrastrutturale volto alla valorizzazione e allo sviluppo socio-economico; in coerenza con le linee di sviluppo della Città di Caserta e del territorio vasto, individuate dal Piano Strategico, l’intervento in esame si colloca nell’ambito strategico dell’attrattività dei centri urbani, attraverso il miglioramento della dotazione infrastrutturale e delle attrezzature per la cultura e per i servizi sociali.
L’intervento è coerente con gli obiettivi specifici ed operativi del Programma Integrato PIU Europa. Nell’ottica generale di azioni volte alla riorganizzazione e valorizzazione degli spazi urbani, costituisce un significativo esempio di riuso di un ampio spazio all’interno dell’area bersaglio che ha consentito il recupero di importanti strutture da destinare ad attività culturali e sociali.
Dati dimensionali di massima dell’intervento: Superficie lotto 7.500,00 mq. Superficie coperta 2.200,00 mq. Volumetria (esistente) 11.000,00 mc.
COSTO TOTALE DELL’I NTERVENTO € 2.200.000,00
Il costo dell’intervento si intende omnicomprensivo, includendo spese tecniche, somme a disposizione, IVA etc. Cofinanziamento pubblico FONDI UE Sostegno retrospettivo € 2.059.599,76 Cofinanziamento pubblico altre fonti € 140.400,24.
Ambito di impatto strategico sulle priorità dell’obiettivo operativo 6.1.
- riqualificazione ambientale,
- rigenerazione economica e sociale;
- riorganizzazione e valorizzazione degli spazi urbani.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto di ristrutturazione è concluso: la struttura, risalente agli anni Cinquanta, è stata riqualificato e i lavori sono terminati. L’ex Mattatoio Comunale era composto da vari corpi di fabbrica che, presi singolarmente , non presentavano caratteri di grande pregio architettonico-storico. L’interesse di natura storica è piuttosto da ricercare nel disegno dell’intero complesso edilizio che, per il tipo di geometria e la simmetria dell’impianto, rappresenta una testimonianza di una certa cultura urbanistica, espressione di un’epoca a cavallo di due secoli. Nella redazione del progetto di recupero dell’area dell’ex Mattatoio Comunale si è dunque partiti da tale principio: conservare tutti gli edifici esistenti mediante una serie di lavori di consolidamento statico e di ripristino di quegli elementi che versavano in cattivo uso di conservazione, soprattutto nella logica di evidenziare il disegno compositivo che sottende l’esistente. Per cui, il nuovo corpo di fabbrica, di limitata volumetria, che è stato necessario realizzare per garantire la corretta funzionalità del complesso biblioteca, avente i locali tecnici per l’accesso all’Archivio interrato ed i locali destinati a punti di ristoro, è stato concepito e localizzato in funzione di tale obiettivo.
La Biblioteca di progetto, tipologicamente , presenta spazi e destinazioni d’uso tali da poter divenire centro di pubbliche informazioni e si configura, anche come polo di iniziative culturali.

Risultati

Da quando è stata riaperta al pubblico, la biblioteca ha avuto un incremento dell’ingresso di utenti pari a circa il 400%, attraverso l’offerta di una serie di sevizi aggiuntivi alla consultazione di testi, con sistemi elettronici di consultazione e di collegamento multimediale tra biblioteche; centro di pubbliche informazioni, refernce, con un servizio di informazione che dà delucidazioni sul materiale bibliografico posseduto e fornisce aiuto nella consultazione dei cataloghi. E’ possibile anche effettuare visite guidate al suo archivio di carattere storico, artistico, letterario e giuridico.

Punti di debolezza

Sono stati riferitimoltiaspetti negativi nella gestione della Biblioteca, dovuto soprattutto al taglio delle spese: un sottodimensionamento del personale necessario per la sua gestione al quale sono affidati una molteplicità di compiti, la riduzione del budget a disposizione per l’acquisto dei test o per i necessari lavori di manutenzione, che di solito arrivano molto in ritardo e soltanto dopo i numerosi solleciti da parte degli utenti. Inoltre alcuni corpi della struttura non sono collegati per cui gli utenti sono costretti ad uscire all’aperto per raggiungerli.
Allo stato va detto che la biblioteca civica è ben lontana dagli standard che consentano di rendere fruibili ed attrattivi gli spazi di cui si compone la struttura eliminando ogni barriera: i libri non si vedono in quanto depositati nei sottoscala,molte volte si trovano su alti scaffali; sono disponibili ma di difficile consultazione solo tramite vecchi cataloghi; senza adeguate disponibilità tecnologiche o anche altri oggetti multimediali. Non basta aprire al pubblico una struttura bella e solare come oggi appare la Biblioteca per avere un luogo di partecipazione, un vero presidio di vita culturale e di socialità.

Punti di forza

La Biblioteca, come sottolineato anche dal Sindaco, oggi è anche un luogo di inclusione sociale, della vita culturale, del sapere economico e sociale, dell'identità dei talenti e delle eccellenze del nostro territorio, rappresenta la testimonianza di cooperazione e integrazione tra cultura, istituzioni locali e associazionismo, collaborazione virtuosa di progetto di accoglienza, partecipazione consapevole.

Rischi

Il rischio è che l’opera riqualificata venga lasciata nuovamente all’ abbandono e al degrado, senza le necessarie opere di manutenzione, infatti nella nostra visita alla biblioteca, abbiamo potuto constatare che l’intonaco, sia all’interno che all’esterno della struttura, risulta essere scrostato; alcune zone non sono adeguatamente illuminate e molti computer non possono essere utilizzati a causa di problemi all’impianto elettrico. Non è prevista una zona ristoro, mentre il progetto prevedeva una zona bar che non è stata mai realizzata per cui gli studenti devono consumare i pasti all’esterno della Biblioteca o nella sala Conferenze; infine quest’ultima risulta essere scarsamente amplificata.

Soluzioni e Idee

Prima di tutto sarebbe auspicabile una migliore organizzazione di risorse e personale che curi meglio la struttura; potrebbe essere opportuno e rendersi necessario affiancare agli operatori un comitato scientifico di promozione e fruibilità dei servizi offerti, eventualmente anche da aprire al contributo volontario di competenze e ai cittadini disponibili per farla diventare una comunità vivente, a partire dalla scuola e dai giovani. Per questo obiettivo le associazioni potrebbero fornire un grande apporto così come avviene in tante realtà, con le cd “buone pratiche”: potrebbe essere questo un esempio di buona pratica da estendere a tutta la città per l’ uso e valorizzazione di beni comuni. Infine si potrebbe prestare maggiore attenzione ai giovani, con la realizzazione di un’area dedicata prevalentemente ad attività ricreative e formative in cui possano ritrovarsi per esprimere i loro talenti e coltivare le proprie passioni, facendo della Biblioteca un centro continuo di aggregazione giovanile, una cittadella della cultura, un luogo dove le varie associazioni, le accademie teatrali o musicali possano far crescere i giovani talenti della nostra città e dare occasione di riscatto non solo culturale, ma anche sociale.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con altre tipologie di persone
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Ci è risultato molto difficile ricostruire la storia amministrativa del progetto i cui attori sono stati la Regione Campania e il Comune di Caserta, come pure recarci in Biblioteca ad effettuare riprese e raccogliere interviste. Per quanto riguarda il primo aspetto, essendo passato un lungo periodo dalla programmazione e realizzazione del progetto, all’interno del quale si sono succedute varie amministrazioni, intervallate dal Commissariamento del Comune di Caserta per dissesto finanziario, il pensionamento di coloro che avevano gestito i lavori, il fallimento della Ditta Pagano che si era occupata dei lavori con la quale il Comune ha anche aperto un contenzioso, ci risulta molto difficile ricostruirne la storia. Abbiamo avuto un solo incontro con Il Dirigente ai Lavori Pubblici, dott. Francesco Biondi, che sommariamente ci ha fornito delle informazioni, ma non abbiamo dati documentali. L’attuale Sindaco, Carlo Marino, che nel corso dell’evento che si è tenuto presso il nostro Istituto per la #SAA #, si era reso disponibile per un’intervista, essendosi anche occupato della fattibilità dell’intervento, a tutt’oggi non ci ha ancora ricevuti. Infine, nota dolente i rapporti con i Responsabili della Biblioteca.

Domande principali

1) Intervista con la responsabile della Biblioteca dott.ssa Maria Lidia Raffone.
Il trasferimento della Biblioteca quali effetti ha comportato rispetto agli utenti della Biblioteca?

2) Intervista al Dirigente della Biblioteca dott. Francesco Biondi
Come si inserisce la riqualificazione dell’area dell’ex Mattatoio nella programmazione degli interventi urbanistici del territorio casertano?

3) Intervista al Sindaco di Caserta avv. Carlo Marino
Sindaco lei si è occupato della pianificazione dell’intervento di riqualificazione: quali sono state le motivazioni alla base dell’intervento?


Risposte principali

1) Da quando la Biblioteca è stata riaperta al pubblico abbiamo avuto un aumento degli ingressi pari al 400%. La Biblioteca offre un servizio di prestito a domicilio che ha avuto un incremento del 50%. Quella che invece presenta una diminuzione, con un decremento del 25%, è la consultazione dei testi o delle GU, stante la possibilità di reperire facilmente on line tale materiale.
Oggi i ragazzi vengono in Biblioteca prevalentemente per studiare.

(Responsabile della Biblioteca dott.ssa Maria Lidia Raffone).

2) L’intervento in esame ha comportato l’ulteriore riqualificazione e miglioramento della qualità ambientale del contesto territoriale urbano, in un’area già ) destinata ad attività di interesse pubblico, scolastico e sportivo.
Per questo ciclo di programmazione l’Unione Europea ha attribuito alle autorità locali un ruolo centrale, individuando la possibilità di delegare alle città la responsabilità dello sviluppo urbano attraverso l’elaborazione di un Piano di rinnovo urbano, caratterizzato da un approccio integrato e multidisciplinare, di sviluppo a medio-lungo termine, con l’obiettivo della rigenerazione urbana e qualità della vita che si è proposto di sviluppare un sistema policentrico della città, attraverso Piani Integrati di sviluppo finalizzati ad aumentare la coesione sociale ed innalzare il livello della qualità della vita, la competitività e l’attrattività dei sistemi urbani territoriali, e si è concentrato in un ambito territoriale chiaramente definito e individuato dalla città delegata, compatibile con gli strumenti urbanistici e con le strategie di sviluppo.
Gli orientamenti comunitari per la politica di coesione 2007-2013 hanno attenzionato le esigenze specifiche del nostro territorio, riconoscendo il ruolo propulsivo delle città e delle aree urbane nella definizione di politiche di sviluppo territoriale.
Città e aree urbane, luogo di coesione sociale per la presenza e per la concentrazione dei principali servizi alla collettività, alle imprese, al territorio e delle attività economiche di produzione e servizio, presentano, accanto alle opportunità offerte, difficoltà e problemi specifici che impattano sulla qualità urbana, e fungono da deterrente al pieno dispiego dello sviluppo economico e sociale.
Con riferimento a tali problematiche, la programmazione comunitaria e nazionale ha comportato la realizzazione di Programmi Integrati mirati a promuovere la competitività e la coesione sociale del territorio, con misure di intervento in grado di modificare sensibilmente l’attrattività e la vivibilità delle città.

(Dirigente della Biblioteca dott. Francesco Biondi)

3) Quando sono stato amministratore, nell’immaginare come riqualificare l’ex macello comunale di via Laviano, intuii che quell’area poteva diventare il nuovo polo culturale e riuscii a intercettare le risorse europee per realizzare il piano. Quello spazio non è da intendersi solo come biblioteca, ma anche mediateca e inoltre offre spazi per fare musica, stare insieme, organizzare iniziative, insomma è un vero centro polifunzionale. Sono convinto che la ricchezza e la spinta culturale della città di Caserta meritino un luogo adeguato per esprimersi. Sono convinto che i giovani della nostra città meritino un posto moderno e funzionale, un riferimento dove mettere a frutto la loro vivacità intellettuale.
In quest’ottica si possono considerare la trasparenza e la conoscenza degli atti amministrativi che consentono di verificare come attraverso un processo amministrativo si arrivi all’obiettivo per cui un’opera che era all’abbandono sia diventata un luogo di cultura e di conoscenza . La Biblioteca, vista come è stata realizzata e cioè polo della cultura, delle iniziative, degli eventi e delle manifestazioni, ha determinato la realizzazione di un luogo fisico dove la città di Caserta ha riempito un vuoto. Inoltre la rete europea di coesione rappresenta sicuramente un’occasione per fare comunità tra i giovani, all’interno della quale si possono trovare numerose occasioni di vita, di lavoro e di futuro, fondamentale per la crescita dei giovani determinando un’apertura mentale, se riescono a raccogliere tale occasione, superando il limitato orizzonte rappresentato dall’ignoranza, all’interno della quale la criminalità organizzata trova la sua linfa. La grande sfida di quella struttura è che la Biblioteca è oggi, non solo un centro per la consultazione di testi, ma un luogo di vita, cultura e conoscenza a 360°,vista come volano di crescita economica e creazione di un modello culturale in questa città, che dia una prospettiva e una voglia di cambiamento a cui i casertani e, soprattutto i giovani, ambiscono. Auspico inoltre una sempre maggiore partecipazione dei cittadini alla vita pubblica in un processo di condivisione e co-progettazione.

(Sindaco di Caserta avv. Carlo Marino)