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DGR N.182/2015. PROGRAMMA DI EFFICIENTAMENTO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE E DELLE STAZIONI DI SOLLEVAMENTO DEI REFLUI URBANI RICADENTI NEL COMUNE DI BOVALINO

Inviato il 6/05/2019 | Di teamh2o1

Descrizione

Il progetto studiato riguardava il funzionamento delle pompe di sollevamento per i reflui urbani relativo al comune di Bovalino. Per la manutenzione dell'impianto sono stati richiesti 160.000€,stanziati 51.370€ e spesi 33.448€.Lo scopo principale era far cessare in modo definitivo lo scarico dei reflui in mare.Per raggiungere tale obiettivo occorreva lavorare sull'impianto di depurazione e sulle pompe di sollevamento.Lo studio del team si è focalizzato sull'utilizzo dei fondi da parte del Comune e sul monitoraggio dei lavori nel tentativo di assicurarne la corretta esecuzione.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto studiato dal team segue un percorso lineare.Dopo aver ricevuto i fondi regionali,l'Amministrazione è prossima all'istituzionalizzazione del consorzio al fine di rendere universale ogni sforzo relativo allo scarico dei reflui urbani.Il team si è recato presso la sede dei lavori dove ha potuto osservarne lo svolgimento. In un secondo momento,successivamente ad un confronto con l'Amministrazione pubblica,ha acquisito la delibera relativa all'istituzionalizzazione del consorzio.

Risultati

L'utilizzo dei nuovi fondi ha reso possibile l'opera di rinnovamento dell'intero impianto aggiungendo dei sensori con un sistema di allarme nel caso in cui le pompe dovessero smettere di funzionare.
Il comune ha già stipulato una convenzione per istituzionalizzare il consorzio, a breve avrà luogo la gara di appalto per individuare una ditta a cui affidare i compiti di manutenzione dell'impianto.

Punti di debolezza

Il progetto originale conteneva delle implicite lacune.La struttura individuale dell'impianto rendeva vani i continui sforzi per manutenere il sistema.
La posizione del depuratore,sin dal principio,è stata la causa di diversi problemi,i quali,affrontati con un approccio diverso,non avrebbero costituito un ostacolo insormontabile.I tempi dilatati ed il modus operandi,caratteristico di ogni pratica soggetta alle consuetudini burocratiche,hanno condotto ad una fase di stallo che ha danneggiato gravemente sia il singolo cittadino che l'ecosistema marino.

Punti di forza

L'intero percorso è stato caratterizzato da una forte cura del dettaglio.L'Amministrazione ha operato con chiarezza mettendo le proprie conoscenze al servizio del team.Il progetto aveva lo scopo di tutelare la principale risorsa del paese.L'estrema attualità del progetto,in quanto tutela la principale attrazione turistica del luogo,lo rende centrale nelle vite dei cittadini.Inoltre,la possibilità di confrontarsi con delle dinamiche ed un linguaggio estremamente tecnico ha garantito ad ogni membro del team un apporto unico dal punto di vista professionale e culturale.

Rischi

Data la collocazione dell'impianto di depurazione (in zona collinare),è plausibile che nel momento in cui i reflui,all'interno delle pompe di sollevamento,dovessero trovare ostacoli a causa dei detriti,l'intero impianto potrebbe smettere di funzionare,scaricando,così,i reflui in mare fino ad una eventuale e successiva opera di manutenzione.

Soluzioni e Idee

I fondi stanziati dalla Regione e studiati dal team sono legati ad un'opera di rinnovamento dell'impianto,il quale contiene,però,delle implicite lacune,già rilevate nel punto precedente.La soluzione individuata e proposta dal team prevede,successivamente all'istituzionalizzazione del consorzio,il finanziamento per un nuovo tipo di impianto che trasformi lo sforzo individuale in sforzo collettivo,dotando i Comuni marini del proprio depuratore in modo che i paesi posti in altura possano sfruttare la pendenza così da limitare gli interventi di manutenzione ed il dispendio energetico.Inoltre,i Comuni potrebbero usufruire di una manutenzione universale,individuata come l'unica via per eliminare realmente l'inquinamento marino.Data la natura del bene da preservare,nel momento in cui i reflui di Bovalino dovessero finire in mare,il problema si estenderebbe,inevitabilmente,ai paesi limitrofi.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
  • Intervista con i referenti politici

Durante lo svolgimento del progetto sono stati intervistati:il Sindaco del Comune,gli assessori comunali,i responsabili dell'impianto ed i tecnici della ditta coinvolta.Nella fase finale del progetto è stato consultato l'assessore comunale per un ulteriore aggiornamento sullo svolgimento dei lavori.

Domande principali

Successivamente all'istituzionalizzazione del consorzio,le misure attuate si dimostreranno definitive oppure il problema dello scarico dei reflui è una realtà con la quale i cittadini saranno costretti a convivere ancora a lungo?

Risposte principali

In seguito all'intervento di rinnovamento dell'impianto la presenza del sistema di sensori ha reso l'attività preventiva estremamente efficace.Esistono ancora alcune problematiche relativi alla struttura dell'impianto e all'attività di manutenzione che potrebbero far si che il problema si riproponga in futuro.Il lavoro collettivo del complesso dei Comuni potrebbe chiudere una volta per tutte la parentesi dell'inquinamento marino legato ai reflui urbani.
(assessore comunale)