REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
Recupero funzionale e riuso in collegamento con attività di animazione sociale di un immobile confiscato alla mafia sito in Marsala nella piazza della vittoria nonchè dello spazio antistante.

Inviato il 15/03/2021 | Di lesfillesdela_Victoire_ | @LfillesdelaV

Descrizione

Il comune di Marsala vuole riqualificare un immobile confiscato alla mafia situato in "Piazza della Vittoria"(Porta Nuova). Sono stati finanziati €480.000 dai fondi Europei, €220.000 dal comune e €120.000 da fonti pubbliche. Il recupero dell'immobile confiscato consentirà di creare un centro d'incontro per i giovani Marsalesi.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Dalle informazione raccolte abbiamo dedotto che il progetto sta procedendo, pur se con qualche difficoltà. Per quanto riguarda i lavori della piazza, questi sono a buon punto, mentre l'immobile non ha ancora una destinazione d'uso.

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Come è già stato riportato sopra, il progetto non è ancora concluso ma in fase di lavorazione.

Punti di debolezza

Abbiamo riscontrato molti momenti di difficolta; sicuramente il più importante è stato la mancata collaborazione da parte del Comune di Marsala e di alcuni suoi collaboratori che, per varie contingenze, e tra cui anche la situazione pandemica, non ci hanno potuto fornire tutte le informazioni utili che sarebbero servite per portare al termine alcuni step del progetto. Ci sono state però altrettante persone gentili che si sono adoperate nell'aiutarci.

Punti di forza

Siamo sempre state molto entusiaste di tale progetto, perché speriamo che a Piazza della Vittoria venga ridata una nuova vita nel rispetto della legalità, e che la riqualificazione del locale porti una ventata di aria fresca al territorio.

Rischi

Il rischio futuro è quello che la riqualificazione del locale non venga terminata in tempo; se ciò accadesse i giovani marsalesi non potranno usufruire di tale spazio.

Soluzioni e Idee

Le nostre idee per questo immobile sono quelle di utilizzarlo come ritrovo sociale per i giovani, adibirlo a luogo dove poter fare corsi di lettura, scrittura, esposizioni artistiche, tenere incontri sulla sensibilizzazione di temi delicati come la violenza, la legalità e l'educazione ambientale. Tutte queste idee sono state frutto di sondaggi che abbiamo proposto tramite le nostre pagine social ai nostri coetanei.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Twitter
  • Facebook
  • Instagram

Connessioni

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Risposta parziale

Descrizione del caso

Nel nostro caso non c'è stato un impatto positivo con i soggetti che gestiscono il progetto che stiamo monitorando, in quanto solamente la Dott.ssa Diana Lo Duca, capo Gabinetto del Sindaco, si è resa disponibile nel rispondere alle nostre domande.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con altre tipologie di persone

E' stata intervistata la Dott.ssa Diana Lo Duca - (Affari Generali - Istituzionali e Gabinetto Sindaco)

Domande principali

TRA I VARI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA, QUAL E’ STATO QUELLO CHE HA RECATO PIU’ PROBLEMI? E PER QUALE MOTIVO?

QUALI SONO I PASSAGGI E I TEMPI PREVISTI PRIMA DI RIUSCIRE A SEQUESTRARE DEFINITIVAMENTE UN BENE APPARTENENTE ALLE ASSOCIAZIONI A DELINQUERE?

Risposte principali

Tra i vari beni confiscati alla mafia, sicuramente il più problematico è stata la confisca di un appartamento sito in Via Dante Alighieri. Il locale in questione sarebbe dovuto diventare un luogo di supporto per accogliere i familiari dei pazienti provenienti dalle isole minori ricoverati all’ospedale Paolo Borsellino. Questo locale è stato affidato ai servizi sociali la quale associazione, successivamente ha creato ostacoli nel portare al termine il progetto. Tutt’oggi seppur arredato, l’appartamento non è assegnato a nessuno.

Tutti i passaggi e i tempi necessari sono di competenza di un’agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. In seguito alle indagini, le autorità giudiziarie prendono dei provvedimenti cautelativi nei confronti dei sospettati di attività mafiosa e ciò comporta la confisca dei loro beni che una volta sequestrati, entrano a far parte dei beni dello Stato.