REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Complesso Palazzo Massari - Palazzina Cavalieri di Malta, completamento di ristrutturazione restauro e riqualificazione
Inviato il 24/02/2021 | Di Cavalieri Social
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Descrizione
L'indagine è stata condotta sul progetto attinente al completamento di ristrutturazione, restauro e riqualificazione del Palazzo Massari e dell’attigua Palazzina dei Cavalieri di Malta. La classe IIA del liceo classico Ludovico Ariosto di Ferrara si pone l'obiettivo di riportare alla luce una storia ormai dimenticata, che mira alla rivalutazione di un gioiello del nostro territorio troppo a lungo trascurato a causa degli eventi sismici del
maggio 2012, a seguito dei quali la Palazzina è stata dichiarata inagibile. Il fine è quello di promuovere la conoscenza verso la comunità di un’iniziativa volta alla conservazione di un bene culturale della città di Ferrara.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
La prima fase del lavoro ha richiesto fondi per 2.504.557,11 euro lordi, di cui buona parte finanziata dalla Regione in seguito ai danni causati dal sisma del 2012, e il resto messo a disposizione dall'amministrazione comunale attraverso il Piano finanziato con rimborsi Assicurativi. I fondi stanziati dalla regione sono compresi nel progetto Ducato Estense; un progetto promosso, finanziato e coordinato dal MiBAC in accordo con gli enti locali dei territori coinvolti, che ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio compreso tra Emilia–Romagna e Garfagnana, dal quale il Comune di Ferrara ha ricevuto 18 milioni di euro.
Risultati
Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativiPunti di debolezza
La realizzazione del progetto ha subito un rallentamento, se non un arresto, dovuto alle misure restrittive per il contrasto alla pandemia da Sars-Cov-2. Ciò ha comportato uno spostamento temporale dell’inizio dei lavori di restauro, ritardando la riapertura del museo.
Punti di forza
In primo luogo, il progetto di restauro e conservazione rispetta l’architettura originale della palazzina, pur apportando elementi di innovazione e modernità funzionali alle finalità di utilizzo del museo.
In secondo luogo, la progettazione rinnova uno spazio importante per la città di Ferrara, che potrà essere alternativo o supplementare a siti museali di grande importanza come Palazzo dei Diamanti.
Inoltre, l’ubicazione nel centro storico cittadino, facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria, è un altro punto di forza, in quanto facilita le visite al museo da parte sia dei visitatori locali o esterni alla città sia degli studenti, essendo la palazzina vicina a numerose scuole e all’Università di Ferrara. Infine, un valore aggiunto del progetto risiede nella creazione di spazi di aggregazione come la caffetteria, il bookshop ed eventuali altri luoghi per iniziative culturali e d’incontro.
Rischi
Sempre legato alle misure adottate per contrastare la pandemia e all’incertezza degli effetti di una mobilità ridotta, è il rischio futuro di avere un’affluenza ridotta di visitatori almeno in una prima fase di riapertura del complesso museale, soprattutto per quanto riguarda i turisti stranieri. Probabilmente rimarranno anche rallentate le iniziative didattiche promosse dal museo stesso.
Soluzioni e Idee
Oltre ad uno spazio ricreativo come la caffetteria ed il bookshop, tipici di ogni museo, sarebbe interessante prevedere nel progetto la creazione di spazi culturali, come ad esempio una sala conferenze, un caffè artistico-letterario per la presentazione di libri e cataloghi d’arte, o ancora un internet-point, che potrebbe attrarre un pubblico più vasto anche di giovani.
L’ubicazione della Palazzina dei Cavalieri di Malta gode inoltre di una posizione unica, immersa nel Parco Massari: un valore aggiunto che valorizza e renderebbe possibile estendere anche lo spazio museale all’esterno.
Una soluzione per implementare il progetto monitorato potrebbe prevedere il collegamento del futuro museo al territorio attraverso attività di aggregazione di enti promotori e finanziatori di iniziative artistiche, associazioni artistiche e culturali, scuole, università, istituzioni pubbliche e private, allo scopo di rendere il museo un vero e proprio spazio cittadino, regionale e magari nazionale.
Infine, si dovrebbe pensare a ideare forme di pubblicità mirata e capillare, finalizzata a far conoscere il museo, in stretta collaborazione con enti del turismo e agenzie di viaggi.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
- Blog/Sito web del Team
Connessioni
Contatti con i media
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
Non le abbiamo contattate
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)
Le persone intervistate ai fini del monitoraggio del progetto sono state gli architetti Natascia Frasson e Raffaella Vitale, responsabili delle attività di restuaro e riqualificazione della Palazzina dei Cavalieri di Malta. È stata inoltre contatta via e-mail la responsabile dell’Unità Operativa Arte Moderna del Comune di Ferrara, dottoressa Tiziana Giuberti.
Domande principali
1. Nel corso degli anni, qual è stata la collezione che ha portato il maggior numero di visitatori?
2. Sono state attuate o si pensa di promuovere alla riapertura del museo visite d'istruzione o progetti scolastici che coinvolgeranno le scuole? Quali tipi di scuole? Solo le scuole superiori?
Risposte principali
1. Il Museo Giovanni Boldini, che conserva la collezione di opere del maestro ferrarese (composta da dipinti, disegni, incisioni, acquerelli, oggetti e mobilio consta di oltre 1370 pezzi), in parte donate dalla vedova del pittore ed in parte acquisite dal Comune di Ferrara in diverse epoche (1936-1974–1979), è senza dubbio quello, tra i musei del complesso di palazzo Massari, che ha sempre avuto il maggior numero di visitatori, seguito dal Museo d’arte moderna e contemporanea Filippo de Pisis, di più recente costituzione (l’intitolazione del museo di arte moderna al pittore ferrarese de Pisis è del 1996).
Negli anni di riferimento (2009 – 2012) per i quali vi abbiamo inviato i dati relativi al numero di visitatori sono state fatte interviste solo al pubblico del Museo Boldini perché il campione era ritenuto numericamente più significativo. Si veda l’allegato 1 per i dati, mentre l’allegato 2 è il modello di interviste che venivano effettuate così potete verificare quali domande venissero poste.
2. Alla riapertura del Museo ovviamente le scuole di ogni ordine e grado saranno coinvolte e sollecitate alla visita dei musei ed alla loro fruizione in maniera sempre più consistente. Nel nuovo complesso museale è prevista la presenza di aule didattiche dedicate all’attività delle scuole e quindi l’aspetto prettamente pedagogico avrà un peso decisamente maggiore rispetto a quello che ha avuto in passato. Ci saranno senz’altro progetti dedicati e si avvieranno collaborazioni con tutte le scuole di ogni ordine e grado, proprio allo scopo di rendere più interessante la visita ai musei e più immediata la comprensione dei percorsi di visita e delle opere stesse