REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
ADVISE - ANTITUMOR DRUGS AND VACCINES FROM THE SEA

Inviato il 5/03/2021 | Di A.T.T.ACCA | @a.t.t.acca

Descrizione

Il Progetto Antitumor Drugs and Vaccines from the SEa (ADViSE) è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania, nell’ambito del POR Campania FESR 2014-2020 con contributo in forma di sovvenzione.
È portato avanti da un pool di enti di ricerca e aziende scientifico-farmaceutiche con la finalità di fornire una nuova prospettiva di innovazione nei processi di drug discovery per la lotta alle patologie oncologiche (Carcinoma Polmonare, Melanoma, Mieloma Multiplo), attivando una nuova modalità di collaborazione tra mondo della ricerca e dell’innovazione, attraverso:
1. lo sviluppo di modelli di vaccini antitumorali,
2. l’identificazione di nuove molecole chemioterapiche provviste anche di attività immunomodulante di origine naturale. A partire da microorganismi marini, si ricercano molecole che abbiano proprietà di promuovere nell'uomo, una immediata risposta immunitaria ma che, nel contempo, riescano a terminare la propria azione, non appena il "nemico" viene sconfitto.

Le aziende e gli enti coinvolti formano un partenariato articolato che conta sull’esperienza multidisciplinare in ambito biotecnologico di un centro di ricerca qualificato nelle attività di ricerca di base (CNR-DSCTM) e applicate per il di drug discovery in ambito oncologico e due aziende operanti nei diversi comparti di mercato (farmaceutico, biomedicale, bioinformatico e dei servizi per l’innovazione) in grado di coprire i diversi momenti di sviluppo di formulazione farmaceutica, farmaci per l’oncologia e vaccini (Altergon Italia e Consorzio Italbiotec), una istituzione di ricerca con riconosciuta esperienza nella biologia e biotecnologie marine (Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli), una azienda con capacità di gestione ed analisi di big data (Innovery) nonché varie collaborazioni esterne estremamente qualificate che permetteranno di utilizzare l’esperienza sul campo di tre dipartimenti di oncologia di altrettante poli ospedalieri (Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati, CEBR – Università di Genova, Gruppo MultiMedica) ed il know-how di tre start-up innovative (BIOMVIS, BIOSEARCH e PHARMAEXCEED) operanti nel campo delle biotecnologie.
Per raggiungere tale obiettivo, si punta alla creazione di un hub di sperimentazione regionale per l’identificazione precoce dei tumori, la caratterizzazione del profilo di resistenza e la creazione di terapie alternative per i pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali.

Con queste premesse, le finalità della Piattaforma ADViSE sono:
Sviluppo preclinico di nuovi agenti chemioterapici con azione immunomodulante, basata sul principio di combinare le due azioni, utilizzando una piattaforma di selezione e validazione di drug discovery oncologica che già in passato, in una forma meno sistemica ed evoluta, ha provato la sua efficacia nel selezionare candidati chemioterapici da prodotti naturali marini.
Completamento della fase preclinica e ingresso in Fase I clinica dell’adiuvante molecolare SULFAVANT, un derivato sulfolipidico ispirato a molecole naturali di microalghe marine, che è in grado di stimolare in maniera selettiva e potente le cellule dendritiche, principali effettori del sistema immunitario innato, e di promuovere un forte effetto protettivo e profilattico, senza effetti tossici apparenti, in un vaccino antitumorale testato in modelli di melanoma umano.
Validazione preclinica di prototipi di vaccini antitumorali costituiti da antigeni ricombinanti di Carcinoma Polmonare , Melanoma, Mieloma Multiplo, e adiuvanti molecolari di nuova concezione, che possano offrire la stessa efficacia nella copertura immunologica e una maggiore sicurezza di quelli utilizzati in passato, ma anche di quelli in corso di sperimentazione.

Gli enti e le aziende coinvolte, ciascuna per le proprie competenze e peculiarità, stanno lavorando per il conseguimento degli obiettivi prefissati, ossia:
attivare una nuova modalità di collaborazione tra mondo della ricerca e dell'innovazione,
condividere la conoscenza, attraverso la messa a sistema dei vari player di mercato regionali operanti nel campo dell'oncologia,
favorire un processo innovativo di migliore qualità per il sistema sanitario,
creare un hub di sperimentazione regionale per l'identificazione precoce dei tumori, la caratterizzazione del profilo di resistenza e la creazione di terapie alternative per i pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto è iniziato circa quattro mesi dopo la data prevista, a causa di questioni burocratiche, legate a fattori di tipo amministrativo.
Un ulteriore ritardo si è avuto nella seconda metà dell'anno 2019, a causa della pandemia globale ancora in atto. Infatti molte attività, soprattutto quelle laboratoriali, non hanno avuto la possibilità di essere svolte.
La conclusione del progetto, inizialmente prevista per gennaio 2022, è stata prorogata a giugno dello stesso anno. Non si esclude che l'Autorità di Gestione faccia variare ulteriormente la data prevista.
Sulla base delle informazioni raccolte, si può dire che il progetto sta procedendo bene e la ricerca sta ottenendo i risultati sperati.

Risultati

Intervento molto utile ed efficace - Gli aspetti positivi prevalgono ed è giudicato complessivamente efficace dal punto di vista dell'utente finale

Il progetto non è ancora concluso, ma la ricerca ha già portato all'individuazione della molecola biologica di interesse specifico e alla sua riproduzione sintetica. La sua applicazione e il suo utilizzo, per ora, sono limitati alla lotta contro il melanoma.
Tutti i partner stanno impiegando le loro risorse, nei rispettivi ambiti operativi, per ottenere i migliori risultati possibili.
Nei prossimi mesi la si testerà anche sul mieloma e sul cancro del polmone.
Si è riscontrato inoltre che notevoli sono le possibilità di impiego di tale molecola, anche in ambiti inizialmente non previsti.
Ciò può far ipotizzare la continuazione ulteriore della ricerca dopo la conclusione del progetto.

Punti di debolezza

Le maggiori difficoltà riscontrate nell'attuazione del progetto sono state quelle legate alla pandemia in atto, che ha impedito e limitato l'accesso ai laboratori da parte del personale coinvolto.

Punti di forza

Tra i maggiori punti di forza del progetto, probabilmente quello più interessante, vi è l'efficacia della cooperazione tra enti di ricerca e aziende scientifico-farmaceutiche, che sta facendo emergere le migliori competenze di ciascuna di esse nel portare avanti efficacemente la strategia ottimale per il conseguimento degli obiettivi prefissati.
Non di minore importanza sono l'entusiasmo e la tenacia mostrate dai ricercatori coinvolti nel progetto che, nonostante le difficoltà che sempre affiancano un lavoro di ricerca, non hanno mai gettato la spugna.

Rischi

Entro il termine fissato per la conclusione del progetto, certamente sarà stata individuata e testata in vitro e in vivo (su cavie), la molecola prodotta.
Per il suo utilizzo farmaceutico sarà però necessaria una ancora lunga sperimentazione sull'uomo.
Se ciò non sarà fatto, la ricerca potrebbe rimanere incompleta e perdere la sua potenziale efficacia.

Soluzioni e Idee

Sarebbe opportuno continuare a finanziare questa ricerca anche in futuro, fino al suo definitivo completamento.
Sarebbe poi auspicabile che a portarla avanti sia lo stesso gruppo di enti ed aziende che finora ci ha lavorato in modo così efficace e coordinato.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

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  • Facebook
  • Instagram
  • Blog/Sito web del Team

Connessioni

  • Dirigente, POR Campania
  • Ricercatore, CNR
  • Project Manager, Consorzio Italbiotec
  • Funzionario, ISTAT

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

Non le abbiamo contattate

Descrizione del caso

Tutti i soggetti con cui siamo entrati in contatto si sono dimostrati entusiasti e disponibilissimi nei nostri confronti. Crediamo davvero che il nostro vivo interesse per il progetto li abbia spinti ulteriormente a dare il meglio di sé per portare avanti il loro lavoro. In particolar modo nelle interviste si sono dimostrati molto gentili e professionali nello spiegarci dettagliatamente e in modo chiaro ciò che stanno facendo per darci la possibilità di capire al meglio il progetto da noi monitorato.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Intervista con l'Autorità di Gestione del Programma
  • Intervista con i soggetti che hanno o stanno attuando l'intervento (attuatore o realizzatore)

1) dott. Emiliano Manzo - Ricercatore - CNR
2) dott.ssa Sara Daniotti - Project Manager - Consorzio ITALBIOTECH
3) ing. Vito Merola - Responsabile progetti POR settore Innovazione e Ricerca - Regione Campania

Domande principali

Al dott. Manzo e alla dott.ssa Daniotti sono state poste molte domande, tra cui:
Ritenete che la terapia vaccinale possa pian piano sostituirsi alle terapie tradizionali nella lotta ai tumori?
Secondo lei, il progetto riuscirà a completarsi con i finanziamenti stanziati o ne serviranno degli altri?

Risposte principali

1) L’ambizione sarebbe quella. Un primo passo sarebbe sicuramente un affiancamento della terapia vaccinale a quelle comunemente usate oggi. Il vantaggio della terapia vaccinale sarebbe quello di evitare gli effetti collaterali, spesso più incisivi della malattia stessa. Questo sarebbe possibile in quanto i vaccini che si stanno sviluppando grazie a questo progetto saranno utilizzati non per combattere il tumore stesso bensì per innescare una risposta delle difese immunitarie che sono naturalmente in grado di riconoscere e colpire solo le cellule dannose. E’ chiaro però che, per rientrare tra le terapie convenzionali, saranno necessari anni e anni di sperimentazione durante i quali questo tipo di trattamento potrà solo affiancare quelli attualmente in uso.
2) I fondi stanziati serviranno a coprire le spese della ricerca in vitro e in vivo (su cavie), ma ulteriori fondi saranno sicuramente necessari per continuare gli studi sull’uomo non previsti nel progetto in atto.