REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
LIM E L'APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE

Inviato il 14/12/2020 | Di Corso P.O.N. Civic engagement: make the difference - Liceo Francesco Scaduto, Bagheria - GIULIA LOMBARDO, CHIARA DI LEONARDO, GIORGIA CARRADORI

Descrizione

Il progetto monitorato prevede l'introduzione delle lavagne multimediali, le cosiddette "LIM", all'interno delle singole classi della Scuola Secondaria di I° Grado "C. Guastella" di Misilmeri. L'obiettivo di questo progetto è stato innalzare i livelli di apprendimento e di competenze chiave, l'effettiva equità di accesso ai percorsi migliori, aumentare la copertura dei percorsi di istruzione e formazione iniziale oltre che accrescere la diffusione dell'apprendimento attraverso nuove tecnologie.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto preso in esame, iniziato il 16/07/2013 si è concluso con qualche ritardo rispetto alla data prevista, fissata per il 16/07/2014 e terminato effettivamente il 28/10/2014.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Il progetto monitorato ha avuto effetti positivi, ha certamente aiutato a rendere vivace anche una semplice lezione frontale poiché viene spostata l'attenzione degli allievi dall'insegnante al contenuto, questo aiuta a rendere le lezioni sicuramente più coinvolgenti. Inoltre anche gli alunni meno motivati, in genere, manifestano più partecipazione e interesse nelle attività che utilizzano come strumento didattico la LIM.

Punti di debolezza

Come per tutte le novità, non sono certamente mancate le criticità nell'utilizzo del dispositivo. Non tutti gli insegnanti possedevano competenze digitali pertanto non erano disposti ad accogliere il cambiamento.

Punti di forza

Tra i punti di forza del progetto monitorato è importante mettere in evidenza che l'uso della LIM incoraggia gli alunni ad interagire maggiormente tra loro e a partecipare di più all'interazione con l'insegnante, incrementa la collaborazione e la cooperazione anche offrendo l'integrazione di media diversi, impossibili da usare nella classica lezione frontale.

Rischi

C'è il rischio che si arrivi alla creazione di schemi e lezioni che gli alunni possano salvare e archiviare come file, trovando così tutto il lavoro già fatto: in questo modo la didattica perde di qualità, perchè gli alunni, non dovendo più scrivere o copiare sul proprio quaderno, saltano quel processo che stimola l’elaborazione e l’interiorizzazione dei contenuti.

Soluzioni e Idee

Una soluzione da proporre per attenuare le mancanze di competenze digitali è una capillare azione di tutoraggio e supporto da parte dei docenti più competenti dal punto di vista digitale.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Blog/Sito web del Team

Connessioni

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

Professoressa Maria Concetta Guida, animatore digitale scuola media Cosmo Guastella.

Domande principali

1) Quali sono le condizioni che una scuola deve porre affinché si riesca effettivamente ad usare la LIM in modo inclusivo?
2) Quando avete sentito l’esigenza di adottare le LIM?

Risposte principali

1) Io credo che la prima cosa che una scuola debba fare sia formare gli insegnanti. La LIM non è uno strumento magico, non basta accenderla e proiettare un contenuto, più o meno interessante, per raggiungere tutti gli alunni. E la formazione a cui alludo, non deve essere erogata su come usare la LIM, ma su come progettare una didattica inclusiva che possa utilizzare lo strumento LIM per giungere agli alunni. Non è tanto un problema di hardware, ma direi di “software” non quello che si acquista con la LIM, ma la progettazione che trasforma il mezzo fisico in ambiente adatto ad apprendere per ogni alunno che considera i bisogni per ciascuno di essi. Per dirla facile... io credo che non deve essere più l’alunno a doversi adattare al docente, ma il docente che deve sapersi trasformare e diventare la spalla robusta a cui ogni alunno possa appoggiarsi nella costruzione del proprio percorso di apprendimento.
2) Abbiamo adottato le prime LIM, grazie ad un finanziamento del ministero dell’istruzione che promuoveva l’uso di questo strumento, e grazie alla generosità di una collega che ne ha donato una alla scuola quando è andata in pensione nel 2009.Grazie ad un primo corso di formazione ci siamo resi conto delle potenzialità didattiche del mezzo LIM e da quel momento ci siamo impegnati, partecipando a tutti i bandi disponibili per dotare tutte le classi della scuola di una LIM. Già da 6 o 7 anni il processo è completo. Tutte le aule dei 4 plessi sono dotate di LIM.