REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Realizzazione di piste ciclabili di collegamento lungo il fiume Brenta con la Provincia di Venezia e l'anello dei Colli Euganei e il fiume Bacchiglione
Inviato il 25/02/2021 | Di 4GS
| @Sportify_2021
Descrizione
Il progetto punta alla realizzazione di un sistema di trasporto funzionale ed efficiente, eco-sostenibile, sicuro, volto soprattutto a ridurre la circolazione di mezzi inquinanti e incentivare l’utilizzo della bicicletta, così da promuovere la mobilità sostenibile e l’urbanizzazione. Si tratta di un progetto finalizzato a sensibilizzare i cittadini al movimento, allo sport e al loro benessere.
Il programma riguarda la realizzazione di due piste ciclabili che collegano la provincia di Venezia alla provincia di Padova; una di collegamento alla pista già esistente lungo il fiume Brenta e un’altra che collega l’anello dei Colli Euganei con un percorso che costeggia il fiume Bacchiglione. Entrambe le piste ciclabili sono state realizzate e l’intervento si è concluso in data 14 settembre del 2018.
I finanziamenti sono stati erogati prevalentemente dalla regione sulla base del programma attuativo Regionale Veneto 2007-2013 del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR FSC 2007-2013) per un importo di euro 766,30 e dalla provincia di Padova per euro 376,137, per un totale di euro 1.120.147,62.
Il progetto rientra in un piano di interventi più ampio che prevede la realizzazione da parte della regione di 23 piste ciclabili con lo scopo di fornire un apporto positivo alla risoluzione dei problemi della mobilità nelle aree urbane e periurbane e di costituire un’opportunità di sviluppo turistico sostenibile nelle aree di pregio ambientale e culturale, per un costo totale di euro 14.035.000,00 di finanziamenti. Gli interventi tengono conto dei criteri di indirizzo di programmazione stabiliti dal Master Plan regionale.
Per quanto riguarda il nostro progetto i finanziamenti sono stati tutti erogati dalla regione e la contabilità è stata conclusa, ad oggi, rimane una piccola parte finale di restituzione del fondo da parte della regione. Dal nostro monitoraggio abbiamo appreso che le piste sono già in funzione e che in questo periodo di pandemia "Covid-19" sono servite al benessere della popolazione a alla valorizzare del territorio naturalistico della zona.
Sicuramente una ciclabile in mezzo al verde è uno stimolo per le persone per fare sport, lunghe passeggiate all’aperto oppure utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto in sostituzione dell’automobile, così da ridurre l’inquinamento e salvaguardare l’ambiente.
Noi speriamo che dalla costruzione di questa pista ciclabile, come una reazione a catena, se ne possano costruire altre in tutta la regione per renderla un luogo più accogliente. E ci auguriamo anche da parte di tutta la popolazione civile il rispetto della struttura appena realizzata per una buona conservazione anche per le generazioni future.
Cosa abbiamo scoperto
Avanzamento
Il progetto, approvato dalla Giunta Regione con delibera n.2049 del 23 dicembre 2015, è stato avviato nel mese di ottobre del 2016 e completato il 14 settembre del 2018. Esso prevedeva la realizzazione di due piste ciclabili: una di collegamento alla pista già esistente lungo il fiume Brenta, con i comuni di Cadoneghe, Vigonza e Noventa Padovana, fino ad arrivare a Strà; l’altra che collega l’anello dei Colli Euganei con un percorso che costeggia il fiume Bacchiglione. Entrambe le piste sono state consegnate e sono agibili ai cittadini.
Rispetto al progetto iniziale, grazie ai soldi risparmiati dalla gara d’appalto, sono stati realizzati dei lavori complementari che hanno permesso l’ottimizzazione della pista ciclabile. In particolare l’aggiunta di 80 metri di tracciato per finire il collegamento. Tali lavori sono stati completati nell’ottobre 2020.
Risultati
Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finaleIn data 16 marzo 2021 abbiamo intervistato in modalità telematica l’Architetto Monica Cavallarin della provincia di Padova e abbiamo appreso che il progetto è stato terminato nel settembre del 2018. In seguito sono stati apportati dei lavori di miglioramento, ultimati nell’ottobre 2020. Quindi la pista è già conclusa, consegnata e utilizzata dai cittadini.
Tutti i finanziamenti previsti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione sono stati impiegati ed utilizzati per il progetto, quindi non ci sono ritardi nei pagamenti, rimane solo una piccolissima somma da restituire alla regione che ha stanziato i fondi.
Il progetto ha contribuito a realizzare un collegamento importante tra le due province di Vicenza e Venezia, perché prima esse erano irraggiungibili in sicurezza in bici e anche a piedi. La pista è stata molto apprezzata dai cittadini poiché si è visto un incremento nell’utilizzo della pista ciclabile da parte della popolazione, specie in questo periodo di pandemia dovuto al Covid-19, e i riscontri sono stati molto positivi.
Un altro fattore importante per questa pista ciclabile, è il fatto che non si sono verificati incidenti durante i due anni di utilizzo, tanto da far ben pensare la buona riuscita della pista.
Punti di debolezza
Non sono state riscontrate grosse difficoltà né impedimenti di alcun genere nella realizzazione del progetto. Tutto ciò che era stato previsto è stato infatti attuato e, anzi, sono state effettuati delle variazioni al fine di agevolare ulteriormente l’agibilità della pista ciclabile. Difatti hanno aggiunto tre rampe, in questo modo i comuni sono più facilmente raggiungibili. Anche la costruzione sopra un’area fluviale, sembra non essere stato un problema, nonostante le possibili problematiche che potevano sussistere.
Unica forse difficoltà sarà la manutenzione della pista, in quanto sarà un impegno dal punto di vista finanziario; ma per il momento non sono sorti problemi di alcun tipo.
Punti di forza
È stato soddisfacente prendere parte al monitoraggio di questo progetto. La nostra curiosità e iniziativa ci ha spinti a collaborare e a trovare ogni giorno nuove informazioni utili sulla pista ciclabile che percorre l’argine del fiume Brenta.
Inoltre, grazie alle informazioni ricevuti dall’intervista fatta all’Architetto Monica Cavallarin, che ha seguito il progetto negli ultimi 9 mesi, siamo riusciti ad avere molti dati informativi, risolto alcuni nostri dubbi e compreso come viene attuato un progetto. In particolare abbiamo identificato i vari passaggi che sono serviti alla realizzazione finale del prodotto e abbiamo costatato che, nonostante la procedura amministrativa sia complessa, l’opera si è compiuta abbastanza velocemente, grazie al lavoro costante di tutti i responsabili della progettazione. Infine abbiamo compreso come sia fondamentale il rispetto delle scadenze e delle norme per una corretta procedura finalizzata alla realizzazione di un’opere pubblica.
Dal nostro monitoraggio il team Sportify ha riscontrato la disponibilità dei vari Enti contattati e ha sperimentato delle nuove conoscenze su come si lavora in gruppo che, secondo noi, in futuro potranno esserci utili nel mondo del lavoro.
Rischi
I principali rischi futuri a cui la pista potrebbe andare incontro sono sicuramente alcune frane lungo l’argine del fiume provocate dell’erosione dell’acqua. Infatti, le sponde che delimitano il letto del fiume per ora reggono, dato che la pista è nuova ed è stata dichiarata sicura, almeno per il momento, ma in futuro non si esclude la possibilità che in alcuni punti più deboli, a causa di eventi atmosferici importanti, accada che pezzi di pista vengano portati via.
Anche il materiale stesso utilizzato per la realizzazione del percorso ciclabile rappresenta un possibile pericolo futuro. Si tratta di un triplo strato che rimane fisso per poco tempo e dopo comincia a sgretolarsi richiedendo ogni 3/4 anni una manutenzione. L’asfalto invece sarebbe stato ideale essendo più solido e resistente, ma questa scelta è stata vincolata da enti superiori.
Soluzioni e Idee
Per rendere la pista ciclabile più completa e più accessibile ai cittadini, noi pensiamo che sia importante aggiungere dei piccoli servizi che rendano questo progetto migliore e più accessibile, come ad esempio panchine, punti di ristoro, strutture per il bike sharing. Inoltre, pensiamo che sia di fondamentale importanza la manutenzione ordinaria e costante della pista ciclabile, per mantenerla allo stato attuale.
Risultati e impatto del monitoraggio
Diffusione dei risultati
Connessioni
- Architetto,
Contatti con i media
Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio
- Risposte generiche
- Risposta parziale
Descrizione del caso
Essendo che la pista ciclabile è già stata conclusa, il nostro monitoraggio non ha portato effetti immediati e concreti su di essa. Nonostante ciò, il nostro interesse e la nostra curiosità ha fatto comprendere ai soggetti del progetto che anche da parte di noi giovani c'è la volontà di partecipare e sostenere i progetti finalizzati al miglioramento dell'ecosostenibilità e di salvaguardare il nostro territorio.
Metodo di indagine
Come sono state raccolte le informazioni?
- Raccolta di informazioni via web
- Intervista con i soggetti che hanno programmato l'intervento (soggetto programmatore)
- Intervista con i referenti politici
Abbiamo deciso di intervistare l’architetto Monica Cavallarin che da 9 mesi a questa parte ha seguito i lavori per la realizzazione della pista ciclabile, fino al termine del progetto.
Domande principali
Le principali 2 domande che abbiamo posto all’intervistato sono:
- “Quali sono le finalità e le aspettative inerenti a questa pista ciclabile? Che territori collega?”
- “Quali risultati sono stati conseguiti rispetto ai risultati attesi al programma dei lavori?”
Risposte principali
Alla prima domanda l’architetto ha risposto dicendo che "questa pista ciclabile ha avuto priorità rispetto ad altri progetti in programma perché mirava alla conclusione di un lavoro che avevano iniziato precedentemente e che collegava Bassano a Vigodarzere lungo il corso del Fiume Brenta; la maggior parte della pista ciclabile si sviluppa su entrambe le sponde del Fiume che sono collegate da vari ponti. Con questo progetto si è lavorato per riuscire a collegare Vigodarzere a Cadoneghe, Vigonza e Noventa Padovana, fino ad arrivare ad Istrana mettendo così in comunicazione la Provincia di Venezia e la Provincia di Padova".
Alla seconda domanda, l’architetto ha risposto dicendo che "i lavori per la pista ciclabile sono stati iniziati nell’ottobre del 2016 e sono stati completati a settembre del 2018, successivamente ci sono stati dei lavori complementari per renderla più completa possibile e per utilizzare tutti i finanziamenti disponibili". Inoltre, ci ha detto che la pista viene già utilizzata dai cittadini e che sono in programma dei lavori per inserire delle attrezzature che possono risultare utili lungo il percorso (ad esempio la costruzione di punti di ricarica per le bici elettriche, punti di ristoro, manutenzione annuale, panchine…).