REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
PROGETTO PER INTERVENTI FINALIZZATI AL RIPRISTINO DELLA VIABILITÀ INTERNA, DELLA SICUREZZA DEI VISITATORI NONCHÈ ALLA RIPRESA VEGETATIVA A SEGUITO DELL'INCENDIO DEL 05 E 06 AGOSTO 2012 ALL'INTERNO DELLA R.N.O. ZINGARO

Inviato il 16/03/2019 | Di zingarelliarisc

Descrizione

Le classi 3^ I e 4^ I dell'istituto Mattarella Dolci di Castellammare del Golfo (TP) stanno collaborando per monitorare il “Progetto per interventi nalizzati al ripristino della viabilità interna, della sicurezza dei visitatori nonché alla ripresa vegetativa a seguito dell'incendio del 05 e 06 agosto 2012 all'interno della R.N.O Zingaro.” progetto di monitoraggio civico, scelto nell’ambito dell’edizione 1819 di “A scuola di Open Coesione”. La Riserva naturale orientata dello Zingaro è un'area naturale protetta italiana, situata fra i comuni di Castellammare del Golfo e San Vito lo Capo e gestita dall'Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana. La costa dello Zingaro è una delle pochissime in Sicilia senza strade carrabili.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

I finanziamenti stanziati per l'esecuzione del progetto, risultano maggiori rispetto a quelli pubblicati sul sito Caronte ovvero è stato speso l'80% di € 245.000 che sono stati spesi per:
- la retribuzione degli impiegati forestali che svolgono varie mansioni all'interno della Riserva;
- pagamento degli operai che hanno realizzato le staccionate;
- pagamento del materiale utilizzato per la ricostruzione (tubi per l'acqua, benzina per la motosega, etc..)

Risultati

Il progetto è stato concluso; anche a distanza di tempo è stato possibile verificare che i sentieri sono perfettamente percorribili e che le aree naturali sono ritornate allo stato vegetativo tipico della riserva. Inoltre abbiamo potuto constatare che sono state attuate le giuste precauzioni affinché la riserva fosse preservata da eventuali, ulteriori incendi. Dunque i finanziamenti sono stati spesi correttamente sia per il ripristino dei viali parafuoco che delle staccionate e dei gradini che garantiscono la sicurezza dei visitatori.

Punti di debolezza

La riserva è perfettamente funzionante malgrado sia passato molto tempo dai lavori effettuati dal progetto monitorato. I lavori hanno restituito un ambiente uguale a come era prima dell'incendio devastante del 05-06 agosto 2012; malgrado ciò gli incendi si ripetono periodicamente a causa di eventi esterni alla gestione.

Punti di forza

Il progetto ci ha aperto un mondo che prima per noi era sconosciuto: quello dei dati aperti e del monitoraggio del progetto e abbiamo imparato ad essere cittadini attivi. Arrivati alla riserva siamo stati spettatori della meravigliosa costa e della sua fauna incontrando l'aquila del Bonelli e da come insegne, staccionate e soprattutto i musei siano perfettamente in sintonia con lo stile della riserva; questo mette in evidenza la bravura degli operai che hanno realizzato tutto; in modo particolare si è evidenziato come gli operai sanno rielaborare ed utilizzare materiali naturali che offre la riserva come ad esempio la palma nana per realizzare sedie, corde e cesti secondo l'usanza dei nostri nonni e che sono presenti nel museo che abbiamo visitato.

Rischi

Il progetto ha restituito l'ambiente uguale a come era prima dell'incendio, tutti i lavori sono stati portati a termine secondo le indicazioni fornite ma nonostante ciò la riserva non smette di essere sempre una zona a rischio incendi perché intervengono agenti esterni a minacciare costantemente il territorio sopratutto d'estate quando soffia lo scirocco, vento caldo proveniente da sud che spesso raggiunge una velocità elevata rendendo quasi impossibile gestire lo scoppio di un incendio.

Soluzioni e Idee

La riserva è soggetta a rischio incendio soprattuto d'estate quando soffia lo scirocco, in tale frangente non basta l'opera di prevenzione effettuata dagli operai attraverso la realizzazione dei viali parafuoco pertanto occorre necessariamente sensibilizzare tutti i cittadini alla salvaguardia e al rispetto di un ambiente naturale e importante per tutti organizzando dei progetti aperti sia agli adulti che ai giovani affinché venga sviluppata una coscienza attiva sulla natura. Inoltre lo Stato o la Regione Sicilia dovrebbero intervenire attraverso l'assunzione di personale addetto alla prevenzione degli incendi, alla gestione degli incendi e alla lavorazione del materiale naturale che offre la riserva.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

Sono stati intervistati: la dott.ssa Rosa La Barbera, Direttrice R.N.O. dello Zingaro
l'ispettore Giuseppe Geloso, comandante nucleo di vigilanza R.N.O. dello Zingaro
l'ispettore Cardile, comandante distaccamento forestale di Castellammare del Golfo

Domande principali

1) Dietro agli incendi ci sono interessi economici?
2) In seguito ad un incendio i danni che subisce l'ambiente riguardano solo la flora e la fauna?
3) Come si evita l'estinzione di una specie rara in seguito ad un incendio?

Risposte principali

1) Non si è ancora al corrente del vero motivo che c'è dietro lo scoppio di un incendio, l'unica cosa che sappiamo è che un incendio porta tantissime conseguenze negative sia nell'ambiente che nell'economia.
2) No, perché c'è da ripristinare tutto ciò che viene distrutto come: gradini, viali parafuoco e percorribili, tubi per l'acqua, aree attrezzate per il ristoro, etc...
3) Di solito si prova a mettere in atto le conoscenze scientifiche collaborando con enti e associazioni ambientaliste affinché vengano salvaguardate le specie rare sia della flora che della fauna.